Padre Bossi Libero finalmente!!!
Dalla rappresentante del Movimento internazionale per la Pace Agnese Ginocchio, perviene il messaggio straordinario per la liberazione del missionario del PIME, rapito il 10 giugno scorso nelle FIlippine. "Dopo lunghi giorni di ansia e trepidazione e dopo i drammatici eventi di cronaca di casa nostra consumatisi nella provincia casertana di terra di lavoro( alto casertano / Piedimonte Matese-strage familiare) - riferisce la testimonial della Pace Agnese Ginocchio- la notizia della liberazione di padre Giancarlo Bossi ci giunge come un grande messaggio di Speranza e di liberazione da ogni schiavitù e oppressione.
La notizia della liberazione cade anche in un giorno particolarmente significativo per la famiglia del missionario italiano del Pime. Infatti oggi ricorre la data di compleanno della madre di padre Giancarlo. Ci uniamo anche noi alla sua famiglia di Abbiategrasso (Milano), per giore e per fare grande festa di Pace, di convivialità e di gioia nel segno dell' Arcobaleno della Speranza. Personalmente mi ero unita alla preghiera per la liberazione di padre Bossi nei giorni scorsi aderendo anche alla giornata internazionale di preghiera per la liberazione di padre Bossi lanciata dal Pime. Proprio in quella giornata sono stata colpita da una forma di malessere fisico che mi ha costretto a mettermi a letto e quindi a dedicare più tempo alla preghiera e al digiuno. Ho offerto questa mia sofferenza per la liberazione di padre Bossi, consapevole che i sacrifici offerti per una giusta causa non restano sospesi a vuoto, bensì sono subito seguiti da un segnale di risposta. Risposta che non é tardata a lungo ad arrivare, evolvendosi con l' esito positivo della vicenda. Questo ( la morale della storia) ci fa comprendere che chi impegna la propria vita per cause sociali giuste e nobili come la Pace, la Legalità, la Solidarietà, le cause di Pace a favore dei diritti umani, in particolare dei più poveri e derelitti del mondo (con annessi e connessi) e lo fa attraverso le più svariate forme, strumenti, potenzialità, professione e talenti, non perde inutile tempo ( qualcuno o molti potrebbero prendere in giro chi pratica e si impegna per queste cause) perchè alla fine viene sempre ricompensato. Se talvolta si verificano incidenti di percorso ( come rapimenti etc..), non per questo bisogna indietreggiare e scoraggiarsi, ma anzi, la vera storia ci insegna che sotto le tenebre brilla e si erge poi più forte la Luce. La bianca colomba messaggera ed Ambasciatrice di Pace e di Riconciliazione sa ben ricompensare tutti coloro che si lasciano docilmente condurre sulle sue bianchi ( e sofferte...) 'ali' ( alias impegno attivo nel sociale e nel mondo) della Pace ( Pace significa liberazione, giustizia...). Questi fatti quindi diventano uno stimolo a rafforzare i nostri passi, coraggio per le nostre scelte di Pace ed esempio a fare altrettanto.
Non possiamo che esprimere immensa gioia perchè con la liberazione del missionario di Pace padre Giancarlo Bossi nel buio di questo mondo é prevalsa la luce ed ha vinto la Vita. La Pace dunque- termina la cantautrice e testimonial per la Pace Agnese Ginocchio- ha riacquistato nuova forza per rimettersi in Volo verso orizzonti sconfinati di Libertà per innalzare i Ponti Arcobaleno di Speranza fra gli uomini"!
(Comunicato del 20 Luglio 2007)
Firma l'appello per la liberazione di padre Bossi (clicca)
29/06/2007 - Appello per la Sesta giornata ecumenica del dialogo cristiano - islamico
5 ottobre 2007 ultimo venerdì di Ramadan
Appello per la Sesta giornata ecumenica del dialogo cristiano - islamico
«costruire speranza e convivialità»
5 ottobre 2007 ultimo venerdì di Ramadan
info: http://www.ildialogo.org/islam/dialogo2007/appellosesta29062007.htm
Di seguito vi è la possibilità di aderire all’appello
Care Amiche, Cari Amici,
In vista della sesta giornata ecumenica del dialogo cristiano islamico che quest’anno cade il 5 ottobre prossimo, è opportuno cominciare a riflettere su che cosa è possibile realizzare per fare in modo che quella giornata possa aiutarci a “costruire speranza e convivialità” in un mondo senza più guerre e dove tutti, maschi e femmine, credenti e non credenti, popoli di tutti i continenti, prendano coscienza del fatto di appartenere alla stessa umanità.
Sentiamo molto pressante la necessità di rilanciare in Italia i temi del dialogo interreligioso, in particolare quello con l’Islam, che vediamo sempre più minacciato e ricacciato indietro, come dimostrano, fra l’altro, anche le vicende giudiziarie che hanno visto coinvolti studiosi e amici del dialogo come i prof. Stefano Allievi, Renzo Guolo e Paolo Branca.
In questi anni si sono moltiplicate le giornate istituzionali di “dialogo”: in realtà i mezzi di comunicazione di massa non cessano di suonare la marcia funebre della guerra e dell’odio fra le nazioni, i popoli, le religioni, le culture diffondendo razzismo e violenza.
La differenza, come sempre, la può fare l’iniziativa dal basso, quella che rompe gli schemi delle persone intruppate nelle rispettive appartenenze, quella che mette a contatto donne e uomini delle varie religioni o senza religione che si incontrano per dire che non ne possono più di odio e di religioni al servizio dei potenti di turno, che spingono i propri aderenti a combattere contro altre donne e uomini di fede diversa.
Invitiamo perciò tutte le comunità cristiane e quelle islamiche, a voler rimettere insieme dal basso tutte quelle forze che negli scorsi anni si sono date da fare per realizzare la giornata del dialogo cristiano islamico.
Vi invitiamo a formulare appelli locali costruiti insieme fra cristiani e musulmani, per sollecitare quanti si sono sbandati sotto i colpi dei nemici della pace e stanno pian piano perdendo la speranza.
Occorre muoversi prima che sia troppo tardi perché, come tutte le piante, anche quella del dialogo ha bisogno di cure, di concime, di dissodamento del terreno, di potatura dei rami secchi per ridare nuova vita a tutto il tronco. C’è bisogno anche di validi contadini che sappiano fare tutto questo se si vuole raccogliere frutti buoni.
Abbiamo bisogno gli uni degli altri per poter lasciare il mondo migliore di come ognuno di noi lo ha trovato.
Sollecitiamo le organizzazioni cristiane e musulmane che in questi anni si sono mobilitate per il dialogo a tenere incontri congiunti, magari utilizzando il periodo estivo durante il quale ogni organizzazione da vita a momenti di riposo e riflessione. Che ognuno si sforzi di pensare a cosa poter fare e su quali temi, partendo dalla propria realtà locale, per rimettere in moto il popolo del dialogo.
Ci auguriamo che nella prossima Terza Assemblea Ecumenica di Sibiu del 4-9 settembre possa essere avanzata l’idea di una giornata ecumenica di dialogo cristiano islamico a livello europeo.
Ci auguriamo che anche quest’anno si possa fare tutt’insieme uno sforzo sulla via del dialogo e della pace.
Con un sincero augurio di
Shalom, salaam, pace
Sottoscrivono l’appello:
ADISTA
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Agnese Ginocchio
Cantautrice per la pace
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il dialogo - Periodico di Monteforte Irpino
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"il foglio", mensile di alcuni cristiani torinesi (dal 1971)
c/o Coordinamento Comitati Quartiere
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Isola Nera
Casa di poesia e letteratura.
Direzione Giovanna Mulas. Coordinazione Gabriel Impaglione.
mulasgiovanna@hotmail.com ; segreteriaisolanera@yahoo.it
Lanusei, Sardegna
La nonviolenza è in cammino
Foglio quotidiano del Centro di ricerca
per la pace di Viterbo, Direttore responsabile:
Peppe Sini.Redazione: strada S.
Barbara 9/E,
01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Missione Oggi
Via Piamarta 9 -
25121 Brescia
tel 030-3772780 ; fax 030-3772781
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Mosaico di Pace
Via Petronelli n.6
70052 Bisceglie (Bari), tel. 080/3953507
fax: 080/3953450,
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Sito: http://www.mosaicodipace.it
Notam, Lettera agli Amici del Gruppo del Gallo di Milano
Corrispondenza: Giorgio Chiaffarino -
Via Alciati, 11 - 20146 MILANO
e-mail: notam@sacam.it -
web: www.ildialogo.org/notam
QOL, una voce per il dialogo tra le religioni e le culture
Piazza Unità d’Italia 8
42017 NOVELLARA (RE),
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Riforma
Settimanale delle chiese evangeliche battiste, metodiste, valdesi
Via S. Pio V, 15 – 10125 Torino,
tel. 011/655278 – fax 011/657542
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sito: www.riforma.it
Tempi di Fraternità
Torino , c/o Centro Studi
"Domenico Sereno Regis"
Via Garibaldi 13,
10122 Torino - tel. 0141-218291; 011 - 9573272 ;
fax 02700519846,
http://www.tempidifraternita.it/
tempidifraternita@tempidifraternita.it
Volontari per lo Sviluppo
Corso Chieri, 121/6,
10132 - Torino
Tel. : 0118993823;
Fax : 0118994700
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Per l’elenco completo dei firmatari dell’Appello, per tutti i materiali ad esso relativi e per le iniziative in corso si può visitare il sito:
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Email: redazione@ildialogo.org
Roma, 29 giugno 2007
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"LIBERATE padre BOSSI"
Appello ad aderire alla giornata di preghiera internazionale per la liberazione di Padre Bossi, del 10 luglio 2007, lanciata dal P.I.M.E. ( Pontificio Istituto Missioni Estere www.pime.org ).
Appello alla mobilitazione anche dalla Campania e provincia di Caserta, terra di lavoro. A lanciarlo la testimonial della Pace Agnese Ginocchio, rappresentante del Movimento internazionale per la Pace. Agnese Ginocchio, lancia il suo monito per la liberazione del missionario p. Giancarlo Bossi ed invita la società civile tutta ad aderire alla giornata di preghiera internazionale per la liberazione del missionario del Pime rapito il 10 giugno scorso nei pressi della sua parrocchia di Payao, nella provincia meridionale di Mindanao dello stato delle Filippine. Di seguito le parole della rappresentante del Movimento per la Pace: "Aderiamo all'appello internazionale lanciato da p. Gian Battista Zanchi del Pime, per la giornata di preghiera del 10 luglio, per chiedere l'imminente liberazione del missionario che ha svolto il suo servizio a favore dei più poveri e per la Pace. Padre Bossi -continua- è un uomo pacifico ed inerme. Le uniche armi, o meglio gli strumenti da lui adoperati sono stati: il vangelo della nonviolenza e l'amore caritatevole insegnatoci per primo da Gesù profeta della Pace. Non è il lavoro di padre Bossi che va sequestrato e fermato. Avete sbagliato bersaglio. E' necessario fermare l'onda malefica dei governi capitalisti che finanziano le missioni militari, chiamandole missioni di Pace. Sappiamo benissimo quali sono le conseguenze di chi porta la Pace con le armi belliche: odio, morte, distruzione, povertà, miseria estrema, violazione di diritti umani, terrore e devastazione totale. Sono quei governi che vanno fermati immediatamente con l' ordine di SCOMUNICA, perchè chi uccide nel nome della Pace( "la Pace è il nome santo di Dio"), commette omicidio e scandalo contro Dio e contro l'umanità creata da Dio! Padre Giancarlo Bossi è uomo pacifico, arrendevole, uomo di Pace, di Speranza e di dialogo. Padre Giancarlo Bossi è missionario a servizio dei più poveri e dei più derelitti della terra. Uomini così non possono che non farci del bene. Il mondo ne ha bisogno come il pane, come l'acqua e come l'aria che si respira; senza la presenza di queste fonti infatti, la vita è nulla, non esiste! Senza dunque la presenza di questi grandi testimoni della speranza nel mondo, l'uomo è come un deserto senza vita, destinato ad inaridire. Questi grandi testimoni come padre Bossi, sono fari di Speranza che innalzano i ponti Arcobaleno fra popoli illuminando il mondo con il linguaggio disarmante dell' Amore, come il sole riempie di calore e di luce la terra. Non possiamo farne a meno, altrimenti saremmo destinati tutti a perire, a ucciderci e a scannarci come caini. Liberate padre Bossi, vi scongiuriamo! Liberatelo nel nome della Pace, della Giustizia e della fratellanza fra i popoli.
Chiediamo a tutti i capi di tutte le religioni mondiali che credono e si professano nell'unico Dio dell'Amore e della Pace, gli stessi leader che si sono incontrati ad Assisi per pregare per la Pace insieme al Grande uomo di Pace Giovanni Paolo II, di scendere in campo con tutta la loro autorità e di invocare dal Cielo una grande effusione dello Spirito di Pace affinché scenda sul mondo, muovi a compassione e tocchi il cuore di coloro che ora hanno sotto sequestro padre Bossi e lo liberino immediatamente! Si aprino dunque strade di trattative e di dialogo e ci sia libertà di religione per tutti.
Invitiamo perciò la società civile tutta ad aderire alla giornata internazionale di preghiera del 10 Luglio prossimo lanciata dal Pime, per chiedere l'immediata liberazione di un uomo di Pace e di carità quel' é padre Giancarlo Bossi. Invitiamo ad accendere una candela dai balconi, che sia ben visibile. Il gesto simbolico di accendere la candela rappresenta la nostra speranza e la nostra preghiera che innalziamo in segno di solidarietà e di unità alle tante che si eleveranno in questa giornata per chiedere la liberazione del missionario p. Giancarlo Bossi e per chiedere infine il dono della Pace nel mondo. Liberate padre Bossi. Liberate la Speranza. Liberate l'Amore. Liberate la Pace"!
Shalom, Salaam, Peace, Mir, Amani, Paz, Pax, Frieden, Pace...
(Fonte da: Agnese Ginocchio-Movimento internazionale per la Pace e Movimento internazionale Ambasciatori di Pace . Comunicato del 7- 8 Luglio 2007 A.M.
-Leggi articolo correlato, appello lanciato dal Pime su AsiaNews ( agenzia missionaria mondiale)
http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=9737&size=A