sabato 20 ottobre 2012

Caso Don Maurizio PATRICIELLO: la società civile Indignata per il comportamento del Prefetto. Chieda scusa! NASCE la PAGINA SU FACEBOOK

(Articolo preso dal portale Alto Casertano) E' diventato proprio un caso! Da qualche giorno infatti su internet e sui giornali non si parla di altro. Si é diffusa rapidamente la notizia  della  meritocrazia e dei cosiddetti " titoli " di appartenenza, una sorta di comica alla "Totò e Peppino" se così vogliamo definirla,
avvenuta in seguito all' increscioso episodio accaduto presso la Prefettura di Napoli, per il quale nella giornata di ieri venerdi c.m. avevamo pubblicato già un articolo sul nostro portale(vedi quì). L' articolo riguardava l' aggressione verbale da parte del Prefetto di Napoli a danno del povero parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, che lo ricordiamo, é un testimone oculare diretto del disastro rifiuti e del genocidio che si sta consumando nella Terra dei fuochi o meglio nella nostra Regione "Campania infelix!" (come recita il titolo del brano musicale recentemente composto sul disastro rifiuti e roghi..). Il buon don Maurizio altro non faceva che spiegare, con buona calma, al Signor Prefetto, quello che si stava consumando in Terra dei fuochi  mostrando allo stesso tanto di documentazione e di foto di denuncia ( NOTE: STAVA DENUNCIANDO UN DEPOSITO DI AMIANTO FRA ORTA E MARCIANISE ANCORA NON RIMOSSO NONOSTANTE LE DENUNCE...) che portava con se. Evidentemente al Signor Prefetto questa sorta di insistenza da parte del piccolo "Davide" non scendeva proprio giù, ed ecco che non appena presentatosi l'occasione, il Gigante "Golia" - così vogliamo definire il Prefetto-  alla presenza di tante Istituzioni invitate alla riunione in Prefettura, "alzando la voce"  ha usato un atteggiamento a dir poco ortodosso nei riguardi del povero parroco di frontiera, il quale altro non faceva che mettere in pratica gli isegnamenti di Gesù Cristo: " il vostro parlare sia chiaro, denunciate e difendete  sempre la Verità!" . E così pure don Maurizio.  In un batter d'occhio si é diffusa su Facebook attraverso la testimonianza di un video che ha fatto il giro del web, l'intero accaduto ai danni del povero parroco di frontiera. La società civile rappresentanta da tanti cittadini e associazioni che lottano ogni giorno sul campo di battaglia dei roghi tossici e delle piazze, per la difesa dei diritti, della vita e della salute pubblica, é scesa immediatamente in campo manifestando la propria indignazione per  quanto accaduto e nel contempo ha espresso la piena solidarietà, affetto e vicinanza all' azione coraggiosa del prete antiroghi, (al coro dei quali desideriamo far pervenire a don Maurizio anche il nostro messaggio di solidarietà) condannando risolutamente l' atteggiamento del Prefetto di Napoli. Ecco che all' indomani dell' accaduto é nato anche un gruppo su Facebook attraverso il quale i cittadini campani ( e non solo) chiedono al prefetto di NAPOLI di "SCUSARSI" pubblicamente con don MAURIZIO per l'atteggiamento sgradevole e negativo che ha trasmesso con le sue arroganti parole. A noi nasce spontanea una domanda:  Ma chi sono i veri SIGNORI? Coloro che posseggono titoli o piuttosto COLORO che con le loro azioni ed esempio di vita dimostrano  concretamente nel quotidiano  di essere capaci di usare compassione,  profonda umanità e  infine sonoc apaci di farsi carico dei problemi della propria comunità?...Di seguito riportiamo l'appello pubblicato nella pagina pubblicata su FB in sostegno a don Patriciello.
Da cittadino mi sento mortificato innanzi a un comportamento arrogante da parte di un organo istituzionale così importa nte. Invece di stringere la mano a tutti gli attivisti che dedicano il loro tempo a contrastare il fenomeno delle eco-mafie, il PREFETTO (pardon, il SIGNOR PREFETTO) mortifica il prete anti mafia, don Patriciello, reo aver chiamato "Signora" e non "Signora Prefetto" la propria collega casertana. Il rimprovero è brusco, forte ed umiliante e il prete cerca di giustificarsi come può. Io da semplice cittadino (senza il Signore davanti) chiederei al Signor Prefetto le pubbliche scuse. Onore a chi si batte per la propria terra. Signori si nasce direbbe il buon Totò.
Luca Antonio Pepe, un ragazzo.



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Video significativo dedicato a quanto accduto: L'oro di Napoli - Eduardo De Filippo - 'o pernacchio



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