martedì 11 giugno 2013

Ercolano(Napoli)- Dramma suicidio Antonio Formicola. Messaggio di condanna di Agnese Ginocchio

Ercolano(Napoli)- La Testimonial per la Pace di origine campana, che fu premiata anche in questa città (Premio "Donne all'opera anno 2007" ), nell'esprimere il proprio cordoglio per l'immane tragedia accaduta, scrive un messaggio al Sindaco di Ercolano. Si riporta di seguito il messaggio integrale

"Egregio Sindaco di Ercolano, in merito ai gravi fatti accaduti nella sua città che conosco, in quanto gode del titolo di "Città per la Pace", dove diverse volte sono stata ospite nel 2° Circolo didattico Giampaglia retto dalla preside Giovanna Tavani in occasione di tante manifestazioni per la Pace, contro la camorra, per il riscatto del territorio e la "speranza" che occorre necessariamente far nascere nel cuore dei giovani che rappresentano il futuro, eventi promossi dalla stessa scuola in sinergia con il Comune retto dall' allora sindaco di Ercolano "Nino Daniele", in merito a quanto accaduto a danno del povero Antonio FORMICOLA, che preso dalla disperazione per non avere ottenuto dal Comune da lei retto una licenza commerciale che gli serviva per realizzare un suo sogno e per tentare di porre una cucitura alla crisi economica che sta collassando l'intero sistema commerciale ed imprenditoriale, desidero far pervenire alla famiglia del poveretto e alla città di Ercolano profondo cordoglio e vicinanza per l'immane tragedia accaduta. Egregio Sindaco, ma si rende conto della gravità di questo gesto? Come mai il povero Antonio non è stato ascoltato? Perché non gli era stata concessa la licenza commerciale per aprire un negozio di fiori? Proprio voi che tante volte lo avevate chiamato per addobbi floreali in occasioni di manifestazioni, che gli avevate assicurato la licenza (dalle testimonianze raccolte e da quanto si legge su Repubblica), quella concessione che non è mai arrivata. Signor Sindaco ma si rende conto di quanta sia stata la "leggerezza" adottata da chi avrebbe dovuto ascoltare Antonio e non lo ha fatto? Prendere in giro un brav'uomo non è certamente un gesto di cui andare fieri, anzi ci si dovrebbe VERGOGNARE! Si! Si dovrebbe provare solo vergogna e scrupolo di coscienza perché la vita umana è sacra e va rispettata, ogni persona che chiede aiuto va ascoltata, non messa in cantiere o in "lista di attesa" in attesa che si liberi un posto...come si suole fare dalle nostre parti...Di fronte a quanto accaduto ci sarebbe da dire tanto, ma mi soffermo qui, perché mi creda, l'amarezza e lo sgomento è forte, l'amarezza che si prova nel leggere queste notizie, soprattutto nel vedere che in mezzo a questo mondo di pazzi e di politici buoni solo a parlare e a fare belle promesse e discorsi, chi a rimetterci la pelle sono sempre i più deboli. Ma tutto ciò non è affatto giusto, soprattutto è giusto per il mantenimento della Pace in una Città che si fregia di avere un titolo di PACE, perché la Pace può affermarsi solo se regna Giustizia sociale. E qui a Ercolano non si è fatta la Pace ma si è consumata un' azione di ingiustizia, una guerra ai danni di un poveretto a cui gli è stato negato un DIRITTO da quell' Ente che lui aveva tante volte servito con sollecitudine, che di fronte ad una richiesta di aiuto ha fatto "orecchie da mercante". E sarebbe questo esercitare il proprio ruolo politico? O non è piuttosto quello di stare ad ascoltare la gente del proprio territorio, condividerne le gioie e le sofferenze, addossarsi dei problemi di ciascuno, proprio come fa un padre verso i propri figli, e cercare di risolverli? Dunque mi chiedo: dove eravate voi tutti quando Antonio FORMICOLA vi aveva chiesto aiuto con una semplice licenza? Dove eravate? Certo, siamo tutti peccatori e commettiamo errori in quanto di natura umana, ma OGNUNO, in particolare chi avrebbe dovuto dare ascolto ad ANTONIO e non l'ha fatto, ORA si FACCIA l' esame di coscienza. CHIUDO questa MIA con amarezza e sconcerto, nella speranza che da questo tragico episodio possa nascere un seria riflessione e discussione sul proprio impegno nel territorio e cercare di darsi una "smossa" per migliorare la situazione e non aggravarla, perché i tempi che viviamo sono critici. La gente ed i giovani in particolare, che sono le fasce più colpite dalla crisi, hanno bisogno di recuperare la speranza nel futuro. Se non si vengono a creare quelle condizioni ottimali per far rinascere questa speranza non si andrà da nessuna parte, la nostra terra sarà destinata a scomparire e affonderemo tutti. Le vittime della crisi aumenteranno e ci saranno ancora altri "Antonio"..Signor Sindaco, non possiamo permetterlo! E' un reato, un diritto umano violato, una carta costituzionale calpestata..Non permettiamolo! Sia Pace e sicurezza nella tua casa. Ma impegniamoci "seriamente" a creare condizioni di stabilità e di Giustizia sociale, altrimenti non potrà mai affermarsi uno stato Pace di conseguenza non potrà mai esserci futuro per nessuno. Mi rendo conto che non è facile, i tempi sono quelli che sono, il lavoro è davvero tanto e c'è da arare su un terreno colmo di marcio. Occorre perciò maggior impegno e attenzione, occorre innanzitutto saper far sempre bene la propria parte in questo mondo, in qualsiasi campo si è chiamati ad operare, evitando superficialità e disattenzioni che danneggiano la comunità e lavorando intensamente per la causa del Bene Comune. Perché se siamo qui è per costruire non per distruggere. Siamo custodi di questo giardino, abbiamo il dovere di consegnare ai nostri figli questa terra "integra" e non malata irreversibilmente....Alla famiglia di Antonio FORMICOLA vada il più profondo cordoglio e vicinanza. Affidiamo al Dio della Pace l'anima del povero Antonio, affinché almeno lassù abbia ad ottenere quella sospirata "Pace" che su questa terra gli è stata ingiustamente negata. Con affetto e vicinanza alla famiglia". "Agnese Ginocchio Testimonial per la Pace". 10 Giugno 2013 A.M.

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