25 Aprile 2014 Festa della Liberazione. All'Arena di VERONA si è temuto un importante evento per la Pace ed il Disarmo che ha visto radunate tutte le realtà dei movimenti per la Pace in Italia. Oltre 10mila partecipanti. E' pervenuta anche la benedizione di Papa Francesco. Presente anche il coraggioso Sindaco pacifista e nonviolento di Messina Renato Accorinti.
Le foto sono tratte dal reportage della giornata di " Corrado Stay Human Colombo "
Oggi 25 Aprile durante il raduno pacifista a Verona, verrà lanciata la Campagna Disarmo “Difesa civile 2014” durante la quale sono state raccolte delle firme per presentare una Legge d’iniziativa popolare che dovrebbe essere proposta in Parlamento al fine di promuovere la creazione di un "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta, cosicché i cittadini possano scegliere in sede di dichiarazione dei redditi se pagare per la difesa armata o per la difesa civile. Importante iniziativa per la quale tutti noi dovremo attivarci a far conoscere e a promuovere.
Le foto sono tratte dal reportage della giornata di " Corrado Stay Human Colombo "
Oggi 25 Aprile durante il raduno pacifista a Verona, verrà lanciata la Campagna Disarmo “Difesa civile 2014” durante la quale sono state raccolte delle firme per presentare una Legge d’iniziativa popolare che dovrebbe essere proposta in Parlamento al fine di promuovere la creazione di un "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta, cosicché i cittadini possano scegliere in sede di dichiarazione dei redditi se pagare per la difesa armata o per la difesa civile. Importante iniziativa per la quale tutti noi dovremo attivarci a far conoscere e a promuovere.
VERONA. Migliaia, venuti da lontano. E veronesi, tanti. «Arena di Pace e Disarmo» comincia ben prima delle 14, in una piazza Bra inondata di sole. Non è il solito «struscio», quella del 25 Aprile 2014 è una «movida» domenicale colorata ma dagli slogan forti. Disarmo «della mente e del territorio», la battaglia contro la discussa spesa per l’acquisto dei nuovi cacciabombardieri F35. «È un miracolo», commenta padre Alex Zanotelli, attorniato dai microfoni. Gli pare impossibile che sia passato tanto tempo dall’ultima volta qui, in Arena: undici anni fa, quando lo slogan era «Per la Pace mi espongo anch’io». Erano in corso le guerre in Iraq e Afghanistan. Oggi altri conflitti si sono aggiunti alla lista, anche alle porte d’ingresso dell’Europa. «Attenzione - avverte Zanotelli - questo è un punto di partenza, non un traguardo: oggi deve rinascere un movimento unitario». Il popolo arcobaleno cuoce sotto il sole in attesa dell’apertura degli ingressi: senza impazienza. Facendo festa e sensibilizzando la
piazza con striscioni e con performace teatrali sulla strada: tra tutte quella di «Mamadanzateatro» con una dura e coinvolgente riflessione sulla «pacificità» della Costituzione italiana posta di fronte oggi alla sfida del riarmo. Sullo sfondo i tricolori esposti sulla scalinata di Palazzo Barbieri si fondono con l’arcobaleno delle bandiere e degli striscioni. E l’accostamento non stona per niente.
ORE 16,30. L’Arena è piena. La coincidenza con il 25 Aprile porta con sé un ideale attualizzato di resistenza che unisce Nord e Sud della penisola. Renato Accorinti, sindaco di Messina, testimonia la necessità di
si fa largo tra le centinaia di persone che lo vogliono salutare, un legame il suo con Verona che non si è mai interrotto.
ORE 17. Duro attacco di Gad Lerner all’ordinanza che vieta di dare cibo ai bisognosi in alcune aree del centro durante la stagione turistica. «Il nostro arrivo - ha detto il giornalista - è stato preceduto da un'ordinanza di sapore elettorale che ci mette disagio e vergogna. Un'ordinanza che tratta le persone come piccioni o animali molesti cui è vietato dare cibo. Con sobrietà noi tutti qui presenti, tutte le associazioni, possiamo impegnarci in una risposta pacata di disobbedienza civile. L'aggettivo civile, forse, lo dobbiamo insegnare al signor sindaco di questa città».
ORE 20. La replica del sindaco a Lerner non s’è comunque fatta attendere. «Gad Lerner dovrebbe riservare il suo stupore e la sua vergogna per coloro che trasformano le città in latrine a cielo aperto e per i sindaci che lo tollerano», dice Flavio Tosi. «La storia della disobbedienza civile, da Gandhi in poi, non meritava di essere trascinata in una polemichetta sul diritto di spargere feci e urina per le strade. Se questa è la sua civiltà, Verona ne fa volentieri a meno. Comunque, se Gad Lerner vuole proprio fare qualcosa di veramente civile, venga a pulire edifici, portoni, marciapiedi e giardini della città storica: gli forniremo l'attrezzatura necessaria. E questa amministrazione comunale è così incivile e antidemocratica da concedere gratuitamente l'Arena anche a chi, come lui, ne approfitta per sparlare di questa città». (Articolo di Paolo Mozzo tratto da L'Arena,it)
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