Mov. Ambasciatori del Movim. Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato - III Millennio
Portale della rete del "Movimento Ambasciatori per la Pace del Movimento Internaz. per la PACE e la SALVAGUARDIA del CREATO del III Millennio, Provincia di Caserta, Regione Campania, Italia". Ente Terzo Settore - Organizzazione di Volontariato laico, apartitico, di impegno sociale e civile, per i diritti dei cittadini, delle fasce disagiate, le Pari Opportunità, la difesa del Creato, Ambiente e Beni Comuni. Contro tutte le mafie, guerre, violenze, ingiustizie, corruzione..
sabato 31 marzo 2012
Una DONNA per la PACE: "Agnese Ginocchio, La mia voce per la Pace.." Intervista a cura di "Rosa Anna Buonomo" giornalista
giovedì 29 marzo 2012
DEDICATO A TERESA BUONOCORE IL PREMIO PER LA PACE DONNA CORAGGIO 2012
Il premio per la Pace Donna Coraggio 2012 quest'anno è stato dedicato a Teresa Buonocore, 51 anni , uccisa il 20 settembre 2010 a Napoli, vicino al Ponte dei Francesi, per aver denunciato gli aguzzini di sua figlia. La sua testimonianza fu decisiva per aprire le porte del carcere a Enrico Perillo, il rapitore e violentatore della figlia di otto anni. La cerimonia è avvenuta Sabato 24 marzo 2012 presso l'aula consiliare del Comune di Alife.
L'iniziativa è stata organizzata dal Movimento per la Pace, guidato da Agnese Ginocchio, e patrocinata dalla Regione Campania, dalla Provincia di Caserta, dall'Ufficio Provinciale Pari Opportunità, dal Comitato Provinciale Unicef, dalla Città di Alife e dalla Comunità Montana del Matese.
alla quale il direttivo del Movimento per la Pace ha conferito il riconoscimento della "Croce per la Pace", nominandola sua "Ambasciatrice di Pace". (art. del giornalsita anticamorra Raffaele Sardo - Dalla parte delle vittime)
Articolo pubblicato sul sito della Fondazione POL.I.S. ( FONDAZIONE PO.l.i.s. della Regione Campania- Politiche Integrate di Sicurezza per le Vittime Innocenti di criminalità e i beni confiscati)
Note: Per leggere l'articolo completo sulla manifestazione relativa alla consegna del "Premio Speciale per la Pace Donna Coraggio 2012 dedicato alla memoria di Teresa Buonocore", vittima innocente della criminalità organizzata, e del "Premio Speciale per la Pace Donna Coraggio 2012" assegnato ad alcune donne impegnate della provincia di Caserta e della zona del Matese (completo di foto) Cliccare quì sopra
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domenica 25 marzo 2012
Alife(Ce)- Impegno per la Pace e lotta all'ingiustizia. Il Coraggio della denuncia. Questo e altro al "Premio per la Pace Donna Coraggio 2012" dedicato alla memoria di "Teresa Buonocore" vittima innocente della mafia. L'evento é stato organizzato dal "Movimento per la Pace"
Alife(Ce)- Nell'antica città di Alife, comune matesino dell'Alto casertano situato nel cuore del Parco regionale del Matese, si é svolta sabato 24 Marzo, presso l'aula consiliare dell'Ente alifano, l' importantissima manifestazione culturale che ha voluto tracciare un segnale di risveglio cultutale per la rinascita ed il riscatto del nostro territorio. L' Evento, organizzato dal " M.A.P. Movimento per la Pace e la Salvaguardia del Creato-III Millennio" presieduto dalla Testimonial della Pace Agnese Ginochio, é stato patrocinato dalla Regione Campania, dalla Provincia di Caserta, dall' Ufficio provinciale della Consigliera di Parità, dal Comitato provinciale Unicef, dalla Città di Alife, dalla Comunità Montana del Matese. Il "Premio per la Pace Donna Coraggio 2012", é stato assegnato a 12 donne "Amiche della Pace" (di seguito tutti i nominativi. Per le foto collegarsi al sito Alto Casertano - cliccare quì sopra- dove é stato pubblicato un reportage della manifestazione ) impegnate nei vari ambiti professionali e non: insegnanti, associazioni, società civile, giovani e informazione, famiglia, ausilio ai diversamente abili, provenienti dal comprensorio dell'Alto Casertano, dalla zona del Matese e dalla provincia di Caserta. L'importantissimo riconoscimento stato dedicato quest’anno alla memoria di Teresa Buonocore, donna, mamma coraggio e vittima innocente della mafia, uccisa a Portici lo scorso settembre 2010 per avere denunciato apertamente lo stupratore della figlioletta di 8 anni. Ecco perché fra gli ospiti che hanno presieduto la manifestazione é stata voluta fortemente la presenza di Pina Buonocore, sorella di Teresa, la cui testimonianza é stata particolarmente toccante, al punto che nel ricordare la storia della sorella vittima innocente della criminalità orgasnizzata, ha fatto commuovere tutti i presenti ricordando. "Teresa - ha ricordato Pina- viene definita oggi con l'appellativo di donna Coraggio. Lei, invece, pur cercando di compiere il suo dovere fino in fondo, denunciando l'omertà e l'ingiustizia, preferiva definirsi una persona "normale" . Proprio nella sua normalità ha cercato di compiere sempre il suo dovere a difesa della verità e giustizia, quello che dovrebbero fare tutti..:". “Li dove ci sono situazioni di ingiustizia, violenza e omertà – ha affermato la presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio – dobbiamo solo impegnarci fortemente ad abbatterle. Per questo è importante e decisivo denunciare e non tacere mai di fronte all'omertà e ai comportamenti che appoggiano l'illecito. La strada della denuncia é l' unica alternativa che ci resta per salvare il futuro dei nostri figli. Il male deve essere abbattuto con il nostro impegno attivo”. Fra gli autorevoli ospiti convenuti, la consigliera provinciale di Parità Francesca Sapone, il sindaco Giuseppe Avecone, l'assessore comunale Gabriele Venditti. il Sindaco Avecone, nel fare gli onori di casa, ha esternato la sua approvazione nei confronti di tale iniziativa soprattutto perché fermamente convinto del fatto che l’universo femminile ha una marcia in più che va rispettata. La Consigliera provinciale di parità, Francesca Sapone, ha invece dichiarato di essere entusiasta dell’iniziativa odierna augurandosi che sia da esempio di stimolo alla denuncia, nel ricordare appunto l'esempio di Teresa Buonocore. Ha quindi annnciato la nascita di uno sportello provinciale antidiscriminazione e antiviolenza, auspicando che anche in questa nostra zona, non estranea a fatti di discriminazione e di violenza, venga presto aperta una sede analoga legata a quella provinciale.La sua proposta ha trovato pieno appoggio sia da parte del direttivo del Movimento per la Pace che del Sindaco di Alife Avecone. Particolarmente toccante é stato quindi il momento della consegna del premio speciale per la Pace Donna Coraggio alla memoria di Teresa Buonocore. Dopo la lettura della motivazione della consegna dell'importantissimo riconoscimento, la
Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, ha consegnato insieme al Sindaco di Alife Giuseppe Avecone e alla Consigliera provinciale di Parità Francesca Sapone, una bellissima targa a Pina Buonocore a firma del Movimento per la Pace. A seguire la consegna ed investitura della "Croce della Pace", l'importante riconoscimento distintivo del Movimento per la Pace, che viene consegnato in occasione di particolari eventi a persone che si sono particolarmente distinte per azioni, meriti civili, impegno per la Pace e tematiche correlate. La "Croce della Pace" é stata consegnata mediante investitura alla giovane figlia
di Teresa Buonocore "Michelle" di 12 anni, alla presenza della presidente del movimento per la Pace Agnese Ginocchio ha esclamato le seguenti parole: "Con questa Croce, logo del nostro Movimento per la Pace diventi "Ambasciatrice di Pace", porta in alto l'esempio di tua madre, sappi sempre distinguerti per scelte e azioni, e fà conoscere a tutti la parola "Pace". Ora sei e siete parte anche voi della nostra grande famiglia della Pace. Auguri!". Dopo la prima parte dedicata alla memoria di Teresa Buonocore e alla consegna del premio Speciale per la Pace Donna Coraggio in sua memoria, è proseguita la cerimonia di consegna degli Attestati del Premio per la Pace Donna Coraggio 2012, preceduti dalla lettura della motvazione della Consegna del Premio, alle 12 Donne Coraggio distintesi per azioni ed individuate quest'anno ad essere le titolari dell' importante riconoscimento di Pace. Si è parlato di Donne impegnate, di impegno civile e di impegno per la Pace. Si sono ricordate le tre donne africane attiviste dei diritti umani che hanno ricevuto l'ultimo premio Nobel per la Pace, oltre che la giovane attivista dell' ISM Rachel Corrie, martire per la Pace e simbolo di gioventù propositiva, morta in Palestina nove anni fa proprio in questo mese, schiacciata sotto la ruspa di un bulldozer israeliano. Lotta all' ingiustizia, difesa dei diritti e delle Pari Opportunità, lotta alla camorra, impegno per la Legalità le parole d’ordine della lodevole iniziativa.Hanno coordinato e coadiuvato i lavori della giornata gli autorevoli giornalisti del nostro "Movimento per la Pace" Tilde Maisto e Mattia Branco di Cancello ed Arnone(Ce). Un sentito ringraziamento a tutti i convenuti alla manifestazione e alle donne premiate.
Didascalia foto (Autore Andrea Pioltini): il gruppo delle donne premiate con Pina Buonocore e gli Ospiti della Manifestazione. Giornata di Sabato 24 Marzo 2012.
Di seguito si riportano i nomi delle donne premiate. nei prossimi giornis aranno pubblicate le schede biografiche (con le foto) di ciascuna premiata, con la motivazione che ha determinato la consegna del Riconoscimento. Per visualizzare le altre foto collegarsi al sito Alto Casertano - cliccare quì sopra- dove é stato pubblicato un reportage della manifestazione
Categoria Insegnanti: Florinda Calvanese(Piedimonte Matese), Maria Loreta Salvatore(Alife), Romilda Cuomo(Alife), Anna Maria Raviele(Piedimonte Matese),
-Marisa Magnifico(S. Nicola La Strada), Antonella Maddaloni(S. Nicola La Strada). Queste ultime due Amiche di S. nicola La Strada(Ce), purtroppo per un grave imprevisto sopraggiunto all'ultimo momento non hanno potuto partecipare. Pertanto, la consegna dell' Attestato di Premio si svolgerà prossimamente in luogo da definire.
Categoria Associazioni: Maria Acquaro (Pietravairano) presidente comitato cicivo contro le cave; Angela Maffeo (Ass. AmA Onlus e Casa delle Donne di Ruviano-Ce).
Categoria giovani e informazione: Michela Vigliotti(Piedimonte Matese).
Categoria famiglie: Marisa Corrado in Zazzarino (Alife); Rosetta Sasso in Iannelli(Alife)
ed infine
Categoria famiglie con presenza di disabili: Rita Nizzardi in Iannelli (Alife). Per la Signora Nizzardi abbiamo lanciato un forte appello di aiuto per il problema di suo figlio disabile, il giovane Davide. Abbiamo chiesto all'amministrazione in quel momento rappresentata dall' Assessore Venditti (il sindaco per gravi motivi familiari é dovuto andare via prima), di interessarsi attivamente perché il problema dei fondi speciali per la realizzazione dell'ascensore per Davide, possa essere risolto. Anche la Consigliera di Parità Francesca Sapone ascoltando la storia di Davide con molta commozione, ha offerto il proprio sostegno impegnandosi ad interessarsi alla causa di questo nostro fratello.....
Inoltre, l'occasione é stata propizia per consegnare alcuni attestati di benemerenza. Un particolare attestato di benemenrenza e di ringraziamento alla Protezione Civile sezione matesina, per l'ausilio apportato al progetto del nostro "Movimento per la Pace" riguardante il ritiro delle derrate alimentari pro disagiati del nostro territorio e due attestati di ringraziamento alla Signora Maria Ventura di Alife e alla giovane Anna Barbetta di Alife per l'ausilio apportato all'ultima Giornata della raccolta alimentare contro la fame in Italia svoltasi lo scorso 3 Marzo 2012.
Ringraziamenti:
Si ringrazia la disponibilità del Sindaco di Alife dott. Giuseppe Avecone, presente insieme all'assessore Gabriele Venditti. Si ringrazia la presenza della dott.ssa Francesca Sapone, Consigliera provinciale di Parità che ha patrocinato l'evento e che ha presieduto l'intera manifestazione (compresa la premiazione di tutte le donne). Si ringraziano tutte le autorità, istituzioni e rappresentanti di Associazioni intervenute: Il dott. Stefano italiano vice del Questore di Caserta, passato a portarci il suo saluto prima che iniziasse la manifestazione. Il maresciallo dei carabinieri della stazione di Alife Giovanni Aceto che abbiamo visto all'inizio della manifestazione, il dirigente scolastico della scuola media G. Vitale di Piedimonte Matese dott.ssa Clotilde Riccitelli, il dirigente scolastico dell' Istituto Tecnico industriale e Agrario di Piedimonte Matese dott. Vincenzo Di Franco, l'Associazione ambientalista Cai Matese con i presidenti Carlo Pastore e Franco Panella, l'associazione Legambiente Caserta con il segretario dott. Nicola D'Angerio, presidente anche della Pro Loco Bocca della Selva; il dott. Ennio Isabella, ex direttore sanitario dell'Ospedale civile di Piedimonte Matese; La Protezione civile sezione Matesina rappresentata da Franco Ventura del direttivo; il giornalista Giuseppe Sangiovanni, la redazione del portale d'informazione "Verde Matese".
Un ringraziamento anche alla Pro Loco Alifana presieduta da Raffaele Versaci, per averci messo a disposizione il video proiettore che ci é servito per mandare i 2 video su Teresa Buonocore, Rachel Corrie e le 3 donne africane Premio nobel per la Pace. Diamoci da fare per cambiare questo grigiore di mondo e colorarlo con i colori della Pace (impegno civile). L' intero reportage fotografico della manifestazione (che sarà pubblicato a breve) é stato realizzata dal fotoreporter Andrea Pioltini.
Per visualizzare il video realizzato dalla direzione del portale Verde Matese che ha documentato, registrato e filmato tutta la manifestazione, collegarsi al seguente link: http://www.youtube.com/ watch?v=_6wOEyqDaEE&feature =share
Si riiporta di seguito anche il link relativo ad un articolo sulla manifestazione odierna pubblicato sul sito "Quì Caserta" ( nella mattinata di Sabato abbiamo visto anche la corrispondente del portale web d'informazione "Adele Consola" venuta a prendere notizie sull'evento ) che mi é stato segnalato: http://www.quicaserta.it/
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giovedì 22 marzo 2012
22 Marzo Giornata Mondiale dell' Acqua. IL "CANTO per l' ACQUA"
"Il Canto per l'ACQUA" brano d'impegno per la Pace e i diritti umani composto da Agnese Ginocchio, dedicato a questo bene incommensurabile di cui l'uomo non può farne a meno. Oggi, 22 Marzo, ricorre la giornata mondiale dell' Acqua. Acquam Bene Comune, Diritto umano di cui non se ne può fare a meno. Ogni 17 secondi muore un bambino per mancanza d'acqua. Mentre noi l'acqua la sprechiamo, da una grossa fetta del mondo ci sono popoli che muoiono di sete. Ogni 17 secondi muore un bambino per sete. Riflettiamo su questa cosa e cerchiamo di fare attenzione e di non abusare di questo grande dono, essenza vitale di cui l'uomo non può farne a meno. Insegniamo ai nostri figli a non sprecare l'acqua specie d'estate quando ci si dà ai cosiddetti giochi con le bombe all'acqua, pseudo giochi devastanti e diseducativi. Ma anche noi adulti cerchiamo di dare l'esempio di civiltà perché i giovani ci osservano e si comportano di conseguenza. Non sprechiamo l'acqua...riflettiamoci e non abusiamo di quanto ci viene affidato in custodia...Il pianeta sta soffocando a causa dei nostri abusi! Le risorse idriche si stanno esaurendo a causa dei nostri sprechi. L'acqua é considera dalle multinazionali l'oro blu, un affare per potentati economico finanziari. Le prossime guerre ddel futuro saranno fatte per l'acqua...la corsa ad accalappiarsi questo Bene Comune é iniziata....Occhio dunque agli stili di vita e a non abusare di quanto ci viene affidato in maniera gratuita. (da Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace, i Diritti, l'Ambiente, le legalità...)
Per affrofondire si leggano i seguenti articoli: http://www.agi.it/ in-primo-piano/notizie/ 201203221057-ipp-rt10071-og gi_giornata_dell_acqua_ogn i_17_secondi_muore_un_bamb ino
http:// www.tgcom24.mediaset.it/ mondo/articoli/1040743/ giornata-mondiale-dellacqua -22-marzo-2012.shtml
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mercoledì 21 marzo 2012
NAPOLI, MASCHIO ANGIOINO- Donne e Legalità: Agnese Ginocchio al convegno della UIL "Donne e Legalità per la rinascita di Napoli"
Napoli- MARZODONNADUEMILADODICI- Nell'ambito degli eventi culturali organizzati nel mese di Marzo dedicato alle donne, Agnese Ginocchio, cantautrice di origine casertana impegnata sulle tematiche civili della Pace, dei diritti e della Legalità, impegno che le ha fatto ricevere prestigiosi riconoscimenti, fra questi il
Premio nazionale per la Legalità Paolo Borsellino, é stata ospite al Convegno organizzato dal sindacato Uil dal titolo: "Le Donne e la Legalità... per la rinascita di Napoli e della Campania". L' importante evento culturale di impegno civile si é svoto presso l'antisala dei Baroni del Maschio Angioino in Napoli é stato Patrocinato dal Comune di Napoli Assessorato alle Pari Opportunità, UIL Campania e UIL F.PL.. la cui responsabile é Susi Abbagnano della UIL. F.P.L. Napoli, la quale ha anche coordinato e mooderato il convegno. Il dibattito si é aperto proprio con la presentazione del video che accompagna il brano dell'artista impegnata Ginocchio, dal titolo: "Contro l'indifferenza, mafia e camorra io grido Pace". Un brano dai forti temi dell'impegno civile che ha catturato lo sguardo ed il consenso di tutti gli ospiti presenti, fra questi é da segnalare Amato Lamberti, dell' Osservatorio regionale contro la camorra, Isabella Bonfiglio
responsabile Uil delle Pari Opportunità di Napoli e Campania; Anna Rea, segretario generale della Uil Napoli e Campania; Alessandra Clemente, presidente dell'Associzione Silvia Ruotolo onlus; Margherita
Fusco, responsabile politiche sociali della Uil F.P.L Napoli e assistente sociale; Napoli Campania; Pino Imperatore scrittore e autore di un libro tragicomico sulla camorra. Al termine gli organizzatori della
Agnese Ginocchio e la responsabile della UIL FPL Pari Opportunità Napoli Susi Abbagnano |
manifestazione in segno di gratitudine e di riconoscenza per il proprio impegno hanno cosegnato ad Agnese una bellissima Targa con Attestato sul tema della manifestazione, dedicata alle donne impegnate. (Comunicato stampa)
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lunedì 19 marzo 2012
Napoli. 20 Marzo Le donne e la Legalità per la rinascita di Napoli ...e della Campania, Con l' intervento di Agnese Ginocchio
Napoli 20 Marzo - Marzodonna2012- Presso l'antisala dei Baroni del Maschio Angioino si svolgerà un' importante Evento culturale per la Legalità e l'impegno civile sul tema: "LE DONNE e la LEGALITA'...per il riscatto e la rinascita di Napoli e della Campania". L'evento é stato Patrocinato dal Comune di Napoli Assessorato alle Pari Opportunità, UIL Campania e UIL F.L.P. la cui responsabile é SUSI ABBAGNANO della UIL. F.L.P. Napoli. Il dibattito si aprirà con la presentazione del video che accompagna il brano impegnato della cantautrice per la Pace e la Legalità Agnese Ginocchio che sarà presente alla manifestazione, dal titolo: "Contro l'indifferenza, mafia e camorra io grido PACE". Per leggere l'intero programma e tutti gli interventi relativi alla manifestazione visualizzare la locandina(Comunicato stampa)
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sabato 17 marzo 2012
La Pace é Donna....la vera forza e anima della Nonviolenza!
La PACE E' DONNA(continua ancora per la Festa della Donna)! Di seguito riporto un bellissimo pensiero del Mahatma (Grande Anima) GANDHI profeta di Pace e di Nonviolenza con l'INVITO a studiare e a leggere la Letteratura e gli scritti dei Grandi Autori che hanno segnato la storia con le loro scelte. Queste parole e questi scritti infatti formano l'uomo alla coscienza civile e muovono all' impegno per le grandi cause, quali appunto la PACE..che non consiste in un semplice stato d'animo, ma azione nonviolenta, sensibilizzazione, informazione, mobilitazione e impegno quotidiano perl'affermazione di questa causa....Non basta parlare di Pace, uno, ci deve credere e non basta crederci, ma bisogna necessariamente lavorarci per l'affermazione di questa cultura, dalla quale dipende il futuro del mondo. O l'uomo decderà di perseguire questa strada, o sarà condannato a perire come uno stolto.....Strade diverse non ce ne sono. A voi la responsabilità e lo spirito di discernimente e scegliere quindi la parte migliore! Buona Pace a tutti... (By: Agnese Ginocchio- cantautrice e attivista per la Pace)
"Chiamare la donna il sesso debole è una calunnia; è un' ingiustizia dell'uomo nei confronti della donna. Se per forza s'intende la forza bruta, allora sì, la donna è meno brutale dell'uomo. Se per forza s'intende la forza morale, allora la donna è infinitamente superiore all'uomo. Non ha maggiore intuizione, maggiore abnegazione, maggior forza di sopportazione, maggior coraggio? Senza di lei l'uomo... non potrebbe essere. Se la non violenza è la legge della nostra esistenza, il futuro è con la donna. Chi può fare appello al cuore più efficacemente della donna? Se soltanto le donne dimenticassero di appartenere al sesso debole, non ho dubbio che potrebbero opporsi alla guerra infinitamente meglio degli uomini. Dite voi cosa farebbero i vostri grandi generali e soldati, se le loro mogli, figlie e madri si rifiutassero di sanzionare la loro partecipazione a qualsiasi forma o tipo di militarismo ". Di "Mahatma Gandhi"(grande anima-Premio Nobel per la Pace)
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venerdì 16 marzo 2012
Storia, Letteratura e Cultura per la Pace: "In ricordo di Rachel Corrie", martire per la Pace
"No nel nome PACE" é il brano d'impegno per la Pace composto dalla cantautrice per la Pace Agnese Ginocchio dedicato alla memoria della giovane martire pacifista americana "Rachel CORRIE" che 9 anni fa in questo giorno 16 Marzo perdeva la vita sulla Striscia di Gaza in Palestina, mentre si interponeva in maniera nonviolenta..Per ascoltare il brano cliccare quì sopra
-Altre info sul testo e sulla storia di Rachel cliccare quì sopra
Di seguito si riporta un video pubblicato su youtube sulla storia diq eusta straordinaria e generosa giovane che ha dato la sua vita per inseguire il suo sogno di "PACE"
Aveva solo 24 anni quando fu schiacciata da un buldozer dell'esercito israeliano, il 16 marzo 2003. Studiava Arte e Relazioni Internazionali all'Evergreen State College di Washington. All'ultimo anno di studi si iscrisse all'International Solidarity Movement (ISM), un movimento non violento per la difesa dei diritti dei palestinesi, e partì dagli Stati Uniti per Gaza. Il giorno della sua morte si recò a Rafah dove erano in corso demolizioni delle case dei palestinesi. Rachel indossava un giubbotto fluorescente rosso per farsi identificare. Salì su un cumulo di terra sollevato dai bulldozer, alto 15 metri, per impedirgli di continuare la loro opera di distruzione. Una tecnica usata comunemente dagli attivisti. Un bulldozer la schiacciò, forse lei scivolò nel tentativo di sfuggire quando si accorse che l'autista non si sarebbe fermato. Rachel era più visibile del ragazzo di Tienanmen che fermò una colonna di carri armati. Il regime cinese si dimostrò più umano. Quel giorno la sua azione non era stata isolata. Altri attivisti avevano usato la stessa tecnica per rallentare i bulldozer. Le autorità israeliane non furono quindi colte di sorpresa da una azione improvvisa. In precedenza avevano anche lanciato dei lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Eppure Rachel morì, come le case che voleva proteggere con il suo corpo. Alcuni giorni prima Rachel rilasciò una breve dichiarazione a una televisione locale "Mi sento come un testimone che assiste alla sistematica distruzione del popolo palestinese... Mi siedo a cenare con loro e comprendo che c'è una imponente macchina militare che ci circonda, che cerca di uccidere le persone con cui sto dividendo il cibo.", Un ricordo per Rachel, oggi ricorre l'anniversario della sua scomparsa. Sepolta in vita da un bulldozer per il suo desiderio di Pace.
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lunedì 12 marzo 2012
12 Marzo Festa di San Massimiliano protettore degli Obiettori di Coscienza. Scritto tratto dagli "Atti del Martirio di San Massimiliano"
Storicità degli ATTI DEL MARTIRIO di S. MASSIMILIANO in un intervento di Padre Angelo Cavagna, sacerdote dehoniano, presidente del Gavci di Bologna.
San Massimiliano di Tebessa. Un santo antico e moderno
Scarica i documenti su San Massimiliano in formato .PDF
Preghiera a Gesù "Principe della Pace" per intercessione di SAN MASSIMILIANO
"obiettore martire"
"Gesù "Principe della Pace" (Is 9,5), per intercessione di San Massimiliano, giovane PROTETTORE dei giovani OBIETTORI, fa che siano (siamo) veri "Operatori di Pace" (Mt 5,9), aprendo il cuore a "Dio" che "è amore" (1 Gv 4,8). Pieno l’animo della tua Pace, fa che la portino (portiamo) nelle famiglie, nella società, fra i popoli e nel mondo intero. Sull’esempio tuo e di San Massimiliano, che ha regalato al carnefice la veste nuova militare per il cui rifiuto subì il martirio, dona ad essi (a noi) di opporre mitezza a violenza, perdono a odio, e di escludere ogni uso omicida, personale e strutturale, della forza. Infondi a tutti i battezzati la fedeltà alla NOVITA’ DELL’AMORE, che tu hai portato sulla terra: "Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori" (Mt 5,44). Possa così compiersi in essi (Mt 5,9). AMEN !"
(con approvazione ecclesiastica. Vescovo Benito Cocchi. Modena. 26.04.1998)
1.1. Sotto il consolato di Tusco e Anulino, il 12 marzo dell'anno 295 d.C., a Tebessa, fu fatto comparire nel foro Fabio Vittore assieme a Massimiliano; l'avvocato Pompeiano, autorizzato a parlare, disse: "Fabio Vittore, esattore del temo, è introdotto con Valeriano Quinziano, preposto imperiale, con il coscritto abile al servizio Massimiliano, figlio di Vittore; poiché è arruolabile, chiedo sia passato allo statimetro".
1. 2. Il proconsole Dione domandò: "Come ti chiami?". Massimiliano rispose: "Perché vuoi sapere il mio nome? A me non è lecito prestare il servizio militare, dato che sono Cristiano".
1. 3. Il proconsole Dione disse: "Accostatelo (all'asta di misurazione)". Mentre veniva preparato (per essere misurato), Massimiliano affermò: "Non posso prestare il servizio militare; non posso far del male. Sono Cristiano".
1. 4. Il proconsole Dione ordinò: "Sia misurato". Avvenuta la misurazione, fu data lettura da parte dell'incaricato: "Misura cinque piedi e dieci once (m 1,73)".
1. 5. Dione disse all'incaricato: "Riceva la piastrina di riconosci mento". Massimiliano, facendo resistenza, si oppose: "Non lo faccio, non posso prestare il servizio militare".
2. 1. Dione disse: "Fa il militare se non vuoi morire". Massimiliano rispose: "Non faccio il soldato. Tagliami pure la testa, io non faccio il soldato per questo mondo, ma servo il mio Dio".
2. 2. Il proconsole Dione riprese: "Chi ti ha messo queste idee nella testa?". Massimiliano rispose: "La mia coscienza e colui che mi ha chiamato".
2. 3. Dione si rivolse a suo padre Vittore: "Consiglia tuo figlio". Vittore rispose: "Lui sa da sé, con la propria coscienza, che cosa deve fare".
2. 4. Dione a Massimiliano: "Fa il servizio militare e prendi la piastrina di riconoscimento". Massimiliano rispose: "Non accetto la piastrina. Ho già il segno del Cristo mio Dio".
2. 5. Dione riprese: "Ti mando subito dal tuo Cristo". Massimiliano rispose: "Vorrei soltanto che tu lo facessi. Questo sarebbe anche la mia gloria!".
2. 6. Dione si rivolse all'incaricato: "Gli sia messa la piastrina di riconoscimento". Opponendosi Massimiliano disse: "Non accetto il segno di riconoscimento del mondo; se me lo apporrai, lo spezzerò, poiché non ha nessun valore. Io sono Cristiano, non mi è lecito tenere al collo una piastrina di piombo, dopo il segno di salvezza del mio Signore Gesù Cristo Figlio del Dio vivente, che tu non conosci, che ha sofferto per la nostra salvezza, che Dio consegnò come prezzo per i nostri peccati. Tutti noi Cristiani serviamo lui, seguiamo lui, principe della vita, garante della salvezza".
2. 7. Dione disse: "Fa il soldato e prendi la piastrina, sa non vuoi morire". Massimiliano rispose: "Io non muoio. Il mio nome è già presso il mio Signore. Non posso fare il soldato".
2. 8. Dione disse: "Pensa alla tua giovinezza e fa il soldato: perché questo si conviene ad un giovane". Massimiliano rispose: "Il mio servizio è per il mio Signore. Non posso servire al mondo come soldato. L'ho già detto, sono cristiano".
2. 9. Riprese il proconsole Dione: "Nella guardia d'onore dei nostri Imperatori Diocleziano e Massimiano, Costanzo e Massimo (Galerio), vi sono soldati Cristiani e fanno il soldato". Massimiliano rispose: "Essi sanno che cosa convenga loro. Tuttavia io sono Cristiano e non posso fare del male".
2. 10. Dione disse: "Quelli che prestano il servizio militare che male fanno?". Massimiliano rispose: "Tu lo sai di sicuro che cosa fanno".
2. 11. Il proconsole rispose: "Fà il soldato, per non finir male col tuo disprezzo del servizio militare". Massimiliano concluse: "Io non morirò; ma se uscirò dal mondo, la mia anima vivrà con Cristo mio Signore".
3. 1. Dione disse: "Cancella il suo nome". Dopo che venne cancellato, Dione continuò: "Poiché rifiutasti il servizio militare con spirito di indisciplina, ricevi la condanna che ne consegue, come esempio per gli altri". Quindi dalla tavoletta lesse il decreto: "È stato deciso di punire con la decapitazione Massimiliano, perché con spirito di indisciplina ha rifiutato il giuramento militare".
3. 2. Massimiliano disse: "Rendo grazie a Dio". La sua vita terrena fu di ventun annì, tre mesì e diciotto giorni. E mentre veniva condotto al luogo del supplizio, disse così: "Amatissimí fratelli, con tutte le vostre forze e con entusiasmo pieno di desiderio affrettatevi ad ottenere di vedere il Signore e meritare anche voi l'attribuzione di questa corona".
3. 3. Poi col volto radioso, disse così a suo padre: "Dà al carnefice la mia veste nuova, che mi avevi preparato per il servizio militare. Così ti accoglierò con la schiera dei santi, e così possiamo essere glorificati insìeme col Signore". Subito dopo fu sottoposto al martirio.
3. 4. La matrona Pompeiana ne ottenne dal magistrato il corpo e postolo nella sua lettiga lo trasportò a Cartagine; lo seppellì in una collina presso il Palazzo, vicino al martire Cipríano: dopo tredici giorni morì anche la matrona, e venne deposta nello stesso luogo.
3. 5. Vittore, padre di Massimiliano, tornò a casa pieno dì gioia, rìngraziando Dio perché egli aveva mandato innanzi un tale dono al Signore, lui che era pronto a raggiungerlo in seguito. Siano rese grazie a Dio. Amen.
La critica storica degli atti
La critica storica li ritiene autentici. San Massimiliano di Tebessa, nel nord Africa, diocesi di Cartagine, era presente nel calendario ufficiale dei santi della Chiesa Cattolica fin dall'antichità. In un periodo più vicino a noi, il suo nome era stato tolto dal calendario, forse per scarsità di devoti o forse per il motivo del suo martirio, la obiezione di coscienza, ritenuta ai tempi poco esemplare. Nell'ultima revisione critica, nella quale vennero tolti dall'elenco tutti i santi leggendari, cioè privi di fondamento storico sicuro, il suo nome fu invece inserito di nuovo, proprio grazie alla storicità degli "Atti" del suo martirio.
Seguono ora alcune note esplicative circa gli "Atti", per chiarire il senso di certe espressioni ivi contenute:
"arruolabile". Nell'esercito romano non c'era la leva obbligatoria per tutti, salvo per i figli dei graduati. Essendo suo padre Vittore, un graduato, Massimiliano era costretto ad obbedire alla chiamata militare
"non posso far del male". Il latino "malefacere" non ha valore soggettivo di "fare qualcosa di moralmente disdicevole", ma attivo, nel senso di "infliggere del male agli altri"; quindi si riferisce alla impossibilità per il cristiano di fare il soldato, il cui mestiere sarà pure di difendere, ma uccidendo gli altri, il che un cristiano non può mai fare
"Tagliami pure la testa". Questa ed altre espressioni di una predisposizione totale al martirio, nella prospettiva della partecipazione finale alla gloria di Cristo Signore, sono rivelatrici non di un eroe isolato, ma della normale condizione e formazione dei cristiani del tempo in periodo di persecuzione
"La mia coscienza e colui che mi ha chiamato". Quella di san Massimiliano fu una vera "obiezione di coscienza", a motivo della fede cristiana
- "Non accetto il riconoscimento del mondo... dopo il segno di salvezza del mio Signore". Qui la incompatibilità è dettata anche dal rifiuto della idolatria verso il dio imperatore; contrastante con il sigillo battesimale. Il giuramento e altri atti idolatrici erano obblígatori solo in certe categorie di militari.
"vi sono soldati cristiani". Era consentito ai già soldati, al momento della conversione, di restare tali, a condizione però di "non uccidere". Potevano mantenere l'ordine (funzione di polìzia), lavorare nel genio militare alla costruzione delle strade, gestire la posta ecc. I catecumeni e i fedeli civili non potevano, assolutamente, diventare militari. Il rifiuto dell'uccidere era altrettanto necessario del rifiuto del giuramento idolatrico: "Il soldato subalterno non deve uccidere nessuno ...e non deve prestare giuramento. Se non accetta tali condizioni, sia respinto... Il catecumeno o il fedele che vogliono arruolarsi e fare il soldato vengano respinti, perché hanno disprezzato Dio" ("Traditio apostolica" di Ippolito Romano, n. 16, diffusa nelle chiese dell'area mediterranea verso il 215-220).
- "Dà al carnefice la mia. veste nuova". Il dono del corredo militare o di parte di esso era un regalo prezioso, già testimoniato nei poemi di Omero. Qui si aggiunge il gesto del perdono e dell'amore verso il carnefice, discrimine evidente della novità cristiana
- "Pompeiana ottenne il corpo; lo trasportò a Cartagine; lo seppellì... vicino al martire Cipriano". San Cipriano era stato vescovo di Cartagine, grande "padre della chiesa", che insegnava: "Il mondo è bagnato di sangue fraterno: ecco che 1'omicídio è crimine quando sono i singoli a commetterlo, ma diventa virtù quando è compiuto in nome dello stato. L'impunità per i delitti non l'assicura il motivo dell'innocenza, ma la grandezza della ferocia" ("Ad Donatum" 6). Il seppellimento di san Massimiliano obiettore. accanto al suo vescovo Cipriano equivaleva a riconoscerlo "testimone della fede comune della chiesa" di allora.
Per approfondire l'argomento generale della pace nei primi secoli del cristianesimo, si consiglia la lettura dello studio scientifico di Pier Angelo Gramaglia "L'obiezione di coscienza nei primi secoli della chiesa" (pp. 47-64), in "I cristiani e l'obiezione di coscienza al servizio militare", a cura mia, EDB 1992, pp. 200.
Fin qui ho preferito leggere questi testi, perché da soli testimoniano che Massimiliano non era solo a pensarla così, ma è testimone che a quel tempo era la Chiesa a pensarla in tal modo.
Fonte: Movimento Nonviolento
Vedi anche al sito Peacelink
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San Massimiliano di Tebessa. Un santo antico e moderno
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Preghiera a Gesù "Principe della Pace" per intercessione di SAN MASSIMILIANO
"obiettore martire"
"Gesù "Principe della Pace" (Is 9,5), per intercessione di San Massimiliano, giovane PROTETTORE dei giovani OBIETTORI, fa che siano (siamo) veri "Operatori di Pace" (Mt 5,9), aprendo il cuore a "Dio" che "è amore" (1 Gv 4,8). Pieno l’animo della tua Pace, fa che la portino (portiamo) nelle famiglie, nella società, fra i popoli e nel mondo intero. Sull’esempio tuo e di San Massimiliano, che ha regalato al carnefice la veste nuova militare per il cui rifiuto subì il martirio, dona ad essi (a noi) di opporre mitezza a violenza, perdono a odio, e di escludere ogni uso omicida, personale e strutturale, della forza. Infondi a tutti i battezzati la fedeltà alla NOVITA’ DELL’AMORE, che tu hai portato sulla terra: "Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori" (Mt 5,44). Possa così compiersi in essi (Mt 5,9). AMEN !"
(con approvazione ecclesiastica. Vescovo Benito Cocchi. Modena. 26.04.1998)
1.1. Sotto il consolato di Tusco e Anulino, il 12 marzo dell'anno 295 d.C., a Tebessa, fu fatto comparire nel foro Fabio Vittore assieme a Massimiliano; l'avvocato Pompeiano, autorizzato a parlare, disse: "Fabio Vittore, esattore del temo, è introdotto con Valeriano Quinziano, preposto imperiale, con il coscritto abile al servizio Massimiliano, figlio di Vittore; poiché è arruolabile, chiedo sia passato allo statimetro".
1. 2. Il proconsole Dione domandò: "Come ti chiami?". Massimiliano rispose: "Perché vuoi sapere il mio nome? A me non è lecito prestare il servizio militare, dato che sono Cristiano".
1. 3. Il proconsole Dione disse: "Accostatelo (all'asta di misurazione)". Mentre veniva preparato (per essere misurato), Massimiliano affermò: "Non posso prestare il servizio militare; non posso far del male. Sono Cristiano".
1. 4. Il proconsole Dione ordinò: "Sia misurato". Avvenuta la misurazione, fu data lettura da parte dell'incaricato: "Misura cinque piedi e dieci once (m 1,73)".
1. 5. Dione disse all'incaricato: "Riceva la piastrina di riconosci mento". Massimiliano, facendo resistenza, si oppose: "Non lo faccio, non posso prestare il servizio militare".
2. 1. Dione disse: "Fa il militare se non vuoi morire". Massimiliano rispose: "Non faccio il soldato. Tagliami pure la testa, io non faccio il soldato per questo mondo, ma servo il mio Dio".
2. 2. Il proconsole Dione riprese: "Chi ti ha messo queste idee nella testa?". Massimiliano rispose: "La mia coscienza e colui che mi ha chiamato".
2. 3. Dione si rivolse a suo padre Vittore: "Consiglia tuo figlio". Vittore rispose: "Lui sa da sé, con la propria coscienza, che cosa deve fare".
2. 4. Dione a Massimiliano: "Fa il servizio militare e prendi la piastrina di riconoscimento". Massimiliano rispose: "Non accetto la piastrina. Ho già il segno del Cristo mio Dio".
2. 5. Dione riprese: "Ti mando subito dal tuo Cristo". Massimiliano rispose: "Vorrei soltanto che tu lo facessi. Questo sarebbe anche la mia gloria!".
2. 6. Dione si rivolse all'incaricato: "Gli sia messa la piastrina di riconoscimento". Opponendosi Massimiliano disse: "Non accetto il segno di riconoscimento del mondo; se me lo apporrai, lo spezzerò, poiché non ha nessun valore. Io sono Cristiano, non mi è lecito tenere al collo una piastrina di piombo, dopo il segno di salvezza del mio Signore Gesù Cristo Figlio del Dio vivente, che tu non conosci, che ha sofferto per la nostra salvezza, che Dio consegnò come prezzo per i nostri peccati. Tutti noi Cristiani serviamo lui, seguiamo lui, principe della vita, garante della salvezza".
2. 7. Dione disse: "Fa il soldato e prendi la piastrina, sa non vuoi morire". Massimiliano rispose: "Io non muoio. Il mio nome è già presso il mio Signore. Non posso fare il soldato".
2. 8. Dione disse: "Pensa alla tua giovinezza e fa il soldato: perché questo si conviene ad un giovane". Massimiliano rispose: "Il mio servizio è per il mio Signore. Non posso servire al mondo come soldato. L'ho già detto, sono cristiano".
2. 9. Riprese il proconsole Dione: "Nella guardia d'onore dei nostri Imperatori Diocleziano e Massimiano, Costanzo e Massimo (Galerio), vi sono soldati Cristiani e fanno il soldato". Massimiliano rispose: "Essi sanno che cosa convenga loro. Tuttavia io sono Cristiano e non posso fare del male".
2. 10. Dione disse: "Quelli che prestano il servizio militare che male fanno?". Massimiliano rispose: "Tu lo sai di sicuro che cosa fanno".
2. 11. Il proconsole rispose: "Fà il soldato, per non finir male col tuo disprezzo del servizio militare". Massimiliano concluse: "Io non morirò; ma se uscirò dal mondo, la mia anima vivrà con Cristo mio Signore".
3. 1. Dione disse: "Cancella il suo nome". Dopo che venne cancellato, Dione continuò: "Poiché rifiutasti il servizio militare con spirito di indisciplina, ricevi la condanna che ne consegue, come esempio per gli altri". Quindi dalla tavoletta lesse il decreto: "È stato deciso di punire con la decapitazione Massimiliano, perché con spirito di indisciplina ha rifiutato il giuramento militare".
3. 2. Massimiliano disse: "Rendo grazie a Dio". La sua vita terrena fu di ventun annì, tre mesì e diciotto giorni. E mentre veniva condotto al luogo del supplizio, disse così: "Amatissimí fratelli, con tutte le vostre forze e con entusiasmo pieno di desiderio affrettatevi ad ottenere di vedere il Signore e meritare anche voi l'attribuzione di questa corona".
3. 3. Poi col volto radioso, disse così a suo padre: "Dà al carnefice la mia veste nuova, che mi avevi preparato per il servizio militare. Così ti accoglierò con la schiera dei santi, e così possiamo essere glorificati insìeme col Signore". Subito dopo fu sottoposto al martirio.
3. 4. La matrona Pompeiana ne ottenne dal magistrato il corpo e postolo nella sua lettiga lo trasportò a Cartagine; lo seppellì in una collina presso il Palazzo, vicino al martire Cipríano: dopo tredici giorni morì anche la matrona, e venne deposta nello stesso luogo.
3. 5. Vittore, padre di Massimiliano, tornò a casa pieno dì gioia, rìngraziando Dio perché egli aveva mandato innanzi un tale dono al Signore, lui che era pronto a raggiungerlo in seguito. Siano rese grazie a Dio. Amen.
La critica storica degli atti
La critica storica li ritiene autentici. San Massimiliano di Tebessa, nel nord Africa, diocesi di Cartagine, era presente nel calendario ufficiale dei santi della Chiesa Cattolica fin dall'antichità. In un periodo più vicino a noi, il suo nome era stato tolto dal calendario, forse per scarsità di devoti o forse per il motivo del suo martirio, la obiezione di coscienza, ritenuta ai tempi poco esemplare. Nell'ultima revisione critica, nella quale vennero tolti dall'elenco tutti i santi leggendari, cioè privi di fondamento storico sicuro, il suo nome fu invece inserito di nuovo, proprio grazie alla storicità degli "Atti" del suo martirio.
Seguono ora alcune note esplicative circa gli "Atti", per chiarire il senso di certe espressioni ivi contenute:
"arruolabile". Nell'esercito romano non c'era la leva obbligatoria per tutti, salvo per i figli dei graduati. Essendo suo padre Vittore, un graduato, Massimiliano era costretto ad obbedire alla chiamata militare
"non posso far del male". Il latino "malefacere" non ha valore soggettivo di "fare qualcosa di moralmente disdicevole", ma attivo, nel senso di "infliggere del male agli altri"; quindi si riferisce alla impossibilità per il cristiano di fare il soldato, il cui mestiere sarà pure di difendere, ma uccidendo gli altri, il che un cristiano non può mai fare
"Tagliami pure la testa". Questa ed altre espressioni di una predisposizione totale al martirio, nella prospettiva della partecipazione finale alla gloria di Cristo Signore, sono rivelatrici non di un eroe isolato, ma della normale condizione e formazione dei cristiani del tempo in periodo di persecuzione
"La mia coscienza e colui che mi ha chiamato". Quella di san Massimiliano fu una vera "obiezione di coscienza", a motivo della fede cristiana
- "Non accetto il riconoscimento del mondo... dopo il segno di salvezza del mio Signore". Qui la incompatibilità è dettata anche dal rifiuto della idolatria verso il dio imperatore; contrastante con il sigillo battesimale. Il giuramento e altri atti idolatrici erano obblígatori solo in certe categorie di militari.
"vi sono soldati cristiani". Era consentito ai già soldati, al momento della conversione, di restare tali, a condizione però di "non uccidere". Potevano mantenere l'ordine (funzione di polìzia), lavorare nel genio militare alla costruzione delle strade, gestire la posta ecc. I catecumeni e i fedeli civili non potevano, assolutamente, diventare militari. Il rifiuto dell'uccidere era altrettanto necessario del rifiuto del giuramento idolatrico: "Il soldato subalterno non deve uccidere nessuno ...e non deve prestare giuramento. Se non accetta tali condizioni, sia respinto... Il catecumeno o il fedele che vogliono arruolarsi e fare il soldato vengano respinti, perché hanno disprezzato Dio" ("Traditio apostolica" di Ippolito Romano, n. 16, diffusa nelle chiese dell'area mediterranea verso il 215-220).
- "Dà al carnefice la mia. veste nuova". Il dono del corredo militare o di parte di esso era un regalo prezioso, già testimoniato nei poemi di Omero. Qui si aggiunge il gesto del perdono e dell'amore verso il carnefice, discrimine evidente della novità cristiana
- "Pompeiana ottenne il corpo; lo trasportò a Cartagine; lo seppellì... vicino al martire Cipriano". San Cipriano era stato vescovo di Cartagine, grande "padre della chiesa", che insegnava: "Il mondo è bagnato di sangue fraterno: ecco che 1'omicídio è crimine quando sono i singoli a commetterlo, ma diventa virtù quando è compiuto in nome dello stato. L'impunità per i delitti non l'assicura il motivo dell'innocenza, ma la grandezza della ferocia" ("Ad Donatum" 6). Il seppellimento di san Massimiliano obiettore. accanto al suo vescovo Cipriano equivaleva a riconoscerlo "testimone della fede comune della chiesa" di allora.
Per approfondire l'argomento generale della pace nei primi secoli del cristianesimo, si consiglia la lettura dello studio scientifico di Pier Angelo Gramaglia "L'obiezione di coscienza nei primi secoli della chiesa" (pp. 47-64), in "I cristiani e l'obiezione di coscienza al servizio militare", a cura mia, EDB 1992, pp. 200.
Fin qui ho preferito leggere questi testi, perché da soli testimoniano che Massimiliano non era solo a pensarla così, ma è testimone che a quel tempo era la Chiesa a pensarla in tal modo.
Fonte: Movimento Nonviolento
Vedi anche al sito Peacelink
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giovedì 8 marzo 2012
Premio per la PACE DONNA CORAGGIO Ed.ne 2012. Sarà assegnato il Premio Speciale alla Memoria di "Teresa BUONOCORE" donna e mamma coraggio vittima innocente della Criminalità organizzata
Evento Culturale in vista della Giornata Internazionale della Donna che ricorre nel mese di Marzo dedicato alla donna: Il “Premio Internaz. per la PACE DONNA CORAGGIO 2012" prov. Caserta. L'evento si terrà nel comune di ALIFE(Ce) presso la sede dell'Ente(aula consiliare) il giorno Sabato 24 MARZO 2012 alle ore 10:00, presiederà la Consigliera di Parità della Provincia di Caserta dott.ssa Francesca SAPONE. Saranno presenti le autorità del territorio capeggiate dal Sindaco di Alife dott. Giuseppe Avecone. L’ importante evento culturale d’impegno civile é patrocinato dalla Regione Campania, Provincia di Caserta, Ufficio provinciale della Consigliera di Parità, Comunità Montana del Matese, Comune di Alife. Nell’ambito della manifestazione sarà inoltre assegnato il premio Speciale per la Pace Donna Coraggio 2012 alla Memoria di “Teresa Buonocore”, Donna e Mamma coraggio, vittima della criminalità organizzata.
Alife(Ce)- MARZO di DONNA e GIORNATA Internazionale della DONNA - Edizione 2012 dell'importante manifestazione provinciale e Regionale del "PREMIO Internazionale per la PACE DONNA CORAGGIO 2012" -Patrocinio Regione Campania, Provincia di Caserta, Ufficio provinciale Lavoro Consigliera parità, Comune di Alife. E' di questa giornata dedicata proprio alle Donne, che é pervenuta la conferma di un' importante notizia che si va ad aggiungere alle precedenti. Fra gli ospiti dell' importante evento culturale d' impegno civile che si svolgerà a fine marzo avremo i familiari ed in particolare la sorella di "Teresa Buonocore" (nella foto), la Mamma e donna Coraggio di Portici(Na), vittima innocente della criminalità organizzata, uccisa nel settembre 2010, per avere denunciato apertamente il molestatore di sua figlia di 8 anni. Pina Buonocore, sorella di Teresa, ricorderà la storia di questa straordinaria donna e mamma coraggiosa della nostra terra".- E' quanto ha comunicato Agnese Ginocchio, presidente dell' Associazione di volontariato della provincia, promotrice dell'evento - La manifestazione quest' anno premierà e rilascerà Attestati di Benemerenza ad alcune delle Donne della nostra zona matesina e altre provenienti dalla Provincia impegnate nei vari ambiti professionali e non, le quali hanno collaborato fattivamente alla promozione della cultura della Pace e tematiche ad essa strettamente correlate: Ambiente, Pari Opportunità, Legalità, solidarietà, sociale, Beni comuni, Informazione, Educazione, Diritti umani, cittadinanza..e sostenuto inoltre alcuni progetti del nostro Movimento per la Pace. Ed infine sarà assegnato il "Premio speciale per la Pace Donna Coraggio 2012" alla Memoria di "Teresa Buonocore", donna e Mamma Coraggio, vittima innocente della criminalità organizzata, simbolo ed esempio della nostra terra di trasparenza, di impegno civile e di donazione che sarà appunto consegnato proprio ai suoi familiari, in particolare alla sorella PINA ospite della manifestazione. Presiederà la manifestazione la Consigliera provinciale di parità Francesca Sapone, il sindaco di Alife Giuseppe Avecone ed altre istituzioni del territorio. Coordineranno i lavori i giornalisti cav. Mattia Branco e Tilde Maisto del direttivo del Movimento per la Pace. A breve seguiranno altre info sull' importante evento culturale.. (da Movimento per la Pace)
INFO correlate:
http://movimentopaceambasciatori.blogspot.com/2012/02/aggiornamenti-manifestazione-premio.html
http://www.napolitoday.it/persone/teresa-buonocore/
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