domenica 1 maggio 2011

"Basta" pensare al matrimonio dei principi. Domandiamoci con quei soldi quanti posti di lavoro si sarebbero potuti salvare

Buona festa del 1 Maggio. Oggi si celebra la Festa del lavoro. L'Italia é una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Senza Lavoro non c'é sicurezza, ne futuro...Continuo a domandarmi a proposito degli ingenti costi del matrimonio del principe d'Inghilterra: Quante posti di lavoro e quante famiglie precarie senza lavoro si sarebbero potute sollevare e quindi salvare con tutti quei soldi? Quanti poveri nel mondo avremmo potuto togliere dalla fame che impedisce loro di guardare ad un futuro sereno? Quanti "bambini di strada e bambini schiavo" figli di poveri, costretti a mendicare per strada e a lavorare per quattro miseri soldi, avremmo potuto togliere dalla strada e dal loro infelice destino, e mandarli a scuola a studiare per recuperare dignità, parità di diritti, ma soprattutto offrire loro il "diritto " di sognare in una vita diversa dal loro triste stato, dalla loro triste condizione che li rende schiavi di un sistema folle? La povertà uccide, la povertà non é un destino ineluttabile. Migliaia di poveri gridano alle nostre "coscienze" di svegliarci dal torpore di quel finto quieto vivere che ci impedisce di vedere la realtà e domandano a tutti noi di smetterla di pensare ai matrimoni dei principi d'Inghilterra e a tutte

le stupidaggini che ci propinano i media, per sviare le nostre menti dall' impegno e dall'azione per cause civili e umanitarie. Occorre recuperare diritti, occorre recuperare la Pace, perché senza Pace non ci sarà fututo. Ma perché si realizzi la Pace occorre che a ogni uomo siano riconosciuti i propri diritti fondamentali, che venga affermato uno Stato di Diritto e di Giustizia, solo così ci sarà Pace. Ma occorre innanzitutto che le nostre "menti cambino rotta" e da una mentalità frivola e superficiale che ci svia dall'essenzialità, si ritorni a discutere di "Impegno civile", "Impegno per la causa del Bene comune", "Impegno" per migliorare le condizioni di ogni singola persona umana, perché in ella-nostro prossimo- e quindi parte della nostra vita, si rispecchia il Volto di Dio. Ogni persona é parte della nostra umanità, della nostra famiglia...Occorre dunque cominciare a pensare non più al singolare, ma al plurale. Io sto bene solo se l'altro sta bene...Se l'altro sta male, io devo impegnarmi a migliorare le sue condizioni e togliere quel mio fratello dal suo triste stato di disagio, di emarginazione, di precarietà, di povertà. Anche a me potrebbe

capitare la sua stessa sorte...Non dimentichiamolo! Non chiudiamo gli occhi. Globalizziamoci ed educhiamo le nostre menti alla "Cultura della Solidarietà", sulla quale si fonda la Pace.Si metti allora in pratica quella norma: "Fai agli altri ciò che vuoi venga fatto a te!" . Occorre uscire dalle nostre case, ovvero quei "paraocchi" che di impediscono di vedere cosa c'é fuori le nostre pareti domestiche, per guardare il vero mondo, non quello fantastico e finto che ci propinano i media con i pseudo matrimoni del secolo e altre stupidaggini varie, ma quello delle famiglie precarie, che ogni giorno stentano ad andare avanti...Cerchiamo di non perdere il filo conduttore. Restiamo umani, (Vittorio Arrigoni), solo questo resta tutto il resto passa...siamo una sola Umanità! Buona festa del lavoro dunque." L'Italia é una Repibblica democratica fondata sul lavoro..". Riflettiamoci seriamente.. Maria, Regina della Pace e Madre dell'umanità a cui é affidato questo mese, ci aiuti a riecuperare il "Senso" delle cose e della "Vita" ..(Di Agnese Ginocchio, cantautrice e Testimonial per la Pace)


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