L'amore di Cristo si concretizza nell'impegno per la causa di Pace e di Giustizia. Ogni volta che avremo voltato gli occhi indifferenti al mondo intorno a noi, rinnoveremo ancora la Crocifissione. Crocifiggeremo Cristo nei nostri fratelli, ovvero coloro che ci chiedono aiuto mentre noi facciamo finta di non vederli e poi partecipiamo alle messe. Crocifiggeremo Cristo ogni volta che avremo chiuso indifferenti le porte agli stranieri, ai clandestini, ai rifugiati, ai senza dimora, ovvero coloro che versano in condizioni di miseria che ci chiedono aiuto, ospitalità, mentre noi ancora una volta faremo finta di non vederli, e preferiremo piuttosto partecipare alle processioni del Venerdi Santo battendoci il petto chiedendo "mea culpa", "mea culpa", adottando l'atteggiamento dei farisei ipocriti ai tempi di Gesù. Ma Cristo non vuole questo. Egli disse: non mi sono graditi i sacrifici! Onorare Dio significa applicare la testimonianza della "Misericordia" verso il prossimo: soccorrere l'orfano e la vedova e mantenersi distaccati da questo mondo fallace. L'amore di Cristo consiste perciò nel togliere e schiodare da quella croce chi "forzatamente" è costretto a restarvi inchiodato, per la nostra indifferenza, il nostro egoismo, il nostro pensare esclusivamente a noi stessi, dimenticando che la nostra casa non sono le sole 4 pareti domestiche, le nostre aspirazioni, i nostri prestigiosi incarichi, ma il mondo nel quale abitiamo e l'umanità con cui entriamo in contatto ogni giorno. L' amore di Cristo è impegno, impegno per la causa di Pace e di Giustizia, un impegno che richiede azione, azione che richiede movimento, movimento che
comporta un cammino, un cammino per giunta in salita, in salita anche verso il Golgota. Ma dopo il Golgota, ci sarà il traguardo, la luce, la Resurrezione, la Pace. Diamoci dunque da fare per raggiungere questo traguardo...( di Agnese Ginocchio Movimento per la Pace 18 Aprile 2014 Venerdi Santo -Triduo pasquale)
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