mercoledì 6 giugno 2007

Discarica "Lo Uttaro", la preghiera di Agnese Ginocchio



dal portale:
http://www.pupia.tv/caserta/notizie/00083.html


Lo Uttaro, la preghiera di Agnese Ginocchio

di Redazione del 10/06/2007 in Ambiente -Pupia TV***********************

La piazza del popolo della Pace

Alessia Grossi (da L' UNITA' )online


http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=66648

Piazza del Popolo colorata di bandiere e spiata dagli elicotteri l'abbiamo vista altre volte. Ma in questo caso le bandiere forse sono varie e colorate rispetto a quelle delle scorse manifestazioni e gli elicotteri non stanno contando i manifestanti ma sorvolano l'intera città per tenere sotto controllo tutto, corteo compreso.
Una bandiera su tutte sventola in questo nove giugno segnato dall'arrivo del presidente americano George W. Bush, quella arcobaleno portatrice di pace. Tutt'intorno all'obelisco al centro della piazza quella di Rifondazione comunista, quella dei Comunisti italiani, quella verde con il sole che ride, e in più il simbolo appena sbocciato della Sinistra Democratica completano la gamma di colori.
Le bandiere sono il simbolo dei partiti che hanno aderito al sit-in della pace organizzato dall'Arci, sindacati e movimenti per la pace.
Sullo sfondo del palco allestito per la festa che andrà avanti per tutta la sera fino alle 23,00 campeggia la scritta Con l'altra America, sotto solo lo striscione attaccato alle inferriate del palco ricorda che la data della manifestazione non è casuale: Fermiamo tutte le guerre di Bush.
Intorno la polizia in assetto di guerra presidia le entrate e una transenna leggera delimita i confini entro cui devono restare i manifestanti. Ma non mancano gli inconvenienti. Un gruppo di destra si inserisce con i propri striscioni tra lo stand di Rifondazione comunista e quello dei Comunisti Italiani. Nasce il primo equivoco tra manifestanti e polizia che è presto risolto con il fermo di un malcapitato giornalista.
Sono le 16.00 e alle bandiere cominciano ad aggiungersi gli striscioni. I giovani comunisti italiani attaccano: Nessuno scudo tra noi e le stelle. Il coordinamento dei comitati di Vicenza: No al Dal Molin, Vicenza città di pace, Vicenza non è una colonia Usa. Le donne incalzano: Le donne ripudiano la guerra.
Ma la piazza del popolo pacifista non è solo italiana. Ci sono i cubani chiedono la liberazione dei cinque giovani connazionali detenuti nelle carceri nordamericane.
E non ci si dimentica della Giornata globale di Azione contro i 40 anni di occupazione israeliana dei territori palestinesi. «All'ingresso alla piazza verso via del Corso, abbiamo ricreato un check-point con pistole ad acqua. Chiunque passi di lì viene bloccato» - ci dice Erasmo Palazzotto, responsabile dei Giovani Comunisti. «Abbiamo voluto inserire anche qualche contenuto in questo sit - in per la pace per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della libertà negata a chi, come i palestinesi, ogni mattina per andare a lavoro viene sottoposto a questo calvario», aggiunge.
«La piazza come tradizione, ma anche come segno di presenza di un partito che è al governo e nelle istituzioni come fuori si impegna perché il tema della pace non sia dimenticato» - spiega così la decisione di partecipare al raduno e non al corteo il responsabile della Federazione di Roma dei Comunisti Italiani Massimo Cappuccini. «Siamo contro la politica guerrafondaia di Bush, ma non contro il governo, la partecipazione al corteo ci sembrava fare una confusione tra le due cose» conclude Cappuccini.
«Se pensiamo che prima dei rifugiati politici ci sono 135 milioni di profughi ambientali e che quasi sempre le guerre nascono da problematiche ambientali come quella del petrolio o dell'acqua, si capisce perché noi ambientalisti non potevamo mancare l'occasione di questo appuntamento» chiariscono al presidio di Legambiente. «Anche perché dopo la fuga dalle proprie responsabilità da parte degli Usa al G8 che si è appena concluso non possiamo accettare che le cose continuino così». Iraq e clima, no alle guerre di Bush si legge sul loro striscione. La festa della pace ha inizio, anche se con un leggero ritardo, le strade sono chiuse e i treni bloccati, l'afflusso previsto non inizierà prima di qualche ora, si aspetta pazientemente la fine del corteo.

Pubblicato il: 09.06.07
Modificato il: 09.06.07 alle ore 19.36

FERMIAMO la GUERRA !!! No Bush ! STOP The War!!!

COMUNICATO U.S. CITIZENS FOR PEACE AND JUSTICE Roma, 09-06-2007



Agnese GinocchioCASERTA. La “preghiera” con cui Agnese Ginocchio, cantautrice e leader del Movimento per la Pace, chiede di liberare Terra di Lavoro dal “flagello” della discarica in località “Lo Uttaro”.

Continuate e Chiedete a Dio la grazia di liberarci da questo flagello della discarica casertana, perché quando i tentativi umani si rivelano inutili, bisogna ammettere la propria sconfitta ed affidarci nelle mani di Dio, affinché Lui che è il vincitore, allontani questo flagello dalla nostra provincia e regione, e possa tornare presto a sorgere il sole della speranza come il verde della Pace. Oggi domenica 10 è la Solennità del Corpus Domini, chiediamo a Dio questa grazia. Io da parte mia già lo sto facendo. Ma è necessario invocare da più parti la stessa cosa ed unire alla preghiera anche il digiuno e i sacrifici (Madonna di Fatima e Regina della Pace di Medjugorie).

AGNESE GINOCCHIO

Lo Uttaro - Video Finotti
Quando gli apostoli chiesero a nostro Signore il perché non avevano potuto scacciare dei demoni con la sola imposizione delle mani, Nostro Signore, Re, Sacerdote e profeta della Pace rispose che certi demoni sulla terra (che si manifestano oggi attraverso le tante tragedie umanitarie, disordini sociali, leggi che violano la vita, danni all'ambiente e alla salute, dunque i rifiuti e le discariche....) che sono i più forti, non potevano essere scacciati solo con la semplice imposizione delle mani, ma con il digiuno e la preghiera ( sacrifici, vita retta e sobria, impegno e carità...). In uno dei messaggi profetici degli ultimi tempi, la Regina della Pace a Medjugorie aveva rivelato che lo scopo del demonio è quello di distruggere il mondo intero e con esso la vita e l'uomo creato da Dio. Bisogna impedirlo con la preghiera ed il digiuno( Messaggio di Maria SS. ma Regina della Pace Medjugorie). Anche Zanotelli ripete spesso queste cose. Io faccio eco alle sue parole ed essendo per la Pace senza se e senza ma, non posso starmene zitta. Ho il dovere di dire che senza implorare aiuto e discernimento dall'alto, tutti i nostri sforzi umani risulteranno vani e inutili. Altro che decidere per il bene comune e per la Pace. Si deciderà per la morte di tutti! "Se avrete fede quando un granellino di senapa - disse Gesù, il buon Maestro che ci insegnò la vera Arte dell'Amore - potrete dire a quel monte di crollare ed esso vi obbedirà o dire a quel colle: "Spostati" ed esso si sposterà!". E' Dio che ha potere di cambiare i cuori e di compiere prodigi. Di far sgorgare dalle rocce aride l'acqua zampillante della Vita. Di riempire e trasformare quelle spodestate cave che circondano le nostre terre e quelle valli della desolazione materializzate nella mega discarica Uttaro - la grande Babele della perdizione - volute ostinatamente innalzare dall' arroganza del potere umano, in giardini e colli verdeggianti . Per Lui nulla è impossibile. Chiediamogli dunque di liberarci dal flagello, ovvero dalla maledizione della discarica Lo Uttaro e rifiuti in provincia di Caserta e Campania tutta, e in primis chiediamogli di "Toccare i cuori di coloro" (i nostri politici) che ora non vedono e ne odono le voci della Vita e del popolo che implora: "Liberazione da questo immane disastro in Terra di Lavoro"! Amen! Dio ascoltaci!". Buona Pace, perché vinca la vita! Passaparola. Shalom.
HA RAGIONE IL MINISTRO FERRERO, DICONO GLI AMERICANI DI ROMA
Spett.le Redazione,
Dai telegiornali d'ieri (8.6.07) abbiamo saputo che l'on. Casini chiede le
dimissioni al Ministro Ferrero per aver chiamato il Presidente Bush "un
guerrafondaio." Noi, invece, elogiamo il Ministro.
Come cittadini statunitensi di Roma saremo in piazza oggi con la foto di
una delle tante manifestazioni recenti negli Stati Uniti in cui si vedono
cartelli con l'immagine di Bush e la parola "warmonger", ossia
"guerrafondaio (vedi immagine allegata). Questa foto apparirà pure nei
nostri volantini (vedi testo allegato). Non solo, ma la parola verrà
detta anche dal palco di Piazza del Popolo dalla nostra portavoce,
Stephanie Westbrook, invitata a parlare per l'occasione.
Infatti, non esitiamo per nulla a definire "guerrafondaia" la politica
"neocon" di Bush poiché lo è dichiaratamente. Basta leggere le
pubblicazioni "neocon" per rendersi conto di una volontà esplicita a
creare un impero americano nel mondo tramite l'uso di mezzi militari
quando servono a tal fine.
Ferrero non ha fatto altro, dunque, che constatare una ovvietà per chi
segue la politica americana e sa l'ispirazione "neocon" della politica
estera di Bush.
Peraltro il moralismo di Casini ci stupisce doppiamente. Non ricordiamo,
infatti, una sua censura dell'allora Presidente del Consiglio Berlusconi
quando quest'ultimo paragonò l'Eurodeputato Schultz ad un kapò termine
volutamente offensivo, non una semplice constatazione di orientamento
politico discutibile, come nel caso di Ferrero.
Ciò che offusca il linguaggio di troppi politici; ed allontana la gente
dalla politica; è proprio il non chiamare le cose con il loro nome.
L'on. Casini vorrebbe imporre un linguaggio stucchevole ed ipocrita al
ministro Ferrero? Noi, invece, siamo lieti di sentire finalmente un
politico che parli chiaro.
Patrick Boylan
U.S. Citizens for Peace and Justice ; Rome
http://www.peaceandjustice.it/
info@peaceandjustice.it
Recapiti personali;
email: patrick@boylan.it
telefoni: 06-491973, 328-0695861
posta: via dei Vestini 12, 00185 Roma.
sito: http://www.boylan.it/

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"Bush ci ha intrappolati in una guerra senza fine".
Sent: Saturday, June 09, 2007 6:22 PM
"Bush ci ha intrappolati in una guerra senza fine"(Fonte Il Manifesto)

Parla Logan Laituri, il reduce dall'Iraq oggi in piazza a Roma.Irene Alison.
Roma Nella sua cassetta delle lettere, in California, forse c'è già una
cartolina che lo aspetta. "Potrebbero richiamarmi al fronte da un momento
all'altro". Logan Laituri ha 25 anni, non porta più l'uniforme, ma è ancora
ufficialmente un soldato.Dopo un anno a Kirkuk, nel 2002, ha deciso "di non voler ammazzare nessuno"ed è diventato obiettore di coscienza. Oggi è a Roma per spiegare, alla folla anti-Bush riunita a piazza Navona, le ragioni degli Iraq veterans against the war: ritiro immediato delle truppe e supporto alla ricostruzione .
Che cosa rispondete all'obiezione di Bush, secondo cui il ritiro
provocherebbe un'escalation della guerra civile? L'occupazione è una delle principali cause dell'instabilità in Iraq e delle centinaia di morti da entrambe le parti.
Con un ritiro immediato è probabile una momentanea escalation , ma più
restiamo lì più rimandiamo il momento in cui la violenza comincerà a
scemare. La vera preoccupazione di Bush, comunque, non è la stabilità dell'Iraq ma è
che per lui il ritiro è un'ammissione di sconfitta.
Quali potrebbero essere le tappe di una exit strategy?
Il problema principale non è "quale strategia adottare", ma "adottare una
strategia". Non possiamo solo rimandare il problema dicendo che il ritiro
porterebbe il caos, perché il caos c'è già. Rispediamo in America soldati
morti o feriti a una velocità tale che non possiamo rimpiazzarli.
Tutti gli altri paesi hanno intrapreso un processo di ritiro, mentre qual è
la strategia di Bush? Aumetare ancora le truppe...
Che pensate della scelta dei democratici al Congresso di rinunciare a
fissare la data del ritiro in cambio del sostegno repubblicano su alcune
misure sociali? Non sono ragioni sufficienti a giustificare la rinuncia sul ritiro.
I soldi sprecati per questa guerra assurda influenzano le condizioni di vita
degli americani. Abbiamo 5,8 miliardi di dollari al mese di spese belliche e meno del 5% del
budget per le politiche sociali. È preoccupante: il modo in cui spendiamo i nostri soldi riflette quello che siamo e il nostro senso morale.
Dalle inchieste sul fronte, i soldati Usa appaiono ormai molto demotivati..

Obiezioni di coscienza e diserzioni sono aumentate di pari passo con il
numero delle chiamate al fronte, cresciuto in maniera esponenziale.
Il dissenso però non sempre trova modo di manifestarsi: un soldato che vuole
lasciare l'esercito o anche solo chiedere la consulenza di uno psicologo o
di un avvocato è ostacolato in ogni modo.
Quali erano i vostri rapporti con i soldati iracheni?
Non c'è mai stata una grande fiducia nell'esercito iracheno, già quando ero
al fronte avevamo il sospetto che alcuni sostenessero le azioni dei ribelli,
e gli ultimi avvenimenti hanno solo aumentato questa diffidenza.
Durante il training delle truppe irachene, al poligono di tiro, avevamo
sempre paura di finire nel loro mirino.
Temevamo che ci colpissero, un po' perché non sapevano sparare, e un po'
perché sospettavamo che volessero ammazzarci.
Che rapporti avevate con i civili, e quanto la eventualità di ucciderli era
considerata inevitabile? In guerra dire che qualcosa è "inevitabile" diventa giustificazione per
tutto. I soldati sono disposti a fare qualsiasi cosa per tornare a casa: dimmi chi
devo ammazzare e lo farò. Le atrocità di alcuni soldati sono il frutto dell'
affidamento in un sistema fondato sulla violenza.
L'esercito è composto da volontari.
Ma quanto incidono sulla libera scelta le promesse di guadagno con cui
vengono reclutati i giovani più poveri?
Quando uno ti punta una pistola alla testa e ti dice "o ti ammazzi da solo o
ti ammazzo io", c'è libertà di scelta? L'80% degli arruolati viveva in
povertà prima di entrare nell'esercito e proveniva dalle comunità a basso
reddito dei centri urbani. Io faccio parte del 20% di fortunati, mi sono arruolato per pagarmi le spese del college, ma quando l'ho fatto mi sentivo rappresentato
dall'amministrazion
e in carica, Bush non aveva ancora trascinato nel fango
la reputazione degli americani.
Quanto ha contato, nel sostegno alla guerra, la convinzione degli americani
dell' "esportabilità
" del loro modello politico-culturale?
L'introduzione forzata della democrazia in Iraq ha solo incrementato lo
scontro tra sunniti e sciiti: ognuno guarda l'altro come un potenziale
usurpatore. Ma prima della democrazia, la preoccupazione degli americani è che il
proprio figlio non torni a casa in una bara. Il 63% è ormai contrario alla guerra, hanno bisogno di qualcuno che incarni questo dissenso.
Magari Barak Obama può farlo. Io spero solo che la prossima non sia un'altra elezione inutile, con un altro presidente qualunque.
E che l'Iraq non sia solo un altro Vietnam.
Il manifesto
comprendere senza agire e' non comprendere

FERMIAMO LA GUERRA. STOP THE WAR !!!
Leggi e ascolta :" FERMIAMO la GUERRA " (Canzone di impegno per la Pace della cantautrice internazionale per la Pace Agnese Ginocchio, dedicata alla Giornata mondiale della Pace, contro tutte le guerre globali e le guerre di mafia nel mondo)
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Il Collecini di San Leucio(Caserta) nominata PRIMA "Scuola Ambasciatrice di Pace"



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assopace.nazionale@assopace.org
http://www.assopace.org/.

Agnese alla giornata Mondiale della Pace contro la guerra, Roma. No Bush!


Leggi e ascolta :" FERMIAMO la GUERRA " (Canzone di impegno per la Pace della cantautrice internazionale per la Pace Agnese Ginocchio, dedicata alla Giornata mondiale della Pace, contro tutte le guerre globali e le guerre di mafia nel mondo)




L' istituto autonomo comprensivo "F. Collecini" di San Leucio", diretto da Michele Lamacchia, ora gode del primato di essere, nel capoluogo casertano e provincia compresa, la prima: "Scuola aperta alla Pace, Ambasciatrice e Testimone per la Pace". A conferire l'importante riconoscimento il: "Movimento Internazionale per la Pace ed il Movimento degli Ambasciatori, Testimoni ed Artisti per la Pace, Arcobaleno", presieduto in terra di lavoro dalla testimonial ed esponente del Movimento, già nota cantautrice internazionale per la Pace Agnese Ginocchio, premiata dall' Unicef come da altre Organizzazioni nazionali, per il suo forte impegno sociale, civile e umano. La cerimonia di nomina tenutasi presso il teatro SS.mo Nome di Maria in Puccianiello di Caserta lo scorso 4 Giugno 2007, è avvenuta al termine della rappresentazione teatrale sul tema della povertà e bullismo( e connessi), che ha visto protagonisti gli allievi dell' istituto, in particolare delle classi IV e V di San Leucio e di Ercole, sotto l'egida regia della docente Angela Calabretti, motore pulsante del Collecini, con la collaborazione del corpo docente della scuola. Nell'anno delle pari opportunità, incaricata a consegnare il prestigioso riconoscimento al preside Michele Lamacchia, una 'Donna' e figura istituzionale autorevole, molto sensibile alle problematiche umane e sociali: la dott.ssa Adriana D'Amico, Assessore alle politiche sociali e immigrazione del Comune di Caserta, città per la Pace. Il preside Michele La Macchia visibilmente commosso, ricordando uno slogan dell' Unicef che recita: "Finchè gli occhi di un bambino saranno tristi, non ci sarà mai Pace nel mondo", ha ringraziato l' Assessore Adriana D'Amico per la consegna del riconoscimento ed Agnese Ginocchio per averglielo conferito. Ha voluto quindi dedicare questo premio all'intero corpo docente del comprensivo Collecini di cui Egli è dirigente, che si adopera con particolare dedizione all'educazione degli allievi verso i grandi valori della Vita. La Collecini nominata Scuola Ambasciatrice di Pace, deve essere di esempio per tutte le restanti scuole e farsi promotrice dei grandi Valori della Pace, Solidarietà, Legalità, Dialogo, Giustizia, tolleranza, Diritti Umani e così via. "Questo riconoscimento rappresenta un' importante traguardo e un forte segnale di Speranza per la nostra terra di lavoro-ha dichiarato Ginocchio- nonostante le sconfortanti e allarmanti notizie che ci sopraggiungono dal mondo, dai fronti della guerra e per quanto riguarda la nostra provincia e regione, da quello dei rifiuti in cui le stesse versano". Presente sul palco alla cerimonia di premiazione anche la docente Rosa Arbolino, rappresentante nel nostro territorio del mondo dell' associazionismo, volontariato, arte e cultura per la Pace.




foto della manifestazione "Premiazione Collecini Scuola Ambasciatrice di Pace". Didascalia foto 1. Al centro da sx: Assessore Adriana D'Amico, Preside Lamacchia, Agnese Ginocchio, Rosa Arbolino, Angela Calabretti e allievi istituto.


(Segue articolo svolgimento Manifestazione teatrale del 4 Giugno 2007 )

La manifestazione rappresentazione teatrale di fine anno scolastico svoltasi presso il teatro SS.mo Nome di Maria in Puccianiello di Caserta lo scorso 4 Giugno 2007, promossa dall' istituto autonomo comprensivo "F. Collecini" di San Leucio", diretto da Michele Lamacchia, a conclusione dei temi affrontati durante l'anno ( povertà, bullismo, solidarietà, tolleranza e Pace), con l'intento di lanciare un forte messaggio di Pace, dialogo, solidarietà e legalità, è stata suddivisa in due atti dal titolo: "L'orologio dell'Amore non ha lancette" e: " I Bull...oni della città" . Gli allievi dell'istituto, in particolare delle classi IV e V di San Leucio e di Ercole sotto l'egida regia di Angela Calabretti che li ha istruiti alla vera 'arte' della recitazione e del teatro in maniera magistrale, con la collaborazione delle docenti dell'istituto, hanno mostrato tutta la loro bravura interpretando significative parti. Nella prima parte infatti, come recita il primo titolo, la rappresentazione teatrale ha messo in evidenza la storia di due ragazzi poveri che trovandosi in una triste condizione sociale hanno più volte chiesto aiuto alla società civile senza ottenere alcun risultato positivo, perchè quest' ultima presa da ben altri interessi, non riusciva ad ascoltare le loro voci- fino a quando però la Pace non è entrata, per così dire, a toccare i loro cuori e riportandoli al 'senso' delle cose e vero significato della vita, che comporta responsabilità, condivisione e donazione, hanno cominciato a capire il valore umano della solidarietà e farsi carico dunque delle sofferenze dei poveri. Alla fine una stupenda coreografia animata dal balletto dell' Arcobaleno della Pace e dalla voce della cantautrice e testimonial per la Pace Agnese Ginocchio, ospite della manifestazione, che ha cantato e suonato con la chitarra i ritornelli de: "I Poveri non possono aspettare" e: " Tutti i diritti umani di tutti gli Uomini", ha toccato, svegliato e fatto rinascere i loro cuori all' Amore e alla Pace. La morale lanciata nella prima rappresentazione teatrale, ha voluto far intendere che l'orologio dell' Amore non avrà mai le lancette limitate dal tempo, se ognuno di noi riuscirà a trovare tempo e spazio giusto nella propria vita per dare una mano all' umanità e ai poveri che soffrono nel mondo che ci circonda, di cui noi siamo parte. Nella seconda parte, come ha recitato sempre il titolo, si è voluto affrontare il fenomeno del bullismo molto esteso nelle scuole e nella società ed il ruolo chiave delle istituzioni (scuola, chiesa, famiglia, stato..) che hanno il dovere di scendere in campo e di seguire da vicino i giovani sin dalla più tenera età, offrirgli dunque fiducia, spazi, creatività. Le istituzioni devono attivarsi e contribuire quotidianamente a saper insegnare i veri valori della vita, dando esse per prima l' esempio e la coerenza. Un gruppo di bulletti scrive su un muro scritte provocatorie con delle bombolette spray. Ad un certo punto si ode una musica danzata da ballerine della Pace che indossano i colori dell' Arcobaleno. Questa musica e questa danza addolcisce il cuore dei bulli. Subito entrano in scena le istituzioni rappresentate da scuola, famiglia e infine la parrocchia. Tutti insieme con la cantautrice di Pace Agnese Ginocchio intonano le canzoni :" Brava gente" di Scugnizzi e "Aggiungi un posto a Tavola". Sulle note rap del forte messaggio di Pace e di Legalità trasmesso attraverso la canzone : "Fermate il Mostro" ( che si ricorda è stata scritta da Ginocchio contro la discarica casertana illegale de Lo Uttero) cantata da Agnese Ginocchio e dagli allievi del Collecini, è terminato con grande successo e scroscianti applausi del pubblico presente nel teatro la rappresentazione teatrale. Enorme soddisfazione dei docenti dell'istituto, del preside Lamacchia, della Calabretti e degli allievi-attori del Collecini, per il buon esito riscontrato durante lo svolgimento della manifestazione. Si ringraziano: il giovane Davide Dell' Erba, per il servizio Tecnino suono e luci nel teatro SS. Nome di Maria; Raffaele Sasso, per i suggerimenti tecnici; Laudato Diego, per aiuto regia; Angela Calabretti, che ha insegnato la splendida arte del teatro; la Gardenia, di corso Trieste per le composizioni floreali; Rodolfo Sacco, artista che ha offero il suo Orologio dell' Amore e la scenofrafia. Inoltre: Di Lillo Maria Rosaria, Loguercio Giuseppina, Farina Bruna, Pendolino Andreina, Truocchio Daniela, Iorio Annalisa, Falchè Mariella, Vitagliano Lilly, Cembalo Annamaria, Santillo Lucia, docenti che hanno collaborato a questa prima rappresentazione teatrale.
Gli allievi attori della IV elementare di San Leucio del Collecini che hanno interpretato i personaggi nella pima parte dello spettacolo sono: Mincione Gianluca ( primo scugnizzo); Sorgente Valentino (secondo scugnizzo); Cipriani Augusto( dottore);Tricarico Stefano (professore); Di Girolamo Davide ( poliziotto); Negri Fabio ( primo avvocato); Alberto Giuliano ( secondo avvocato); Acierno Matilde( prima indossatrice); Barbagallo Gaia ( seconda indossatrice); Schiavo Flaviana ( terza indossatrice); Costanzo Federica ( quarta indossatrice); Petriccione Anna ( prima cameriera); Natale Anna (seconda cameriera); Paolelli Alessandra ( hostess); Di Nisio Giuseppe ( primo Steward); Diglio Giovanni ( secondo Steward); Mauro Mario ( terzo Steward); Petriccione Roberta ( casalinga); Nunziata Flaviadele (commessa). Il Balletto dell' Arcobaleno, alla cui coreografia hanno fatto parte: Insidioso Valentina, Fusco Alessandra, Lucia Federica, Bertamino Francesca, Fulgieri Antonella, Palermo Giorgia, Lucia Francesca. Gli allievi attori della V elementare " B. Patturelli" di Ercole del Collecini che hanno interpretato i personaggi nella seconda parte dello spettacolo. I Bulletti: Cristillo Nicola, Dello Stritto Emanuele, De Lucia Irene, Giordano Giustina, Rossi Valerio. Il corpo del balletto: Bagini Monica, Cecere Simona, Cecere Monica, Feleppa Laura, Gentile Myriam Denise (coreografa del balletto), Vastano Francesca. Istituzioni famiglia: Fabio Giaquinto( padre), Sara Marino (madre), Arianna Melone (figlia): Istituzioni scuola: Francesco Morace( preside), Serena Malatesta( insegnante). Istituzioni chiesa: Gianluca Rivetti( prete), Antonio Malara( chierichetto). Regia di: Angela Calabretti. Aiuto regia Francesco Natale e Domenica Marino. Un sentito ringraziamento al preside Michele Lamacchia dell' Istituto Collecini per il supporto, la disponibilità e l'aiuto alle maestre.

P.s: La manifestazione è stata ripresa all' inizio dalle telecamere dial circuito televisivo TelePrimaAlternativa e alla fine, compreso cerimonia di premiazione, intervento dell' Assessore D'Amico e del preside Lamacchia dal circuito di TeleLuna, seguita da intervista della giornalista corrispondente di Teleluna Alina Rossacco con riprese di Paolo Rosa ad Angela Calabretti e Agnese Ginocchio.