domenica 17 aprile 2011

Non è facile restare umani. Lettera a Vittorio Arrigoni (di Pino De Luca)

Non è facile restare umani. Lettera a Vittorio Arrigoni


Caro Vittorio,

quando ho saputo della tua morte mi sono incazzato con te. Con quella tua sconfinata, ingenua e incredibile fiducia nell'essere umano.

Ho pensato che se avessi avuto una qualche arma, un qualche addestramento, ti saresti difeso, ce l'avresti fatta a non morire come l'agnello sacrificale di una Pasqua qualunque.

Ho pensato poi che non l'avresti fatto, che saresti andato incontro al destino con la medesima serenità con la quale hai sfidato le bombe a Gaza, con l'incedere dell'uomo forte che va a vivere sotto la follia delle tempeste di fuoco israeliane su un popolo tenuto nel più grande campo di concentramento che sia mai esistito.

Ora le tue cronache non le leggeremo più, non vedremo le sofferenze di una terra con gli occhi di chi odia tanto la guerra da non dar pace a chi la persegue.

Ci sono, caro Vittorio, degli omuncoli anche in questo paese, gente malvagia che sa solo vomitare fango e stamparlo su fogli puzzolenti di marciume, stampati con i soldi di potenti che si stanno imputridendo e fanno imputridire anche il nostro paese rendendolo la più grande discarica della terra. Leggendo quei giornali e le parole di queste miserabili pantegane appestate, ho dovuto rileggere il tuo libro per "restare umano". Come ben sai io non sono d'accordo con te, non ho né la tua infinita pazienza né il tuo gigantesco coraggio. Io perdo la prima e tendo a trasformare in avventatezza il secondo facendomi trascinare nella bolgia.

E per restare umano ho riletto il pezzo "dell'amore sotto le bombe". Tu scrivi alla fine:

"Voltaire invitava a rispettare qualsiasi opinione, io invito a smetterla di gettare i semi dell'odio che qui, innaffiati di sangue, alimentano il germe di un risentimento insanabile." p. 98

Qui i semi dell'odio sono innaffiati con inchiostro velenoso, tu inviti a smetterla, io per parte mia lo farei ingoiare a chi lo sparpaglia.

Ti saluto Vittorio. Con Amicizia Sempre.

PINO DE LUCA  Appunti cosparsi su temi sparsi

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stralci tratti dal libro : "RESTIAMO UMANI" (di Vittorio ArrigonI)

"Vi avverto che solo sfogliare questo libro potrebbe risultare pericoloso,
sono infatti pagine nocive, imbrattate di sangue,
impregnate di fosforo bianco,
taglienti di schegge d'esplosivo.
Se letto nella quiete delle vostre camere da letto
rimbomberanno i muri delle nostre urla di terrore,
e mi preoccupo per le pareti dei vostri cuori
che conosco come non ancora insonorizzate dal dolore.

Mettete quel volume al sicuro,
vicino alla portata dei bambini,
di modo che possano sapere sin da subito di un mondo a loro poco distante, dove l'indifferenza e il razzismo fanno a pezzi loro coetanei come fossero bambole di pezza.
In modo tale che possano vaccinarsi già in età precoce
contro questa epidemia di violenza verso il diverso e ignavia dinnanzi all'ingiustizia.
Per un domani poter restare umani"...

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Il libro: “Gaza, Restiamo Umani”. Vittorio Arrigoni racconta l’operazione ‘piombo fuso’ dalla Striscia


Cari Hermanos, il nostro adagio “RESTIAMO UMANI” ,è diventato un libro.
Vi presento in anteprima la copertina del racconto di tre settimane di massacro, scritto al meglio delle mie possibilità, il punto di vista di una vittima e non di un semplice cronista, in situazioni di assoluta precarietà,
spesso trascrivendo l’inferno circostante su un taccuino sgualcito piegato sopra un’ambulanza in corsa a sirene spiegate, o battendo ebefrenico i tasti su di un computer di fortuna all’interno di palazzi scossi come pendoli impazziti da esplosioni tutt’attorno. Vi avverto che sfogliare quelle pagine potrebbe risultare pericoloso, sono infatti parole imbrattate di sangue, impregnate di fosforo bianco, taglienti di schegge di esplosivosivo, se letto nella quiete delle vostre camere da letto rimbomberanno i muri delle nostre urla di panico, e so delle pareti del vostro cuore non ancora insonorizzate dal dolore.
Mettete quel volume al sicuro, vicino alla portata dei bambini, di modo che possano conoscere un mondo a loro poco distante, dove l’indifferenza e il razzismo fanno a pezzi i loro simili come fossero bambole di pezza, in maniera tale che possano vaccinarsi già in età precoce contro questa epidemia di violenza e ignavia. Per un domani poter restare umani.
I proventi dell’autore, vale dire Vittorio Arrigoni, me medesimo, andranno INTERAMENTE alla causa dei bambini di Gaza sopravvissuti all’orrenda strage, affinchè le loro ferite possano rimarginarsi presto (devoleverò i miei utili e parte di quelli de Il Manifesto al Palestinian Center for Democracy and Conflict Resolution, sito web: http://www.pcdcr.org/eng/ , che finanzia una serie di progetti ludico-socio-assistenziali rivolti ai bimbi rimasti gravemente feriti o traumatizzati ).
Nonostante offerte allettanti come una tournèe in giro per l’Italia con Noam Chomsky, ho deciso di rimanere all’inferno, qui a Gaza. Non esclusivamente perchè comunque mi è molto difficile evacuare da questa prigione a cielo aperto (un portavoce del governo israeliano ha affermato :”e’ arrivato via mare, dovrà uscire dalla Striscia via mare”), ma soprattutto perchè qui ancora c’è da fare, e molto, in difesa dei diritti umani violati su queste lande dimenticate.
Non avremo certo gli stessi spazi promozionali di un Cremonesi o di un Pagliara, da qui nasce la mia scommessa, sperando si riveli vincente.
Promuovere il mio libro da qui, con il supporto di tutti coloro che mi hanno dimostrato amicizia, fratellenza,vicinanza, supporto. Vi chiedo di comprare alcuni volumi e cercare di rivenderli se non porta a porta quasi, ad amici e conoscenti, colleghi di lavoro, compagni di università, di volontariato, di sbronza.
E più in là ancora, proporlo a biblioteche, agguerrite librerie interessate ad un progetto di verità e difesa dei diritti umani. Andarlo a presentare ai centri sociali e alle associazioni culturali vicino a dove state.
Si potrebbero organizzare dei readings nelle varie città, (io potrei intervenire telefoniscamente, gli eventi saranno publicizzati su Il Manifesto, sui nostri blog e aggiro per internet) e questo potrebbe essere anche una interessante occasione per conoscersi, legarsi.
Il libro uscirà nelle edicole il 20 marzo, e una settimana dopo sarà disponibile nelle edicole.
Confido in voi, che confidate in me, non per i morti ma per i feriti a morte di questa orrenda strage.

Restiamo umani.

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