(Italy- Campania - Caserta, Alife)- Si annoiavano, per questo andavano in cerca di nuove emozioni … ora invece si ritrovano in galera a scontare forse l’ergastolo per tutta la vita. Avranno tempo per ravvedersi, per riflettere e per provare abbastanza rimorsi per quello che hanno fatto quei 3 giovani scellerati di Nettuno (Roma) colpevoli di avere attentato alla vita del prossimo suo, quel prossimo che Cristo, Re e profeta di Pace ci dice di amare e di rispettare come noi stessi..E ancora in un’ altra parabola ci dice ancora: “Ero forestiero e non mi avete ospitato, carcerato e non mi avete visitato…”. Nel giorno in cui si é celebrata la 31ma giornata nazionale della Vita del 1 Febbraio 2009, abbiamo appreso un’altra notizia che ha destato in tutti noi sconcerto, amarezza, indignazione. Ancora una volta in mezzo al dilagare di tanto male é sempre l’ultimo, il povero, il forestiero, a dover fare i conti, a fare il capro espiatorio, e a subire con inaudita violenza la repressione di questo assurdo modo di concepire il significato di quello che non si può più chiamare vivere, ma stato di oppressione. Quei 3 squilibrati e scellerati giovani, colpevoli del gesto infame e xenofobo di avere attentato alla vita di un povero e ramingo forestiero “Singh Navtè ” mediante l’assurdo e premeditato tentativo di incendiarlo, hanno dimostrato come si può sciupare in un batter d’occhio e abusare del dono della vita che ci é stato dato in affido e custodia; hanno dimostrato cioè come ci si può trasformare in mostri di civiltà quando, del tempo che ci viene affidato lo gestiamo male abbandonandoci a deplorevoli follie e devianze mentali, conseguenza di chi lascia che il tempo trascorra nell’inerzia e nella passività, senza impegnarsi in prima persona a dare una mano perché questo stato di cose che non va cambi in questo mondo. Ci si annoia e ci si allontana sempre più da quello che invece dovrebbe rappresentare l’obiettivo principale e lo scopo della vita: realizzare un mondo di Pace, essere costruttori di Speranza, cittadini solidali del mondo, infaticabili provocatori di Giustizia e di Nonviolenza, protagonisti della nuova civilità dell’Amore. C’é tanto da lavorare basta allargare lo sguardo, quanti poveri e quante ingiustizie intorno a noi…Costruire un mondo diverso e migliore, visto che il futuro diventa sempre più un traguardo lontano e irraggiungibile da realizzare, perché ora ci troviamo a vivere nel pieno del furore di questo stato di crisi, di precarietà, di insicurezza, di illegalità, nel pieno di una politica che non ha più il volto di politica a servizio dei diritti del povero, ma di una politica senza scrupoli schiava del potere corrotto dalla radice mafiosa. Quei 3 scellerati sono l’immagine di una società gravemente malata, una società in crisi esistenziale, che vive nella piaga sociale dell’ indifferenza, prima causa dei conflitti che separa sempre più l’uomo dall’uomo suo simile, con conseguente sfascio dei valori esistenziali, una piaga che degenera metastasi e dispersione totale, caos, abbandono al degrado dei comportamenti immorali e alle subdole follie. Una società che guarda solo al culto dell’ esteriorità- perfetti sepolcri imbiancati- trascurando tutto il resto, l’essenza del vivere, cioé, il servizio, l’impegno sociale, il valore della condivisione, della solidarietà attiva che ci rende invece uomini e donne veri, liberi da ogni schiavitù, fratelli e sorelle senza discriminazioni e senza distinzioni di colore, uomini e donne appartenenti alla stessa umanità, é una società arida in fase di estinzione. Il nostro pianeta sta soffocando…Quando si perde il senso della condivisione, della donazione, del valore dell’ umanità, allora l’essere umano diventa un mostro potenzialmente dannoso, pericoloso non solo per se stesso ma per l’intera comunità. Le piante velenose vanno estirpate alla radice prima che avvelenino le pianticelle buone. Non é per questo che siamo venuti in questo mondo. Bisogna trovare il coraggio di reagire al vuoto che genera solitudine e angoscia, il coraggio di sconfiggere questo sistema di morte che ci riempie sempre più di ingranaggi mentali inutili, il coraggio di boicottare la disinformazione, il culto dell’ apparenza e la televisione spazzatura. Bisogna trovare il coraggio di indignarsi e di gridare contro i silenzi e contro le paure che generano in noi i mostri dell’assuefazione a questo stato di cose che non va…Bisogna trovare il coraggio di reagire e di vincere il male con la forza nonviolenta del bene e dell’Amore. ” Povero Singh Navtè…Desideriamo farti sentire tutta la nostra solidarietà, la nostra amicizia, il nostro dolore per quello che ti hanno fatto. Desideriamo chiederti “SCUSA” perché non siamo stati capaci abbastanza di dare un calcio a questa mentalità subdola e superficiale che gioca sulla pelle del prossimo nostro fratello e sorella. Scusaci Singh Navtè, non ci sono parole per quello che ti hanno fatto ci vergogniamo di sentirci uomini..”. Hanno attentato un povero, hanno attentato alla nostra stessa umanità, a noi stessi, sì perché siamo tutti parte dello stesso corpo. Se un membro del corpo in noi sta male tutto il corpo ne risente…. Ancora una volta Cristo non é stato riconosciuto nel volto di quel prossimo ultimo, forestiero, clandestino ed emarginato in questo mondo….in quel prossimo che ci dice di amare e di rispettare come noi stessi.. “Ogni volta infatti che non avrete fatto una di queste cose ad uno di questi miei fratelli più piccoli- ci ricorda nella parabola- non le avrete fatte a me”. Un invito a tutti i giovani del mondo: Non perdetevi nell’inerzia, ma abbiate il coraggio di dare una svolta alla vostra vita, di esporvi e di fare della vostra vita un dono per l’Umanità sofferente, quell’umanità accanto a voi come a noi tutti che necessita di aiuto. Ci sono molte associazioni di volontariato, un invito a fare un’esperienza di volontariato, saprà gratificarvi, riempire i vuoti e la solitudine, saprà donarvi tanto, colmarvi di gioia e di pienezza interiore, e soprattutto, saprà farvi capire quanto grande é il senso dell’umanità, della vita che é dono gratuito d’amore, e più si dona al prossimo e più ci si riempie di felicità e si costruisce così Pace dentro e fuori di noi. Un dono incommensurabile capace di trasformare ogni forma di sofferenza, di dolore e di male in gioia, danza, serenità e Pace, colmando pian piano gli spazi vuoti e di solitudine che possono inesorabilmente presentarsi davanti a noi in qualsiasi stagione della vita. Non é la droga, la canna, l’ alcool o altra diavoleria a farci raggiungere la felicità e stare bene, tutto ciò é pura follia che conduce a conseguenze devastanti….e lo vediamo ogni giorno, specie in questo grave fatto di cronaca accaduto, ma é piuttosto riuscire a raggiungere equilibrio e discernimento in noi attraverso il valore della donazione al prossimo. Il grande Martin Luther King, difensore dei diritti del popolo diceva: “Se non riusciremo a vivere come fratelli (e quindi amarci e rispettarci fra di noi, portare l’uno il peso dell’altro, condividere gioie e dolori dell’umanità, impegnarci per la causa del bene comune e della Pace…) moriremo tutti come stolti…” Chi ha orecchi intenda…Un appello a riflettere su questa parole e sul vero senso della vita. Shalom!!! ( di Agnese Ginocchio, Ambasciatrice internazionale per la Pace & d http://www.agneseginocchio.it/ )
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Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”
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