martedì 8 novembre 2016

L'Albero della Pace commemora l'eccidio di Sparanise. Con l'intervento dello storico prof. Paolo Mesolella.

L'Albero della Pace commemora l'eccidio di Sparanise. Con l'intervento dello storico prof. Paolo Mesolella.
   

I Percorsi della memoria storia. Grande guerra. Guerra del Volturno.


Per visualizzare il video con l'intervento del prof. Mesolella collegarsi a questo link: https://youtu.be/Em96omTDmag

 Il Movimento Internazionale per la Pace III Millennio della provincia davanti all' "Albero della Pace" Monumento vivo dedicato a tutti i caduti e ai martiri di Sparanise, ( l'Albero che fu piantato durante lo storico passaggio della "Fiaccola della Pace" (1a Ed.ne) a Sparanise) ha commemorato il 73° dell'Eccidio di Sparanise avvenuto il 22 Ottobre del 1943 in cui durante una rappresaglia nazista, persero la vita 39 inermi cittadini. Con l'autorevole intervento dello storico dell'Agro Caleno, Dirigente scolastico e scrittore prof. Paolo Mesolella, che ha scritto diversi libri sull'accaduto. Il prof. Mesolella nel video spiega dettagliatamente i fatti così come accaddero 73 anni fa. Durante il presidio è stata data lettura di tutti i nomi dei 39 martiri sparanisani che persero la vita nell'eccidio del 22 Ottobre. Il presidio, svolto in forma privata, al quale hanno preso parte la Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, insieme ad alcuni soci locali, fra questi la prof.ssa Pina Cirella, lo stesso prof. Paolo Mesolella, il Sign. Giacomo Ruotolo, il rappresentante dei giovanissimi Alfredo Arciero, insieme ad un gruppo di giovanissimi costituito da: Maria Ruotolo, Benedetta Porceddu, Gianna e la sorella ( bambine straniere del Bangladesh residenti a Sparanise), il giovane volontario Pasquale Biondi ed i signori Maria Antonietta De Simone insieme al consorte Alfredo Arciero senjor ( a quest'ultimo abbiamo affidato il compito di tenere la "Fiaccola della Pace" accesa mentre scendeva il crepuscolo ) si è svolto nel pomeriggio di lunedi 23 Ottobre 2016 nella villetta comunale in via Graziadei, poprio davanti all' Albero della Pace e dove, accanto, è presente il monumento dedicato alle vittime del campo di concentramento nazista sparanisano. Infine è stato lanciato un messaggio di Pace da tutti i rappresentanti del Movimento per la Pace ribadendo l'importanza di coltivare e custodire questo valore, attraverso l'esercizio della memoria, affinché stragi, orrori e guerre non più accadano né a Sparanise e né sulla faccia della terra. Ma c'è bisogno di impegno e di mobilitazione. 1) I PERCORSI DELLA MEMORIA STORICA. 100 anni Grande Guerra. GUERRA del VOLTURNO IL MOVIMENTO PER LA PACE INSIEME AI GIOVANISSIMI DALL’ “ALBERO DELLA PACE RICORDA E COMMEMORA IL 73° ANNIVERSARIO DELL’ ECCIDIO NAZISTA AVVENUTO IL 22 OTTOBRE 1943 DA PARTE DELLE TRUPPE NAZISTE CHE UCCISERO BARBARAMENTE 39 CITTADINI SPARANISANI Il 22 ottobre di 68 anni fa, la città di Sparanise si trovò a vivere uno degli eventi più tragici e drammatici della sua millenaria storia. La seconda guerra mondiale si apprestava a mettere in scena quelli che verranno ricordati ai posteri come i sui più tristi titoli di coda, soprattutto perché il conflitto smise di essere regolato dai codici militari e assunse i toni della vile rappresaglia. Nel breve volgere di qualche settimana l’esercito tedesco, in ritirata verso la linea Gustav, lasciò alle sue spalle una lunga scia che macchiò di sangue innocente tutta l’alta Campania. Il 22 ottobre del 1943, a Sparanise, prendendo spunto da motivi che gli storici non hanno ancora del tutto chiarito, i tedeschi trucidarono 39 civili inermi che avevano solo la colpa di trovarsi lungo una strada, scelta dai soldati agli ordini di Hitler per la ritirata. Le varie e diverse testimonianze , che risentono di interessi diversi , sono più che compensate da una ricerca storica di CORRADO GRAZIADEI, partigiano, uomo di lotte contadine, primo sindaco di Sparanise e deputato. La testimonianza di Corrado Graziadei riguardo alla strage del 22 ottobre 1943 è quella più fedele e attendibile , dato che egli ci restituisce vicende vissute in prima persona e con lo spirito del partigiano. Nel saggio ” La rivolta del Sud” del 1955 Corrado Graziadei fornisce un quadro d’insieme su aspetti rilevanti della Resistenza in Terra di Lavoro, e questa opera costituirà il punto di riferimento per gli studi di Giuseppe Capobianco, pioniere degli studi storici sulla Resistenza in Provincia di Caserta. Il contesto storico degli eccidi nazisti a SPARANISE, in particolare l’eccidio del 22 ottobre, è ben delineato dopo 73 anni da quei tragici eventi, facendo riferimento parallelamente al testo del prof. Paolo Mesolella ” La guerra Addosso” e alla biografia di Corrado Graziadei da parte dello stesso autore e storico caleno. A Sparanise un contadino ferisce un tedesco e ventisette persone sono massacrate sotto gli occhi dei loro congiunti ai margini del paese in via De Renzis. Tale testimonianza la ritroviamo negli Atti Parlamentari del 17 dicembre 1954, ove si legge testualmente : ”A Sparanise il ferimento di un nazista rapinatore portò alla rappresaglia contro 39 cittadini, tra cui donne e bambini”. Fu lo stesso Corrado Graziadei, il 22 ottobre 1944 , ad un solo anno dalla strage, a voler commemorare insieme al Comitato di Liberazione le vittime della ferocia nazista e ad inaugurare la strada intitolata ai martiri del 22 ottobre. ESISTE GIA’ un monumento in marmo eretto lungo la strada dedicato ai martiri del 22 ottobre 1943 sul quale è riportato il nome ed il cognome dei 39 sparanisani trucidati per mano nazista, martiri, di una barbarie disumana e crudele che poco aveva a che fare con il conflitto mondiale ancora in corso. Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, nel 1999 conferì a Sparanise la medaglia d’oro al valor civile che oggi trova lustro sul gonfalone della città. NOI DEL MOVIMENTO PER LA PACE DI QUESTA PROVINCIA, VOGLIAMO RICORDARE LA MEMORIA DEI NOSTRI MARTIRI SPARANISANI DAVANTI AD UN ALTRO MONUMENTO ALTRETTANTO IMPORTANTE: “L’’ALBERO DELLA PACE” PIANTATO DURANTE LO STORICO PASSAGGIO DELLA “FIACCOLA DELLA PACE” CHE COMMEMORA I 100 ANNI DELLA GRANDE GUERRA, che ha l'obiettivo di far conoscere a tutti l’importanza del Diritto alla Pace, valore supremo della storia. QUESTO IMPORTANTE MONUMENTO, “VIVO”, CHE ABBIAMO IL DOVERE DI COLTIVARE E DI CUSTODIRE OGNI GIORNO CON LE NOSTRE AZIONI, E’ DEDICATO ANCHE A TUTTI I NOSTRI MARTIRI SPARANISANI TRUCIDATI DURANTE L’ECCIDIO NAZISTA. VOGLIAMO ANCORA RIBADIRE L’IMPORTANZA DI IMPEGNARCI OGNI GIORNO PER LA PACE AFFINCHE' STRAGI, VIOLENZE, ORRORI E BARBARIE NON PIU’ ACCADANO SULLA FACCIA DELLA TERRA. “LA GUERRA E’ FOLLIA! LA PACE E’ L’ UNICA STRADA AGLI SCONTRI DI CIVILTA’ ..” LA PACE E’ UN CAMMINO QUOTIDIANO CHE SI FONDA SULL’AZIONE E LA PRATICA DELLA NONVIOLENZA. Questo valore supremo della storia va inculcato sin nelle giovani generazioni, si studia e si impara tra i banchi di scuola e poi in ogni ambito dove si opera e si lavora. Ecco perché noi siamo qui stasera per commemorare, ma anche e soprattutto perché vogliamo imparare a fare e a costruire la Pace fra noi, consapevoli che senza Pace, valore incommensurabile della storia, non ci sarà futuro! Per questo dall’ Albero della Pace lanciamo il nostro appello: “ Prestate attenzione e Aiutateci a costruire insieme giorno per giorno una civiltà di Pace!” Dopo cento anni di guerre e di crimini contro l’umanità è venuto il tempo di bandire una volta per tutte la guerra e di riconoscere che la Pace è un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli. Un diritto che deve essere effettivamente riconosciuto e applicato. L’umanità è in pericolo si sta sgretolando. E’ venuta l’ora di reagire! Di fronte alla pericolosissima crisi della comunità internazionale, al dramma umanitario siriano sempre più agguerrito e al devastante scenario di morte e di distruzione, non possiamo più assistere inermi o neutrali, occorre reagire! La guerra è follia! La Pace è l'unica strada agli scontri di civiltà. Ricordiamo i nomi delle vittime sparanisane dell’eccidio nazista del 22 ottobre 1943: Alonzo Salvatore, Calligari Vincenzo, Capuano Lorenzo, Ciccarelli Anna, Celotti Vincenzo, Cirolli Modestino, Conte Espedito, D’alessandro Armando, D’attile Antonio, Pasquadebisceglie Luigi, De Rosa Giuseppe, De Simone Pietro, Fatino Raffaele, Feola Maria, Feola Vitaliano, Garzilli Roberto, Gentile Lorenzo, Marchione Giuseppe, Marrapese M. Teresa, Martiello Maria Grazia, Merola Enzo, Natale Orsola, Natale Giuseppe, Natale Vincenzo, Palmese Pierino, Senese Achille, Senese Antonio, Senese Domenico, Serao Vincenzo, Serao Antonio, Troise Maria, Urbano Gaetano, Ventriglia A. Maria, D’ Ambrosio Girolamo, Cirella Casto, Feola Agostino, Feola Francesco, Santella Pietro, Police Giuseppe, Giordano Giuseppina. Finale: "Perché non vi siano né l'oppressione del popolo né le inutili guerre, e perché nessuno s'indigni più contro coloro che sembrano a essere i colpevoli di tutto ciò, occorrerebbe in realtà ben poco, e precisamente e unicamente che gli uomini capiscano come stanno veramente le cose, e le chiamino con il loro nome; e sappiano che un esercito è uno strumento d'omicidio e che il costruire armi e comandare un esercito – ovverosia ciò di cui si occupano con tanta disinvoltura i re, gli imperatori, i presidenti – è soltanto una preparazione all'omicidio" ( Tratto da Lev Tolstoj, Non uccidere - 1900) ( A cura del Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio, Provincia di Caserta, Regione Campania) NOTE: SI RINGRAZIA FOTO SERVIZI VIDEO "KIM CENICCOLA" PER IL MONTAGGIO E AGGIUSTI VIDEO

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