domenica 12 luglio 2009

Lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano -Su decreto Legge DDL "pacchetto sicurezza"(di Agnese Ginocchio)



Su sollecitazione del Direttore del "Centro nazionale per la Pace e la Nonviolenza" di Viterbo prof. Peppe Sini, Agnese Ginocchio scrive al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per chiedere di non firmare la legge del 2 luglio 2009 Decreto DDL-Pacchetto sicurezza. Di seguito si riporta il messaggio inviato al Presidente della Repubblica in data 11 Luglio 2009, già pubblicato in data odierna sulla pagina del foglio-giornale telematico: "La Nonviolenza é in cammino" ed inviato alla mailing list nazionale della rete del Movimento.(Clicca quì per visualizzare la pagina)

(di Agnese Ginocchio)

Rispettabilissimo Presidente della Repubblica "Giorgio Napolitano"
Continuo a domandarmi: Dove stiamo andando?!?! Dose sta andando l' Italia, dove sta andando l'uomo?!?!? Siamo tutti CLANDESTINI, Siamo tutti migranti, siamo cittadini del MONDO...Il 2 luglio 2009 è stata votata una legge che rompe l’unità della famiglia umana e ne offende la dignità. Dove stiamo andando?!?
Con il "pacchetto sicurezza" si vuole che centinaia di migliaia di donne, uomini e bambini vivano in clandestinità e vivano sempre peggio.Nello stesso tempo si introduce il reato di "clandestinità". Così si costruisce un girone infernale di sofferenze di cui gli immigrati sono prigionieri.Il "pacchetto sicurezza" in realtà è un concentrato di norme disumane e razziste che ci renderanno tutti quanti meno sicuri e meno liberi. Vengono colpite in primo luogo le persone immigrate che sono prive del permesso di soggiorno. Nell'anno uscente abbiamo appena celebrato il sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo. Il primo articolo della Dichiarazione infatti recita: "Tutti gli essere umani nascono liberi e sono eguali in dignità e diritti". In questo "pacchetto sicurezza" non ci sembra che questi diritti siano uguali per tutti, ma solo per alcuni. L'impegno per la pace ci chiama a schierarci sempre dalla parte degli indifesi e degli oppressi, degli schiavi e dei "clandestini". Sono nostri fratelli, la nostra umanità, il nostro prossimo, quel prossimo che il Dio dell'amore ci dice di amare e di rispettare come noi stessi. Siamo tutti CLANDESTINI, Siamo tutti migranti, siamo cittadini del MONDO... Ancora in una parabola lo stesso Dio profeta di Pace ci continua a dire: "Ero forestiero e mi avete accolto". Quale forestiero dunque? Anche i nostri genitori sono stati forestieri, immigrati all'estero. Se nazioni straniere si sarebbero comportate alla stessa maniera di come oggi l'Italia si sta comportando nei confronti dei migranti, che ne sarebbe stato dei nostri nonni e dei nostri genitori? Perché si dimentica così facilmente la storia? Perché ci si ostina a dare la "colpa" di tutti i mali che affliggono la società sempre e soltanto agli immigrati, visti e trattati come dei "terroristi"? Essi sono invece i nuovi schiavi. Proviamo una buona volta a metterci nei panni di queste persone che se scappano dalle loro terre certamente non per darsi alla vita facile, per fare un viaggio di piacere e quant'altro, bensì, scappano perche costretti da circostanze di sopravvivenza: nelle loro terre c'é la guerra, si patisce la fame, c'é povertà estrema, nella loro terra non c'é futuro. La povertà é la più grossa violazione dei diritti umani. Nessuno vorrebbe scappare dalla loro terra. Io ricordo che i miei genitori dicevano che grazie all'ospitalità dei paesi stranieri che riuscirono a scampare alla fame. L' Italia nel dopoguerra Era ridotta in pessime condizioni e non c'era possibilità di risorse. Perché dunque la guerra, perchè Presidente oggi si continua ostinatamente a fare la guerra nel mondo, perchè Presidente si discriminano gli uomini!?!? Perché solo ad una piccola parte vengono riservati i primi posti nelle platee, e a tutto il resto no? Gli immigrati, i clandestini sono considerati rifiuti, obbrobrio, solo perché hanno la colpa di avere un colore diverso dal nostro, ma essi in realtà sono nostri fratelli, sono il nostro prossimo, sono la nostra stessa vita, il nostro mondo. Il "pacchetto sicurezza" viola i comandamenti di Dio. I forestieri vengono trattati come merce, cosa da buttare, acerrimi nemici da annientare. Schiavi, gli schiavi del terzo millennio, gli schiavi di questo sistema di morte e di mafia che ammazza sogni e speranze dell'umanità. Stiamo ritornando ai tempi del faraone d'Egitto. Il calice o ormai al colmo!! Rispettabilissimo Presidente, nel nome della Pace che significa difesa dei diritti di ogni uomo, le domando di intervenire e di non promulgare il testo di legge deliberato in via definitiva dal Senato il 2 luglio 2009, noto come "pacchetto sicurezza", perché la stessa legge reca norme palesemente incostituzionali e violatrici di fondamentali diritti umani: Le domando ancora, nel nome della Pace, che significa rispettare il prossimo come noi stessi, di rinviare alle Camere la suddetta legge altamente discriminatoria e razziale, con messaggio motivato, affinche' esso sia modificato conformemente al dettato della Costituzione della Repubblica Italiana, alle norme di diritto internazionale recepite nel nostro ordinamento e ai principi della civilta' giuridica. Oggi ci troviamo in una spaventosa crisi economica. In Italia, in Campania e a Caserta molti lavoratori stanno perdendo il lavoro, dalla sera alla mattina si trovano a convivere con una situazione insostenibile. Perché il nostro governo non pensa piuttosto a risolvere questi gravi problemi che contribuiscono ad allargare la radice della crisi e a gettare la gente nella disperazione? Se si continua con queste leggi razziali, non al servizio della comunità bensì per il potere ed il benessere di pochi, l'Italia precipiterà nel baratro della desolazione totale, la Babele, il caos del nostro tempo. Non ci sono parole per esprimere l'indignazione ed il profondo dolore che si prova per quanto sta accadendo.Solidarietà e pace ai nostri fratelli immigrati.No al "pacchetto sicurezza". Il governo ponga un freno alle proprie decisioni che non sono al servizio della vita ma contribuiscono allo sfascio totale dei valori, all'aumento del disordine e della violenza criminale, alla barbarie razzista e xenofoba.Un freno, prima che sia troppo tardi, prima che la piaga sociale degeneri in canccrena, andandosi così a trasformare in un male irreversibile e totale.
Dove stiamo andando? Dove sta andando l'Italia, dovesta andando l'essere umano?!?!
La ringrazio per quanto potra fare a favore di questa infinita causa di solidarietà per la difesa dei diritti, della vita e dell'uguaglianza. Shalom.

Con stima e riconoscenza:

Agnese Ginocchio (Alife-Caserta/Campania 11 Luglio 2009)
"Movimento Internazionale per la Pace e la Nonviolenza"

PRIMO LEVI: SHEMA
'[Da Primo Levi, Ad ora incerta (ma e' anche l'epigrafe che apre Se questo e'un uomo),
ora in Idem, Opere, Einaudi, Torino 1997, vol. II, p. 525]

"Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo e' un uomo,
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si' o per un no.
Considerate se questa e' una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza piu' forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo e' stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi:
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I votri nati torcano il viso da voi.
"10 gennaio 1946"
(PRIMO LEVI)

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