venerdì 12 ottobre 2018

CASERTA - ALIFE. “Scuola Viva -Terre Ripulite”, il gruppo dell’ I.C. di Alife conclude in bellezza le uscite didattiche presso il Complesso monumentale del Belvedere di San Leucio.

CASERTA - ALIFE. “Scuola Viva -Terre Ripulite”, il gruppo dell’ I.C. di Alife conclude in bellezza le uscite didattiche presso il Complesso monumentale del Belvedere di San Leucio. Progetto "Scuola Viva" 2018, 4a ed ultima uscita didattica presso il Complesso monumentale del Belvedere di San Leucio(Ce), Patrimonio dell'UNESCO.  
 Si tratta del progetto "Scuola Viva" dell’Istituto Comprensivo di Alife retto dalla Preside Bernarda De Girolamo, dal titolo: “CEPA ALLIPHARUM 2” realizzato con il finanziamento della Regione Campania nell’ambito del P.O.R. Campania FSE 2014/2020-Asse III-Obiettivo tematico 10 – Obiettivo Specifico 12- Programma SCUOLA VIVA – 2° ANNUALITA’ – A.S. 2017/2018. Il Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardie del Creato III Millennio è stata Associazione partner coinvolta nel citato progetto per il modulo: "Terre ripulite". Nell'ambito del Progetto "Scuola
Viva" anno 2018, in prosieguo alla Ia edizione, il "Movimento per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio" in collaborazione con l'Istituto Comprensivo di Alife, ha svolto delle uscite didattiche con gli alunni del predetto I.C. coinvolti nel progetto. Sono stati presenti alcuni degli alunni di IV e V della primaria dell'IC. accompagnati dalle docenti prof.ssa Monica Pacelli tutor dell'I.C. di Alife e prof.ssa Agnese Ginocchio tutor del Movimento per la Pace. La quarta ed ultima uscita si è svolta il giorno 23 Giugno e ha fatto tappa presso la magnifico Complesso monumentale del Belvedere di San Leucio(Ce), Patrimonio dell'UNESCO. A fare da guida l'esperta didattica Dott.ssa Chiara Affinita che ha spiegato minuziosamente ripercorrendo le stanze del magnifico Complesso monumentale, sia quelle relative alla fabbrica della seta e quelle in cui risiedevano il Re, la Regina e i figli, l'origine e come veniva effettuata attraverso particolari macchinari, la lavorazione della seta. Al termine della visita ci si è recati presso l'attiguo borgo di Vaccheria per una foto ricordo accanto alla Targa di titolazione e l'Albero della Pace piantumato durante la scorsa edizione dello storico passaggio della Fiaccola della Pace. Storia e spiegazione della Dott.ssa Affinita: Il re Carlo di Borbone, consigliato dal ministro Bernardo Tanucci, pensò di formare i giovani del luogo mandandoli in Francia ad apprendere l'arte della tessitura, per poi lavorare negli stabilimenti reali. Venne così costituita nel 1778, su progetto dell'architetto Francesco Collecini, una comunità nota come Real Colonia di San Leucio, basata su uno statuto apposito del 1789 che stabiliva leggi e regole valide solo per questa comunità. Alle maestranze locali si aggiunsero subito anche artigiani francesi, genovesi, piemontesi e messinesi che si stabilirono a San Leucio richiamati dai molti benefici di cui usufruivano i lavoratori delle seterie. Ai lavoratori delle seterie veniva infatti data una casa all'interno della colonia, ed era inoltre prevista anche per i familiari la formazione gratuita e qui il re istituì difatti la prima scuola dell'obbligo d'Italia femminile e maschile che includeva discipline professionali, e le ore di lavoro erano 11, mentre nel resto d'Europa erano 14. Le abitazioni furono progettate tenendo presente tutte le regole urbanistiche dell'epoca, per far sì che durassero nel tempo (infatti ancora oggi sono abitate) e fin dall'inizio furono dotate di acqua corrente e servizi igienici. Alle donne ricevevano una dote dal re per sposare un appartenente della colonia, anche se a disposizione di tutti vi era una cassa comune "di carità", dove ognuno versava una parte dei propri guadagni. Non c'era nessuna differenza tra gli individui qualunque fosse il lavoro svolto, l'uomo e la donna godevano di una totale parità in un sistema che faceva perno esclusivamente sulla meritocrazia. Era abolita la proprietà privata, garantita l'assistenza agli anziani e agli infermi, ed era esaltato il valore della fratellanza. Si trattò di, un modello di giustizia e di equità sociale nuovo per le nazioni del XVIII secolo ispirato ad una forma di socialismo illuminato. Il re Ferdinando IV di Borbone aveva molto a cuore la colonia e progettò di allargarla anche per le nuove esigenze industriali dovute all'introduzione della laviorazione della seta e della manifattura dei veli, quindi per costruirvi una nuova città da chiamare Ferdinandopoli concepita su una pianta circolare con un sistema stradale radiale ed una piazza al centro per farne anche una sede reale, non vi riuscì ma nei quartieri annessi al Belvedere mise in atto un codice di leggi sociali particolarmente avanzate, ispirate all'insegnamento di Gaetano Filangieri e trasformate in leggi da Bernardo Tanucci. Lo stesso Ferdinando IV firmò nel 1789 un'opera straordinario che conteneva i principi fondanti della nuova comunità di San Leucio: Origine della popolazione di S. Leucio e suoi progressi fino al giorno d'oggi colle leggi corrispondenti al buon governo di essa di Ferdinando IV Re delle Sicilie. Tale codice, voluto dalla consorte Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, fu edito dalla Stamperia Reale del Regno di Napoli in 150 esemplari. In seguito alla Restaurazione il progetto della neo-città venne accantonato, anche se si continuarono ad ampliare industrie ed edifici, tra cui il Palazzo del Belvedere. Il progetto utopico del re Ferdinando finì con l'unità d'Italia quando tutto venne inglobato nel demanio statale, ma tradizione e qualità nelle produzioni di tessuti serici sono rimaste ancora oggi. Nel Complesso Monumentale le espressioni artistiche fanno da eco alla vita del piccolo borgo industriale. le testimonianze della presenza della famiglia reale sono quasi un tutt'uno con quelle delle varie attività degli operai e dei maestri della seta, dell’attività scolastica, delle abitazioni delle maestre e del direttore. Percorrendo il Belvedere, si passa davanti al Quartiere Trattoria, che è stato l’unico edificio costruito per Ferdinandopoli: ospitava i visitatori. Quindi si entra nella “Reale Colonia di san Leucio” attraverso un cancello sormontato da un arco sovrastato dallo stemma reale sostenuto due leoni. A destra e a sinistra, sono presenti due casamenti dei quartieri operai, il san Carlo e il san Ferdinando, che comprendono trentasette unità abitative. I quartieri operai sono collegati al palazzo del Belvedere da una scalinata a doppia rampa che racchiude le scuderie reali. Le due rampe terminano sul piazzale del Belvedere, davanti all’ingresso della chiesa dedicata a san Ferdinando Re, ricavata dal salone delle feste del Belvedere nel 1776. Si costeggia l’edificio per cinquanta metri e si arriva all’ingresso del Complesso Monumentale, da cui si possono vedere, in alto a destra, il lungo edificio della filanda che è sottostante alla cuculliera, dove venivano allevati i bachi da seta. Nell’appartamento reale, di particolare rilevanza, gli affreschi del soffitto della stanza da pranzo eseguiti dal Fedele Fischetti con scene allegoriche degli amori di Bacco ed Arianna nonché il bagno di Maria Carolina, con, alle pareti, disegni ad encausto di Philipp Hackert rappresentanti figure allegoriche. È d’obbligo la visita della fabbrica serica , interessante percorso di archeologia industriale, con sale con strumenti per la produzione e lavorazione della seta, un’ampia sala con telai in legno perfettamente funzionanti, mostra di manufatti, la cuculliera e la filanda. Ancora oggi noto per le pregiate produzioni di tessuti serici, il Complesso di San Leucio è un incantevole borgo, meta di turisti provenienti da tutto il mondo. Qui infatti, oltre a poter godere della meravigliosa vista dall'alto della città di Caserta, è possibile accedere alle antiche strutture del complesso, passando per i due casamenti dei quartieri operai, il palazzo del Belvedere, e la chiesa dedicata a san Ferdinando Re. L'ambiente che certamente ha suscitato maggiore interesse da parte degli alunni e docenti partecipanti alla visita è stata la fabbrica serica, esempio di archeologia industriale, che presenta ancora oggi gli antichi allestimenti, con strumenti per la produzione e lavorazione della seta, telai in legno perfettamente funzionanti, manufatti pregiati, la cuculliera e la filanda. La città di Caserta dunque, oltre alla Reggia, capolavoro dell'architetto Luigi Vanvitelli, ospita un secondo sito riconosciuto dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Si tratta appunto del Complesso Monumentale di San Leucio, che sorge sull'omonima collina acquistata dal Re Carlo di Borbone nel 1750 dagli Acquaviva di Caserta. Abbiamo eccellenze monumentali conosciute in tutto il mondo. Come figli appartenenti al sud, possiamo esserne fieri e fieri di appartenere ad un glorioso passato dove la ricchezza ed il lavoro passava proprio attraverso la nostra terra. Un sentito ringraziamento alla Dott.ssa Chiara Affinita, per averci regalato magnifiche emozioni ed esserci arricchiti culturalmente. Magnifica giornata conclusiva del progetto all'insegna della cultura vera che forma alla responsabilità e all'impegno civico per la difesa delle nostre bellissime "Terre ripulite" ( come il titolo del modulo) e ripulite in particolare dal degrado, in primis quello culturale e morale, in cui per anni ci si è lasciati dominare senza reagire! L'impegno per la Pace è movimento, educazione, istruzione, cultura, arte, impegno e anche svago! Beato chi ha fatto parte di questa splendida avventura formativa. Un sentito ringraziamento a tutti. Per maggiori info visitare la pagina del Comune di Caserta http://www.comune.caserta.it/pagina698_belvedere-di-san-leucio.html https://www.facebook.com/pg/mateseterradipace/photos/?tab=album&album_id=1370164956417495&__tn__=-UK-R -A questo link il reportage della 1a uscita didattica al Museo delle scienze Natura viva di Galluccio: https://www.facebook.com/media/set/… -A questo link il reportage della 2a uscita didattica al Museo Archeologico di Pietraroja(Bn): https://www.facebook.com/pg/mateseterradipace/photos/?tab=album&album_id=1372734162827241&__tn__=-UK-R -A questo link il reportage della 3a uscita didattica al la Cipresseta di Fontegreca(Ce): https://www.facebook.com/pg/mateseterradipace/photos/?tab=album&album_id=1374127206021270&__xts__%5B0%5D=68.ARDMVBfDaB1LmJHUs7MaZLv0Z_lE589aLZ7wfgN3_Q3voOUrlrOcX91hxsKcrkubpsGwF3peFI386LBNpjXFdsrAgysudeIiFazJnzzeR8Mf21mKJnZKBe3jpbZQEgHhGgEdoxbmxifGLDbUj5TGIpMz3mHn5x_TYdXvz4da6ZdYryhMSvcqeQ&__tn__=-UK-R

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