giovedì 5 aprile 2012

Caserta- AGNESE GINOCCHIO su CASO fallimento ACMS: Solidarietà ai 500 dipendenti dell'azienda fallita!

Caserta- AGNESE GINOCCHIO su CASO fallimento ACMS: Solidarietà ai 500 dipendenti dell'azienda fallita!  Con la presente desidero esprimere forte solidarietà e vicinanza ai 500 dipendenti dell' azienda di trasporto pubblica ACMS per il dramma che stanno vivendo relativo al fallimento dell'azienda, a motivo di
ciò dalla  sera alla mattina si sono ritrovati senza lavoro, perdendo così sicurezza e futuro per loro come delle proprie famiglie. Senza lavoro non c'é sviluppo. Cosa vogliamo fare dunque? Continuare a distruggere tutto quanto costruito con enorme sacrificio e fatica dai nostri padri, che tanto hanno lottato per ottenere uguali diritti e democrazia? Il trasporto pubblico ormai collassato nella nostra provincia di Caserta sta causando enormi disagi a quella gran parte di cittadini che per raggiungere il proprio posto di lavoro sono costretti a spostarsi con l'autobus o treno. Ora anche questo servizio é venuto a mancare. Nella mattinata odierna discutendo sul problema, non si é potuto far altro che denunciare l'enorme gravità della situazione che stiamo attraversando. Molti viaggiatori e pendolari a causa della soppressione dei viaggi, sono costretti a fare lunghe corse per non rischiare di perdere il posto nell'unico mezzo pubblico che resta a disposizione. E a che condizioni? Per tutta la durata della corsa sono costretti a viaggiare all'impiedi (come accaduto di recente alla sottoscritta) ammucchiati come una mandria di animali. Se questi possono essere definiti servizi. Non é più tollerabile una situazione del genere.  Bisogna fare assolutamente qualcosa. Non possiamo starcene fermi da spettatori a a guardare, per assistere in diretta alla desolante distruzione di tutto quanto ci appartiene. Non possiamo tacere di fronte al grido di queste persone disperate che si sono improvvisamente ritrovate senza lavoro. Ma che fine stiamo facendo? Se questa può essere definita vita!  Per me non lo é. Se questa é giustizia sociale, giudicatelo voi, per me non lo é! Senza giustizia sociale, la democrazia é annullata e lo Stato é destinato a perire. Il nostro paese si fonda sul lavoro, così si legge nell' art. 1 della Costituzione Italiana. La mancanza di lavoro, l'aumento della disoccupazione, con conseguente aumento della povertà e della crisi economica sta collassando il paese. Se non si interviene ora con poltiche sociali e solidali mirate, a breve passeremo tutti alla fascia precaria.  Sono sempre più le famiglie precarie a reddito "0". Cosa vogliamo costruire se non c'é sicurezza per i nostri figli? Stravoilgere e cambiare l'articolo 18 é una "bestemmia"!

Defraudare la mercede agli operai, togliere loro la speranza di credere e di sperare in un futuro stabile é un reato che grida vendetta al cospetto di Dio. Colui che lo permette si rende complice di un obbrobrio senza precedenti. Invito a chi di dovere a farsi un serio esame di coscienza. Il popolo non può essere ridotto a schiavitù, non può essere schiacciato sotto i colpi di un sistema di potere marcio che azzera i diritti del singolo cittadino. Non é  più tollerabile leggere storie di "poveri cristi", nei quali si riflette la nostra umanità, che per l'accumulo di debiti in un momento di disperazione si sono tolti la vita. Chi sono i colpevoli di questi "Omicidi di STATO" (diversamente non si possono definire) se non coloro che sono a capo dello STATO che permettono queste ingiustizie aumentando tasse e sanzioni?  Non é il popolo che deve pagare i debiti accumulati dallo Stato, devono essere tutti quei politici mafiosi che hanno mal governato, rubando le risorse di denaro pubblico accumulato con la vita ed il lavoro della fronte del popolo italiano. ORA BASTA! Non se ne può proprio più di sopportare quest'ennesima ingiustizia. Ridate Speranza, lavoro e futuro al popolo Italiano. Ridare Speranza non significa aumentare le tasse e stravolgere gli articoli della Costituzione Italiana, ma significa tutelare gli interessi dei piccoli imprenditori e commercianti locali, annullare i debiti e togliere il potere ai Capitalisti dello Stato veri e propri usurai alleati della mafia, prime lobby che ci stanno rubando  la vita ed il futuro: le banche e i suoi uffici collegati... (Equitalia compreso)! Solidarietà a tutti i disoccupati, a coloro che stanno manifestando per difendere un diritto che gli  appartiene: il lavoro! Solidarietà ai nostri lavoratori dell' ACMS. DESTIAMOCI ITALIANI, Cacciamo i mafiosi dallo STATO, Scendiamo in campo e restituiamo Diritti, Dignità e Pace alla nostra martoriata PATRIA assediata da mostri che vogliono distruggere tutto quel poco di buono che ci resta! (Agnese Ginocchio- Movimento per la Pace e i diritti..Scritto il 5 Aprile 2012 Giovedi Santo della Settimana della Passione)

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