domenica 11 dicembre 2011

Vergogna per l'episodio di razzismo accaduto alla Scuola media Giannone di Caserta. Professoressa abbassa il voto ad alunna solo perché di "colore nero"


MI VERGOGNO PROFONDAMENTE per quest'ennesimo episidio di razzismo avvenuto nella mia provincia, all'interno di una struttura scolastica dove dovrebbe passare l'EDUCAZIONE, l'istruzione, la formazione dei giovani....ALLORA e' proprio vero quando dico che gli insegnanti, tranne qualche eccezione, sono doppiamente responsabili dei contenuti e dell'esempio che trasmettono ed insegnano ai nostri giovani.. VERGOGNA! MI VERGOGNO e chiedo SCUSA alla ragazzina della scuola media "P. GIANNONE" e alla sua famiglia per essere stata vittima di un assurdo episodio di razzismo....Ma dove stiamo andando? Può mai essere definita civiltà la nostra? Quale educazione? La scuola che dovrebbe essere il luogo per eccellenza dove si pratica l'educazione e la formazione dei giovani, la scuola che dovrebbe essere maestra di educazione, con questi elementi diventa strumento di distruzione. Altro che convivenza civile, integrazione e cultura di Pace. Questa é una violazione di diritti umani. Si legga a scuola la convenzione dei Diritti dell'uomo e la si mediti. Quì mi sembra una situazione davvero sconcertante. Quando io giro per le scuole, quante anomalie che riscontro. Solo poche se ne salvano. Ma ciò dipende molto dalla sensibilità dei dirigenti e di alcuni insegnanti che riescono a trascinare e a coinvolgere con il loro metodo innovativo ed educativo l'intero corpo docente... Di fronte a tante anomalie e alla superficialità che riscontto devo tacere per non far scoppiare una bufera. Il ruolo dell''insegnante é divenuto quasi come un "optional" un lavoro qualsiasi... e si vedono poi i risultati proprio attraverso il comportamento degli alunni. Eppure l'insegnante dovrebbe esercitare il proprio ruolo con parsimonia, apertura, sensibilità, in sintesi dovrebbe essere come un missionario, così come il medico, curare e seguire la personalità umana con cui entra in contatto, rispettando i tempi di ciascuno. Ricordate il metoto di don Lorenzo Milani ( J CARE) ???  Bisogna ricorrere ai ripari. Ecco perché é importante introdurre nelle scuole i progetti di "Educazione alla PACE".  Lo dico in vista delle anomalie e della superficialità con cui si insegna. Sull'istituzione di questo progetto sto insistendo da tempo..C' è emergenza educativa. Speriamo solo che la situazione non ci sfugga letteralmente dalla mano...
PREGASI l'insegnante a prendersi una pausa e riflettere sul cattivo esempio trasmesso. Sarebbe quasi il caso di rimandare l'insegnante a scuola di educazione alla cittadinanza e a scuola di integrazione. (Agnese Ginocchio-Movimento per la Pace)

-Propongo il  mio progetto educativo: "L'educazione alla Pace é l'educazione civica del futuro"
Segue articolo sui fatti di cronaca accaduti.

Professoressa choc a Caserta: ''Tu non sei come gli altri, sei nera''. E le abbassa il voto
Caserta - (Adnkronos) - La vicenda, riportata dal 'Corriere del Mezzogiorno' è avvenuta alla scuola media statale 'Pietro Giannone' di Caserta. Dopo la denuncia dei genitori della piccola, è intervenuta la dirigente scolastica denunciando a sua volta l'insegnante agli organi competenti. La docente, attualmente in malattia, non ha più fatto rientro a scuola. Caserta, 11 dic. (Adnkronos) - La prof di Geografia le abbassa il voto e, alla sua richiesta di spiegazioni, le risponde: ''Tu non sei come gli altri, sei nera''. A raccontare la vicenda, avvenuta alla scuola media statale 'Pietro Giannone' di Caserta, è il 'Corriere del Mezzogiorno', che spiega come quanto accaduto sia stato regolarmente denunciato agli organi superiori dalla dirigente scolastica, Maria Bianco, che quella professoressa seguiva con attenzione già da qualche anno dopo i primi problemi avuti con gli studenti di alcune classi e, di riflesso, con i loro genitori. Dopo essere stata informata dell'accaduto dalla mamma della 12enne, la dirigente scolastica ha chiesto ai compagni di classe della bambina conferma del racconto e, ottenutala, ha chiamato a colloquio la professoressa, che ora è in malattia.

Insomma al momento c'è una prof sott'accusa, e che da alcuni giorni non ha fatto più rientro a scuola, e un carteggio tra l'istituto dove la docente è di ruolo e l'Ufficio scolastico provinciale, quello regionale e forse già anche con il ministero della Pubblica istruzione.


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