giovedì 4 agosto 2011

Somalia: Allarme CORNO D’ AFRICA. Carestia minaccia 10 milioni di persone e 2 milioni di bambini sono a rischio di morte. Bisogna Intervenire subito! Info per donazioni..

ALLARME Corno d’Africa è sull’ orlo del disastro umanitario”. A lanciare l’allarme è l’ong Oxfam. Ad oggi infatti oltre 10 milioni di persone, stanno lottando per la sopravvivenza a causa della più grave siccità degli ultimi 60 anni, che sta mettendo in ginocchio la regione orientale africana, tra Somalia, Kenya ed Etiopia. Una situazione che va aggravandosi ora per ora, nel quasi totale silenzio dei media italiani. Il tutto nel contesto, di un’economia regionale estremamente fragile, basata sulla produzione agricola e l’allevamento di bestiame, colpita dalla guerra e da un estrema scarsità di piogge negli ultimi mesi. Disastrose le conseguenze, che stanno portando all’acuirsi di una delle peggiori crisi alimentari degli ultimi decenni: il raccolto non sarà possibile prima di 3 o 4 mesi e la situazione di crisi alimentare andrà avanti con livelli di denutrizione, soprattutto per i bambini, già al di sopra di quelli che vengono considerati i normali standard di emergenza alimentare. Le colture base, come fagioli e mais, da cui dipende la sopravvivenza di milioni di persone, sono infatti messe fortemente a rischio, proiettate verso una contrazione della produttività del 20 e del 50 per cento, mentre il bestiame sta morendo, colpendo gli allevatori della regione. A fronte di questa situazione, la risposta dei governi Etiopi, Kenyano e Somalo, risulta sinora purtroppo insufficiente a fermare la carestia in atto, mentre l’appello agli aiuti, lanciato dalla Nazioni Unite, risulta solo parzialmente finanziato. Una situazione che rischia di sfuggire di mano, mentre il lavoro delle agenzie umanitarie è stato sino ad oggi ostacolato dal conflitto permanente che da anni affligge la Somalia, con il sud del Paese ancora nelle mani dei miliziani islamici di al-Shabab. Nel frattempo sono migliaia gli sfollati in cerca di rifugio. Più di 1.300 persone al giorno, la maggior parte dei quali bambini, stanno arrivando nel campo profughi di Dadaab nel Kenya orientale, vicino al confine con la Somalia che conta oggi circa 400.000 mila profughi a fronte dei 90.000 per cui era stato approntato Da qui, quindi l’urgenza, richiamata da Oxfam, di mettere in moto un forte investimento in aiuti umanitari, da parte della Comunità internazionale, per intervenire nelle zone più colpite, prima che sia troppo tardi. Oxfam Italia sta lanciando una raccolta fondi a sostegno degli interventi a fianco della popolazione, che non si limiti all’emergenza immediata. “Si tratta di affrontare quella che si profila come la peggiore crisi umanitaria del ventunesimo secolo. – spiega il presidente di Oxfam Italia, Francesco Petrelli- Naturalmente i milioni di persone colpite hanno bisogno che sia trovata una soluzione a lungo termine grazie agli investimenti e alla volontà politica dei Governi e delle organizzazioni internazionali. Ma adesso, faccio appello alla generosità e alla solidarietà di tutti, perché in primo luogo, dobbiamo prevenire una tragedia umanitaria”. L’obiettivo dichiarato da Oxfam, è portare cibo, acqua potabile e servizi igienico sanitari di base a 3 milioni di persone nell’area. Per sostenere la raccolta fondi di Oxfam Italia, è possibile donare con carta di credito direttamente sul sito http://www.oxfamitalia.org/ , telefonando al numero verde 800.99.13.99 o tramite conto corrente postale N° 14301527. CAUSALE: Emergenza Corno d’Africa


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-Articolo 2 correlato:

Ass. SOS Villaggi dei Bambini ONLUS chiede AIUTO per Bambini Somalia.


La siccità che colpisce il Corno d’Africa e che, secondo i dati Onu, coinvolge circa 10 milioni di persone, è la peggiore degli ultimi 60 anni. SOS Villaggi dei Bambini, presente in Africa dell’Est da 40 anni, ha avviato un programma di emergenza nelle aree somale di Mogadiscio e Baidoa, a Marsabit nella parte settentrionale del Kenia e a Gode, nel Sud dell’Etiopia.

Secondo le stime dell’OCHA (Ufficio ONU di Coordinamento degli Aiuti Umanitari) e il Ministro della Salute, più di 9000 famiglie sono arrivate dalle aree colpite a Mogadiscio, nelle settimane passate.

“La maggioranza dei bambini e degli anziani è in stato di grave malnutrizione” riferisce Ahmed Ibrahim, Direttore di SOS Villaggi dei Bambini Somalia, in seguito al sopralluogo effettuato al campo profughi di Darkenley. “Esiste un solo presidio medico, con mezzi insufficienti per rispondere all’emergenza, e un unico punto di distribuzione di beni alimentari” continua Ahmed Ibrahim. “Molte delle famiglie vengono da regioni rese inaccessibili per anni dai continui scontri, con il risultato che i bambini non sono mai stati vaccinati e sono quindi ad alto rischio di contrarre diarrea, infezioni respiratorie e malaria” conclude Ahmed Ibrahim.

In Somalia, vicino alla capitale, SOS Villaggi dei Bambini sta fornendo assistenza medica nel centro terapeutico e alimentare per bambini denutriti, allestito all’interno della Clinica SOS dedicata a mamme e bambini, e nel centro vaccinazioni all’interno del campo profughi di Darkenley. Nella clinica SOS di Baidoa l’Associazione ha avviato un centro di distribuzione di cibo e sta già fornendo assistenza medica a bambini e famiglie.

“La situazione è drammatica, si parla di 2 milioni di bambini a rischio di morte” afferma Franco Muzio, Direttore di SOS Villaggi dei Bambini Italia. “Noi da 40 anni accogliamo nei Villaggi SOS in Somalia, Kenya ed Etiopia, bambini rimasti senza le cure di una famiglia, spesso a causa di tragedie umanitarie come questa. L’adozione a distanza è un modo efficace per intervenire subito e per permetterci di continuare ad accogliere questi e altri bambini che necessitano di cure” conclude Muzio.

Tra giugno e luglio 4.800 somali sono stati registrati al campo rifugiati di Dadaab nella parte orientale del Kenia, mentre una media di 1.000 persone arrivavano quotidianamente al campo di Doolow Ado in Etiopia.

SOS Villaggi dei Bambini sta avviando a Gode, una delle zone più aride nel sud dell’Etiopia, un programma di emergenza che prevede la distribuzione di cibo e l’attivazione di programmi a sostegno della popolazione nel lungo periodo. SOS Villaggi dei Bambini Etiopia oggi supporta 59.000 persone, a Gode prevede di raggiungerne 16.000.

L’Associazione è presente nell’area centro-meridionale del Kenia, lontana dalla zona colpita dalla siccità, con 5 Villaggi SOS attraverso i quali aiuta circa 14.000 persone grazie a programmi di accoglienza e sostegno familiare. Lo staff keniota di SOS Villaggi dei Bambini interverrà, quindi, nell’area di Marsabit, nel nord del paese, con un programma di sostegno alle famiglie, mentre si sta valutando l’apertura di un centro di distribuzione del cibo.

Oggi SOS Villaggi dei Bambini aiuta 226.000 persone in Somalia, Kenia ed Etiopia: 1.465 bambini sono accolti negli 11 Villaggi SOS presenti nei tre paesi e migliaia di famiglie sono supportate da programmi di rafforzamento.

Ylenia Danini

Comunicazione e Ufficio stampa

SOS Villaggi dei Bambini Onlus – Via Durazzo 5 – 20134 Milano

(E) ylenia.danini@sositalia.it

(W) http://www.sositalia.it/
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