Bellona(CE)- 100 anni della grande guerra. Grande mobilitazione studentesca e grande successo per lo storico passaggio della "Fiaccola della Pace" nella Città simbolo della memoria storica della nostra terra (in coda note sulla storia dell'eccidio), dove si consumò durante la seconda guerra mondiale
l'eccidio nazista dei 54 martiri. Bellona ha ricevuto dal Presidente della Repubblica la Medaglia d'oro al valor militare. L’evento, svoltosi nella mattinata di sabato 13 Dicembre, promosso dal “Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio” presieduto dalla testimonial di Pace Agnese Ginocchio, è stato organizzato dall' Istituto Comprensivo "Dante Alighieri" di Bellona diretto dal prof. Luca Antropoli, in collaborazione con il Comune diretto dal Sindaco Filippo Abbate, l'assessorato alla Pubblica Istruzione rappresentato da Domenico Valeriani, e la Parrocchia San Secondino di Bellona. La grande mobilitazione partita per celebrare il 100 anniversario della grande Guerra e per inaugurare l'Era della Grande Pace, ha già toccato diversi Comuni della provincia di Caserta, tra cui quelli del Parco regionale del Matese da dove è stata già issata sulla cima più alta di Monte Miletto la Bandiera della Pace, a seguire i Comuni di Capodrise, Sparanise, Recale, Mignano Monte Lungo, Real borgo di S. Leucio di Caserta, e appunto Bellona. Lo scopo dell'importante evento che si celebra come una vera e propria Marcia per la Pace che coinvolge gli studenti delle scuole, ha l'obiettivo di ricordare tutte le vittime della guerra di ieri e di oggi che hanno perso la loro vita per la difesa dei valori della libertà, della Pace, della democrazia e della coesione nazionale. "Come costruttori di Pace- ricorda l'organismo promotore dell'evento- abbiamo l’obbligo di promuovere la cultura della Pace tra le giovani generazioni, attraverso percorsi formativi atti a sensibilizzare gli alunni su temi come la convivenza, l’integrazione, l’intercultura; a promuovere atteggiamenti di rispetto, di fratellanza, di solidarietà, di tolleranza al fine di riconoscere la Pace come un diritto fondamentale di ogni popolo". L'evento di Bellona ha visto lo svolgimento della Marcia della Pace lungo le strade cittadine, con a capo del corteo la "Fiaccola della Pace" portata dai giovani studenti rappresentanti della scuola. Il corteo ha attraversato le strade principali della città, toccando in particolare i luoghi simbolo, ovvero il Sacrario dedicato ai 54 martiri dell'eccidio nazista, la chiesa di S. Michele dove si consumò la rappresaglia nazista, ed il monumento dei caduti in piazza, dove durante la sosta è seguito il suono del silenzio eseguito dal giovane maestro di tromba Giovanni De Stefano della vicina Calvi Risorta. La manifestazione è stata magistralmente coadiuvata nei minimi dettagli dalla prof.ssa Scialdone in sinergia con le insegnanti dell'Istituto comprensivo, che hanno preparato gli alunni nella realizzazione di riflessioni, slogan, cartelloni e poesie sul tema della Pace declamate durante la manifestazione. L'assessore alla Pubblica Istruzione e ai Grandi Eventi Domenico Valeriani ha curato la parte del cerimoniale spiegando dettagliatamente lungo le varie soste della Marcia come si consumò l'eccidio dei 54 martiri. Sul luogo del Sacrario alla presenza dell' Associazione nazionale Carabinieri, è stata deposta la corona di alloro davanti al monumento dedicato ai caduti; quindi è seguito l'intervento sul tema della Pace del Vice Presidente nazionale dell'Anfim (Associazione Nazionale tra le Famiglie Italiane dei Martiri caduti per la libertà della patria) Vincenzo Carbone. La Marcia della Pace è terminata davanti la piazza antistante l'edificio scolastico, dove è avvenuta la cerimonia di piantumazione e di benedizione da parte del parroco don Antonio Iodice dell'Albero intitolato alla Pace, a seguire la lettura con la consegna dell'Appello per il riconoscimento del diritto umano alla Pace al Sindaco di Bellona, da parte del sostituto del vice presidente del Movimento per la Pace prof. Gino Ponsillo (del "Movimento per la Pace" sono stati presenti anche il segretario Andrea Pioltini in veste di fotoreporter e l'amico volontario Raffaele Rao) e la firma del "Patto di Pace" tra il Dirigente Scolastico Luca Antropoli e la Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio. L'Istituto Comprensivo così è entrato a far parte delle Scuole di Pace della provincia. Il Sindaco, il vice Sindaco Giovanni Sarcinella e l'Assessore alla Pubblica Istruzione hanno voluto omaggiare il Movimento per la Pace consegnando lo stemma della Città, in prossima attesa di ricevere la nomina di "Città per la Pace del III Millennio". I giovani alunni hanno eseguito un canto di Pace, al termine del quale hanno liberato al cielo centinaia di palloncini bianchi, simbolo dei desideri dei pensieri e di Pace espressi durante la manifestazione. Una grande giornata densa di commozione, carica di emozioni e di speranza, dove nell' aria risuonava un unico grido: "Pace!" I giovani bellonesi sono stati i protagonisti del cambiamento. Solo da una grande mobilitazione di Pace, la nostra provincia potrà uscire dal degrado morale ed ambientale. La violenza dilagante si può combattere solo attraverso l'azione contraria. E' ora di mobilitare tutte le forze per rilanciare questo grande segnale di riscatto e di rinascita, perchè la nostra Terra non venga più definita terra di Gomorra, ma si possa trasformare il Terra di Pace, e dove i giovani desiderosi di riscatto, si sentano protagonisti in grado di riprogettare il loro futuro. Ma c'è bisogno di gettare le basi fondanti, perché uno Stato di Pace si afferma solo quando c'è sicurezza, giustizia sociale, stabilità economica, rispetto dei diritti umani e lavoro per tutti. Dopo 100 anni di crimini e di massacri contro l'umanità, è venuta l'ora di inaugurare l'Era della grande Pace. (C.S.)
l'eccidio nazista dei 54 martiri. Bellona ha ricevuto dal Presidente della Repubblica la Medaglia d'oro al valor militare. L’evento, svoltosi nella mattinata di sabato 13 Dicembre, promosso dal “Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio” presieduto dalla testimonial di Pace Agnese Ginocchio, è stato organizzato dall' Istituto Comprensivo "Dante Alighieri" di Bellona diretto dal prof. Luca Antropoli, in collaborazione con il Comune diretto dal Sindaco Filippo Abbate, l'assessorato alla Pubblica Istruzione rappresentato da Domenico Valeriani, e la Parrocchia San Secondino di Bellona. La grande mobilitazione partita per celebrare il 100 anniversario della grande Guerra e per inaugurare l'Era della Grande Pace, ha già toccato diversi Comuni della provincia di Caserta, tra cui quelli del Parco regionale del Matese da dove è stata già issata sulla cima più alta di Monte Miletto la Bandiera della Pace, a seguire i Comuni di Capodrise, Sparanise, Recale, Mignano Monte Lungo, Real borgo di S. Leucio di Caserta, e appunto Bellona. Lo scopo dell'importante evento che si celebra come una vera e propria Marcia per la Pace che coinvolge gli studenti delle scuole, ha l'obiettivo di ricordare tutte le vittime della guerra di ieri e di oggi che hanno perso la loro vita per la difesa dei valori della libertà, della Pace, della democrazia e della coesione nazionale. "Come costruttori di Pace- ricorda l'organismo promotore dell'evento- abbiamo l’obbligo di promuovere la cultura della Pace tra le giovani generazioni, attraverso percorsi formativi atti a sensibilizzare gli alunni su temi come la convivenza, l’integrazione, l’intercultura; a promuovere atteggiamenti di rispetto, di fratellanza, di solidarietà, di tolleranza al fine di riconoscere la Pace come un diritto fondamentale di ogni popolo". L'evento di Bellona ha visto lo svolgimento della Marcia della Pace lungo le strade cittadine, con a capo del corteo la "Fiaccola della Pace" portata dai giovani studenti rappresentanti della scuola. Il corteo ha attraversato le strade principali della città, toccando in particolare i luoghi simbolo, ovvero il Sacrario dedicato ai 54 martiri dell'eccidio nazista, la chiesa di S. Michele dove si consumò la rappresaglia nazista, ed il monumento dei caduti in piazza, dove durante la sosta è seguito il suono del silenzio eseguito dal giovane maestro di tromba Giovanni De Stefano della vicina Calvi Risorta. La manifestazione è stata magistralmente coadiuvata nei minimi dettagli dalla prof.ssa Scialdone in sinergia con le insegnanti dell'Istituto comprensivo, che hanno preparato gli alunni nella realizzazione di riflessioni, slogan, cartelloni e poesie sul tema della Pace declamate durante la manifestazione. L'assessore alla Pubblica Istruzione e ai Grandi Eventi Domenico Valeriani ha curato la parte del cerimoniale spiegando dettagliatamente lungo le varie soste della Marcia come si consumò l'eccidio dei 54 martiri. Sul luogo del Sacrario alla presenza dell' Associazione nazionale Carabinieri, è stata deposta la corona di alloro davanti al monumento dedicato ai caduti; quindi è seguito l'intervento sul tema della Pace del Vice Presidente nazionale dell'Anfim (Associazione Nazionale tra le Famiglie Italiane dei Martiri caduti per la libertà della patria) Vincenzo Carbone. La Marcia della Pace è terminata davanti la piazza antistante l'edificio scolastico, dove è avvenuta la cerimonia di piantumazione e di benedizione da parte del parroco don Antonio Iodice dell'Albero intitolato alla Pace, a seguire la lettura con la consegna dell'Appello per il riconoscimento del diritto umano alla Pace al Sindaco di Bellona, da parte del sostituto del vice presidente del Movimento per la Pace prof. Gino Ponsillo (del "Movimento per la Pace" sono stati presenti anche il segretario Andrea Pioltini in veste di fotoreporter e l'amico volontario Raffaele Rao) e la firma del "Patto di Pace" tra il Dirigente Scolastico Luca Antropoli e la Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio. L'Istituto Comprensivo così è entrato a far parte delle Scuole di Pace della provincia. Il Sindaco, il vice Sindaco Giovanni Sarcinella e l'Assessore alla Pubblica Istruzione hanno voluto omaggiare il Movimento per la Pace consegnando lo stemma della Città, in prossima attesa di ricevere la nomina di "Città per la Pace del III Millennio". I giovani alunni hanno eseguito un canto di Pace, al termine del quale hanno liberato al cielo centinaia di palloncini bianchi, simbolo dei desideri dei pensieri e di Pace espressi durante la manifestazione. Una grande giornata densa di commozione, carica di emozioni e di speranza, dove nell' aria risuonava un unico grido: "Pace!" I giovani bellonesi sono stati i protagonisti del cambiamento. Solo da una grande mobilitazione di Pace, la nostra provincia potrà uscire dal degrado morale ed ambientale. La violenza dilagante si può combattere solo attraverso l'azione contraria. E' ora di mobilitare tutte le forze per rilanciare questo grande segnale di riscatto e di rinascita, perchè la nostra Terra non venga più definita terra di Gomorra, ma si possa trasformare il Terra di Pace, e dove i giovani desiderosi di riscatto, si sentano protagonisti in grado di riprogettare il loro futuro. Ma c'è bisogno di gettare le basi fondanti, perché uno Stato di Pace si afferma solo quando c'è sicurezza, giustizia sociale, stabilità economica, rispetto dei diritti umani e lavoro per tutti. Dopo 100 anni di crimini e di massacri contro l'umanità, è venuta l'ora di inaugurare l'Era della grande Pace. (C.S.)
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-O collegarsi alla pagina ufficiale dell'evento La "Fiaccola della Pace del III Millennio"(cliccare qui sopra per aprire)
Ringraziamenti: " A nome del Movimento per la Pace, ringrazio sentitamente i cari amici del Direttivo del nostro Organismo sociale promotore dell'evento: prof. Gino Ponsillo sostituto del vice Presidente e Andrea Pioltini, Segretario insieme all'altro amico volontario Raffaele Rao, che in questa giornata hanno lasciato i propri impegni personali per partecipare alla manifestazione, per sostenere e coadiuvare la Presidente nella lettura dell' Appello, nella consegna della Fiaccola, nel portare le Bandiere della Pace, nella consegna degli Attestati di Pace. Ribadisco che portare avanti quest'impegno non è affatto facile, soprattutto se si va a pensare che è una mobilitazione che ci chiama a uscire dalle comodità della nostra casa e del nostro finto quieto vivere, per marciare lungo le strade di questa terra dove si incontrano gli infiniti volti dei giovani e delle persone sui quali è scritta la storia di ogni singola comunità che si entra a contatto. In compenso è tanto bello perchè quando si rientra nelle proprie case si ritorna carichi di Speranza e di nuove spinte. Dio benedica il lavoro di quanti operano per la Pace in questa martoriata terra. Oggi sulle strade che un tempo furono bagnate dal sangue dei martiri uccisi dalla follia nazista, i piedi dei "Marciatori di Pace" hanno seminato petali di Vita perchè alla morte e al dolore passato possa rinascere la Speranza e la Pace. A noi il compito di seminare... La forza della Pace ci da l' energia giusta per compensare il tutto. "BEATI gli OPERATORI di PACE perchè SONO chiamati FIGLI di DIO!" . Con questo spirito desideriamo far pervenire a tutti un Augurio universale di un Buon Natale di Pace e di Fratellanza universale". (Agnese Ginocchio - Presidente Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio provincia di Caserta, regione Campania 13 dicembre 2014)
Segue Articolo 2:
PAPA FRANCESCO al Consiglio d’Europa nel suo discorso diceva: “D’altra parte, la via privilegiata per la pace - per evitare che quanto accaduto nelle due guerre mondiali del secolo scorso si ripeta - è riconoscere nell’altro non un nemico da combattere, ma un fratello da accogliere”. Parole che dovrebbero farci riflettere per rinsaldare vincoli di fratellanza tra i vari popoli sulla terra, per dire con fermezza NO alla Guerra, no a una III Guerra mondiale che stiamo vivendo da tanti anni in tanti piccoli pezzi, quasi per non farcene accorgere (Papa Francesco) e basta a cento anni di guerre e di violenze, in occasione del centenario della grande guerra (1914 – 1918). Il ripudio alla guerra diventa diritto e necessità da trasmettere alle nuove generazioni affinché la storia non si ripeta. La manifestazione vedrà coinvolta l’intera comunità scolastica, politica ed ecclesiastica locale; gli alunni in ogni sosta interverranno con loro scritti per lasciare un messaggio forte di Pace all’intera comunità bellonese, occasione anche, per rinforzare legami di fratellanza nei confronti delle comunità presenti sul nostro territorio.
PAPA FRANCESCO al Consiglio d’Europa nel suo discorso diceva: “D’altra parte, la via privilegiata per la pace - per evitare che quanto accaduto nelle due guerre mondiali del secolo scorso si ripeta - è riconoscere nell’altro non un nemico da combattere, ma un fratello da accogliere”. Parole che dovrebbero farci riflettere per rinsaldare vincoli di fratellanza tra i vari popoli sulla terra, per dire con fermezza NO alla Guerra, no a una III Guerra mondiale che stiamo vivendo da tanti anni in tanti piccoli pezzi, quasi per non farcene accorgere (Papa Francesco) e basta a cento anni di guerre e di violenze, in occasione del centenario della grande guerra (1914 – 1918). Il ripudio alla guerra diventa diritto e necessità da trasmettere alle nuove generazioni affinché la storia non si ripeta. La manifestazione vedrà coinvolta l’intera comunità scolastica, politica ed ecclesiastica locale; gli alunni in ogni sosta interverranno con loro scritti per lasciare un messaggio forte di Pace all’intera comunità bellonese, occasione anche, per rinforzare legami di fratellanza nei confronti delle comunità presenti sul nostro territorio.
Tutti uniti per dire basta alle guerre, SI alla Pace nel rispetto della libertà individuale di ogni essere vivente pensando se sia realmente possibile un giorno raggiungere una pacifica e armoniosa convivenza tra i popoli.
L’albero della Pace piantumato durante la manifestazione nella piazza “D. Alighieri”, è un Monumento Vivo da curare e crescere con azioni finalizzate a diffondere la cultura della Pace e della difesa del Creato nella comunità cittadina, dedicato a tutte le vittime innocenti della guerra, di attentati, di stragi e di terrorismo.
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Segue Storia sull'Eccidio dei 54 martiri di Bellona.
7 ottobre 1943
Eccidio dei 54 martiri di Bellona (R.I.P.)
I tedeschi per ostacolare l'avanzata degli alleati, fecero saltare diverse case. In quel periodo un giovane bellonese, accorso alla difesa della sorella, uccise un soldato tedesco e ne ferì un altro. Per ripicca, il 7 ottobre 1943 i tedeschi fucilarono 54 Bellonesi nei pressi di una cava di tufo.
Ricordando per non dimenticare: "L'eccidio di Bellona" Scritto da Franco Valeriani
A seguito dell'armistizio dell'8 settembre 1943, l'esercito italiano si sbandò ed i militari cercarono di raggiungere le loro case.
Dopo lo sbarco a Salerno gli Alleati occuparono la pianura campana, attestandosi sulle rive del Volturno e la Città di Bellona, occupata dai tedeschi, si trovò sotto il fuoco dei cannoni della Va Armata Americana.
Il 6 ottobre 1943, in Via della Vittoria, oggi Via 54 Martiri, tre militari tedeschi forzarono il portone della famiglia Romano, costringendo la Signora Romano a dare loro del vino. I soldati, ubriachi, tentarono poi di violentare alcune ragazze del cortile vicino, che opposero resistenza e le grida furono avvertite dai parenti nascosti in soffitta, i quali, sfidando i soldati tedeschi ubriachi, corsero in loro aiuto. I tedeschi spararono sui due uomini accorsi, ferendone uno al collo; l'altro, fratello di una delle due ragazze in pericolo, scagliò una bomba a mano sui militari: uno di essi rimase ucciso, mentre l'altro, ferito, fu condotto, dal commilitone illeso, un graduato, al comando ubicato nel palazzo Pezzulo, nella periferia di Bellona.
E' il primo atto di ribellione del popolo contro l'invasore tedesco.
L'alba del 7 ottobre si presentò triste e tetra ai Bellonesi, una pioggerella bagnava strade deserte e silenziose ed il silenzio fu rotto dai cannoni degli Anglo-Americani che avanzavano.Alle ore sei, squadre di Nazisti bloccarono le strade della Città ed iniziarono il rastrellamento con inaudita malvagità, catturando tutti gli uomini ancora in giro e molti che erano nei nascondigli: vecchi, bambini e malati non sfuggirono alla razzia! La Chiesa fu la prima ad essere perquisita, e catturarono l'Arciprete don Andrea Rovelli, mentre celebrava la Santa Messa. La rappresaglia continuò per tutta la Città. Gli uomini catturati, furono raggruppati in Piazza Umberto I e condotti nella vicina Cappella di S. Michele. Tutti ebbero un tragico presentimento, ma la presenza tra loro dei religiosi li rincuorò e li fece sperare, pensando che sarebbero stati condotti al lavoro. Il silenzio fu rotto dal rombo di una camionetta. Un ufficiale entrò nella Cappella, attraversò il corridoio con passo cadenzato e dall'altare, senza alcuna riverenza al Cristo, voltò le spalle e disse quanto segue in tedesco: "Adesso tutti al lavoro!".Il primo gruppo di dieci persone uscì dalla Cappella e, scortati da due nazisti, attraversò Via Della Vittoria, raggiungendo la cava di tufo sita alla periferia a nord della Città, al confine tra Bellona e Vitulazio dove, dopo essere stati spinti sul ciglio, il plotone di esecuzione eseguì, senza pietà, la condanna a morte. I corpi erano scaraventati nella cava profonda circa 25 metri, e coperti dal terreno fatto crollare con l’esplosione di bombe a mano. Dopo la prima esecuzione, altri dieci seguirono la stessa sorte e così di seguito sino a raggiungere il numero di 54 vittime.
LE VITTIME DELL'ECCIDIO
1. Abbate Domenico, anni 27, padre passionista.2. Addelio Ernesto, anni 18, agricoltore.3. Antropoli Salvatore, anni 33, sacerdote.4. Aurilio Secondino, anni 16, manovale.5. Cafaro Benedetto, anni 43, operaio.6. Cafaro Luigi, anni 23, agricoltore.7. Carbone Vincenzo, anni 51, operaio.8. Carusone Francesco, anni 12.9. Carusone Giovanni, anni 28, agricoltore.10. Carusone Secondino, anni 26, agricoltore. 11. Carusone Vincenzo, anni 16, agricoltore. 12. Costa Remo, anni 37, operaio.13. De Filippo Ferdinando, anni 45, agricoltore. 14. De Filippo Michele. anni 20, agricoltore. 15. Della Cioppa Cesare, anni 30, sarto. 16. Della Cioppa Pasquale, anni 55, agricoltore. 17. Di Nuccio Giuseppe, anni 19, studente. 18. Esposito Ciro, anni 25, artigiano. 19. Esposito Giovanni, anni 29, artigiano. 20. Filaccio Antimo, anni 57, agricoltore.21. Filaccio Gennaro, anni 15, studente passionista. 22. Fusco Antonio, anni 64, agricoltore. 23. Fusco Carlo, anni 18, studente. 24. Fusco Raffaele, anni 60, artigiano. 25. Giudicianni Angelo, anni 20, studente.26. Giudicianni Giuseppe, anni 48, agente di sanità. 27. Giudicianni Giuseppe, anni 52, esercente. 28. Giudicianni Luigi, anni 23, passionista. 29. Liguori Giovanni, anni 54, esercente. 30. Limongi Alfonso, anni 20, studente. 31. Limongi Gaetano, anni 36, impiegato.32. Limongi Giovanni, anni 32, sacerdote.33. Limongi Pasquale, anni 33, farmacista.34. Lo Prete Giuseppe, anni 27, militare.35. Manco Raffaele, anni 21, operaio.36. Materia Giuseppe, anni 53, funzionario.37. Nardone Valentino, anni 15, manovale.38. Patruno Nicola, anni 28, militare.39. Perileri Michelangelo, anni 36, agricoltore.40. Perrella Raffaele, anni 26, operaio.41. Petriccione Lorenzo, anni 33, guardia penitenziaria.42. Ronzino Vincenzo, anni 31, militare.43. Rovelli Andrea, anni 67, sacerdote. 44. Rucco Luigi, anni 42, medico. 45. Rullo Armando, anni 19, operaio. 46. Russo Carlo, anni 35, operaio.47. Simeone Ciro, anni 56, vigile urbano.48. Tascione Nicola Biagio, anni 43, operaio.49. Villano Francesco, anni 29, vice-brigadiere Carabinieri.50. Ignoto – 51. Ignoto – 52. Ignoto – 53. Ignoto – 54, Ignoto.
Altre Vittime dei nazisti a Bellona.
1. Addelio Francesco, anni 43, agricoltore, fucilato il 2 ottobre 1943.2. Cafaro Antimo, anni 34, agricoltore, fucilato il 2 ottobre 1943.3. Cafaro Antonio, anni 58, agricoltore, fucilato il 15 ottobre 1943.4. Cafaro Gennaro, anni 27, agricoltore, fucilato il 2 ottobre 1943.5. Cafaro Giuseppe. anni 30, agricoltore, fucilato il 2 ottobre 1943.6. De Crescenzo Michele, anni 28, invalido, fucilato il 13 ottobre 1943.7. Della Cioppa Angelo, anni 77, fucilato il 14 ottobre 1943.8. Giudicianni Giuseppe, anni 26, operaio, fucilato il 4 ottobre 1943.9. Milana Giovanni, anni 21, fucilato il 15 ottobre 1943. 10. Palmieri Michele, anni 53, agricoltore, fucilato il 15 ottobre 1943.11. Pinto Alberto, anni 39, capitano GdF, fucilato il 15 ottobre 1943.12. Scuderi Salvatore, anni 21, fucilato il 15 ottobre 1943.
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