Vergogna, ipocrisia, vergogna!..Cosa c'è da festeggiare? Un po' di rispetto per le vittime di quello che fu uno dei più cruenti massacri contro l'umanità. La prima guerra mondiale costò all'Italia 650mila morti, e un milione di mutilati e feriti, molto più del numero degli abitanti di Trento e Trieste che
l'Austria aveva promesso all' Italia in cambio della non belligeranza. Ma il nostro RE assetato di egemonia, potere e vanità, volle mandare i nostri uomini al macello. Una guerra che poteva essere evitata mediante un accordo neutrale...I soldati che si rifiutavano di combattere venivano puniti e uccisi. VERGOGNA!!!! Nel leggere questo titolo sul giornale italiano ho provato solo un gran senso di disagio e di vergogna di essere cittadina italiana....Anzichè dichiarare guerra, non sarebbe stato più bello e davvero coerente al proprio mandato di RE se avesse dichiarato la PACE?
Questo invece spetta a noi oggi: impegnarci per riaffermare il "DIRITTO ALLA PACE!"
"Dopo 100 anni di crimini, di orrendi massacri e di guerre contro l'umanità è venuta l'ora di inaugurare l' Era della grande PACE. Tutto dipende da te!"
Per i folli che celebrano ancora quest'Orrore senza provare vergogna, farebbero bene a rileggere questa lettera scritta da una vittima, semianalfabeta, ma con le idee molto piu' sincere e molto piu' chiare di tanti intellettuali ed editorialisti di oggi: "Maesta' inviamo a V.M. questa lettera per dirvi che finite questo macello inutile. Avete ben da dire voi , che e' glorioso il morire per la Patria. E a noi sembra invece che siccome voi e i vostri porchi ministri che avete voluto la guerra che in prima linea potevate andarci voi e loro. Ma invece voi e i vostri mascalzoni ministri, restate indietro e ci mandate avanti noi poveri diavoli, con moglie e figli a casa, che ormai causa questa orribile guerra da voi voluta soffrono i poverini la fame! Vigliacchi, spudorati Ubriaconi, Impestati, carnefici di carne umana, finitela che e' tempo li volete uccidere tutti? Al fronte sono stanchi nell'interno soffrono la fame, dunque cosa volete? Vergognatevi, ma non vedete che non vincete, ma volete che vadino avanti lo stesso per ucciderli. Non vedete quanta strage di giovani e di padri di famiglia avete fatto, e non siete ancora contenti? Andateci voi o vigliacchi col vostro corpo a difendere la vostra patria, e poi quando la vostra vita la vedete in pericolo, allora o porchi che siete tutti concluderete certamente la pace ad ogni costo. Noi per la patria abbiamo sofferto abbastanza, e infine la nostra patria e' la nostra casa, e' la nostra famiglia, le nostre mogli, i nostri bambini. Quando ci avete uccisi tutti siete contento di vedere centinaia di migliaia di bambini privo di padre? E perche'? per un vostro ambizioso spudorato capriccio." A Bussonelo (TO) una lapide cominciava con queste parole: PER QUELLO CHE FU SOFFERTO NELL'OZIO DEPRAVANTE DELLA CASERMA SOTTO IL BASTONE DELLA SERVITU' NEL LEZZO DELLE TRINCEE NELLE VIGILIE DI MAGNIFICATE CARNEFICINE... Essa fu distrutta nel 1921. Il monumento ai caduti di Tolentino (MC), distrutto nel 1922, invece recava questa lapide: POSSA LA SANTITA' DEL LAVORO REDENTO FUGARE E UCCIDERE PER SEMPRE IL SANGUINANTE SPETTRO DELLA GUERRA PER NOI E PER TUTTE LE GENTI DEL MONDO QUESTA LA SPERANZA E LA MALEDIZIONE NOSTRA CONTRO CHI LA GUERRA VOLLE E RISOGNA Questi monumenti ebbero vita breve e difficile. Gia' i primi governi del dopoguerra ne ostacolarono o vietarono la costruzione; con la salita al potere del fascismo, nella cui ideologia tanta parte aveva l'esaltazione della nazione e della guerra, essi vennero tutti distrutti.
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