Comunicazione Urgente da Movimento per la Pace
APPELLO:
Agnese Ginocchio invita a firmare petizione su internet per
"Fermare la giornata del Pedofilo"
"Noi siamo per la Pace, per la Vita e per la Libertà che comporta responsabilità e discernimento delle nostre azioni. Difendiamo i diritti umani, e i diritti dell'infanzia perchè diritti della Pace e della Vita". Questo è il messaggio che ha inviato la referente e rappresentante del Movimento per la Pace, Agnese Ginocchio, firmando la petizione su internet contro la giornata del Pedofilo, prevista per il 23 giugno prossimo. La nota cantautrice per la Pace invita la società civile ad aderire e firmare questa petizione popolare collegandosi a questo sito: http://petizione.epolis.sm/ "Contro questo scempio di inciviltà che offende la dignità della Vita-continua la testimonial di Pace- ribadiamo il nostro "NO" al "Boy love day" e ci appelliamo all'Unione Europea, all' Unicef, a tutte le realtà del Movimento per la Pace e i diritti Umani, a tutte le organizzazioni per la difesa dei diritti dell'infanzia e alle istituzioni affinchè non venga celebrata questa festa di oscenità ("Boy love day" ) che offende la dignità della vita. Chiediamo inoltre che vengano oscurati e querelati con la pena tutti quei siti internet dove si sta propagando questa iniziativa, vera e propria guerra alla VITA. Sosteniamo con forza questa battaglia di civiltà per la tutela dei nostri figli e dei bambini di tutto il mondo dall' orrore degli abusi e delle violenze. Il nostro impegno permanente per la Pace e per i Diritti Umani e per la tutela dei diritti di ogni fanciullo non può farci tacere di fronte a questi mali che deturpano e offendono il volto dell'umanità. "No alla pedofilia". NO al "Boy love day" e No a questi "MOSTRI" che uccidono la vita! Si alla Pace si alla VITA! Fermiamo la giornata del Pedofilo. Fermiamoli! Firmate la petizione per fermare questa catastrofe sull' umanità"!
[Mess. da Agnese Ginocchio, cantautrice e testimonial per la Pace
Referente del "Movimento Internazionale per la Pace e la salvaguardia del Creato." http://www.agneseginocchio.it/ ]
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Referente del "Movimento Internazionale per la Pace e la salvaguardia del Creato." http://www.agneseginocchio.it/ ]
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e pubblicato sulla testata cartacea della provincia: "Gazzetta di Caserta" ( per conto del giornalista Nunzio De Pinto, che si ringrazia)
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FERMIAMO LA GIORNATA DEL PEDOFILO-firma anche tu-
FERMIAMOLI
http://petizione.
Andate su questo link è una petizione per fermare il Boy love day(la
giornata del pedofilo). Fate girare questa petizione che verrà presentata all'Unione Europea,
all'Unicef e a tutte le istituzioni.
Il 23 giugno si celebrerà il "Boy love day", la giornata dei pedofili.
Un'iniziativa internazionale promossa da diverse associazioni che dialogano
attraverso siti internet con lo scopo di diffondere la "cultura della
pedofilia" e solidarizzare con i violentatori di bambini in carcere. Nei
siti, oltre agli appelli per "accendere una candela azzurra", compaiono foto
di minori semi-nudi e chiari inviti al sesso libero tra adulti e
adolescenti. Di fronte ad un tale scempio, ci appelliamo all'Unione Europea,
all'Unicef e a tutte le istituzioni affinchè il "Boy love day" non si
celebri e affinchè vengano oscurati tutti i siti Internet dove si sta
propagando questa iniziativa. Occorre reagire con forza e sostenere questa battaglia di civiltà per la tutela dei nostri figli e dei bambini di tutto il mondo dall'orrore degli
abusi e delle violenze.
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12 Giugno Giornata internazionale contro lo sfruttamento dell'Infanzia
L'infanzia negata, bambini al lavoro
Sono almeno 200 milioni, secondo le stime dell'International Labour Organization, i ragazzini che anziché giocare si spezzano la schiena nei campi o in fabbrica
Oggi la Giornata internazionale: dibattiti e iniziative in tutto il mondo
Il gioco di 200 milioni di bambini: lavorare
Cifre impressionanti sullo sfruttamento dell'infanzia ai fini produttivi. Un fenomeno anche italiano: 500 mila i ragazzini operai
MILANO - Oggi è la Giornata Internazionale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, un appuntamento che vede impegnati governi e associazioni per trovare soluzioni che tutelino l’infanzia sfruttata. Secondo i dati forniti dall’International Labour Organization (ILO) sono più di 200 milioni i minori lavoratori nel mondo (di età compresa tra i 5 e i 17 anni), dei quali oltre 120 milioni sono quelli coinvolti in attività a rischio.
POVERTA' E ISTRUZIONE - Sul banco d’accusa, anche da noi, è il bisogno di contribuire direttamente all’economia di casa e l’impossibilità di accedere a un’istruzione adeguata, soprattutto al Sud. In particolare, come denuncia Save the Children, in alcune zone del meridione ci sono dei fattori che espongo maggiormente bambini e ragazzi al rischio di sfruttamento: elevati livelli di povertà minorile, ampie fasce di popolazione con titoli di studio medio-bassi, famiglie numerose con più di un minore a carico, dispersione scolastico-formativa e una notevole diffusione del lavoro nero.
BIMBI SCHIAVI - Particolarmente critica è la situazione dei minori stranieri che giungono in Italia o in altri Paesi europei senza i genitori, in cerca di fortuna. Ad attendere molti di loro non ci sono scuola, lavoro, né tanto meno possibilità di integrazione con altri coetanei ma solo forme di schiavitù a scopo di prostituzione, accattonaggio o attività illegali. Secondo l’Unicef sono quasi 6 milioni i bambini schiavi in tutto il mondo, tra i quali oltre 1 milione sono solo le vittime della “tratta”. Si tratta di violazioni che la Convenzione OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) n.182 del 1999 definisce come “le più gravi forme di sfruttamento del lavoro minorile”. Situazioni gravissime che non vanno, però, confuse con il lavoro minorile in generale.
RISCATTO SOCIALE - Accanto a forme di lavoro che violano i diritti per l’infanzia, ve ne sono altre che aiutano lo sviluppo psico-fisico e il sostentamento del bambino stesso. È recente, per esempio, la denuncia fatta in Messico dall'organizzazione Matraca, da sempre impegnata nel sostegno dei diritti dell'infanzia lavoratrice, che contesta la criminalizzazione subita dai bambini e adolescenti che svolgono attività, per lo più come ambulanti, per le strade dello stato di Veracruz (nella parte orientale del Paese). Il fatto di essere confusi con i delinquenti, ha portato questi piccoli ad essere oggetti di repressioni e maltrattamenti da parte della polizia. Ma non solo. In paesi come l’India, le politiche di abolizione indiscriminata del lavoro minorile vengono bocciate perché non ci sono alternative valide al sostentamento dei bambini e delle loro famiglie. In altri casi, il lavoro minorile è visto come uno strumento per nobilitare le persone. È il caso di soggetti che hanno subito dei traumi molto gravi, come gli ex bambini soldato del Congo, e che grazie a delle attività lavorative in giovane età riescono a cambiare il loro destino.
OBIETTIVO AGRICOLTURA - Quest’anno la Giornata Internazionale contro lo sfruttamento del lavoro minorile sarà dedicata all’agricoltura che vede coinvolti, in qualità di lavoratori, sempre più bambini e adolescenti. Per l’occasione, l’International Labour Organization ha stretto un’alleanza con le principali organizzazioni del settore (prima tra tutte la Fao) per studiare insieme strategie e programmi per contrastare il fenomeno. Le attività in programma per oggi e i prossimi giorni riguardano la firma di una Dichiarazione di alleanza tra le Organizzazioni coinvolte, attività di sensibilizzazione nelle scuole, conferenze e dibattiti in tutto il mondo.
articolo di Chiara Bidoli Corriere della sera.
Di seguito il link per leggere l'articolo direttamente sulla pagina web del giornale Corriere della sera
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/12/lavoro_minorile_mondo.shtml
Di seguito il link per leggere l'articolo direttamente sulla pagina web del giornale Corriere della sera
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/12/lavoro_minorile_mondo.shtml
(Guarda Galleria Immagini Infanzia Rubata)
Foto Bambini al lavoro, una piaga che in tutto il mondo riguarda almeno 200 milioni di minori. La denuncia è dell'International Labour Organization (Ilo), che mette a disposizione queste immagini (foto Ilo)
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Clicca su questo link di seguito per ascoltare la canzone di impegno per la Pace: "Terre Rubate"
Perla Giornata mondiale dedicata ai Bambini schiavi del 12 Giugno
Dedicata ai Diritti dell’Infanzia negata e violata (e ricordando " IQBAL MASIH " ).
Canzone contro lo sfruttamento minorile, contro i bambini soldato…
Per
Dedicata ai Diritti dell’Infanzia negata e violata (e ricordando " IQBAL MASIH " ).
Canzone contro lo sfruttamento minorile, contro i bambini soldato…
Segue articolo 2 tratta da Il sole 24 ore
Infanzia rubata per 218 milioni di bambini costretti a lavorare
di Nicoletta Cottone , 12 Giugno 2007
Infanzia rubata ogni giorno per 218 milioni di bambini, costretti a lavorare e privati dell'istruzione, della salute e del gioco. Bambini obbligati a lunghe ore di lavoro, vittime dell'esposizione a pesticidi tossici, a esalazioni nocive, costretti a trasportare carichi pesanti con conseguenze in grado di compromettere la salute e la crescita. Così tanti nel mondo, che se tutti i bambini che lavorano in agricoltura popolassero un paese, sarebbe l'ottavo paese più grande del globo.
La Fao, nella Giornata mondiale contro il lavoro minorile, chiede di mettere come priorità nell'agenda politica internazionale la fine al lavoro minorile in agricoltura. Si calcola, infatti, che nel mondo il fenomeno del lavoro minorile coinvolga 218 milioni di minori, il 70% dei quali occupati in agricoltura. Si tratta di stime per difetto visto che il lavoro minorile è spesso clandestino ed elude le stime ufficiali sull'occupazione.
«È inaccettabile - ha detto Jose Maria Sumpsi Vinas, vice direttore generale della Fao, del Dipartimento agricoltura e difesa del consumatore - che ogni giorno al mondo vi siano oltre 132 milioni di bambine e bambini tra i 5 ed i 14 anni d'età costretti a lavorare sui campi, in condizioni spesso molto dure e rischiose per la loro salute». Per Vinas la strategia vincente contro il lavoro minorile è lavorare alla riduzione della povertà nelle zone rurali dei Paesi in via di sviluppo, offrendo opportunità alternative di reddito. Ma non solo. È anche necessario affrontare i problemi legati alla salute e alla sicurezza sul lavoro in agricoltura, controllando la gestione dei pesticidi e assicurando uno sviluppo sostenibile.
Per affrontare il problema del lavoro minorile in agricoltura è stata firmata oggi a Ginevra una nuova partnership tra la Fao, l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, l'Unione internazionale delle Associazioni di lavoratori nei settori alimentazione, agricoltura, alberghi, ristoranti, catering, tabacco e affini, la Federazione Internazionale produttori agricoli e l'Istituto Internazionale di ricerca sulle politiche alimentari.
La giustificazione più comune di datori di lavoro e intermediari senza scrupoli è che l'impiego di manodopera minorile è legata alla presunta insostituibilità delle piccole mani per lavori come la tessitura dei tappeti, la rccolta delle foglioline di the o dei fiori. «Ma studi dell'Ilo – sottolinea Jose Maria Sumpsi Vinas - condotti in industrie pericolose come la produzione di vetro o la pulitura dei diamanti, hanno dimostrato quanto ciò non corrisponda al vero. In agricoltura, come negli altri settori, non c'è lavoro che un adulto non possa fare egualmente bene, se non meglio». La tragica verità è che i bambini richiedono meno garanzie, sono più facilmente sfruttabili e soprattutto sono molto più economici: svolgono lo stesso lavoro degli adulti per pochi spiccioli. L'agricoltura, l'industria estrattiva e il settore edile sono i settori più pericolosi in termini di decessi e di incidenti sul lavoro per i bambini.
Alcuni Paesi poveri sono però riusciti a ridurre la piaga del lavoro minorile, come, per esempio, lo stato del Kerala, in India. In America latina e Carabi fra il 2000 e il 2004 è diminuito dal 16 al 5% il numero dei bambini al lavoro ed è calato del 26% quello dei minori coinvolti in lavori pericolosi. «Partecipare in qualche modo a un'agricoltura di sussistenza, nell'ambito del nucleo familiare, soprattutto se questo non comporta oneri pesanti e non interferisce con la scolarizzazione - dice Eve Crowley, esperta senior della Divisione Fao Pari opportunità, equità ed impiego rurale - è perfettamente legittimo, e può anzi essere importante per sviluppare conoscenze e abilità importanti per svolgere un lavoro nel futuro. Al contrario, il lavoro che arreca danno, che è fonte di sfruttamento, che nuoce alla salute, e depriva del diritto di andare a scuola non è mai e in alcun modo giustificabile». Secondo la Fao riuscire a eliminare il lavoro minorile nelle sue forme più gravi, più rischiose e di maggiore sfruttamento è possibile, ma occorre uscire dal muro di silenzio e d'indifferenza che circonda questo fenomeno.
Di seguito il link per leggere l'articolo direttamente sulla pagina web del giornale Il sole 24 ore
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/06/fao-infanzia.shtml?uuid=956985c2-18c7-11dc-82ce-00000e251029&DocRulesView=Libero
*********************************************
In tema sull'argomento.
Riportiamo anche il testo di una canzone inviata ad Agnese, dedicata a "Iqbal Masih". Il testo è stato scritto da un amico di Scafati (Salerno) "Luigi Cerra (contatti: luigi.cerra@libero.it )", dopo alcuni giorni della morte del piccolo Iqbal . La canzone ha lo scopo di dare il proprio contributo affinchè storie come queste vengano ricordate e riuscire così a mantenere alta l'attenzione della popolazione mondiale nei riguradi di alcune piaghe che affliggono l'umanità e tra queste lo sfruttamento minorile, che purtroppo si trova fra i primi posti in classifica.
Anche se nel mondo non c'è,
non c'è un modo facile per raccontare.
Anche se si tratta di tè
che non hai vissuto mai in un modo normale.
Appena cinque anni è già lì,
vicino ad un tappeto persiano
quello che vendono qui.
Spendi la tua vita così,
prigioniero di un lavoro che non ha pietà
nemmeno della tua tenera ètà.
Dimmi tu questo mondo cos'è.
E' forse una partita di pallone da vendere.
Forse perchè conta di più,
il mercato di tutto quello che si vince o si perde.
Eppure non si parla di tè
tu cancellato da questo mondo
dal tempo , dai suoi rè.
Forse perchè denaro non fà
la triste storia che stò raccontando ora quà.
Corri, corri, corri
e non fermarti mai.
Continua anche se forse non vedrai.
combattere come tè
un'altro che non si arrenderà
quaggiù, laggiù.
Appena sette anni e già lì
così piccolo ma pronto a ribellarsi al mondo intero.
Eroe contro il padrone che fà,
che fà di tutto per nascondere questa realtà
Eppure non ci si cura di tè
se non per false trasmissioni o spettaccoli su di tè.
Perchè non importa a chi sà
la triste storia che
stò raccontando ora quà.
Corri, corri, corri
e non fermarti mai.
Combatti anche se forse morirai.
Mille altri come tè, verranno
e non si arrenderanno quaggiù, laggiù.
Appena undici anni e già lì
disteso sopra un letto bianco
ora non parli più.
Per tè hanno deciso così
Eroe per un lavoro che non ha pietà
nemmeno della tua tenerà età.
(Deposito SIAE - Copyright)
Ascolta il file musicale mp3 della canzone. Provino registrato dall'autore, clicca sul link di seguito per ascoltare, poi aspetta alcuni secondi (tempo dipendende dal server da cui ci si lollega) per il caricamento del file.
http://www.agneseginocchio.it/mp3/Eroe.mp3
Luigi Cerra ( Aprile 1995)
La Fao, nella Giornata mondiale contro il lavoro minorile, chiede di mettere come priorità nell'agenda politica internazionale la fine al lavoro minorile in agricoltura. Si calcola, infatti, che nel mondo il fenomeno del lavoro minorile coinvolga 218 milioni di minori, il 70% dei quali occupati in agricoltura. Si tratta di stime per difetto visto che il lavoro minorile è spesso clandestino ed elude le stime ufficiali sull'occupazione.
«È inaccettabile - ha detto Jose Maria Sumpsi Vinas, vice direttore generale della Fao, del Dipartimento agricoltura e difesa del consumatore - che ogni giorno al mondo vi siano oltre 132 milioni di bambine e bambini tra i 5 ed i 14 anni d'età costretti a lavorare sui campi, in condizioni spesso molto dure e rischiose per la loro salute». Per Vinas la strategia vincente contro il lavoro minorile è lavorare alla riduzione della povertà nelle zone rurali dei Paesi in via di sviluppo, offrendo opportunità alternative di reddito. Ma non solo. È anche necessario affrontare i problemi legati alla salute e alla sicurezza sul lavoro in agricoltura, controllando la gestione dei pesticidi e assicurando uno sviluppo sostenibile.
Per affrontare il problema del lavoro minorile in agricoltura è stata firmata oggi a Ginevra una nuova partnership tra la Fao, l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, l'Unione internazionale delle Associazioni di lavoratori nei settori alimentazione, agricoltura, alberghi, ristoranti, catering, tabacco e affini, la Federazione Internazionale produttori agricoli e l'Istituto Internazionale di ricerca sulle politiche alimentari.
La giustificazione più comune di datori di lavoro e intermediari senza scrupoli è che l'impiego di manodopera minorile è legata alla presunta insostituibilità delle piccole mani per lavori come la tessitura dei tappeti, la rccolta delle foglioline di the o dei fiori. «Ma studi dell'Ilo – sottolinea Jose Maria Sumpsi Vinas - condotti in industrie pericolose come la produzione di vetro o la pulitura dei diamanti, hanno dimostrato quanto ciò non corrisponda al vero. In agricoltura, come negli altri settori, non c'è lavoro che un adulto non possa fare egualmente bene, se non meglio». La tragica verità è che i bambini richiedono meno garanzie, sono più facilmente sfruttabili e soprattutto sono molto più economici: svolgono lo stesso lavoro degli adulti per pochi spiccioli. L'agricoltura, l'industria estrattiva e il settore edile sono i settori più pericolosi in termini di decessi e di incidenti sul lavoro per i bambini.
Alcuni Paesi poveri sono però riusciti a ridurre la piaga del lavoro minorile, come, per esempio, lo stato del Kerala, in India. In America latina e Carabi fra il 2000 e il 2004 è diminuito dal 16 al 5% il numero dei bambini al lavoro ed è calato del 26% quello dei minori coinvolti in lavori pericolosi. «Partecipare in qualche modo a un'agricoltura di sussistenza, nell'ambito del nucleo familiare, soprattutto se questo non comporta oneri pesanti e non interferisce con la scolarizzazione - dice Eve Crowley, esperta senior della Divisione Fao Pari opportunità, equità ed impiego rurale - è perfettamente legittimo, e può anzi essere importante per sviluppare conoscenze e abilità importanti per svolgere un lavoro nel futuro. Al contrario, il lavoro che arreca danno, che è fonte di sfruttamento, che nuoce alla salute, e depriva del diritto di andare a scuola non è mai e in alcun modo giustificabile». Secondo la Fao riuscire a eliminare il lavoro minorile nelle sue forme più gravi, più rischiose e di maggiore sfruttamento è possibile, ma occorre uscire dal muro di silenzio e d'indifferenza che circonda questo fenomeno.
Di seguito il link per leggere l'articolo direttamente sulla pagina web del giornale Il sole 24 ore
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/06/fao-infanzia.shtml?uuid=956985c2-18c7-11dc-82ce-00000e251029&DocRulesView=Libero
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In tema sull'argomento.
Riportiamo anche il testo di una canzone inviata ad Agnese, dedicata a "Iqbal Masih". Il testo è stato scritto da un amico di Scafati (Salerno) "Luigi Cerra (contatti: luigi.cerra@libero.it )", dopo alcuni giorni della morte del piccolo Iqbal . La canzone ha lo scopo di dare il proprio contributo affinchè storie come queste vengano ricordate e riuscire così a mantenere alta l'attenzione della popolazione mondiale nei riguradi di alcune piaghe che affliggono l'umanità e tra queste lo sfruttamento minorile, che purtroppo si trova fra i primi posti in classifica.
EROE PER UN LAVORO
Anche se nel mondo non c'è,
non c'è un modo facile per raccontare.
Anche se si tratta di tè
che non hai vissuto mai in un modo normale.
Appena cinque anni è già lì,
vicino ad un tappeto persiano
quello che vendono qui.
Spendi la tua vita così,
prigioniero di un lavoro che non ha pietà
nemmeno della tua tenera ètà.
Dimmi tu questo mondo cos'è.
E' forse una partita di pallone da vendere.
Forse perchè conta di più,
il mercato di tutto quello che si vince o si perde.
Eppure non si parla di tè
tu cancellato da questo mondo
dal tempo , dai suoi rè.
Forse perchè denaro non fà
la triste storia che stò raccontando ora quà.
Corri, corri, corri
e non fermarti mai.
Continua anche se forse non vedrai.
combattere come tè
un'altro che non si arrenderà
quaggiù, laggiù.
Appena sette anni e già lì
così piccolo ma pronto a ribellarsi al mondo intero.
Eroe contro il padrone che fà,
che fà di tutto per nascondere questa realtà
Eppure non ci si cura di tè
se non per false trasmissioni o spettaccoli su di tè.
Perchè non importa a chi sà
la triste storia che
stò raccontando ora quà.
Corri, corri, corri
e non fermarti mai.
Combatti anche se forse morirai.
Mille altri come tè, verranno
e non si arrenderanno quaggiù, laggiù.
Appena undici anni e già lì
disteso sopra un letto bianco
ora non parli più.
Per tè hanno deciso così
Eroe per un lavoro che non ha pietà
nemmeno della tua tenerà età.
(Deposito SIAE - Copyright)
Ascolta il file musicale mp3 della canzone. Provino registrato dall'autore, clicca sul link di seguito per ascoltare, poi aspetta alcuni secondi (tempo dipendende dal server da cui ci si lollega) per il caricamento del file.
http://www.agneseginocchio.it/mp3/Eroe.mp3
Luigi Cerra ( Aprile 1995)