L’ ALBERO Della PACE. Per un futuro fatto di solidarietà e giustizia bisogna ripartire dalla propria città”. Tutti i sindaci d’Italia coinvolti nell’ennesimo grande progetto sociale ideato e promosso dalla testimonial Agnese Ginocchio
Alife(Caserta-Campania)- (di Nicola Ciaramella) Agnese Ginocchio, indubbiamente la numero uno delle “nostre” donne impegnate nel sociale, Amica dell'Unicef , TEstimonial della pace nel mondo in rappresentanza della provincia di Caserta, oltre che cantautrice di indiscusso valore artistico per la qualità dei testi e delle musiche, non si ferma mai. Reduce da iniziative che hanno interessato negli ultimi tempi soprattutto le scuole, dove è più fertile il terreno per coltivare gli alti ideali da lei perseguiti, come la pace, la giustizia sociale, la solidarietà e il rispetto per l’ambiente, la amatissima Ambasciatrice del “Movimento Internazionale per la Pace e la salvaguardia del Creato” si è resa promotrice di un altro importantissimo (ed originale) progetto sociale, diretto stavolta ai sindaci e agli amministratori dei comuni italiani, allo scopo di sensibilizzare proprio i principali tenutari delle sorti dei cittadini a farsi carico dell’impegno di educare le comunità secondo i princìpi essenziali della convivenza civile. Ecco il messaggio che la Ginocchio ha rivolto ai primi cittadini dei comuni d’Italia:
”Consapevoli che senza una politica di e a servizio della Pace e dei Diritti non si va da nessuna parte e non ci sarà futuro, consapevoli che per costruire la Civiltà di Giustizia e di pari opportunità per tutti c’é bisogno di percorrere la strada della riconciliazione, del dialogo e della Pace, chiediamo ai Sindaci, Presidenti, Assessori e consiglieri che sono chiamati a guidare delle ‘Comunità’ di farsi carico di quest’appello e di dare per primi l’esempio di civiltà e di apertura. Visti i tempi difficili e precari che viviamo, ci preme sollecitare la S.V.ad aprirsi alle nuove sfide e a lanciare un segnale forte per dare una svolta alla politica, ormai collusa dall’ arroganza del potere e dalla camorra. Bisogna unire le forze per restituire dignità e Diritti a nostra Terra di lavoro e convergere il proprio impegno politico verso un unico obiettivo, al di là di ogni diversità e colore. L’ Arcobaleno della Pace, simbolo biblico, é fomato dai 7 colori; questi 7 colori si completano e si rafforzano a vicenda l’uno con l’altro proprio nella loro diversità facendo così rifiorire la vita e la Speranza. Facciamo dunque rifiorire la vita e rilanciamo i valori dai comuni della nostra provincia dando per primi l’esempio di civiltà e di onestà, di rettitudine, di docilità e di fermezza, contrastando ogni forma di interesse personale, di illegalità e di potere colluso che ha gettato la nostra terra in un misero ammasso di rifiuti e di disonestà senza fine. Piantiamo dunque l’Albero della Pace, saremo tutti insieme a siglare e a celebrare questo importantissimo e storico evento, per sigillare e ricordare ad ogni Sindaco, Presidente, Assessore e consigliere un’ impegno ben preciso preso con i cittadini. Ogni Sindaco, Presidente, Assessore e consigliere ogni volta che guarderà l’ Albero della Pace dovrà ricordare la propria promessa, che potrà essere tale solo se la eserciterà come un ruolo di servizio e di vicinanza alla comunità, visitando cioé le case della sua gente per ascoltare i problemi di ciascuno e farsene carico. L’ Albero della Pace cresce sull’ affermazione della Giustizia. Sarà compito di ogni Sindaco, Presidente, Assessore e consigliere curarne la crescita. Ogni volta che il Sindaco ed il suo consiglio adempirà ad una promessa dall’ Albero della Pace nascerà un ramo sul quale si leggerà l’impegno realizzato. Così l’Albero della Pace crescerà e si ramificherà al punto da divenire un grosso Arbusto sopra il quale poggiano e si nidificano gli uccelli del ciello mentre sotto vi riposerà in Pace l’ intera comunità di buona volontà. I cittadini collaborino a questo progetto di giustizia e stiano vicini alle amministrazioni, perché é insieme che si cresce, é insieme che si decidono le sorti della comunità e si trovano strategie per la risoluzione dei problemi, é insieme che si lotta per il bene comune. Per abbattere la crisi bisogna ripartire dai comuni. L’ Albero della Pace é il simbolo della vita e della città dei Diritti Umani per tutti. Questo simbolo di Pace infine, ci vuole ricordare che per vivere in un clima di sicurezza e di vivibilità, condizioni necessarie per costruire Pace e Giustizia, é necessario proteggere e salvaguardare l’ Ambiente che ci circonda come se fosse la nostra stessa vita. Sindaci, Presidenti, Assessori e consiglieri siete tutti chiamati a questo grande progetto politico-civile-sociale di Pace. Voi avete le responsabilità di proteggere le persone e in particolare quelle appartenenti alle fasce più deboli e più vulnerabili, quelle più esposte alle violazioni della dignità e dei fondamentali diritti umani. Tra queste ci sono innanzitutto i bambini, gli anziani, i disoccupati, i poveri e quei cittadini che, dopo essere stati costretti ad abbandonare il proprio paese, chiedono di essere accolti e inclusi nelle nostre comunità. E’ nelle città in cui viviamo che possiamo trovare gli strumenti per affrontare insieme le difficoltà del nostro tempo e coltivare la speranza in una vita migliore per tutti per un futuro possibile. Le città possono cambiare l’Italia e il mondo che ci circonda. Le città, dove oggi si scaricano le tensioni e i problemi del pianeta, sono anche i luoghi dove possiamo cercare le risposte più concrete ed efficaci. E’ qui che le persone vivono tutti i giorni. E’ qui che ciascuno può trovare l’aiuto di cui ha bisogno, la forza di vincere le paure, la comunità in cui vivere bene, in Pace con fiducia. Perciò cari Sindaci per risolvere la crisi bisogna uscire (aprirsi) fuori dai propri schemi (mura-pareti domestiche) e mettersi in cammino (movimento) con la comunità(prossimo tuo). Occorre abbattere il muro d’indifferenza, di diffidenza e di omertà che abbiamo innalzato con le nostre azioni poco solidali. Occorre combattere ogni forma di malavita organizzata, ma per farlo si necessita di un elemento fondamentele: bisogna ripartire dalla propria città, educarsi per educare all’impegno per la Pace e la Solidarietà per una vera convivenza civile. Altre strade non ce ne sono. Il futuro che abbiamo davanti é incerto. Bisogna restituire forza, impegno e Diritti alla nostra terra. Solo in questa maniera nascerà lo sviluppo ed il turismo. Piantiamo allora l’Albero della Pace perché senza fondare i pilastri (radici) su questa piattaforma il futuro é praticamente impossibile. Collaboriamo insieme per costruire la nuova città-civiltà della Pace e dei Diritti per tutti. Grazie per l’attenzione e Auguri di Pace con l’auspicio che possiate essere per tutti esempi e punti di riferimento, veri difensori e amministratori della Pace per amministrare rettamente la comunità “.
Cos’altro aggiungere a queste parole ispirate da cotanta grandezza spirituale? Forse soltanto un semplice clic…magari direttamente dalle scrivanie dei sindaci italiani…per collegarsi al sito http://www.agneseginocchio.it/ e aderire all’appello. Il resto, poi, viene naturale. Come gli altissimi ideali che guidano, da tanti anni, la più grande “testimonial del sociale” mai partorita dalla nostra sofferente Terra di Lavoro
(Fonte: A cura del giornalista Nicola Ciaramella direttore giornale Corriere di San Nicola )
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