venerdì 26 novembre 2010

Invito ad aderire alla Campagna: "Non finanziate i cacciabombardieri F35" da DisarmiAmoLaPace (Varese)"

ADERITE all'APPELLO affinché i parlamentari non votino il finanziamento del cacciabombardiere F35, che costerà all' Irìtalia la somma di niente poco di meno di 15 miliardi di euro. Un'enorme spreco! In tempi di crisi come quello che stiamo vivendo ci sembra proprio una presa in giro ai danni di quanti oggi si ritrovano a fare i conti con una vita che non torna.
Campagna: Non finanziate i cacciabombardieri F35


Promossa da: DisarmiAmoLaPace (Varese). Segnalato dall'amico Stefano Ferrario referente di DisarmiAmoLaPace (Varese) e giornalista di Peacereporter.

Appello affinché i parlamentari non votino il finanziamento del cacciabombardiere F35

Il Governo italiano sta procedendo nella continuazione del programma per la realizzazione di 131 cacciabombardieri F35 Joint Strike Fighter che impegneranno il nostro paese fino al 2026 con una spesa, destinata ad aumentare, di oltre 15 miliardi di euro. Il Parlamento approvando la prossima "Legge Finanziaria" stanzierà per sua la produzione circa 472 milioni di euro per il 2011, cifra che dovrà più che raddoppiare negli anni successivi per tenere il passo con quanto deciso. Si tratterebbe di una decisione irresponsabile sia per la politica di riarmo che tale scelta rappresenta, sia per le risorse che vengono destinante ad un programma sovradimensionato nei costi, sia per la sua incoerenza con la Costituzione Italiana che "Ripudia la Guerra": l'F35 infatti è un aereo di attacco che può trasportare anche ordigni nucleari. In un momento di grave crisi economica in cui non si riescono a trovare risorse per gli ammortizzatori sociali per i disoccupati e vengono tagliati i finanziamenti pubblici alla scuola, all'università e alle politiche sociali, destinare 15 miliardi di euro alla costruzione di 131 cacciabombardieri è una scelta sbagliata e incompatibile con la situazione sociale del paese. Chiediamo ai parlamentari che facciano tutto ciò che è in loro potere per non finanziare questi strumenti di morte e così fermare il programma, destinando le risorse risparmiate a programmi alternativi: una parte a iniziative di riconversione civile dell'industria bellica e agli interventi di cooperazione internazionale, che la scorsa manovra finanziaria ha più che dimezzato, e l'altra parte alla scuola, all'università, alla ricerca, alla cultura, alla sanità pubblica e alle energie rinnovabili. La sottoscrizione di questo appello prevede l'invio, in automatico, di una e-mail da parte di ciascun sottoscrittore a ciascuno dei deputati e dei senatori della Repubblica italiana, che si accingono in questi giorni a votare il "Programma di stabilità" per il prossimo anno.

Per aderire cliccare quì sopra

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Messaggio di risposta di Agnese Ginocchio rilasciato su "Peacelink"sito promotore dell'appello al  momento dell'adesione:

Spendere oltre 15 miliardi di euro per la produzione di questi strumenti bellici, che pìù che costruire la strada del "Dialogo" e della "Pace", la "calpestano" e la "distruggono" definitivamente, ci sembra una vera e pura follia. Ingenti risorse di denaro pubblico sottratte a chi veramente ne ha bisogno! Sperperarle in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, significa essere e agire da sconsiderati. Altro che politica solidale! Queste risorse, se ben amministrate con giusto discernimento, dovranno servire a dare una grossa mano ai tanti poveri e precari, padri di famiglia, che ogni giorno si battono e presidiano sulle strade e sui tetti delle aziende, per difendere il proprio posto di lavoro. Queste risorse se ben amministrate serviranno soprattutto per restituire ai precari la SPERANZA in un futuro di PACE certo e sicuro! Queste risorse non devono assolutamente essere sperperate per strumenti bellici, ma devono servire per dare una grossa mano per risolvere il gravissimo problema della crisi che attanaglia la nostra epoca. La popolazione dell' Aquila che aspetta di essere risollevata, sta ancora aspettando i famosi fondi pro-terremoto promessi dal Governo, che sarebbero dovuti arrivare lo scorso anno, ma ad oggi ancora nulla di nulla, non si sa che fine abbiano fatto...Appello dunque alla coscienza, alla sobrietà e alla scelta più giusta affinché la vostra sia una decisione equa, non per il solo privilegio di pochi ai danni dell'intera comunità, bensì per il vantaggio di tutti! Distinti saluti di PACE". Agnese Ginocchio
Questo messaggio é stato pubblicato su "Peacelink" sito promotore della Campagna (vedi quì)

Leggi articolo correlato: "Le priorità di Finmeccanica" (di Stefano Ferrario)
 
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