martedì 4 marzo 2008

Tragedie e morti bianche: la pacifista Agnese Ginocchio indignata lancia grido di condanna e invita gli italiani a non votare per politica di potere

Tragedie e morti bianche: la pacifista Agnese Ginocchio indignata lancia il proprio grido di condanna e invita gli italiani a non votare per la politica di potere



Italia-Campania ( Caserta)- "Tutti i diritti umani sono di tutti gli uomini..." Prendendo spunto dalle parole di una delle sue più significative canzoni scritte e dedicate ai diritti umani, civili e sociali, in cui proprio quest'anno ricorre il 60 anniversario, l'autrice della stessa ovvero Agnese Ginocchio cantautrice per la Pace e per i diritti, testimonial rappresentante del Movimento per la Pace di Terra di lavoro (Nella foto Agnese Ginocchio. L'immagine é tratta dal video-canzone di Agnese Ginocchio sui diritti Umani. Info: www.agneseginocchio.it )
ed in Italia, lancia il suo 'Grido di dolore e di sdegno' per l'ennesima tragedia delle morti bianche consumatasi nella sede della Truck Center di Molfetta(Bari), dove hanno perso la vita 5 operai, compreso il titolare dell' azienza, soffocati per inalazione di zolfo proveniente da una cisterna killer presso la quale alcuni di loro stavano lavorando. "Tutti i diritti umani"- si continua a leggere nella missiva di Agnese Ginocchio- "erano anche quei diritti di Michele, Luigi, Biagio, Guglielmo e di Vincenzo morti sul posto di lavoro soffocati dall'inalazione di zolfo proveniente dalla cisterna killer. Tutti i diritti umani sono dunque tutti quei diritti che sono stati tolti a queste persone e a tutte le vittime di tragedie sul lavoro. Diritti violati, usurpati, diritti defraudati...L'insicurezza sul lavoro, la precarietà, la disoccupazione, lo sfruttamento, il lavoro minorile, il lavoro nero ed infine il lavoro a tempo determinato che non offre ne sicurezza ne futuro al dipendente, sono gravi violazioni di diritti umani, sociali e civili che riguardano non una sola fascia della società bensì l'intera nazione". "Dobbiamo alzare la voce "-continua
Agnese, richiamando le liriche della canzone sopracitata- "contro questi scempi, veri e propri attacchi alla vita, al futuro e alla dignità dell'uomo. Dobbiamo alzare la voce. E' una VERGOGNA -incalza la pacifista, che in questa missiva ne ha veramente per tutti - che proprio in quest'anno che ricorre il 60 anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani, ma non solo, ricorre anche il 60 anniversario della nascita della costituzione italiana, continuino ad accadere tragedie assurde ed ingiustificate sul lavoro. Non é giusto che operai e lavoratori paghino a prezzo della propria vita le decisioni scellerate di una politica infangata da lugubre potere che ha veramente deluso le aspettative degli italiani. Quanti pendolari ogni giorno percorrono chilometri di strada, per guadagnarsi con fatica il pane che poi dovranno portare a casa per il fabbisogno quotidiano familiare? Non é giusto che siano sempre loro a pagare con la vita. Non é giusto che le famiglie vivano un lutto che non ha alcuna giustificazione. Non é giusto che le famiglie siano penalizzate da traumi causati dalla prematura perdita dei loro cari, che non andrà mai via, ma anzi, con il tempo peggiorerà, perchè quando in una famiglia si spezza l'equilibrio e l'armonia, tutto il resto che ne consegue é solo amarezza, dolore, caos, ribellione. Si perde la pace, la quiete, il senso della vita...Non ci sono dunque giustificazioni logiche, non ci sono giustificazioni e BASTA! Scusate ma quì si sta prendendo in giro il diritto di democrazia e di sicurezza sancito nella costituzione italiana. Purtroppo questi articoli riportati dettagliatamente nella carta costituzionale restano tuttora solo parole scritte a vuoto disperse nel vento, in quanto i fatti dimostrano ben altro. Basti pensare solo all'articolo 11... "violato, violato, violato..." Crimini d' umanità. Presa in giro ai nostri padri della costituzione. Ah, loro sì che erano uomini e possedevano in se il 'carisma' del 'fare vera politica di servizio'. Ma dove si trovano oggi i politici che sanno fare del loro, un ruolo di 'servizio' a tutela della vita, dell'ambiente, del lavoro e del bene comune? I nostri politici sono capaci solo di fare e dire belle parole e promesse a vuoto, bla.. bla..bla...Questa campagna elettorale é illegale. Dopo l'ennesima caduta di governo che ne ha dimostrato il fallimento, non spettava ai leader politici, bensì solo ed esclusivamente al popolo italiano, il 'DIRITTO' di nominare e di eleggere i propri rappresentanti allo stato. Ancora una volta siamo stati presi in giro da manovre di potere e da lobby politiche. E' stato violato il diritto di libertà di un popolo. Omissis. Diventa necessaria una mobilitazione di massa popolare, dobbiamo alzare la voce e protestare contro questo stato di potere, chiedere di attuare piani di sicurezza, di verificare controlli con ispezioni periodiche nella fabbriche, perché soprattutto la vita degli operai abbia massima tutela e sicurezza sul lavoro. I trasgressori siano puniti con gravi pene, sanzioni ed ergastolo a vita. Fuori tutti i colpevoli !!!
"Italiani" - termina così la missiva di Agnese Ginocchio lanciando così l' appello finale per le prossime elezioni-" è ora di SVEGLIARVI, non andate a votare nuovamente per chi ( amici & c) ci ha intrappolati in questa gabbia di soprusi e di illegalità, di tradimenti e di omertà, di mafie e di ingiustizie di ogni genere. Altrimenti per l'Italia non ci sarà più via di scampo. Il dado é tratto diceva Cesare... Il calice ormai é all' orlo della sopportazione e trabocca.."

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Italia(Caserta e prov.)-Morti bianche, la rabbia e l’indignazione della pacifista Agnese Ginocchio che lancia l’appello a non votare per chi permette questo stato di cose ( di Nunzio De Pinto, giornalista) Clicca sul link di seguito per aprire la pagina:

http://altocasertano.wordpress.com/2008/03/05/italiacaserta-e-prov-morti-bianche-la-rabbia-e-l%e2%80%99indignazione-della-pacifista-agnese-ginocchio-che-lancia-lappello-a-non-votare-per-chi-permette-questo-stato-di-cose/

(Fonte: Comunicato stampa da redazione movimento)