martedì 24 dicembre 2013

Auguri ‘Scomodi e non rassegnati’ di Buon Natale e Buon Anno di Speranza, di Pace, di Liberazione, di Solidarietà, di Impegno e di Giustizia senza confini e senza barriere( Di A. Ginocchio)

 Auguri ‘Scomodi e non rassegnati’ di Buon Natale e Buon Anno di Speranza, di Pace, di Liberazione, di Solidarietà, di Impegno e di Giustizia senza confini e senza barriere.

NATALE 2013 "AUGURI SCOMODI!" (dagli scritti di un grande poeta di Pace: don Tonino Bello vescovo e profeta del nostro tempo, voce scomoda che continua a gridare nel deserto di questo mondo) ..."Gli angeli che annunciano la Pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio della fame...."( Per leggere il resto del messaggio di don Tonino Bello, leggere in coda, dopo le altre mie riflessioni) "Buon Natale, con l'Augurio di lasciarvi sempre scomodare...perché anche Dio scegliendo di venire fra gli
uomini ci insegnò che per capire il senso del vivere occorre uscire fuori le proprie vedute e le proprie sicurezze per affrontare una vita che scomoda ed interroga le coscienze. La via della Pace é una via tutta in salita talvolta scomoda ma vita essenzialmente "Piena".Chi la sceglie ha centrato il bersaglio...".(By: Agnese Ginocchio-cantautrice e Testimonial per la Pace. Da "una scelta per la Pace"..Movimento per la Pace )


CasertaCampania- (di Agnese Ginocchio) Carissimo Amico e Amica della Pace, Auguro a Te, come a tutti i tuoi cari, un Natale scomodo e non rassegnato! Quello di continuare ad essere ‘ Voce’ per chi non ha voce. / Un Natale Solidale, che sappia riscaldare i cuori di tanti uomini afflitti dai mille problemi, che vivono nel degrado, nell’abbandono, nell’ emarginazione e nella miseria. / Un Natale che partendo dalla scena del presepe dell’Amore, sappia rilanciare il messaggio della Speranza e della condivisione fra gli uomini! La Speranza di cambiamento poi, non venga meno, anche di fronte ai muri, alle sconfitte, alle omertà, alle ingiurie e alle sofferenze della vita! / Solo la Speranza, attraverso strade nuove

e imprevedibili, può restituirci forza, il vigore e la buona volontà di non rassegnarci, / ma di continuare a lottare per un sogno di Pace, di Giustizia e di Libertà da cui prende origine, forza e significato la vita stessa. / Si lotti e si faccia ogni sforzo per realizzare un mondo diverso, più equo, più solidale e più vivibile, ben lungi da ogni logica di potere, di mafia e profitto. L’ Augurio a non dimenticare mai di guardare con due occhi: uno al vicino e uno al lontano. / Il Dio della Pace, che nasce tra l’ indifferenza dei potenti della terra, per primo ci ha dato l’ esempio:/ Egli, da Re che era si è annichilito, abbassato, fino a chinarsi su di noi e sulle miserie dell’umanità, / assumendo la nostra condizione umana nei panni di un infante / bambino, linguaggio disarmante dell’Amore. / Egli, ‘Grande Re della Pace’ , compassionevole delle miserie dell’ umanità,/ non ha mai dimenticato di volgere il suo occhio al lontano, / per questo è venuto sulla terra: per riportare Pace ai cuori erranti, / restituire Speranza, liberare l’uomo dalla schiavitù, / sollevare il povero dalla polvere, / rinvigorire l’animo dello sfiduciato, riportare ordine e sicurezza. / Egli, ‘Grande Re della Pace’ ci ha annunciato tramite la ‘Voce’ dei suoi Messaggeri (profeti ) di Pace,/ il lieto annuncio della Speranza. / Coraggio dunque, Coraggio !!! / Non rassegnatevi di fronte ai lutti, alle sconfitte, alle stragi di camorra e di ogni mafia che seminano panico nelle nostre città del sud, / ed ancora non rassegniamoci di fronte alle infinite guerre, alle violazioni dei diritti umani, allo sfruttamento dei poveri, dei clandestini e degli indifesi, ai danni e ai disastri ambientali, alle ingiustizie, alle mafie, alle oppressioni, / ma ABBIATE FORZA di andare avanti e di continuare il cammino. / Bisogna lottare tenacemente e trovare la forza di mettersi insieme per vincere ogni intimidazione, ogni ricatto di origine mafiosa, ogni paura/. Il male si vince con la forza disarmante del bene cioè: l’Amore. / Non siete soli! / non rassegnatevi dunque e non rassegniamoci! / Nel comune cammino di Pace lottiamo per restituire il vero volto all’ umanità deturpata dal male della violenza e dalla radice velenosa del potere, causa di ogni male, / affinché a ogni uomo ed al nostro sud sia restituita dignità, diritto, libertà, sicurezza, e giustizia! / Carissimi Compagni di strada, a Voi é affidato questo Augurio ’scomodo’ di Pace, / perché presto si avveri quel Sogno di Pace e di Giustizia senza confini, che parte dal messaggio del Natale./Perché nostra Terra di lavoro, la nostra Regione Campania ed il sud tutto, non siano più tristemente note e ricordate come Terre di clan, di stragi e di camorra, ma si possa trasformare in Terra per la Pace e la Giustizia. / Diamo dunque il nostro impegno per restituire “Riscatto morale” e diritti al nostro sud. / Possa allora questo Natale globalizzare la Solidarietà, mettere radici profonde e trasformare radicalmente la nostra coscienza – società. / Regni allora l’ Amore e la Nonviolenza, il Dialogo e l’ Amicizia, il Perdono e la Riconciliazione fra gli uomini. / Risuoni il Canto della Speranza, affinché vinca la vita e la Pace. / Auguri allora di Buon Natale di Pace e di Liberazione! / Un Natale di Solidarietà che lenisca le ferite delle membra doloranti dell’ umanità sofferente in cammino, dell’ umanità sola, dell’umanità emarginata e sfiduciata, dell’ umanità che abbiamo accanto: povero, indifeso, senza tetto, immigrato, disabile, clandestino, emarginato, mendicante, / anziano, barbone abbandonato nel degrado sociale e nella tristezza della propria misera condizione. / Pace e Giustizia si avvererà quando avremo la forza di metterci in movimento, / di uscire dai nostri gusci, di impegnarci e di lavorare insieme per restituire Speranza, Diritto e Dignità a tutti gli uomini, / proprio a tutti, nessuno escluso. / E’ a questo ‘Disegno’ che noi Uomini e Donne di Pace di buona volontà su questa terra, siamo stati chiamati, / per rendere testimonianza viva e concretizzare il messaggio del Natale. / Buon Natale dunque e buon anno 2013 di rinascita , di Speranza e di cambiamento. / Giustizia, Diritti e Liberazione da ogni schiavitù, da ogni mafia e da ogni guerra, / nel segno profetico dell’ Arcobaleno, simbolo dei ponti che uniscono uomini e nazioni, e che infine uniscono la terra al Cielo! / La Solidarietà non abbia mai confini! Seminiamo la Speranza e nascerà la Pace! Pace, Pace e Pace, ieri, oggi, sempre e ovunque Pace! /
Auguri ‘Scomodi e non rassegnati’ di Buon Natale 2013 e Buon 2014 di Speranza, Pace, Liberazione, di Solidarietà, di Impegno e di Giustizia senza confini e senza barriere…!

Shalom, Salaam, Amani, Peace, Mir, Pax, Paz, Pace…

Agnese Ginocchio, cantautrice e Testimonial per la Pace.


Buon Natale di Pace “impegnato” con gli Auguri Scomodi di Don Tonino Bello, vescovo e profeta di Pace del nostro tempo.
-Con questi “auguri scomodi” ci richiama ai nostri doveri di veri cristiani.-
“Carissiminon obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali
e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità  a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà  che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse é il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità  incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità  e la città  dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi.
Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano.
Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora,
vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che ¨ poi l’unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.”

Tonino Bello, vescovo

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