giovedì 6 aprile 2017

SIRIA- SIRIA ATTACCO CON ARMI CHIMICHE, E' CRIMINE DI GUERRA!

SIRIA ATTACCO CON ARMI CHIMICHE, E' CRIMINE DI GUERRA!

 Il bombardamento indiscriminato con armi chimiche sui civili avvenuto nella località siriana di IDIB, che ha causato la morte di molti bambini, è un crimine contro l'umanità! Condanniamo fermamente l'attacco e chiediamo alla Comunità internazionale di CONDANNARE I COLPEVOLI e di FERMARE IL MASSACRO IN SIRIA! BASTA alla FOLLIA della GUERRA. LA PACE E' L'UNICA STRADA AGLI SCONTRI DI CIVILTA'. ( Movimento Internazionale per la Pace III Millennio Provincia di Caserta Regione Campania)



Il Consiglio di sicurezza Onu si è riunito d'urgenza per affrontare il massacro di Idlib, in Siria. "Stiamo parlando di crimini di guerra, crimini di guerra con armi chimiche", ha detto l'ambasciatore francese al Palazzo di Vetro, Francois Delattre. "Siamo chiari - ha aggiunto - l'attacco nella provincia di Idlib è avvenuto in una zona dove operano l'esercito e l'aviazione siriana". -


 Siria, l’appello di Papa Francesco: inorriditi, cessi questa tragedia! 

 CITTÀ DEL VATICANO Guerra e terrorismo, la Siria e San Pietroburgo. Al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, la voce di Francesco si fa dolente. «Assistiamo inorriditi agli ultimi eventi in Siria», scandisce. «Esprimo la mia ferma deplorazione per l’inaccettabile strage avvenuta ieri nella provincia di Idlib, dove sono state uccise decine di persone inermi, tra cui tanti bambini». La comunità internazionale Ancora una volta il Papa si rivolge alla comunità internazionale: «Prego per le vittime e i loro familiari e faccio appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche, a livello locale e internazionale, affinché cessi questa tragedia e si rechi sollievo a quella cara popolazione da troppo tempo stremata dalla guerra. Incoraggio, altresì, gli sforzi di chi, pur nell’insicurezza e nel disagio, si sforza di far giungere aiuto agli abitanti di quella regione». Francesco ha ricordato anche l’attentato alla metropolitana di San Pietroburgo «che ha provocato vittime e smarrimento nella popolazione: mentre affido alla misericordia di Dio quanti sono tragicamente scomparsi, esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari e a tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento».La delegazione di quattro leader musulmani Prima dell’udienza generale, Francesco aveva ricevuto una delegazione di quattro leader musulmani arrivati dalla Gran Bretagna, Moulana Ali Raza Rizvi, Moulana Muhammad Shahid Raza, Shaykh Ibrahim Mogra e Moulana Sayed Ali Abbas Razawi. Un gesto di pace dopo l’attentato del 22 marzo a Westminster.«A me piace pensare che il lavoro più importante che noi dobbiamo fare oggi fra noi, nell’umanità, è il lavoro “dell’orecchio”: ascoltarci. Ascoltarci, senza fretta di dare la risposta. Accogliere la parola del fratello, della sorella, e pensare poi di dare la mia», ha detto loro il Papa. «La capacità di ascolto è molto importante. È interessante: quando le persone hanno questa capacità di ascolto, parlano con un tono basso, tranquillo. Invece, quando non ne hanno, parlano forte e gridano. Tra fratelli, tutti noi dobbiamo parlare, ascoltarci e parlare adagio, tranquilli, cercare insieme la strada. E quando si ascolta e si parla, già si è sulla strada». 

************ 

Siria, attacchi aerei sui ribelli: 72 morti. Strage di bambini per gas tossici.

 Vertice emergenza Onu. Colpiti più volte i centri in mano alle forze ostili ad Assad, che accusano Damasco. Bombe su ospedali in cui erano stati appena ricoverati i feriti. Tra le vittime almeno 20 bambini e 17 donne. Erdogan chiama Putin: "Raid inumano e inaccettabile, rischia di vanificare ogni negoziato" BEIRUT - Immagini che non si ha il coraggio di pubblicare, ma che stanno sconvolgendo tutte le sedi internazionali. L'orrore del nuovo bombardamento in Siria ha il volto di bimbi colpiti anche negli ospedali dove erano appena stati ricoverati. Un raid aereo con 'gas tossici' è stato lanciato questa mattina contro Khan Sheikhun, città nella provincia nord-occidentale di Idlib, sotto il controllo dei ribelli. L'attacco ha fatto almeno 72 morti, tra i quali - secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani - almeno venti bambini e diciassette donne. E non è stato l'unico. Nuovi raid sono poi stati segnalati, e molte bombe hanno colpito gli ospedali. Le testimonianze anche dai volontari delle organizzazioni internazionali si susseguono, come nel video che vi mostriamo I sintomi. Secondo le testimonianze, centinaia di civili presentano vomito e schiuma alla bocca. I sintomi manifestati da tutti sono riconducibili all'utilizzo di armi chimiche. Le vittime però per gli attivisti sono già almeno cento, oltre 400 i feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni, e questo riporta anche il sito della tv araba Al-Arabiya che cita la Direzione sanità di Idlib. Stamani il sito di notizie vicino all'opposizione 'Shaam' aveva parlato di bombe al cloro, ma per la Direzione sanità si tratterebbe invece di gas sarin, entrambi vietati a livello internazionale. Bombardate anche alcune strutture sanitarie in zona, come riferito dall'agenzia di stampa Dpa. Siria, l'appello del medico: "Attacchi con i gas proseguono, aiutateci" Rami Jarrah, su Twitter, ha postato un aggiornamento dopo aver parlato con il dr Feras al Jundi che sostiene che l'attacco sia stato compiuto con gas sarin o con sostanze simili che aggrediscono il sistema nervoso. Il medico ha parlato di oltre cento vittime, molte delle quali bambini. Ma il bilancio resta incerto. Ad essere colpito, alle 04:30 del mattino, è stato il quartiere Shemali, dove si trovano i rifugiati della citta di Hama Strage bambini in Siria, Stabile: "Ennesimo orrore in una guerra senza testimoni" La condanna internazionale. E la Comunità internazionale sta reagendo con durezza. Se sarà confermato che l'attacco in Siria è un attacco chimico, come sembra, si tratta "chiaramente di un crimine di guerra": lo riferisce un funzionario del Dipartimento di Stato americano secondo cui gli Usa e l'organizzazione per il divieto delle armi chimiche stanno accogliendo informazioni su quanto accaduto. Anche la Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sui diritti umani in Siria ha avviato le indagini sul bombardamento, ricordando che "l'uso di armi chimiche come gli attacchi deliberati contro strutture mediche equivale a crimini di guerra ed a gravi violazioni del diritto umanitario internazionale". Sia la Francia che la Gran Bretagna hanno chiesto un incontro di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che è stato fissato per domani alle 10 locali (le 16 in Italia). Il ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, ha assicurato che anche "l'Italia sarà in prima linea al Consiglio di sicurezza dell'Onu nella riunione d'urgenza, e domani alla Conferenza di Bruxelles sulla Siria, nel condannare l'uso di armi di distruzione di massa contro la popolazione siriana e nel chiedere con forza che vengano individuati i responsabili di questo crimine contro l'umanità". L'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Federica Mogherini, ha puntato invece il dito contro il regime di Bashar al-Assad. "Oggi la notizia è tremenda", ha detto Mogherini parlando con i media a Bruxelles a margine della conferenza Ue-Onu. "Noi europei crediamo che le responsabilità abbiano rilevanza, quindi chi ha commesso crimini di guerra deve essere chiamato a risponderne", ha proseguito. "Orribili notizie di un attacco con armi chimiche in provincia di Idlib in Siria. Sull'incidente bisogna indagare e i perpetratori devono essere portati davanti alla giustizia", ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson. 

 Segui Boris Johnson ✔ @BorisJohnson Horrific reports of chemical weapons attack in #Idlib #Syria. Incident must be investigated & perpetrators held to account 14:08 - 4 Apr 2017 899 899 Retweet 1.055 1.055 Mi piace Si dice 'indignato' il presidente francese, 

Francois Hollande: "Ancora una volta il regime siriano negherà l'evidenza delle sue responsabilità. Come nel 2013, Bashar Al-Assad, conta sulla complicità degli alleati per beneficiare di una impunità intollerabile. Chi sostiene questo regime può misurare una volta di più la portata della sua responsabilità politica, strategica e morale". "Condanno aspramente il palese attacco con armi chimiche in Siria. Crimini di guerra del genere devono essere puniti", ha detto Angela Merkel, secondo un tweet del suo portavoce Steffen Seibert. Washington, dopo questo bombardamento, cambia posizione sulla sorte di Assad. L'amministrazione Trump ora ritiene che la cosa migliore "nell'interesse del popolo siriano" è che Assad non governi più il Paese, mentre solo la settimana scorsa il Segretario di Stato aveva affermato che la "rimozione di Assad" non era un priorità. E il presidente Trump in una nota diffusa dalla Casa Bianca ha tra l'altro sostenuto che "le azioni atroci del regime di Assad sono una conseguenza della debolezza della passata amministrazione Obama", spiegando poi che nel 2012 l'ex presidente "aveva annunciato che avrebbe creato una linea rossa contro le armi chimiche ma poi non ha fatto niente". E con il capo della diplomazia Usa, Rex Tillerson, che punta il dito anche contro la Russia e l'Iran: "Hanno grandi responsabilità morali", ha affermato il segretario di Stato. Dura la condanna di Israele che critica l'uso di armi chimiche contro civili innocenti in Siria. "Le immagini terribili dalla Siria dovrebbero scuotere ogni essere umano. Ci appelliamo al mondo per tenere le armi chimiche fuori dalla Siria", ha detto il premier Benyamin Netanyahu. Un attacco 'inumano', che costituisce una minaccia per i negoziati di pace, ha detto il presidente turco Erdogan che ha chiamato al telefono il presidente russo Vladimir Putin. Una fonte ha riferito: "Il presidente Erdogan ha detto che questo tipo di attacco è inumano e inaccettabile e ha sottolineato che rischia di vanificare tutti gli sforzi di negoziato che ad Astana" stanno affrontando il problema della pace in Siria. La fonte non ha specificato se Erdogan abbia detto chi sia da condannare per l'attacco. Su richiesta degli insorti locali filo-Ankara, la Turchia ha inoltre inviato nella zona dell'attacco 30 ambulanze dalla provincia frontaliera di Hatay, secondo quanto riferito dalle autorità locali, citate da Anadolu. Alcuni dei feriti saranno trasportati in ospedali sul territorio turco. La denuncia sui social. Intanto sui social network gli attivisti hanno postato immagini che mostrano i volontari della Protezione civile, i cosiddetti 'caschi bianchi' siriani, che soccorrono i feriti stesi a terra lavandoli con i tubi dell'acqua. In un altro video si vedono alcuni dei bambini morti nell'attacco. "Immagini sconvolgenti, l'umanità è morta oggi in Siria", ha detto Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. "La comunità internazionale, dopo sei anni di inferno, deve porre fine a questo calvario. Non ci sono figli di Assad e dei ribelli, sono tutti vittime di una guerra che non hanno voluto". Damasco respinge le accuse. Le dinamiche del raid non sono chiare. L'inviato speciale delle Nazioni unite per la Siria, Staffan de Mistura, in conferenza stampa nel pomeriggio ha spiegato: "È stato un attacco chimico, venuto dall'aria. Stimoleremo tutti quelli che hanno la capacità di capire tecnicamente cosa è succeduto. La Opcw (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) è l'ovvio candidato. Quello che sappiamo è che è stato un orrore". La zona di Idlib è controllata da gruppi di ribelli e dai qaedisti dell'organizzazione Fatah al Sham, contraria al governo di Damasco. E proprio la Coalizione siriana, il gruppo delle opposizioni con sede all'estero, ha puntato il dito contro gli aerei governativi, accusandoli di essere i responsabili del bombardamento. Ma fonti governative respingono le accuse, definendole 'false' e accusando l'opposizione di voler "ottenere tramite i media ciò che non ha potuto ottenere sul campo". Il comando generale delle forze armate siriane, in un comunicato ufficiale, ha poi "smentito categoricamente"le accuse, specigicando che le forze dell'esercito "non hanno e non hanno usato armi chimiche, né ora né in passato". 

Nessun commento: