mercoledì 31 agosto 2011

Appello di p. Alex Zanotelli contro la manovra finanziaria: tagliamo drasticamente le enormi spese militari italiane non i servizi sociali

Un appello di Padre Alex Zanotelli contro la manovra finanziaria: tagliamo drasticamente le enormi spese militari italiane non i servizi sociali


Segnaliamo un nuovo appello di padre Alex Zanotelli sul tema della manovra finanziaria.

Egli sollecita le comunità cristiane, i vescovi, i cristiani impegnati in politica sul tema delle enormi spese militari del nostro paese la cui riduzione compenserebbe l’intera manovra finanziaria.
Padre Alex si dichiara stupito del silenzio “dei nostri vescovi, delle nostre comunità cristiane, dei nostri cristiani impegnati in politica. Il Vangelo di Gesù è la buona novella della pace: è Gesù che ha inventato la via della nonviolenza attiva. Oggi nessuna guerra è giusta ,né in Iraq, né in Afghanistan, né in Libia. E le folle somme spese in armi sono pane tolto ai poveri, amava dire Paolo VI. E da cristiani come possiamo accettare che il governo italiano spenda 27 miliardi di euro in armi, mentre taglia 8 miliardi alla scuola e ai servizi sociali?”.
Lettera Appello di padre A. Zanotelli, missionario comboniano.

In tutta la discussione nazionale in atto sulla manovra finanziaria, che ci costerà 20 miliardi di euro nel 2012 e 25 miliardi nel 2013, quello che più mi lascia esterrefatto è il totale silenzio di destra e sinistra, dei media e dei vescovi italiani sul nostro bilancio della Difesa. E’ mai possibile che in questo paese nel 2010 abbiamo speso per la difesa ben 27 miliardi di euro? Sono dati ufficiali questi, rilasciati lo scorso maggio dall’autorevole Istituto Internazionale con sede a Stoccolma(SIPRI). Se avessimo un orologio tarato su questi dati, vedremmo che in Italia spendiamo oltre 50.000 euro al minuto, 3 milioni all’ora e 76 milioni al giorno. Ma neanche se fossimo invasi dagli UFO, spenderemmo tanti soldi a difenderci!!

E’ mai possibile che a nessun politico sia venuto in mente di tagliare queste assurde spese militari per ottenere i fondi necessari per la manovra invece di farli pagare ai cittadini? Ma ai 27 miliardi del Bilancio Difesa 2010, dobbiamo aggiungere la decisione del governo, approvata dal Parlamento, di spendere nei prossimi anni, altri 17 miliardi di euro per acquistare i 131 cacciabombardieri F 35. Se sommiamo questi soldi, vediamo che corrispondono alla manovra del 2012 e 2013. Potremmo recuperare buona parte dei soldi per la manovra, semplicemente tagliando le spese militari. A questo dovrebbe spingerci la nostra Costituzione che afferma :”L’Italia ripudia la guerra come strumento per risolvere le controversie internazionali…”(art.11) Ed invece siamo coinvolti in ben due guerre di aggressione, in Afghanistan e in Libia. La guerra in Iraq (con la partecipazione anche dell’Italia), le guerre in Afghanistan e in Libia fanno parte delle cosiddette “ guerre al terrorismo”, costate solo agli USA oltre 4.000 miliardi di dollari (dati dell’Istituto di Studi Internazionali della Brown University di New York). Questi soldi sono stati presi in buona parte in prestito da banche o da organismi internazionali. Il governo USA ha dovuto sborsare 200 miliardi di dollari in dieci anni per pagare gli interessi di quel prestito. Non potrebbe essere, forse, anche questo alla base del crollo delle borse? La corsa alle armi è insostenibile, oltre che essere un investimento in morte: le armi uccidono soprattutto civili.
Per questo mi meraviglia molto il silenzio dei nostri vescovi, delle nostre comunità cristiane, dei nostri cristiani impegnati in politica. Il Vangelo di Gesù è la buona novella della pace: è Gesù che ha inventato la via della nonviolenza attiva. Oggi nessuna guerra è giusta ,né in Iraq, né in Afghanistan, né in Libia. E le folle somme spese in armi sono pane tolto ai poveri, amava dire Paolo VI. E da cristiani come possiamo accettare che il governo italiano spenda 27 miliardi di euro in armi, mentre taglia 8 miliardi alla scuola e ai servizi sociali?

Ma perché i nostri pastori non alzano la voce e non gridano che questa è la strada verso la morte?

E come cittadini in questo momento di crisi, perché non gridiamo che non possiamo accettare una guerra in Afghanistan che ci costa 2 milioni di euro al giorno? Perché non ci facciamo vivi con i nostri parlamentari perché votino contro queste missioni? La guerra in Libia ci è costata 700 milioni di euro!
Come cittadini vogliamo sapere che tipo di pressione fanno le industrie militari sul Parlamento per ottenere commesse di armi e di sistemi d’armi. Noi vogliamo sapere quanto lucrano su queste guerre aziende come la Fin-Meccanica, l’Iveco-Fiat, la Oto-Melara, l’Alenia Aeronautica. Ma anche quanto lucrano la banche in tutto questo.

E come cittadini chiediamo di sapere quanto va in tangenti ai partiti, al governo sulla vendita di armi all’estero (Ricordiamo che nel 2009 abbiamo esportato armi per un valore di quasi 5 miliardi di euro).

E’ un autunno drammatico questo, carico di gravi domande. Il 25 settembre abbiamo la 50° Marcia Perugia-Assisi iniziata da Aldo Capitini per promuovere la nonviolenza attiva. Come la celebreremo? Deve essere una marcia che contesta un’Italia che spende 27 miliardi di euro per la Difesa.

E il 27 ottobre sempre ad Assisi , la città di S. Francesco, uomo di pace, si ritroveranno insieme al Papa, i leader delle grandi religioni del mondo. Ci aspettiamo un grido forte di condanna di tutte le guerre e un invito al disarmo.

Mettiamo da parte le nostre divisioni, ricompattiamoci, scendiamo per strada per urlare il nostro no alle spese militari, agli enormi investimenti in armi, in morte.

Che vinca la Vita!

Alex Zanotelli, Napoli, 24 agosto 2011 Mercoledì 24 Agosto,2011 Ore: 19:13

Vi invitiamo a diffondere e a sottoscrivere l’appello di padre Alex al seguente indirizzo:

http://www.ildialogo.org/appelli/indice_1314206334.htm

La redazione del sito http://www.ildialogo.org/

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Di seguito segue commento lasciato all'adesione dell'Appello di Agnese Ginocchio sul sito de "IL DIALOGO"

Commento n° 856 Agnese Ginocchio, Alife Caserta, il: 25/8/2011 - 20.25


Messaggio : La manovra finanziaria di Ferragosto é incostituzionale, ancora una volta siamo di fronte a decisioni scellerate di un governo che pensa a tutelare gli interessi della"casta", mentre non esita a condannare a morte il resto del popolo italiano, penalizzando in questa maniera le fasce deboli e precarie, penalizzando le famiglie. Nel mio territorio un precario che ha perso il lavoro a causa della riforma Gelmini ed ora a causa della manivra finanziaria rischia di perdere la casa, per salvare la propria famiglia é stato costretto a lanciare un drastico appello su Facebook: vendere un rene per salvare la famiglia. Siamo all'assurdo, si può mai arrivare a tanto? ' questo che vuole il governo da noi? Rovinarci? Ma che razza di politica é questa? Non una politica equa che tutela i diritti di ogni uomo, bensì una politica perversa e collusa con il male. Bisogna sbarazzarsene prima che l'Italia non subisca un "colpo di grazia". Siamo agli sgoccioli! Come cristiani e come laici impegnati nel Movimento per la Pace, che significa difendendere i diritti di ogni uomo, non possiamo accettare quest' ennesimo "attacco" alla democrazia e al popolo italiano. Siamo contro questa manovra illegale ed incostituzionale. Si invita questo governo a ripensare sul decreto di Ferragosto appena approvato, a fare un passo indietro prima che sia troppo tardi. TAGLIATE i fondi per le spese militari, tagliate i vostri privilegi, tagliate i vostri stipendi da record, ma non mandate il popolo italiano alla fame! VERGOGNA!!!!

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