
L'ITALIA NON GETTI BENZINA SUL FUOCO DELLA NUOVA GUERRA FREDDA
La decisione governativa, nel quadro NATO, di inviare militari italiani in Lettonia al confine con la Russia, non ha affatto fini legittimamente difensivi (posto che sia logico pensare che l'escalation bellica possa essere "difensiva" di alcunché), ma si configura come una minaccia neanche tanto mascherata e come un passo ulteriore verso la NUOVA GUERRA FREDDA, che sempre più caratterizza i rapporti tra gli USA, con i loro alleati, e la Russia. Una tensione che può anche precipitare in un conflitto "caldo", avendo sullo sfondo il pericolo immane di un confronto atomico, che disgraziatamente - di ciò dovremmo essere tutti più consapevoli - può essere scatenato persino incidentalmente.
La NATO, strumento per tenere l'Europa sotto egemonia americana, è del tutto dubbio che oggi abbia una qualche funzione "difensiva" e la sua anacronistica permanenza nonché l'inconsulta agitazione per espansionismi ed interventismi anche "out of area", ad es. nel contesto Medio-orientale, può - ripetiamolo - provocare