martedì 18 gennaio 2011

Alife(Ce)- Domenica 16 Gennaio abbiamo acceso il "Fuoco della Pace" nella frazione di Totari, con la presenza della bianca "Colomba della Pace"



Nella popolosa frazione di TOTARI domenica 16 GENNAIO abbiamo acceso il " FUOCO DELLA PACE” . Per la prima volta é stata portata la bianca "Colomba della Pace", Ambasciatrice della Pace e della riconciliazione nel mondo, che ci ha accompagnato per l'intera serata conviviale. Reportage fotografico a cura di Andrea Pioltini, fotoreporter.
Alife(Ce)- Don Lorenzo Milani  profeta di Pace e sacerdote di frontiera, (camminana e pensava con una marcia in più, anche lui infatti non era ben capito dalla chiesa e dalle istituzioni del tempo, per la sua idea di

impegno civile, di libertà, di uguaglianza e di giustizia) affermava: “Risolvere da soli i problemi è egoismo, risolverli insieme è POLITICA! ”.  In occasione della Festa di Sant’ Antonio Abate (S. Antuono) Domenica 16 Gennaio 2011 , Il Movimento per la Pace della provincia,  in collaborazione con il “Gruppo parrocchiale” (Chiara Mottile & c. ) e in compagnia della comunità della frazione di Totari, fra questi

presente anche il consigliere comunale Michelino MARABESE, ha acceso in piazza il " Fuoco della PACE ”. Al termine dell’ evento sociale é stata donata a tutti i partecipanti, in ricordo di quest’ incontro, una fetta di “Panettone accompagnato da un brindisi di Pace” in segno di impegno permanente per la Pace e la riconciliazione, da mantenere durante l’anno.La serata, come si annunciava nel titolo, ha avuto un particolare in piu: la presenza della bianca "Colomba della Pace", Ambasciatrice della Pace e della riconciliazione nel mondo, che ci ha accompagnato per l'intera serata conviviale di sensibilizzazione. Siamo stati intorno al Fuoco della Pace per fare insieme" Comunità" sui problemi del territorio. Abbiamo dedicato un pensiero di vicinanza e di solidarietà alla famiglia di Piedimonte Matese che il giorno prima aveva perso l'appartamento a causa di un incendio divampato all'improvviso. Ma abbiamo ricordato le tante famiglie che oltre a perdere le abitazioni a causa della violenza del fuoco, hanno perso anche i loro cari. Abbiamo riflettuto su come la vita può essere di passaggio e che tutto quanto si costruisce su questa terra lo si può perdere all'improvviso a causa di una tragedia, come appunto il fuoco o altre calamità naturali. Il mondo, la vita, gli affetti, l'ambiente e la terra che ci circondano, sono doni che vanno custoditi come la nostra stessa vita. Abusare dell'ambiente e del Creato significa commettere una violenza contro l' Autore ed il Creatore della vita e del Mondo, che ci ha affidato la terra per custodirla e non soggiogarla e quindi per

restituirla intatta ai nostri figli che verranno così come ci é stata affidata. Abbiamo riflettuto su quanto sia importante dare il nostro contributo nella causa civile e nella difesa dei beni comuni. Dalla misura in cui ciascuno si impegnerà e darà il proprio contributo, così cambieranno le cose e ci potrà essere un futuro certo per i giovani. La crisi si abbatte con l'impegno, l'informazione, la sensibilizzazione e l'istruzione ed il rilancio di una 'cultura' di solidarietà, pilastri che ci consentono di trovare nuove strategie e soluzioni alternative per risolvere i problemi che attanagliano i nostri territori. Il mondo é sempre più globalizzato, é necessario rendersi conto che la nostra famiglia non é solo quella racchiusa nelle 4 pareti domestiche, bensì é tutto quel mondo con il quale si entra a contatto giorno dopo giorno durante questo cammino terreno. Se c'é crisi i

problemi vanno fatti conoscere e affrontati insieme alla comunità e non da soli chiudendosi in se stessi, perché é insieme, come ricordava appunto don Lorenzo Milani, che si fa rete, movimento, gruppo. L'unione fa la forza, ed é quindi insieme, nel prendere coscienza del proprio stato, che si può trovare una soluzione per affrontarli. Occorre quindi maggiore sensibilizzazione, più impegno, più dialogo, più confronto tra noi e con le Istituzioni che ci rappresentano, insieme si possono risolvere tanti problemi... Senza dialogo, ne confronto non può esserci vita , comunità ne politica certa. Occorre ripristinare quest'equilibrio fra le parti e collaborare tutti indistintamente per realizzare un mondo più giusto fondato sulla Pace e la riconciliazione.

Domenica 16 Gennaio é ricorsa anche la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Abbiamo ricordato le condizioni di queste persone, il nostron incontro con la comunità africana a Castel Volturno ospite pèresso i Missionari comboniani, all' indomani dela strage di S. Gennaro (2008).

Avendo fatto esperienza di come gli immigrati celebrano le messe domenicali,abbiamo fatto il paragone tra le loro e le nostre celebrazioni. Una differenza abissale come tra la notte ed il giorno. Le nostre messe sono piene di riti esteriori, ma vuote e spente dentro. Le messe dei fratelli immigrati sono cariche di vitalità, di amore, di danze, di canti africani e di passione. Il loro celebrare la Messa domenicale é il momento massimo della settimana in cui celebrano il significato del fare convivialità-comunità. Ecco perché al termine della messa, gli africani non scappano subito via, come facciamo noi "purtroppo", ma restano lì ad affrontare problemi che riguardano la loro comunità, le famiglie della loro comunità, se ci sono problemi ne parlano per farli conoscere a tutti, e non vanno via se non dopo avere trovato una soluzione per risolvere "insieme" quei problemi.

Quale grande lezione di vita che i nostri fratelli immigrati hanno da insegnare a noi, che ormai abbiamo perso il senso e l'orientamento...le nostre ' ipocrite' celebrazioni si fanno solo per tradizione e per "dovere", ma non sono più sentite come invece dovrebbero essere avvertite coltivando quel vero spirito cristiano che fa la differenza tra credenti e non credenti perché fervido, carismatico, profetico, caritatevole e pacifico....

Al termine dell' incontro abbiamo tutti recitato una preghiera affindando a Maria SS.ma Madre e Regina della Pace , rappresentata in quella bianca "Colomba Ambasciatrice di Pace e di Riconcilizione" che abbiamo portato con noi e che abbiamo fatto passare per le nostre mani le mani di tutti i presenti, bambini, giovanissimi, adulti e anziani) durante la serata, le sorti della nostra comunità alifana e matesina e del mondo intero. Mentre si recitava l' Ave Maria, ho avvertito una forte potenza dentro e fuori, sembrava come se quelle voci che scandivano lentamente le parole dell'Ave Maria, risuonassero forti come un Coro impetuoso

in tutta quella Valle. Sì, il "Fuoco della Pace" alias "Fuoco dello Spirito di DIO", del "Dio della Pace", era sceso su di noi per colmarci e rigenerarci con la sua Fiamma d' Amore, condizione e dono necessario per affrontare con Coraggio e determinazione il nemico devastatore della civiltà e del mondo, e per trasformare con il nostro impegno quotidiano questa selva incolta irta di spine mortali e di radici malefiche in cancrena in un' Oasi di Pace e di Giustizia in cui quei luoghi che prima erano scabri e impervi si tramuteranno in pianure scoscese e verdeggianti (Isaia).
"Beati gli Operatori di Pace, perché saranno chiamati figli di Dio!" Shalom, Salaam, Mir, Amani, Paz, Peace, Pace...

Per visualizzare l'intero reportage fotografico  ( realizzato da Andrea Pioltini, fotoreporter) della serata cliccare  QUI' sopra.

Il " Fuoco della PACE " è un momento di condivisione e di sensibilizzazione sulle problematiche del territorio. Lo scopo è di rilanciare il senso del fare “Comunità”. Durante la serata conviviale abbiamo riflettuto sui problemi del nostro territorio, sul disimpegno civile e le mancate responsabilità di cui noi ci rendiamo colpevoli. Abbiamo dato "voce" a questa parte della nostra comunità meno ricordata dal resto della città. La comunità di Totari é stata felice di aver condiviso questo momento di sensibilizzazione e di aggregazione sociale in cui sono state dette cose che non si dicono neanche nelle chiese e perciò hanno maggiormente apprezzato questo momento conviviale. Infatti , Lo scopo di quest'iniziativa infatti é educare la popolazione alla ‘Coscienza civile’ e sensibilizzarla sulle problematiche che ci riguardano tutti indistintamente, nessuno escluso.
L' evento sociale, partito durante le festività natalizie, é stato promosso dal "Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato" della provincia di Caserta-Regione Campania, rappresentanto da Agnese Ginocchio, Testimonial per la Pace.

 Info: http://movimentopaceambasciatori.blogspot.com/

- Per visualizzare l'intero reportage fotografico ( realizzato da Andrea Pioltini, fotoreporter) della serata cliccare QUI' sopra.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Guerriero Mirella Giuseppina" una bella iniziativa speriamo ke dia reali soluzioni di pace,e nn rimanga solo una serata conviviale con il falò

Anonimo ha detto...

"Agnese Ginocchio" Noi gettiamo il seme, lanciamo il messaggio e facciamo capire come stanno le cose. Il messaggio durante la serata é passato e stato recepito da tutti molto bene. Ora sta a ciascuno dei presenti farlo maturare..ognuno a suo tempo, c'é chi ri...sponde subito, chi risponderà in seguito e chi non risponderà mai...La vita é fatta così. A ognuno di noi infatti é affidato il dono di cambiare le cose. Per cambiarle occorre Impegno quotidiano, scelte coerenti, esempio costante e movimento...Non basta parlare di Pace ma bisogna crederci, ma non basta neanche crederci, perché per realizzarla bisogna lavorarci assiduamente! Ma aggiungo un ultimo particolare: diamo la possibiltà a chi ci ospita di far conoscere anche questa realtà, affinché si impari a fare la differenza tra "Vivere, comunicare, confrontarsi e parlare" e "vivere la solita routine...". E perché un giorno non si possa dire: io non sapevo e non potevo impegnarmi per questa cosa...Perché la possibilità di cambiare e di farlo gliela abbiamo data. Poi ripeto: a ognuno sta scegliere e decidere da che parte stare...Buon impegno e Buona Pace..:)))