-Leggi qui (clicca) articolo originale
Dalle pagine del New York Times, oggi, oltre 300
sopravvissuti e discendenti dei superstiti di vittime del
genocidio nazista condannano l'assalto di Israele su Gaza.
In 327 hanno firmato questa lettera scritta in risposta alla
manipolazione di Elie Wiesel del genocidio nazista per tentare
di giustificare gli attacchi su Gaza. Traduzione di Daniela Patrucco - AssopacePalestina La Spezia
Come ebrei sopravvissuti
e discendenti dei sopravvissuti e delle vittime del
genocidio nazista condanniamo in modo inequivocabile il
massacro dei palestinesi a Gaza e l'attuale occupazione e la
colonizzazione della Palestina storica. Condanniamo
inoltre gli Stati Uniti che finanziano gli attacchi di
Israele, e gli stati occidentali più in generale per
l'utilizzo della loro forza diplomatica per proteggere
Israele dalla condanna. Il genocidio inizia con il silenzio
del mondo.
Siamo allarmati per l'estrema, razzista disumanizzazione
dei palestinesi nella società israeliana, che ha
raggiunto la febbre a 90°. In Israele, i politici e gli
esperti di Time of Israel e The Jerusalem Post hanno parlato
apertamente di genocidio dei palestinesi e la destra
israeliana sta adottando simboli neo-nazisti.
Inoltre, siamo disgustati e indignati per l'abuso di
Elie Wiesel della nostra storia in queste pagine [NYT ndr]
per promuovere falsità palesi, utilizzate per giustificare
l'ingiustificabile: l' enorme sforzo di Israele di
distruggere Gaza e l'uccisione di oltre 2.000 palestinesi,
tra cui centinaia di bambini. Nulla può giustificare il
bombardamento dei rifugi delle Nazioni Unite, case, ospedali
e università. Nulla può giustificare privare le persone di
energia elettrica e acqua.
Dobbiamo alzare la nostra voce collettiva e usare il
nostro potere collettivo per porre fine a tutte le forme
di razzismo, tra cui il genocidio del popolo palestinese
in corso. Chiediamo la fine immediata dell'assedio e
del blocco di Gaza. Chiediamo il pieno boicottaggio
economico, culturale e accademico di Israele. ( 23/08/14 07:59, da Luisa Morgantini)
Nessun commento:
Posta un commento