mercoledì 24 marzo 2010

21 Marzo 2010- Terremoto. Viaggio di ritorno a l’Aquila


L'AQUILA - 21 Marzo 2010- Terremoto. Ritorno a L’Aquila, a quasi un anno di distanza dal terribile terremoto che devastò la città e provincia aquilana, in compagnia dei miei amici aquilani: Luisa Stifani (presidente Ass L'Impronta e Giornalista), Salvatore (giornalista) e Manuel Romano(giovane reporter), che ci hanno accompagnato per farci da guida nel centro storico della città. I nostri amici aquilani sono scampati miracolosamente al terribile sisma che purtroppo non ha risparmiato neanche la loro abitazione inagibile gravemente lesionata dal terremoto.Attualmente vivono in uno dei mini appartamenti realizzati dal governo per la popolazione aquilana, nella zona periferica della città dove appunto si sta sviluppando la nuova Aquila. Il governo ha consegnato alle 61mila famiglie aquilane colpite dal sisma ben 50mila case, ne mancano ancora 11mila. Attualmente le famiglie sono ospiti presso alberghi in zona. Abbiamo assistito in diretta ad una città fantasma che fatica a trovare il suo domani. In città si lavora ancora per la messa in sicurezza degli edifici. Ad un anno dopo il sisma: il centro della città è morto, i negozi sono chiusi, ancora tante macerie lungo le strade. Di fronte a certe scene di devastazione si prova una tristezza infinita, un enorme senso di sconfitta e di impotenza. Come é potuto accadere tutto ciò? Palazzi completamente sventrati, campanili e cupole delle chiese più belle d'Italia crollati: Collemaggio, il duomo. Dulcis in fundo: la Casa dello studente in Via XX Settembre 79. I volti di quei 9 giovani Angeli vittime del sisma, sono ancora lì esposti per chiedere che "Giustizia" venga fatta. Si legge su un cartellone: "Ci avete tolto il futuro, ora non toglieteci la Giustizia con il processo breve!". Per il quinto filone della maxi inchiesta sul terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009, la Procura della Repubblica ha emesso infatti 7 avvisi di garanzia nei confronti di persone che hanno gravi responsabilita' con i crolli. Per tutti le ipotesi di reato sono di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni. Le foto di questi nostri giovani che gridano "Giustizia" piombano addosso come un macigno sui colpevoli del reato che causò la loro morte! Con quanta superficialità sono state innalzate strutture senza osservare le minime regole di sicurezza e di protezione antisismica, ben sapendo che quella zona rossa (come gran parte dell' Italia del resto) é altamente a rischio. Quante gravi irresponsabilità! Come si può essere così superficiali... Gli aquilani non si rassegnano, decidono di mettersi insieme e muovere una serie di iniziative di protesta. Cominciano a scendere nelle piazze per togliere le macerie dalle strade. Gli aquilani vogliono riappropriarsi della loro città, delle loro case abbandonate, della loro vita vissuta lì fino al 6 Aprile 2009. Gli aquilani vogliono che la città ritorni all' antico splendore a riacqustare la vita di un anno fa...Aiutiamoli a realizzare questo sogno. Ad un anno di distanza non dimentichiamo quanto accadde a l'Aquila. Non dimentichiamo. Diamo voce ai cittadini aquilani perché l'Aquila ferita torni presto a volare. Carissimi amici Luisa, Salvatore, Manuel e amici tutti aquilani siamo con voi! (By Agnese Ginocchio- Testimonial per la Pace.Visita sul luogo del terremoto 21 Marzo 2010 primo giorno di Primavera)


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