martedì 1 settembre 2020

Dall'Albero della Pace in Bocca della Selva la testimonianza di Michele Rossi ex cacciatore






Dall' Albero della Pace di Bocca della Selva, un altro "miracolo" avvenuto a firma della Pace. Michele Rossi di Montaquila, ex cacciatore, racconta la sua testimonianza di abbandono alla caccia e la scelta della nonviolenza. 


 Dal maestoso Albero della Pace in Bocca della Selva ( Parco Nazionale del Matese) un grande messaggio per la Pace e la Solidarietà universale, con gli amici custodi dell'Albero: "Rosa ed Enrico D'Angerio". I nostri cari custodi ci hanno riferito che, nonostante le burrasche di neve che in quest'area montana non mancano mai nella stagione invernale, sia la targa di dedica dell'Albero che la Bandiera della Pace, hanno resistito e sono rimaste intatte e ferme così come le abbiamo lasciate un anno fa. E questo anche durante il periodo di quarantena che ha impedito di raggiungere quest'area per diversi mesi. È stato lanciato anche un messaggio di sostegno alla mobilitazione lanciata dai missionari comboniani: #esefossimonoiadaffogare? Mentre ci siamo intrattenuti per un momento di convivialità è avvenuto anche l'ncontro con Michele Rossi, componente dell' "Associazione micologica del Matese" di Montaquila(Is), il quale davanti all'Albero intitolato alla Pace e alla Bandiera, ci ha raccontato la sua testimonianza di cambiamento. Reduce da un passato trascorso all'insegna della sua passione per la caccia, avvenne che dopo aver colpito l'ennesima preda, un tordo, il volatile cadde ferito mortalmente davanti all'allora cacciatore Michele. Nel mentre la vita del volatile si spegneva tra atroci sofferenze per le ferite riportate dai proiettili, il suo ultimo tentativo fu quello di guardare il cacciatore, e con sguardo terrorizzato ma severo, quasi come fosse un'espressione vocale gli chiedeva:" Che cosa mi hai fatto" ? L' allora cacciatore Michele dopo aver visto lo sguardo del volatile fissare i suoi occhi, rimase letteralmente scioccato, qualcosa lo scosse interiormente. Tornò a casa e ricordando quanto accaduto depose il fucile al muro chiudendo definitivamente con quello stupido passatempo ( che viene definito anche sport... mah..), avendo riflettuto e compreso che, andare a caccia e uccidere poveri uccelli e altre prede viventi la cui unica colpa era ed è quella di appartenere alle specie più deboli ( ma chi lo dice? Regole distorte inventate dalla mente dell'uomo padrone che con il suo agire iniquo sta devastando e distruggendo il Creato..), non poteva essere un passatempo edificante e di conseguenza andava a violare tutti i parametri di rispetto e di convivenza pacifica con il Creato e le specie viventi che lo abitano. Un forte messaggio di nonviolenza che fa intendere che le armi sono strumenti di morte e che vanno bandite dalla storia. Un bellissima testimonianza di Pace e di Nonviolenza quella di Michele Rossi, davanti al nostro Albero della Pace, che ci perviene a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata del Creato. Ricordiamo che il nostro Albero della Pace dei 100 anni della grande guerra ( e tutti gli Alberi piantumati con la stessa dedica, durante la mobilitazione della Fiaccola della Pace), è dedicato anche alla difesa della Madre Terra. "Un altro miracolo avvenuto a firma della Pace". A seguire infine prima dei saluti, l'incontro ed il saluto con gli amici Luisa D'angerio e Giuseppe Ninna di ritorno dall'escursione montana Note: L'Albero della Pace dedicato ai percorsi della memoria storica dei 100 anni della Grande Guerra, la cui mobilitazione è partita dall'anno 2014 con il percorso della "Fiaccola della Pace", è stato intitolato l' 11 Agosto dello scorso anno, giorno in cui ricorre ad Alife la solennità patronale di S.Sisto 1° papa e martire, insieme alla Bandiera con la dedica annuale ( fra cui anche quella al tema degli invisibili affogato nel mare nostrum durante i cosiddetti "viaggi della speranza" ) che fu consegnata all'atleta alifano Antonio Alfano e al prof Carlo Pastore fondatore dei Cai, ( sez. P. Matese) entrambi esperti escursionisti, ad Alife il 10 agosto davanti alla Cappella fuori le mura dedicata al santo patrono e a seguire davanti all'Albero della Pace sito in Alife cin accanto il 1^ Segnavia della Fiaccola della Pace che indica anche una freccia in cui è riportata la storia dell'iniziativa annuale denominata "Pace sul Miletto", e poi portata in bici a Bocca della Selva il giorno successivo

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