Roma- Presso la sede del Museo
Nazionale storico della Liberazione, patrimonio dello Stato italiano, in
occasione delle Celebrazioni del giorno dedicato alla Memoria della
Shoah, l'Assocazione di Volontariato Onlus "Movimento Ambasciatori per
la Pace del Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del
Creato - III Millennio" della Provincia di Caserta e Regione Campania,
ha consegnato al Presidente del
Museo Storico della Liberazione di Roma,
dott. Antonio PARISELLA, a nome del Museo, il Premio internazionale per
la Pace e i Diritti Umani e nominato il dott. Parisella "Ambasciatore
per la Pace e i Diritti Umani del III Millennio" rappresentando ovunque
la suddetta associazione. Il Premio per la Pace e i Diritti Umani del
Movimento per la Pace di Terra di Lavoro é stato patrocinato dalla "
Provincia di Caserta" e dalla "Regione Campania" . Sono stati presenti a
Roma a consegnare il Premio al dott. Parisella una delegazione
dell'organismo promotore costituita da: Agnese Ginocchio (presidente)
con il dott. Carlo D'ANDREA, la docente Antonella MADDALONI ed il fotoreporter
Andrea PIOLTINI( autore del seguente reportage fotografico) del
Direttivo dell' Associazione.
"Questo premio ricevuto nel
giorno particolare dedicato alla Memoria della Shoah- ha spiegato il
dott. Parisella- è particolarmente significativo perché il Movimento
promotore della Provincia di Caserta, raccoglie persone e organismi
impegnati non soltanto in generiche azioni di promozione culturale, ma
da chi quotidianamente opera per 365 giorni l'anno (366) contro la
camorra, le ecomafie, la tratta degli immigrati, l’emarginazione e il
lavoro nero, la violenza contro donne e minori, le offese contro la
persona umana in qualsiasi modo perpetrate, e si batte per seminare una
cultura fondata sulla Pace, la nonviolenza, i diritti umani e la difesa
ambientale. Ecco perché desidero ringraziare tutti voi con grande
affetto e riconoscenza". Il dott. Parisella in segno di ringraziamento, a
nome del Museo, ha fatto dono alla presidente e ai rappresentanti del
Movimento per la Pace di un particolarissimo "Segno di Pace" ricevuto a
sua volta nell'anno 2010 in una manifestazione durante la quale furono
premiati il Dott. Parisella in persona insieme al presidente della
Repubblica Napolitano: si tratta della "Roccia della Pace" sulla quale é
stato scolpito lo stemma della Città di Cervara (Roma) ed il volto di
S. Benedetto abate, icona della Pace per eccellenza.
«Le
persone disabili uccise durante il nazismo – ha scritto Silvia Cutrera,
presidente dell’AVI di Roma (Agenzia per la Vita indipendente) e una
delle principali osservatrici italiane di tali questioni – sono le meno
memoria shoahvisibili nella macabra statistica delle vittime del Terzo
Reich e sono tuttora scarse le testimonianze della loro terribile
esperienza. L’intervista raccolta nel luglio del 2006 a Friedrich
Zawrel, classe 1929, tra i pochi sopravvissuti al cosiddetto “programma
di eutanasia selvaggia infantile”, perpetrato da medici e infermieri nei
padiglioni del sanatorio pedagogico Spiegelgrund, inaugurato nel luglio
del 1940 all’interno del complesso ospedaliero psichiatrico Steinhof di
Vienna, racconta di quell’orrore. Figlio di un alcolizzato, Zawrel fu
ricoverato dal 1942 al 1944 perché considerato “di eredità biologica
inferiore”. L’intervista in lingua tedesca con lui (tradotta in italiano
e sottotitolata), ripresa nell’Ospedale Otto Wagner di Vienna, è al
centro di Vite indegne, filmato autofinanziato della durata di 35
minuti, realizzato in forma di cortometraggio/documentario
e pubblicato su supporto DVD. Esso è arricchito da contenuti
fotografici dell’epoca e dai commenti illustrativi necessari a
inquadrare il contesto storico nel quale accaddero gli avvenimenti
narrati. Le altre parti del filmato, divise in due tracce “video”, in
lingua italiana, sono dedicate alla presentazione del lavoro di ricerca
compiuto dal professor Michael von Cranach, anch’egli intervistato,
negli archivi della Clinica Psichiatrica di Kaufbeuren da lui diretta
fino al 2007 e già luogo di sterminio, durante il nazismo, di pazienti
con disabilità. I suoi studi sono stati raccolti nella mostra In
Memoriam – Aktion T4 – Lo sterminio nazista delle persone con
disabilità, da lui donata all’AVI ed esposta permanentemente al Santa
Maria della Pietà di Roma».
Ebbene, il cortometraggio/documentario
Vite indegne é stato al centro dell’iniziativa promossa sabato 26
gennaio a Roma, in occasione del Giorno della Memoria 2013, presso la
Sala Conferenze e Proiezioni del Museo Storico della Liberazione di Via
Tasso, a cura del Museo stesso, dell’ANED di Roma (Associazione
Nazionale Ex Deportati) e dell’ANPI della Capitale (Associazione
Nazionale Partigiani d’Italia).
L’incontro, coordinato da Antonio
Parisella, presidente della struttura ospitante, dopo i saluti di Elena
Improta, vicepresidente dell’ANPI di Roma e di Eugenio Iafrate,
vicepresidente dell’ANED di Roma, ha visto la partecipazione della
citata Silvia Cutrera e del presidente della FISH Lazio (Federazione
Italiana per il Superamento dell’Handicap) Dino Barlaam.
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L'Articolo pubblicato in breve sulla testata cartacea della provincia "Gazzetta di Caserta" Ed.ne del 3 Febbraio 2013 |
Per
l’occasione il dott. Parisella, come si diceva all' inizio, per conto
del Museo romano di Via Tasso, Patrimonio dello Stato italiano, ha
ricevuto dalla cantautrice Agnese Ginocchio, presidente dell’ organismo
(nella foto 3, foto di repertorio) promotore della Provincia di Caserta,
il "Premio Internazionale per la Pace e i Diritti Umani" 2013, promosso
dall’Associazione "Movimento Ambasciatori per la Pace e dal Movimento
Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio
della Provincia di Caserta- Regione Campania". Presenti con la
presidente Agnese Ginocchio quindi, una delegazione dell' organismo
promotore costituita dal dott. Carlo D'Andrea, dalla docente Antonella
Maddaloni e dal fotoreporter Andrea Pioltini (autore del reportage
fotografico). Il premio é stato patrocinato dalla Provincia di Caserta e
dalla Regione Campania, davanti ad un' emozionatissimo Antonio
Parisella, la presidente dell'Associazione per la Pace III Millennio
Agnese Ginocchio, ricordando le emergenze in cui versa Terra di Lavoro e
la necessità urgente di rilanciare un' altra cultura fondata sul
rispetto dei valori, sull' affermazione dei diritti in una terra martire
colpita dalle stragi di camorra, dai soprusi e dalla piaga dei rifiuti
che la stanno devastando, ha evidenziato la necessità di affermare
sempre più la cultura della Pace e della nonviolenza come alternativa
agli scontri di civiltà e per salvare il futuro delle giovani
generazioni. Per tale motivo che si rendeva necessaria un'azione
capillare di continua mobilitazione e di sensibilizzazione, per
contrastare quella parte di disinformazione che mettendo in risalto
solo gli aspetti negativi, la cronaca nera e i soliti battibecchi delle
politica, contribuiva a dividere ancore più che ad unire le comunità.
"In questa Terra- ha ricordato la testimonial per la Pace, occorre
ripristinare il senso del vivere, occorre unire e fare rete, perché solo
in questa maniera si potrà vincere e realizzare questo grande sogno di
Pace e di giustizia per la nostra terra". Dopo l'intervento della
presidente del Movimento per la Pace, é seguita la lettura con la
motivazione di conferimento del Premio al dott Parisella declamata dal
dott. Carlo D'Andrea in rappresentanza dello stesso organismo
promotore. Una lunghissima ed interminabile lettura resa necessaria per
l' elencare soprattutto le grandi opere realizzare dal Parisella lungo
tutta la sua vita di: "professore di Storia contemporanea e Storia dei
movimenti e dei partiti politici all'Università degli studi di Parma e
di Storia sociale urbana alla LUMSA di Roma, vicepresidente
dell'Istituto nazionale di sociologia rurale e presidente del Museo
storico della liberazione (via Tasso 145, Roma). Già impegnato nei
movimenti terzomondisti e in esperienze di solidarietà sociale ed
educativa nella periferia romana e nei movimenti studenteschi e politici
universitari degli anni '70". E ancora: "Ha partecipato a incontri e
confronti internazionali sulle riforme agrarie e sulla questione
contadina. Ha fatto parte della segreteria nazionale del movimento
Cristiani per il socialismo. E' stato collaboratore della rivista
interconfessionale Com-nuovi tempi, de Il tetto, Testimonianze,
Idoc-internazionale. Dagli anni 80 si è impegnato nelle iniziative
culturali, educative e d'aggiornamento didattico dell'Istituto romano
per la storia d'Italia dal fascismo alla Resistenza (IRSIFAR) e della
rete degli istituti federati con l'Istituto nazionale per la storia del
movimento di liberazione (INSMLI) sui temi della Resistenza, dei diritti
civili e della pace. Dal 1993, con Giorgio Giannini, Anna Bravo, Tonino
Drago, Lidia Menapace ed Enrico Peyretti, è stato tra i promotori –
inizialmente inascoltati ed ostacolati – dello studio e della ricerca in
Italia sulla lotta non armata nella Resistenza (detta anche Resistenza
civile), oggi divenuta elemento imprescindibile dei nuovi orientamenti
scientifici e didattici sul tema. Suoi scritti al riguardo sono in vari
volumi con atti di convegni promossi dal Centro studi difesa civile e
dal Comitato scientifico della Difesa popolare nonviolenta. Come
presidente del Museo storico della Liberazione, ha promosso in Italia
con Amnesty International la campagna contro la tortura “Mai più
un'altra Via Tasso”. Tra i suoi studi: Sopravvivere liberi. Riflessioni
sulla storia della Resistenza a cinquant'anni dalla Liberazione
(Gangemi, Roma 1997), Cattolici e Dc in Italia. Analisi di un consenso
politico (Gangemi, Roma 2000), Resistenza e cultura cattolica
nell'Italia repubblicana (Ave, Roma)" . Dopo la consegna del Premio per
la Pace e i Diritti Umani, il dott. Parisella ha ricevuto sempre dallo
stesso organismo promotore, il titolo di "Ambasciatore per la Pace e i
Diritti Umani del III Millennio", con la motivazione di "sostenere e
rappresentare ovunque la nostra Associazione", ha così annunciato
richiamando il testo della lettura, il dott. Carlo D' Andrea e la
Presidente del Movimento per la Pace III Millennio. "I
l premio ricevuto
in questo giorno particolare dedicato alla Memoria della Shoah- ha
spiegato il dott. Parisella- è particolarmente significativo perché il
Movimento promotore della Provincia di Caserta, raccoglie persone e
organismi impegnati non soltanto in generiche azioni di promozione
culturale, ma da chi quotidianamente opera per 365 giorni l'anno (366)
contro la camorra, le ecomafie, la tratta degli immigrati,
l’emarginazione e il lavoro nero, la violenza contro donne e minori, le
offese contro la persona umana in qualsiasi modo perpetrate, e si batte
per seminare una cultura fondata sulla Pace, la nonviolenza, i diritti
umani e la difesa ambientale. Ecco perché desidero ringraziare tutti voi
con grande affetto e riconoscenza". Il dott. Parisella in segno di
ringraziamento, a nome del Museo, ha fatto dono alla presidente e ai
rappresentanti del Movimento per la Pace di un particolarissimo "Segno
di Pace" ricevuto a sua volta nell'anno 2010 in una manifestazione
durante la quale furono premiati il Dott. Parisella in persona insieme
al presidente della Repubblica Napolitano: si tratta della "Roccia della
Pace" sulla quale é stato scolpito lo stemma della Città di Cervara
(Roma) ed il volto di S. Benedetto abate, icona della Pace per
eccellenza. Ed infine il dott. Parisella ci ha fatto dono del libro "Il
nazismo e i lager" di Vittorio Emanuele Giuntella (Roma, Edizioni
Studium), importante opera del grande storico che conobbe direttamente
il lager come internato militare. Al termine della cerimonia é poi
proseguito il dibattito sul documentario Aktion T4 da parte dei
partecipanti e degli ospiti convenuti all' evento.(Comunicato da
segreteria evento)
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