sabato 29 gennaio 2011

Mons. Raffaele Nogaro Vescovo:"Il vero cristiano è antiberlusconiano"

Il "SASSO NELLO STAGNO". Il vero cristiano è antiberlusconiano
Da un lato c’è una chiesa prona al potere berlusconiano. Dall’altro c’è la "Chiesa di Cristo", che non ci sta a mettere in mora i propri princìpi pur di compiacere quel potere. Un duro attacco del vescovo emerito di Caserta, che ammonisce: ‘Non si porta salvezza se si è complici della ingiustizia e della violenza istituzionali’.

Stralcio dell'articolo di monsignor Raffaele Nogaro, Vescovo emerito di Caserta: "Il vero cristiano è antiberlusconiano",  gennaio 2011

«Vittime» della società non sono solo quelle volute dai poteri perversi, e sono tante, ma ben più numerose sono quelle che io chiamerei le «vittime originarie», quegli esseri umani che nascono per venire protetti ed educati nel cammino della vita e della salvezza, e invece si sentono abbandonati. Sono i «po­veri credenti», e tutti gli uomini sono poveri credenti, che cer­cano ancora con ardore la Chiesa del Vangelo di Gesù.Nella società attuale si è introdotta una forma di imboni­mento, malsano e gratificatorio, che intontisce e soprattutto lusinga le persone: una corruzione a tutti i livelli della vita eco­nomica, civile, politica, ma anche culturale e religiosa. Una dif­fusa mafiosità dei comportamenti, che sembra ormai una con­quista di civiltà del nostro tempo. Il «tutto è lecito» è il valore d'oggi, gloria della coscienza umana, finalmente autonoma e libera. Il tragico è che questa vita senza morale rende «inter­rotti i sentieri» dei giovani, frantumando gli orizzonti e i desti­ni della loro vita. Il potere esplosivo e rigeneratore della società è la Chiesa di Cristo. La Chiesa può essere non accettata dalla società. Ma essa, per mandato di Cristo, a costo di qualsiasi persecuzione, si trova sempre in mezzo agli uomini: Che dire allora di una Chiesa che tace e talora si compiace del qualun­quismo imperante? La volontà del Padre è diversa da quella del capriccio umano. E se la Chiesa compie certi gesti di inconti­nenza, Dio si scandalizza di essa. Come è possibile che uomi­ni di Chiesa «importanti» facciano la barzelletta del peccato? Si può «contestualizzare la bestemmia», «la trasgressione pub­blica della pratica sacramentale» perché al capo si devono con­cedere tutte le licenze? Noi rimaniamo nello sgomento più do­loroso vedendo i gesti farisaici delle autorità civili e religiose, che riescono ad approdare a tutti i giochi del male, dichiaran­do di usare una pratica delle virtù più moderna e liberatoria. È del tutto sconveniente, poi, che per comperare i favori di un gruppo politico, di professione pagano, si dica che esso è por­tatore genuino di valori cristiani, come è avvenuto per la Lega.

La Chiesa non reca salvezza se rimane collegata agli interes­si di classe, di razza e di Stato. Non porta salvezza se è compli­ce dell'ingiustizia e della violenza istituzionali. La Chiesa non può rimanere in rapporto con i poteri oppressivi, col rischio di diventare egoista e indifferente, priva di amore e vergognosa­mente timorosa. Noi cerchiamo la Chiesa di Cristo, che mette in movimento tutte le forze portatrici della salvezza dell'uomo (1 Cor 12). Noi cerchiamo una Chiesa, che agisca da catalizza­tore per l'opera di redenzione di Dio nel mondo, una Chiesa che non sia solo luogo di rifugio per privilegiati, ma una co­munità di persone a servizio di tutti gli uomini nell'amore di Cristo. La Chiesa può sbagliare solo per amore dell'amore.

Buona parte del nostro popolo pensa che la corruzione e il malcostume che oggi affliggono l'Italia vengono assecondati dall'attuale governo. La Chiesa, perciò, non può tenere rap­porti di amicizia con esso. (Fonte: Noi siamo Chiesa)

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