martedì 8 novembre 2016

MOVIMENTO PER LA PACE: "Cosa succede nei giovani? Perché queste tragedie.

SAN PRISCO. Perché avvengono queste tragedie? Perché avviene il suicidio giovanile nella nostra società: le cause e rimedi le possiamo trovare in famiglia, nella società, a scuola, ma soprattutto la causa principale si ha quando finisce l'amore della vita. Appesi ad una corda, volati a occhi chiusi da balconi e finestre, investiti da treni, coi polsi tagliati nella complicità di un momento cercato, programmato e meditato da tempo. Giovani come tanti, quasi sempre descritti come tranquilli, ma che covano invece nel cuore un tragico senso di completa oppressione psicologica, un malessere
sociale frutto di un modello di sviluppo economico che fonda il proprio agire sul materialismo dominante. La cosiddetta società dell'apparire, sta allontanando sempre più gli uomini tra loro generando una sorte di civiltà indifferente e apatica ai valori fondanti. Chi ad essere più colpiti da questa piaga sono proprio i giovani ancora in fase di ricerca, di formazione e di discernimento. La morte di un giovane rappresenta per noi adulti la sconfitta dell'intera società Gli stessi psicologi riferiscono a proposito di questo gravissimo fenomeno sociale che i giovani provano enorme disagio a vivere in un mondo “nauseato”. Questa grande piaga del secolo, si conferma in Europa la seconda causa principale di morte tra gli adolescenti e la prima tra i giovani tra i 25 e i 34 anni. La triste classifica del suicidio giovanile primeggia tra le nazioni industrializzate. "Ecco perché occorre fare un urgente inversione di lotta, investendo sui giovani a partire sin da piccoli, in valori ed educazione alla Pace. Noi adulti siamo sempre i primi quindi ad essere modelli di vita esemplari e attenti alle esigenze dei tempi che cambiano, attenti ai segnali che ci lanciano i giovani, attenti ed osservatori. Adulti aperti all'accoglienza e al dialogo. Occorre che la nostra società ritorni ad essere una comunità viva, perché il modello attuale in cui viviamo, frutto anche anche dei mass media che propinano sempre più esempi di vita devianti, notizie negative, linguaggi verbali violenti e aggressivi, ci ha letteralmente spiazzati privandoci degli elementi essenziali per vivere: l'ossigeno, che tradotto in termini pratici significa realizzare i valori del rispetto, della convivenza civile e dell'Amore reciproco. Questi valori altro non sono che i linguaggi disarmanti del principio della Pace che dovrebbe regnare sempre in una società, per essere dotata di equilibrio e di discernimento! I giovani sono le fasce più colpite da questa piaga che se non la fermiamo ci travolgerà tutti inesorabilmente, trasformandosi in una vera e propria bomba ad orologeria, distruttiva per l'intera società e per il futuro ", ribadiscono i membri del Movimento per la Pace. In Italia oggi il suicidio giovanile rappresenta, tra i giovani sotto i 21 anni, la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali, mentre i suicidi adolescenziali costituiscono la cifra del 10% dei circa 4000 suicidi totali che avvengono ogni anno. Alcuni soffrono di gravissimi disturbi psichiatrici, altri amaramente di dipendenza (alcool/droghe), altri di gravi malattie, ma la stragrande maggioranza è formata da ragazzi che soffrono di gravi malesseri esistenziali. Le ragazze, invece, “preferirebbero” le intossicazioni farmacologiche o la flebotomia (si tagliano le vene). Purtroppo non finisce qui. Gli adolescenti italiani, non sono contenti, soffrono di un’infelicità profonda, arrivando spesso a coltivare come unico sogno quello di rompere con una vita ostile, in segno di protesta. Il dato più diffuso nello sviluppo della condotta suicida rimane ancora una volta la problematica familare. Successi ed insuccessi dello sviluppo adolescenziale dipendono non solo dai totali cambiamenti che gli adolescenti compiono ma anche da quelli che i genitori, se attenti, ribadisce la presidentessa Agnese Ginocchio, percorrono insieme ai figli. Come già ripetuto, occorre la formazione. Essere genitori oggi non è un compito facile. Educare i giovani alla responsabilità, ai valori e alla Pace, comporta che gli stessi genitori siano formati a questi principi, altrimenti può accadere che i figli subiscano le conseguenze di un modello di educazione deviata che si ripercuoterà in loro attraverso disturbi comportamentali, gesti di aggressività ed insuccessi nella vita. I giovani italiani sono sempre più prigionieri di situazioni familiari ad alto coefficiente patogeno. Assenza di completa coesione ed integrità del nucleo, ostilità o indifferenza reciproca tra i genitori e dei genitori rispetto ai figli, comportamenti scadenti, gesti affettivi anomali, problemi di comunicazione, scarso ascolto e sostegno da parte dei genitori, eccessiva rigidità dei ruoli, cancellazione delle totali differenze generazionali. Trascorsi di alcolismo e precedenti “esperienze“ suicide in famiglia, sono i principali elementi di rischio. I giovani per essere adulti responsabili, insorgono gli specialisti, devono imparare a capire le distanze da mamma e papà. Ma spesso, denunciano gli esperti, che i loro familiari si comportano peggio di loro: si rifiutano di invecchiare, si comportano da adolescenti capricciosi, accompagnano i figli nello sballo. I giovani hanno completamente bisogno di positività. E la prima positività è che gli adulti sono lì ad aggiustare il tiro, a temperare i loro eccessi. Altro elemento chiave è quello sociale. È difficile per il giovane non tenere conto del giudizio dei suoi coetanei che, quando porta all’ emarginazione, forma una sofferenza che può dare atteggiamenti di totale chiusura e ripiegamento oppure atti impulsivi e scelte inconsulte. Nell’adolescenza l’identità “fanciulla” viene completamente abbandonata per acquistarne un’altra più matura. In questa fase di transizione si è più fragili e si cerca l’approvazione del gruppo. Se il gruppo è assente o ostile, il livello di vulnerabilità aumenta. Rispetto ai valori umani, il gruppo non è disposto a concessioni. È il caso, ad esempio, di giovani intellettualmente dotati, culturalmente interessati e poco attratti dai passatempi e dalle mode dei compagni che scelgono di essere se stessi fino in fondo salvo poi scoprire che è questa è la salita più difficile da percorrere. Non seguire il gregge richiede infatti un’autostima e una forza interiore che il giovane ancora non possiede. Scatta così la reazione del branco, con le possibilità che variano dalla ghettizzazione più indifferente alla persecuzione più intransigente e “letale”, spesso con la scuola a fare, insieme, da incubatrice e detonatore di queste tensioni altamente distruttive. Oggi la persecuzione corre sul web. Branco e rete, un miscuglio dannoso spesso negativo per i più fragili. Nativi digitali, i ragazzi di oggi hanno un rapporto diretto con la propria rappresentazione pubblica in rete. Quando il gruppo di pari si sposta on line (social in primis) si affermano i meccanismi classici del bullismo, ma in forma amplificata. L’accanimento virtuale ferisce ed simile a quello frontale. E può dunque istigare al suicidio. Le “motivazioni” sono tante. Si va dal brutto voto a scuola alla delusione d’amore, dalla perdita totale di affetto al totale fallimento sperimentato in un settore su cui avevamo puntato, dal totale rimprovero dei genitori al rifiuto dei gruppo dei pari, dal bullismo all’omofobia, dallo stalking e dal mobbing psicologico della classe all’autosvalutazione. Togliersi la vita può anche essere un atto libero ma noi del Movimento della Pace ribadiamo che questi suicidi portano completamente ad annullare la libertà, ciò amaramente per noi è una contraddizione negativa che rovina completamente i principi umani. L'invito è ritornare ad essere tutti una comunità, in cui l'uno si senta parte dell'altro, una comunità dove si parla e si dialoga, dove si trova sempre una mano amica che sa ascoltare e che nel momento del bisogno sa tendere una mano. Perché tragedie del genere non più accadano. Il Movimento per la Pace III Millennio si stringe attorno ai familiari di Federica C. esprimendo le più sentite e sincere condoglianze per la tragedia accaduta.
DISTINTI SALUTI 
MOVIMENTO PER LA PACE III Millennio Provincia di Caserta

Nessun commento: