Marcia per la Pace Perugia Assisi del 19 Ottobre 2014. Gli organizzatori hanno parlato di centomila persone che sono state presenti oggi alla Marcia della Pace Perugia-Assisi. Alla marcia era stata annunciata la presenza, nei giorni scorsi, di 525 città di tutte le regioni italiane, 115 scuole, 275 enti locali e 478 associazioni. Una grande bandiera della Pace ha inaugurato l’evento che quest’anno ha scelto il tema “Cento anni di guerre bastano”. Lo slogan di quest'anno, ha voluto ricordare il 100° anniversario dello scoppio della prima guerra mondiale. La partenza è stata preceduta dal suono di cento esplosioni diffuso dagli altoparlanti. “Cento colpi – ha
detto l’organizzatore della Marcia della Pace, Flavio Lotti – che scandiscono cento anni di guerre, con tante stragi che anche oggi ci sono nel mondo. Siamo qui perché non vogliamo più vedere vittime”. In linea allo spirito della Perugia Assisi, è partita nella provincia di Caserta, la
mobilitazione del "Movimento Internazionale per la Pace III Millennio" della provincia e della regione, presieduto da Agnese Ginocchio, che si ricorda, ha fatto parte della marea delle 478 associazioni che hanno inviato la propria adesione alla Marcia nazionale Perugia Assisi, ed ha partecipato alla Marcia attraverso la propria rappresentante, la docente impegnata del IV Circolo di Acerra Rosanna Bianco ( alcune foto manifestazione tratte dal reportage foto di Rosanna Bianco) socia del Direttivo del Movimento per la Pace. La mobilitazione partita in provincia di Caserta e Campania è relativa allo storico passaggio della "Fiaccola della Pace", evento che ha già toccato i principali comuni dell'area matesina e che coinvolgerà l'intera provincia di Terra di Lavoro (per tutte le info, aggiornamenti e adesioni visitare la pagina "MATESE TERRA DI PACE" ). E sono già molti sono i comuni che stanno aderendo. "L'obiettivo- spiega la presidente - è quello di far conoscere l'importanza dell'impegno per la Pace, quale condizione per scongiurare l'ennesimo conflitto mondiale che si prospetta all'orizzonte, e di far conoscere a tutti, enti locali, scuole e società civile, l'appello per il riconoscimento per il Diritto umano alla Pace. Quest'anno, in cui si commemora il 100° anniversario dello scoppio della prima guerra mondiale, chiederemo esplicitamente ai comuni e alle scuole di aderire alla rete dei comuni e delle scuole di Pace della nostra provincia, per poter avviare dei percorsi mirati attraverso momenti di formazione e di educazione alla Pace. A 100 anni dallo scoppio della 1 guerra mondiale dove la minaccia sempre più forte di un terzo conflitto globale si prospetta all'orizzonte, in questo tempo di forte crisi, contro tutte le violenze, attentati, terrorismo, guerre visibili e meno visibili, ma non meno crudeli, che si combattono in campo economico e finanziario con mezzi altrettanto distruttivi di vite, di famiglie e di imprese, dopo cento anni di guerre e di crimini contro l’umanità, è venuto il tempo di bandire una volta per tutte la guerra e di riconoscere che la Pace è un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli. Un diritto che deve essere effettivamente riconosciuto e applicato. Di fronte alla pericolosissima crisi della comunità internazionale non possiamo rimanere inerti o neutrali. Dopo 100 anni di guerre, massacri e crimini contro l'umanità abbiamo il dovere di cambiare strada. Abbiamo il dovere di far conoscere l' importanza dell'impegno per la Pace, quale condizione per un futuro stabile e duraturo che scongiuri ad ogni costo la guerra, avventura senza ritorno. L'impegno per la causa di Pace deve diventare prioritario a tutto". Ha riferito Agnese Ginocchio.
È Mohandas Gandhi dinanzi alla pallottola che lo uccide.il cammino dell' abolizione del maschilismo e di tutte le oppressioni (e di tutte le violenze e le oppressioni il maschilismo è la prima radice); è il cammino del disarmo, il cammino della solidarietà, il cammino della liberazione dell'unica umanità cui tutte e tutti - popoli e persone passate, presenti e venture - ugualmente apparteniamo.
È Mohandas Gandhi dinanzi alla pallottola che lo uccide.il cammino dell' abolizione del maschilismo e di tutte le oppressioni (e di tutte le violenze e le oppressioni il maschilismo è la prima radice); è il cammino del disarmo, il cammino della solidarietà, il cammino della liberazione dell'unica umanità cui tutte e tutti - popoli e persone passate, presenti e venture - ugualmente apparteniamo.
Di seguito si riporta una riflessione a cura del Direttore del Centro di ricerca per la Pace e la Nonviolenza di Viterbo Peppe Sini.
Cosa è la Marcia della Pace Perugia-Assisi?
La marcia Perugia-Assisi è la nonviolenza in cammino.
Essa smaschera e denuncia ogni complicità con le guerre, con le uccisioni, con la violenza che opprime e denega l'umanità.
Essa convoca al rigore morale e intellettuale, e alla lotta concreta contro le guerre, gli eserciti, le armi, le menzogne e le ingiustizie, le oppressioni e le viltà.
È la Resistenza antifascista che continua nella forma adeguata e necessaria: la nonviolenza.
La marcia non finisce alla Rocca di Assisi: comincia da lì.
La marcia della Pace è Aldo Capitini vivente.
La marcia della Pace è Primo Levi vivente.
La marcia della Pace è Nelson Mandela vivente.
È Eleonora Fonseca Pimentel dinanzi al suo carnefice.
È Rosa Luxemburg ripescata dal canale.
È Etty Hillesum cuore della baracca.
È Marianella Garcia ormai cadavere tra i cadaveri eppure ancora e per sempre viva.
È Miriam Makeba che dice le ultime parole a Castel Volturno.
È Dietrich Bonhoeffer tratto al patibolo.
È Martin Luther King dinanzi alla pallottola che lo uccide.
È Oscar Romero dinanzi alla pallottola che lo uccide.
È Chico Mendes dinanzi alla pallottola che lo uccide.
La marcia della Pace è Virginia Woolf vivente.
La marcia della Pace è Simone Weil vivente.
La marcia della Pace è Hannah Arendt vivente.
È il volto e la voce di tutte e tutti i desaparecidos, i torturati e gli assassinati della storia.
È la voce e il volto di tutte e tutti i resistenti della storia.
È la civiltà e la dignità umana che riemerge dal dolore in cui gli scellerati poteri dominanti pretendevano annegarla, annichilirla.
I ventiquattro chilometri da Perugia ad Assisi sono solo lo slancio, la rincorsa, per il salto e il cammino vero e urgente che è da fare: il cammino dell' abolizione della guerra e di tutte le uccisioni, il cammino dell'abolizione del razzismo e di tutte le persecuzioni,
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità , alla solidarietà.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza può salvare l'umanità.
Cosa è la marcia della Pace? La marcia della Pace è l'umanità come dovrebbe essere.
(Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la Pace, la Nonviolenza e i Diritti umani di Viterbo")
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