venerdì 4 febbraio 2011

30 Gennaio 2011- 63° anniversario morte Gandhi profeta di Pace e di Nonviolenza

« Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo »  M. K. Gandhi, profeta di Pace e di Nonviolenza. 30 Gennaio 2011 63° Anniversario uccisione

 Il 30 gennaio 2011 in India si è celebrato il 63esimo anniversario della morte di Mahatma Gandhi. Gandhi, non era solo un uomo che mirava all’indipendenza del suo Paese, ma è stato un apostolo della Nonviolneza, della Pace e della fraternità universale. Lo aveva detto lui stesso: «La mia missione non è semplicemente la fratellanza della gente che abita in India, anche se questo mi assorbe praticamente tutto il tempo e le energie. Spero che, attraverso l’ottenimento della libertà dell’India, si realizzi e si operi anche la missione della fratellanza dell’uomo».

India, no alla corruzione nell’anniversario della morte di Gandhi

In giorni di alta tensione in tutto il mondo per le proteste che stanno scuotendo l’Egitto, il 30 gennaio 2011 in India si è celebrato il 63esimo anniversario della morte di Mahatma Gandhi, padre della ribellione contro l’oppressione tramite la disobbedienza civile. E quale miglior modo di commemorare colui che ha reso possibile l’indipendenza del Paese se non con una manifestazione di protesta?  È così che centinaia di persone hanno sfilato per le strade di Nuova Delhi e altre città del Paese, nella serata di domenica. La manifestazione è stata organizzata da un gruppo di Ogn e, sebbene non abbiano partecipato il numero di persone che ci si era augurati, il proposito è stato ribadito in maniera forte e chiara: “L’India contro la corruzione”. Le molte richieste degli organizzatori sono: il rafforzamento delle leggi anti-corruzione e la creazione delle autorità anti-corruzione in ciascuno Stato per il perseguimento penale dei politici e dei burocrati corrotti. Il problema della corruzione in India è cosa abbastanza diffusa, anche se recentemente l’opinione pubblica indiana è rimasta particolarmente colpita dagli scandali legati all’organizzazione dei Giochi Olimpici del Commonwealth e alla distribuzione delle licenze per la telefonia mobili. Gli organizzatori della manifestazione ci tengono a precisare che «questa campagna non è allineata e non è contro nessun partito politico. Tutti i partiti hanno abusato del loro potere quando l’hanno avuto. Per questo è importante che i cittadini si uniscano per chiedere la fine di questo sistema». (articolo di Paola Sarappa. Da il Quotidiano Italiano)

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