venerdì 22 luglio 2011

Appello al Governo affinche' il Parlamento non rifinanzi le guerre e le stragi in Afghanistan e in Libia

IL PROFESSOR GIORGIO NEBBIA E LA PROFESSORESSA ANNAMARIA RIVERA ADERISCONO ALL'APPELLO AFFINCHE' IL PARLAMENTO NON RIFINANZI LE GUERRE E LE STRAGI IN AFGHANISTAN E IN LIBIA
Due illustri personalita' della cultura e dell'impegno civile come il professor Giorgio Nebbia, uno dei "padri nobili" dell'ambientalismo scientifico in Italia, e la professoressa Annamaria Rivera, una delle figure di riferimento dell'impegno antirazzista nel nostro paese, hanno aderito tra i primi all'appello affinche' il Parlamento non rifinanzi le guerre e le stragi in Afghanistan e in Libia.
Ringraziamo di cuore le due prestigiose personalita'.

Di seguito riproduciamo il testo integrale dell'appello affinche' il Parlamento non rifinanzi le guerre e le stragi in Afghanistan e in Libia:
"Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona e di retto sentire di far sentire la propria voce al Parlamento italiano affinche' non rifinanzi le guerre e le stragi in Afghanistan e in Libia
La partecipazione italiana a quelle guerre e' illegale, poiche' viola l'art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana.
La partecipazione italiana a quelle guerre e' gia' costata troppe morti, tra cui quaranta giovani soldati italiani.

La partecipazione italiana a quelle guerre costituisce anche uno sperpero scellerato ed assurdo di enormi risorse finanziarie dello stato italiano.
Quegli ingenti fondi non siano piu' utilizzati per provocare la morte di esseri umani, e siano utilizzati invece per garantire in Italia a tutti il diritto alla casa, alla scuola, alla salute, all'assistenza.

Chiediamo che il Parlamento ripudi la guerra, nemica dell'umanita'.
Chiediamo che il Parlamento riconosca, rispetti e promuova la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.
Chiediamo al Parlamento che cessi la partecipazione italiana alle guerre in corso.
Chiediamo al Parlamento che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.

Chiediamo al Parlamento che l'Italia svolga una politica internazionale di pace con mezzi di pace, per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, per il riconoscimento e l'inveramento di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.
Solo la pace salva le vite".
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Breve notizia sul professor Giorgio Nebbia
Giorgio Nebbia, nato a Bologna nel 1926, docente universitario di merceologia, gia' parlamentare, impegnato nei movimenti ambientalisti e pacifisti, e' una delle figure di riferimento della riflessione e dell'azione ecologista nel nostro paese. Dal sito di Peacelink riprendiamo la seguente piu' ampia scheda: "Giorgio Nebbia, nato a Bologna nel 1926, professore ordinario di merceologia dell'Universita' di Bari dal 1959 al 1995, ora professore emerito, e' stato deputato e senatore della sinistra indipendente. Giorgio Nebbia si e' dedicato all'analisi del ciclo delle merci, cioe' dei materiali utilizzati e prodotti nel campo delle attivita' umane, agricole e industriali. Nel settore dell'utilizzazione delle risorse naturali ha condotto ampie ricerche sull'energia solare, sulla dissalazione delle acque e ha contribuito all'elaborazione dell'analisi del flusso di acqua e materiali nell'ambito di bacini idrografici. Nel corso delle sue ricerche, di ambito nazionale e internazionale, ha studiato il rapporto fra le attivita' umane e il territorio, con particolare riferimento al metabolismo delle citta', allo smaltimento dei rifiuti e al loro recupero, ai consumi di energia. Giorgio Nebbia e' autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche e di alcuni libri divulgativi: L'energia solare e le sue applicazioni (Feltrinelli); Risorse merci materia (Cacucci); Il problema dell'acqua (Cacucci); Sete (Editori Riuniti); La merce e i valori. Per una critica ecologica del capitalismo (Jaca Book). Si e' occupato inoltre di storia della tecnica ed ha fatto parte di commissioni parlamentari sulle condizioni di lavoro nell'industria. E' unanimemente considerato tra i fondatori e i principali esponenti dell'ambientalismo in Italia". Tra le sue molte pubblicazioni segnaliamo particolarmente: Lo sviluppo sostenibile, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1991; La merce e i valori. Per una critica ecologica del capitalismo, Jaca Book, Milano; cfr. anche: Il problema dell'acqua, Cacucci, Bari 1965, 1969; La societa' dei rifiuti, Edipuglia, Bari 1990; Sete, Editori Riuniti, Roma 1991; Alla ricerca di un'Italia sostenibile, Tam tam libri, Mestre 1997; La violenza delle merci, Tam tam libri, Mestre 1999; tra le opere recenti: con Virginio Bettini (a cura di), Il nucleare impossibile. Perche' non conviene tornare al nucleare, Utet Libreria, Torino 2009; Ambientiamoci, Nuovi Equilibri, Viterbo 2011. Si veda anche l'intervista nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 360 (che contiene anche la seguente risposta a una domanda sulla sua biografia: "Sono nato nel 1926 in una famiglia piccolo borghese, ho il diploma di liceo classico, sono laureato in chimica. Dopo la laurea sono stato assunto come assistente di Merceologia, una disciplina che si insegna (sempre meno) nelle Facolta' di Economia, ho avuto quindi l'occasione di vivere una strana esperienza di una persona di educazione naturalistica fra docenti di cultura umanistica (economisti, storici, giuristi). A 32 anni ho "vinto il concorso" alla cattedra di Merceologia nella Facolta' di Economia e Commercio dell'Universita' di Bari dove ho insegnato fino alla pensione, nel 1995. Ho una laurea honoris causa in Discipline economiche e sociali nell'Universita' del Molise e due laurea in Economia e Commercio delle Universita' di Bari e di Foggia. Sono stato coinvolto nei movimenti di difesa dei consumatori, di difesa dell'ambiente, nelle lotte contro l'inquinamento, la caccia e l'energia nucleare, nella protesta contro tutte le forme di armi, a cominciare da quelle nucleari, e contro la guerra. Sono stato impegnato nella diffusione delle conoscenze sulle fonti di energia rinnovabili, soprattutto solare, e mi sono impegnato nell'insegnamento del carattere violento di molte tecnologie, di molte macchine, di molte forme urbane. Sono stato candidato ed eletto al Parlamento come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano e ho fatto parte del gruppo della Sinistra Indipendente alla Camera (1983-1987, collegio di Bari) e al Senato (1987-1992, collegio di Brindisi). Mi sono sposato nel 1955 con una donna che mi ha accompagnato per tutto la vita con una presenza silenziosa e continua anche nelle scelte scomode e che e' morta dopo 54 anni di matrimonio felice nell'agosto 2009. Ho un figlio nato nel 1956, laureato in architettura, impiegato nel campo dell'informatica. Sono un cattolico credente e turbato").
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Breve notizia sulla professoressa Annamaria Rivera

Annamaria Rivera, antropologa, vive a Roma e insegna etnologia all'Universita' di Bari. Fortemente impegnata nella difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ha sempre cercato di coniugare lo studio e la ricerca con l'impegno sociale e politico. Attiva nei movimenti femminista, antirazzista e per la pace, si occupa, anche professionalmente, di temi attinenti. Al centro della sua ricerca, infatti, sono l'analisi delle molteplici forme di razzismo, l'indagine sui nodi e i problemi della societa' pluriculturale, la ricerca di modelli, strategie e pratiche di concittadinanza e convivenza fra eguali e diversi. Fra le opere di Annamaria Rivera piu' recenti: (con Gallissot e Kilani), L'imbroglio etnico, in quattordici parole-chiave, Dedalo, Bari 2001; (a cura di), L'inquietudine dell'Islam, Dedalo, Bari 2002; Estranei e nemici. Discriminazione e violenza razzista in Italia, DeriveApprodi, Roma 2003; La guerra dei simboli. Veli postcoloniali e retoriche sull'alterita', Dedalo, Bari 2005; Regole e roghi. Metamorfosi del razzismo, Dedalo, Bari 2009; La Bella, la Bestia e l'Umano. Sessismo e razzismo senza escludere lo specismo, Ediesse, Roma 2010.
Nota per la stampa a cura del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 22 luglio 2011

Mittente: "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

All'appello affinche' il Parlamento non rifinanzi le guerre e le stragi in Afghanistan e in Libia, tra altre illustri personalita' della cultura e dell'impegno civile hanno aderito anche Anna Puglisi ed Umberto Santino, tra le piu' autorevoli figure dell'impegno antimafia, da sempre animatori del "Centro Impastato" di Palermo.


Ed hanno aderito altresi', tra molti altri, Massimo Bonfatti, presidente dell'autorevole associazione umanitaria "Mondo in cammino"; il professor Osvaldo Ercoli, maestro di vita e di pensiero per generazioni di viterbesi; la cantautrice pacifista Agnese Ginocchio; la prestigiosa saggista ed attivista umanitaria Floriana Lipparini; la dottoressa Antonella Litta, dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente"; il professor Dario Mencagli, educatore con grande esperienza nella cooperazione internazionale; il professor Giorgio Nebbia, uno dei "padri nobili" dell'ecologia nel nostro paese; il professor Luigi Piccioni, storico dell'ambiente e dell'ambientalismo; il professor Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino e fondamentale punto di riferimento dell'ambientalismo scientifico e delle buone pratiche amministrative nell'Alto Lazio; il pedagogista Pasquale Pugliese, del comitato di coordinamento del Movimento Nonviolento; la professoressa Annamara Rivera, figura di riferimento dell'impegno antirazzista; l'editore Olivier Turquet...
All'appello hanno aderito anche movimenti ed associazioni da ogni parte d'Italia: dall'"Associazione senza paura" di Genova, al Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", al Centro studi umanisti "Ti con Zero", al Comitato "Nepi per la pace", a numerosi altri.


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