martedì 13 settembre 2011

Dibattito sull' 'impegno dei Cattolici in politica. L'intervento del presidente del Parco del Matese Pino Falco e di Agnese Ginocchio

PIEDIMONTE MATESE(Ce)- A pochi giorni dal convegno sull’impegno dei cattolici in politica, organizzato dall’Associazione Culturale “Don Luigi Sturzo”, con la partecipazione del Vescovo della Diocesi Alife – Caiazzo Mons. Valentino Di Cerbo e dell’On. Giuseppe Fioroni, il dibattito tra vari esponenti della società civile sembra accendersi. Il cattolico, ovunque militi, ha dichiarato Pino Falco, Presidente del Parco Regionale Matese, dovrebbe camminare seguendo il dettato dell'Evagelizzazione e della Catechesi, nel quale la questione "Morale" è parte fondamentale. E' arrivato il momento di fare una verificare sullo stato della società, sulla crisi che coinvolge tante famiglie e tanti giovani. Aprire la "Mensa dei Poveri" come è stato fatto a Piedimonte Matese, è un grande risultato di solidarietà, ma è anche la più grande sconfitta di una classe dirigente, che non ha saputo programmare i processi economici di sviluppo in modo da garantire un dignitoso lavoro per tutti. Mi complimento con gli organizzatori e i relatori del Convegno di Piedimonte Matese, il percorso di confronto è avviato, bisogna allargare la discussione a tutti i cattolici, ovunque impegnati in politica. Il mondo cattolico deve costruire una nuova "E T I C A" in politica, guardando al futuro e non rimpiangendo il passato. Il mondo cattolico deve aprirsi, ha ribadito Agnese Ginocchio cantautrice e testimonial per la pace, se si

parla di impegno civile, vogliamo vedere i cattolici che si schierano e che scendono nelle piazze a manifestare e a protestare contro gli abusi di potere e tutte le forme di ingiustizia sociale. A partire dai nostri ospedali che chiudono e vanno in ferie scrollandosi tutto di dosso. Non lasciamo sempre soli quei "pochissimi "che nel nome della verità, della giustizia e della Pace trovano ancora il" coraggio " di scendere in campo e di alzare la voce, rischiando con tale comportamento di essere continuamente "attaccati" e falsamente giudicati. Non basta solo parlare, ma occorre necessariamente passare dalle parole ai fatti.
Pietro Rossi (Corriere Matese)

Di seguito si riporta il messaggo integrale di Agnese Ginocchio, (di cui nell'art. sopra ne viene ripotata solo una parte) preso dalla sua pagina Facebook: Questo il mio commento al convegno di ieri (venerdi 2 settembre 2011) sull'impegno dei cattolici in politica svoltosi a Piedimonte Matese (Ce). "Il mondo cattolico deve aprirsi! Se si parla di impegno civile, vogliamo vedere i cattolici che si schierano e che scendono nelle piazze a manifestare e a protestare contro gli abusi di potere e tutte le forme di ingiustizia sociale. A partire dai nostri ospedali, tanto per citare un esempio,(ma non é solo questo che non va..) che chiudono e vanno in ferie scrollandosi tutto di dosso... Non lasciamo sempre soli quei "pochissimi " che, nel nome della verità, della giustizia e della Pace trovano ancora il "coraggio " di scendere in campo e di alzare la voce, rischiando con tale comportamento di essere continuamente "attaccati" e falsamente giudicati. Quì si sta cercando di difendere un diritto sacrosanto. Non basta solo parlare, ma occorre necessariamente passare dalle parole ai fatti. Vogliamo allora vedere i cattolici che senza avere paura di parlare, alzano la voce con coraggio e determinazione, così come fece Cristo, e che condannano le missioni militari. Contro questa manovra finanziaria quale cattolico dalle nostre parti (e più in generale) ha avvertito in se il "dovere " e quindi l'urgenza morale di alzare la voce? Solo padre Alex Zanotelli e qualcun altro... Il resto dove sta? Eppure hanno tagliato i fondi dappertutto, mentre non hanno esitato ad aumentarli a favore delle missioni militari che provocano solo morti tra civili e bambini. Con quei soldi, si potrebbe risolvere il problema della fame nel terzo mondo....Questi sono "scandali" che bisogna condannare! Chi é cristiano non può tacere, altrimenti si macchia di omertà e di omicidi! In pratica, la discussione é di ieri é stata aperta, ma mi auguro che i cattolici si rendino conto, prendendo spunto proprio dall'esempio di " Giorgio LA PIRA"  citato più volte durante il convegno di venerdi 2 settembre, che é ora di passare dalle messe nelle chiese alle messe nelle piazze, che cioé bisogna lavorare intensamente, rimboccarsi le maniche ed essere attivisti. L'attivismo é l'atteggiamento fondamentale che "fa la differenza", che forma il cattolico alla coscienza civile, così come lo fu "LA Pira", che, quale fervente cattolico che era, dalle preghiere e dalle messe passò all'impegno civile, quando cioé si rese conto che per cambiare le cose non bastava più il semplice atteggiamento del pregare, ma occorreva necessariamente attivarsi nel campo civile in prima persona senza aspettare gli altri! In ultimo un appello: Durante le omelie nelle messe domenicali si parli di più su questi argomenti anziché stare sempre a parlare di catechismo e teologia, ormai sorpassati... E' ora di "svegliare le coscienze" intorpidite delle masse dei fedeli, intrappolati nella cecità dei troppi riti e dei culti esteriori che impediscono di vedere quali siano le vere emergenze su cui lavorare. Senza questa condizione le cose saranno destinate a peggiorare!Grazie per l'attenzione. Buona giornata e buona resistenza di Pace a tutti! " (Agnese Ginocchio-Movimento per la Pace * 3 Settembre 2011)

**********
Il buon politico secondo don Sturzo


28 giugno 2011 - Tonio Dell'Olio

“C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza, si attua con furberia. È anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune, e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati, e l’altra (che non sarebbe morale né moralizzabile) della vita pubblica. La mia esperienza lunga e penosa mi fa invece concepire la politica come saturata di eticità, ispirata all’amore per il prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune”.
Decalogo del buon politico:

1. È prima regola dell'attività politica essere sincero e onesto. Prometti poco e realizza quel che hai promesso.

2. Se ami troppo il denaro, non fare attività politica.

3. Rifiuta ogni proposta che tenda all'inosservanza della legge per un presunto vantaggio politico.

4. Non ti circondare di adulatori. L'adulazione fa male all'anima, eccita la vanità e altera la visione della realtà.

5. Non pensare di essere l'uomo indispensabile, perché da quel momento farai molti errori.

6. È più facile dal No arrivare al Si che dal Sì retrocedere al No. Spesso il No è più utile del Sì.

7. La pazienza dell'uomo politico deve imitare la pazienza che Dio ha con gli uomini. Non disperare mai.

8. Dei tuoi collaboratori al governo fai, se possibile, degli amici, mai dei favoriti.

9. Non disdegnare il parere delle donne che si interessano alla politica. Esse vedono le cose da punti di vista concreti, che possono sfuggire agli uomini.

10. Fare ogni sera l'esame di coscienza è buona abitudine anche per l'uomo politico.

Don Luigi Sturzo

 (Fonte:  Peacelink)
*******

Nessun commento: