giovedì 12 maggio 2011

Il “Movimento per la Pace” a sostegno del referendum Acqua – Nucleare organizza “Concerto per la Pace per l' Acqua"

Il “Movimento per la Pace” a sostegno del referendum Acqua – Nucleare del 12 e 13 Giugno 2011 organizza il “Concerto per la Pace per l’ ACQUA pubblica”

Alife(Ce)- Appello alle Scuole, ai Musicisti ed Artisti della Provincia di Caserta e zona del Matese (mia zona di origine). Invito ad aderire al “Concerto per la PACE” dedicato all’ Acqua Bene Comune. Momento di sensibilizzazione per informare sul Referendum Acqua – Nucleare che si terrà il 12 e 13 Giugno. Il Concerto per la Pace” dedicato all’ Acqua Bene Comune nel 150° dell’ Unità d’Italia, verrà organizzato nell’ ambito del Progetto “Festival della PACE” e sarà promosso sempre dal nostro “Movimento per la Pace”. Durante la serata saranno presenti i referenti provinciali e regionali del Comitato referendario Acqua pubblica- Nucleare. Gli artisti che aderiranno riceveranno un “Attestato di partecipazione” in ricordo di quest’evento di Pace e per la difesa dei Beni Comuni, diritti di ogni uomo. La data dell’ evento sarebbe fattibile tra la fine di Maggio gli inizi di Giugno e comunque prima dell’ appuntamento del referendum del 12, in quanto lo scopo é quello di informare sul Referendum, visto che i media non lo stanno facendo e mandare la gente a votare.

All’ evento sono invitate a partecipare in primis le scuole che hanno avviato progetti sul tema della Pace, dell’ Ambiente, dei diritti e dell’ Acqua Bene Comune. Per maggiori info e adesioni si prega gentilmente di contattarmi. Con l’occasione si comunica che il 9 Giugno saremo tutti a Roma in unione con padre Alex Zanotelli (nella foto in alto, in un recente incontro sul tema,  svoltosi presso la Scuola Media Vitale di Piedimonte Matese) e i missionari comboniani che hanno indetto una giornata nazionale di digiuno per l’acqua in piazza S. Pietro. Di seguito riportiamo l’appello di padre Zanotelli (Agnese Ginocchio, Movimento per la Pace – info@agneseginocchio.it )

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Alife(Ce)- Il “Movimento per la Pace” a sostegno del referendum Acqua – Nucleare del 12 e 13 Giugno organizza “Concerto per la Pace per l’ ACQUA pubblica” ed invita Scuole e Artisti a partecipare

Video che accompagna il Canto per l’Acqua(contro la privatizzazione, composto da A. Ginocchio)




Appello Referendum Acqua di P. Alex Zanotelli per SALVARE L’ACQUA. 9 Giugno Giornata di DIGIUNO in PIAZZA S. PIETRO (ROMA)

DIGIUNO IN PIAZZA S. PIETRO (ROMA) SALVIAMO L’ACQUA!

Carissimi sacerdoti, missionari(e) e religiosi(e).

Ci stanno rubando l’acqua!
Come possiamo permettere che l’acqua, nostra madre, sia violentata e fatta diventare mera merce per il mercato? Per noi cristiani l’acqua è un grande dono di Dio, che fa parte della sua straordinaria creazione e che non può mai essere trasformata in merce.

“Donna, dammi da bere!” chiede un Gesù, stanco ed assetato, a una donna samaritana, nel Vangelo letto durante la Quaresima, in tutte le Chiese cattoliche del mondo.

“Dateci da bere! gridano oggi milioni di impoveriti. In un pianeta, dove la popolazione sta crescendo e l’acqua diminuendo per il surriscaldamento, quel “dateci da bere!”, diventerà un grido sempre più angosciante. Nei volti di quelli assetati, noi credenti vediamo il volto di quel povero Cristo che ci ripeterà: “ Avevo sete…e non mi avete dato da bere!.”

L’ONU afferma che, entro la metà del nostro secolo, tre miliardi di esseri umani non avranno accesso all’acqua potabile. È un problema etico e morale di dimensioni planetarie che ci tocca direttamente. Di fatto, per noi cristiani l’acqua è sacra, l’acqua è vita, l’acqua è la madre di tutta la vita sulla terra . Inoltre, per noi cristiani l’acqua ha un enorme valore simbolico e sacramentale.

È stato lo stesso Papa Benedetto XVI ad affermare nella sua enciclica sociale Caritas in Veritate n. 27 che l’acqua è un diritto universale di tutti gli esseri umani. Il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa n. 485 afferma inoltre: “L’acqua, per la sua stessa natura, non può essere trattata come una mera merce tra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale” .

Il segretario della CEI, Mons. Mariano Crociata, ha affermato durante il convegno ad Assisi su “Sorella Acqua”, in aprile 2011, che: “In questo scenario conservano tutto il loro peso i processi di privatizzazione, che vedono poche multinazionali trasformare l’acqua in affare, a detrimento dell’accesso alle fonti e quindi dell’approvvigionamento, con conseguente perdita di autonomia da parte degli enti governativi. Il tema va affrontato dalla comunità internazionale, per un uso equo e responsabile di questa risorsa, bene strategico – l’oro blu! – attorno al quale si gioca una delle partite decisive del prossimo futuro. Richiede un impegno comune, che sappia orientare le scelte e le politiche per l’acqua, concepita e riconosciuta come diritto umano, come bene dalla destinazione universale (…) A dire quanto queste problematiche tocchino la sensibilità comune, la Corte Costituzionale ha ammesso a referendum due quesiti, sui quali il popolo italiano sarà chiamato ad esprimersi nel prossimo mese di giugno”.

Come cristiani non possiamo accettare la legge Ronchi, votata dal nostro Parlamento (primo in Europa) il 19 novembre 2009, che dichiara l’acqua come bene di rilevanza economica. Il referendum del 12 e 13 giugno sarà molto importante per bloccare questo processo di privatizzazione dell’acqua e per salvare l’acqua come un grande dono per l’umanità

Scendiamo in piazza! Così come hanno fatto i monaci in Myanmar (ex Birmania) contro il regime che opprime il popolo.

Invitiamo, quindi, i sacerdoti, le missionarie e i missionari, i consacrati e le consacrate a trovarci in Piazza San Pietro, a Roma, giovedì 9 giugno alle ore 12:00, per fare un grande digiuno. Venite con i vostri simboli sacerdotali e religiosi, ma anche con i vostri manifesti pastorali, per poter innalzare a tutto il popolo italiano il nostro clamore: Salviamo l’acqua!

p. Adriano Sella e p. Alex Zanotelli

Per chi vuole dare la propria adesione: il sito da visitare e cliccare per mettere il nome della propria adesione è http://www.nigrizia.it/  oppure inviare e-mail: adrianosella@virgilio.it * Per informazioni: 346 2198404

-Vedi e ascolta lo SPOT per i 3 “SI”




REFERENDUM NUCLEARE 12 e 13 Giugno


“UN SI’ PER IL SOLE” (di Alex Zanotelli, missionario comboniano)

Tutti a votare il 12-13 giugno: 2 SI’ contro la privatizzazione dell’acqua e 1 SI’ contro l’energia nucleare. (Per dire “No” alla privatizzazione dell’Acqua e “No” al Nucleare bisogna segnare “SI”. Ricordalo e informa i tuoi amici!)

La tragedia nucleare di Fukushima in Giappone sta obbligando anche i più convinti nuclearisti del calibro di Rubbia a riflettere. Un ripensamento che, purtroppo, nasce da una tragedia! Se non ci fosse stato il disastro nucleare giapponese, il nostro paese non avrebbe forse accettato il rilancio del nucleare proposto dal governo Berlusconi? Ma quand’è che noi italiani ci accorgeremo che sono i potentati economico- finanziari a decidere e non i politici? Il No al nucleare civile nasce da precise ragioni maturate in questo trentennio.La prima ragione è proprio quella derivante da ‘incidenti’ agli impianti nucleari (avarie, terremoti, tsunami, o per attacchi terroristici). Dal primo incidente nucleare avvenuto proprio negli USA a Three Mile Island (Pensylvania) nel 1979, alla tragedia di Chernobyl (1986) fino al disastro nucleare di Fukushima(2011).Solo ora conosciamo quanto sia stato devastante Chernobyl per la salute di centinaia di migliaia di persone. Un rapporto dei Verdi a Bruxelles asserisce che sono morti per cancro dai trenta ai sessanta mila. Solo fra qualche anno, sapremo il disastro provocato dall’incidente nucleare di Fukushima: quello che vi è avvenuto è talmente devastante da far riflettere l’intera umanità. Appare quindi chiaro che il problema fondamentale è la sicurezza dei reattori atomici . E’ chiaro che i nuovi modelli di “terza e di quarta generazione” sono più sicuri di quelli degli anni ’60 e ’70. Ma quanto sicuri sono anche questi? “ Nessun reattore al mondo è completamente sicuro- dice l’esperto americano Jim Rice- e l’errore umano è sempre possibile!” Come si può pensare di piazzare reattori atomici in terra italiana così sismica? E non solo: c’è il problema del costo che rende proibitivo il nucleare. Gli USA in questi 40 anni hanno costruito 103 impianti atomici spendendo somme astronomiche : si tratta di oltre 700 miliardi di dollari ! Quasi 100 miliardi di dollari sborsati dal governo federale. E tutto questo per produrre solo il 10% dell’energia necessaria agli USA. I costi per il nucleare italiano sono altrettanto incredibili: il governo attuale ha deciso di costruirne 4 sul modello Epr francese, che costeranno circa 7 miliardi di euro ognuno-si tratta di ben 28 miliardi di euro. Ma oltre ai rischi e ai costi, c’è l’irrisolto problema delle scorie nucleari che rimangono radioattive fino a 200.000 anni. Negli USA le scorie sono accatastate attorno ai siti nucleari. Il tentativo di seppellirle a Yucca Montain , nel Nevada, è costato 16 miliardi di dollari, è fallito sia per ragioni politiche che geologiche. E’ questo il problema non risolto del nucleare civile. “In Italia il problema delle scorie nucleari ci costa 400 milioni di euro l’anno,” afferma il fisico A. Baracca. Altra importante ragione è lo stretto legame che c’è tra il nucleare civile e quello militare (ecco perché gli USA si oppongono al nucleare civile in Iran!). A tutto questo dobbiamo aggiungere altre tre grosse obiezioni all’energia nucleare: la scarsità di uranio, le enormi quantità di acqua necessaria al funzionamento del reattore e la produzione di anidride carbonica da queste centrali. Sappiamo che le risorse di uranio sono molto limitate. Alla velocità con cui lo estraiamo dalla terra ne avremmo per una trentina di anni (senza parlare poi di quanto sia pericolosa l’estrazione dell’uranio per la salute dei minatori!)Altrettanto importante è l’enorme quantità di acqua necessaria per produrre l’energia nucleare! Questo in un momento in cui, proprio per il surriscaldamento del pianeta, avremo sempre meno acqua a disposizione.” Lasciando da parte il processo di fissione che avviene nel nocciolo dei reattori che è a emissione zero-così afferma il fisico G. Ferrari -, tutte le altre fasi del ciclo nucleare, l’estrazione dei residui e lo smantellamento delle centrali producono CO2 (anidride carbonica) e gas serra in abbondanza.” E quindi appare chiaro che l’energia nucleare non è una soluzione per i cambiamenti climatici, come continuano a sostenere i pro-nuclearisti, ma è invece : “una cinica scommessa da parte dell’industria nucleare globale- lo afferma Irene Kock del Nuclear Awareness Project – per salvare se stessa.” La conclusione di tutto questo la fa proprio il fisico A.Baracca:”La critica più radicale che prima di ogni altro, muovo ai programmi di rilancio del nucleare, è alimentare ancora l’illusione che sia possibile continuare a consumare così tanta energia e continuare a crescere. Il pianeta non sarà in grado di reggere ritmi di crescita e di consumo di questo genere, anche se riusciamo ad arrestare tutte le emissioni di CO2.” Dobbiamo rivedere il nostro stile di vita e ridurre i nostri consumi energetici. Cambiare modello di sviluppo non è più un optional, ma una necessità. Diventa quindi fondamentale il risparmio energetico. E poi dobbiamo puntare sulle fonti rinnovabili (sole, vento, mare) gestite non dalle multinazionali, ma dalle comunità locali, dai comuni, dalle province…E’ incredibile che il 3 marzo 2011 il governo attuale abbia tagliato gli incentivi alle rinnovabili! E’ fondamentale il decentramento in questo campo. E’ questa la strada per recuperare la vera democrazia.Ci auguriamo che il referendum sul nucleare apra la possibilità di un dibattito serio anche su questo problema fondamentale dell’energia. Senza farci trarre in inganno dalla decisione del governo Berlusconi che chiede “ un’opportuna moratoria di almeno un anno così da pervenire a decisioni ponderate e serene e non condizionate dall’emotività del momento.”Opposta l’indicazione della cancelliere A.Merkel :”Prima ne usciamo dal nucleare e meglio sarà!”Anche in campo ecclesiale italiano non si è ancora riflettuto seriamente sugli aspetti etici e morali del problema. Prendiamo esempio dalla conferenza episcopale tedesca che per bocca del suo presidente Robert Zollitscsh, ha dichiarato: ”L’energia atomica non è l’energia del futuro.”Tutti a votare il 12-13 giugno: 2 SI’ contro la privatizzazione dell’acqua e 1 SI’ contro l’energia nucleare.

Napoli, 29 marzo 2011.

P. Alex Zanotelli, missionario comboniano
Fonte:  “Alto Casertano-Matesino & d

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1 commento:

Anonimo ha detto...

"Matilde Maisto" Grazie per l'invito cara Agnese, farò il possibile per essere presente. Un abbraccio di Pace ed una buona giornata:))