martedì 25 febbraio 2014

Spiegazione sul Vangelo di domenica 23 Febbraio 2014, sul significato del "Porgere l'altra guancia" .


Spiegazione sul Vangelo di domenica 23 Febbraio 2014, sul significato del "Porgere l'altra guancia" . Autentica azione nonviolenta insegnata da Gesù. In chiesa non lo spiegano così. Ma questa è la vera interpretazione. Gesù non dice di sottometterci al padrone, ma di opporci al sistema ingiusto! 

PORGI L'ALTRA GUANCIA

Noi Cristiani non siamo chiamati a sottostare al sistema della forza, della prepotenza, dell’egoismo e dell’ingiustizia, siamo chiamati ad altro.
“Porgi l’altra guancia” non significa “assumi un atteggiamento passivo e di sottomissione”, non significa “lasciati offendere”, “lasciati colpire ancora”, come erroneamente si crede.
“Porgi l’altra guancia” significa “sabota il sistema”, “fai in modo di interrompere il sistema, di costringerlo a ripiegare”.
Uno schiavo, ai tempi di Gesù, veniva colpito in volto dal suo padrone con il dorso della mano, perché quest’ultimo non avesse a sporcarsi le mani. La guancia colpita era dunque la guancia destra, tranne nel caso in cui il padrone non fosse stato mancino. “Porgere l’altra guancia”, cioè la sinistra, significava costringere il padrone a colpire con il palmo della mano e, quindi, a “sporcarsi” le mani, cosa che un padrone non avrebbe mai fatto, ma anche stare di fronte e guardarsi in faccia. Quindi il voltare il viso dall’altra parte per porgere la guancia opposta era un modo per impedire al padrone di colpire ancora, era un modo per interrompere il sistema, per costringere il potente a fermarsi. ( di Fratel Giovanni Buonamano)

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