Oggi 10 Febbraio, ricorre l'anniversario de Le Foibe:
Il Presidente della Repubblica Mattarella nel Giorno del Ricordo, espressione degli orrori del '900.
"L'Europa della Pace, della democrazia, della libertà, del rispetto delle identità culturali, è stata la grande risposta agli orrori del Novecento, dei quali le foibe sono state una drammatica espressione". Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio per il Giorno del Ricordo letto nell'Aula di Montecitorio, alla presenza di centinaia di ragazze e ragazzi delle
scuole di ogni ordine e grado, accompagnati dagli insegnanti, sugli scranni dell'Aula insieme a tanti componenti delle associazioni degli Esuli. che hanno ricordato così Il Giorno del Ricordo delle Foibe e dell'Esodo Giuliano - Dalmata. E insieme a loro, i tanti componenti delle Associazioni degli Esuli.
"Un impegno che, - continua Mattarella- a 70 anni dal Trattato di Pace che mise fine alla tragica guerra scatenata dal nazifascismo, non può venire mai meno per abbattere per sempre il fanatismo, padre della barbarie e della crudeltà che si nutrono dell'odio".
"Le cicatrici dei feroci crimini nella Seconda Guerra Mondiale, che nel dopoguerra si tradussero anche in una strage di italiani, e che si accompagnarono alle sofferenze di decine di migliaia di famiglie costrette ad abbandonare case e lavoro nella zona di Trieste, in Istria, a Fiume e nelle coste dalmate, costituiscono parte della nostra storia. L'Italia, con la sua accoglienza, ha testimoniato con forza ai propri Concittadini, originari delle terre del 'confine orientale' - sostiene Mattarella - e vittime delle dure conseguenze del conflitto mondiale, la solidarietà e la vicinanza alla tragedia che hanno subito".
"Ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti di quegli anni, ai loro familiari, rinnovo i sentimenti di fratellanza della Repubblica. Reiterare la memoria di quei fatti, contribuire ad una lettura storica corretta e condivisa è il contributo prezioso di tante associazioni degli esuli e delle comunità giuliano-dalmate e istriane, base di una autentica riconciliazione che allontani per sempre la sofferenza delle spaventose violenze del passato, delle criminali pulizie etniche, dei lutti indelebilmente impressi nelle nostre comunità", dice ancora il Capo dello Stato.
La ricorrenza di quest'anno è segnata dalla coincidenza con il settantesimo anniversario del Trattato di Pace di Parigi, che sancì la fine del secondo conflitto mondiale e la sconfitta dell'Italia, entrata in guerra sotto il regime fascista. Il Trattato, poi ratificato dal Parlamento nel settembre 1947, segnò l'inizio dell'esodo degli italiani da quelle terre dove erano vissuti da generazioni, e che la sconfitta aveva fatto passare alla Jugoslavia. Una fuga contrassegnata anche dalle barbare esecuzioni titine nelle foibe, dove caddero connazionali etichettati come "fascisti" e che erano per la maggior parte gente comune.
"Mai più guerre, discriminazione, odio". Lo ha detto nell'Aula della Camera la presidente Laura Boldrini nel Giorno del Ricordo. Ricordando "gli italiani uccisi dalle autorità comuniste jugoslave e l'esodo degli italiani strappati dalle loro case", Boldrini ha detto: "Il vostro dolore è il nostro dolore". E condannando il nazionalismo, Boldrini ha ricordato che "non esistono" guerre che non comportino massacro di civili.
Diverse le celebrazioni in tutta Italia che hanno ricordato uno dei massacri più orrendi della II guerra mondiale.
ILMOVIMENTO PER LA PACE COMMEMORA. "MAI PIU' GUERRE!"
Nessun commento:
Posta un commento