venerdì 12 ottobre 2018

IL MOVIMENTO E LA RETE PACIFISTA CASERTANA DOMENICA AL BUON PASTORE HA LANCIATO L'APPELLO PER IL CESSATE IL FUOCO E LA PACE in SIRIA e MEDIO ORIENTE.



 CASERTA- Piazza Pitesti. A seguiro del bombardamento avvenuto durante la notte di sabato 14 aprile da parte di USA, Francia e Gran Bretagna, sulla martoriata popolazione siriana, si è svolto nel pomeriggio di domenica 15 Aprile, un Sit - In di protesta al bombardamento pro Pace in Siria e nel
Medio Oriente. La parte migliore e impegnata della Provincia di Caserta, accogliendo l'invito della rappresentante del Movimento per la Pace della provincia Agnese Ginocchio, diffuso nel giro di pochissime ore dalla pagina fb, è stata presente per far sentire la propria voce di condanna all'attacco sulla martoriata popolazione siriana e chiedere il "CESSATE il FUOCO" . Sono stati diffusi dei volantini per l'appello al "Cessate il Fuoco", dei quali alcuni sono stati declamati a voce alta: "L'Italia nella Costituzione, all'articolo 11, stabilisce che la guerra va ripudiata come strumento di risoluzione delle controversie internazionale e quella che è avvenuta recentemente (l'uso presunto di armi chimiche) è una controversia internazionale che va risolta con ispezioni imparziali e non con i missili. Non osiamo immaginare quali conseguenze potrebbero causare quei missili se effettivamente colpissero un deposito di armi chimiche. "Condanniamo questo attacco. E' un atto illegale che viola l'articolo 2 della Carta dell'ONU che recita: "I Membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite".Chiunque conosce il diritto internazionale sa che Usa, Francia e Gran Bretaglia, con questa azione militare, si sono arrogati un ruolo militare internazionale illegittimo." Ecco tutte le adesioni pervenute e i nomi dei rappresentanti. Movimento Internazionale per la Pace III Millennio provincia di Caserta( Agnese Ginocchio, Gino Ponsillo, Angela Calabretti, Rosa Arbolino); Comitato Caserta Città di Pace ( Mariella Natale, Teresa Nutile); Caritas parrocchia Buon Pastore( Beatrice Norelli, Ulrico Isernia, Gennaro Amoriello); Consigliera Comunale gruppo "Speranza per Caserta" Norma Naim; Prof.ssa Mena Moretta; Giornale il Caffè (Fausto Iannelli); LIPU( Matteo Palmisani); Legambiente Caserta (Teresa Fenzi), ;Associazione "Noi genitori di tutti" Onlus (Loredana De Santo e fam. da Orta di Atella); Gruppo Speranza per Caserta (Pietro Scola, Francesco Silvestre); Potere al Popolo( Fabio di Gioia, Venia Caramico); AGESV - Associazione delle Guide Esclusive del PNV ONLUS( Rosario Cosimo); Casa dei circoli delle culture e dei popoli Ceriale(SV) Gabriella Madau. Movimento Agende Rosse S: Borsellino( MImmo Marzaioli, TIna D'Alessandro, Orsola Ferraro); Prof.ssa Teresa Gentile. Questo l'altro l'appello della Rete della Pace, diffuso durante il presidio: " Cessate il fuoco! Fermiamo la guerra in Medio Oriente Da troppo tempo si muore in Siria, in Palestina, in Libia, in Egitto, in Iraq, nello Yemen, nella regione a maggioranza curda … il Medio Oriente ed il Mediterraneo si stanno trasformando in un immenso campo di battaglia. Ora il rischio della deflagrazione di un conflitto che coinvolga le super potenze mondiali è reale. Le conseguenze possono essere tragiche ed inimmaginabili. Milioni di persone, in tutto il mondo, di tutte le culture e religioni, stanno dicendo: “Basta guerre, basta morti, basta sofferenze”. E noi con loro. Guerre producono guerre, le cui vittime sono le popolazioni civili, oppresse e private dei propri diritti fondamentali, primo fra tutti il diritto alla vita. Vanno fermate le armi, bloccate le vendite a chi è in guerra. Ora, subito. Va fatto rispettare il diritto internazionale: è la sola condizione per proteggere la popolazione civile, fermare l’oppressione e l’occupazione, attivare la mediazione tra le parti in conflitto. Non si può più attendere e rinviare decisioni e responsabilità. Il limite è superato da tempo. Ora, subito, bisogna aiutare le vittime, curare i feriti, soccorrere chi fugge dall’orrore. Poi bisognerà punire i responsabili, riconoscere alle popolazioni i loro diritti e sostenerle nel percorso democratico, civile, di liberazione. Noi ci rivolgiamo all’Unione Europea che deve prendere un’azione politica forte di pacificazione coerente con principi e valori fissati nel Trattato, nella Carta Europea dei Diritti Umani, negli Accordi e nelle Convenzioni internazionali. L’Unione Europea faccia da mediazione e riporti al dialogo gli Stati Uniti e la Russia. Chiediamo al nostro paese di essere protagonista di pace, di mettere in atto il “ripudio della guerra” non concedendo le basi per operazioni militari e di avviare una politica di pace nel Mediterraneo. Nessuno deve sentirsi impotente. Questo è il momento per tutti di agire per la riconciliazione. Noi faremo la nostra parte, con le campagne per il disarmo, con gli interventi civili di pace, con la diplomazia dal basso, con il sostegno a chi opera per la pace anche dentro ai conflitti, per dare voce a chi crede ancora nella fratellanza e nella nonviolenza. Ora, subito. Rete della Pace – Invitiamo le associazioni, le organizzazioni, i gruppi locali, a convocare, da domani e nei prossimi giorni, mobilitazioni per la pace, laiche o religiose, in ogni città, in ogni municipio, in ogni parrocchia. – Invitiamo ogni singola persona a “fare qualcosa contro la guerra”, un gesto simbolico ma concreto: esporre al balcone la bandiera della pace, accendere alla finestra una candela di speranza, mettere sulla giacca una stoffa bianca di disarmo". (Appello lanciato dalla RETE per la PACE)

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