mercoledì 27 gennaio 2010

Attentato Shoah- Messaggio di Solidarietà di Agnese Ginocchio al Presidente del Museo Storico della Liberazione Roma, dott. Antonio Parisella.


Roma- "Attentato alla SHOAH. Imbrattato con scritte antisemiste e croce celtica il muro del "Museo storico della Liberazione"(vedi foto fonte: ansa) in Via Tasso a Roma- Piena SOLIDARIETA' e vici...nanza all'amico della Pace dott. Antonio Parisella, Presidente del Museo storico della Liberazione in via Tasso a Roma per il grave atto vandalico subito in questa notte ai danni dello stesso Museo. Dura CONDANNA agli autori del vile gesto. Apprendiamo con sconcerto nella giornata in cui si ricorda la memoria della SHOAH, di un' ennesimo gesto di intolleranza. Quanto accaduto é una grave offesa alla Memoria e alla storia di tanti uomini e donne vittime di uno sterminio perpetrato dai nazisti. VERGOGNA! Ancora oggi l' ondata infernale di fascismo non smette di seminare altro odio nei confronti di 'chi ' si adopera per ricordare alla nazione il folle prezzo del dominio e dell'odio razziale che ha calpestato sotto i piedi la coscienza e la difesa della vita, segnando cambiando il corso della storia dell' umanità! Urge un cambio di rotta! La Pace é l'unica strada che ci consente di rientrare in noi stessi, di spegnere i fuochi dell' odio omicida e distruttore e di riflettere sui nostri passi, sul senso della nostra vita. Ma dove stiamo andando? Se si continua ad alimentare altro odio dove andrà l'Umanità ? Lo spettro della Shoah non deve più esistere...Mai più Shoah, Mai più Olocausti, Mai più guerre! Sia PACE sulle tue mura, Giustizia e Pace si incontreranno e un fanciullo li guiderà..Pace. Solidarietà al dott. Antonio Parisella, Un abbraccio di Pace. Shalom!" (Da Agnese Ginocchio, Testimonial e Ambasciatrice del "Movimento Internazionale per la Pace-III Millennio". Campania/ Caserta 27 Gennaio 2010. www.agneseginocchio.it ) (27 Gennaio 2010 Ricevo direttamente dal mio autorevole amico dott. Antonio Parisella, presidente del Museo storico della liberazione in Via Tasso a Roma) "Nella notte dal 26 al 27 gennaio, alle ore 2, sul muro di via Tasso adiacente il Museo storico della Liberazione, è stata tracciata la scritta "Olocausto = propaganda sionista". Non è una novità. Già il 24 gennaio 2008 scrissero "Himmler eroe". Via Tasso viene individuata per il suo valore simbolico, ma viene attaccata anche per il lavoro in profondità che il Museo svolge, soprattutto tra i giovani (13.000 visite l'anno di scuole e gruppi). Non abbiamo ceduto di fronte alla bomba del 1999, non ci lasceremo intimidire dalle scritte. Ma abbiamo bisogno della solidarietà, sia delle istituzioni, sia dei cittadini, sia delle articolazioni della società civile. Passate a firmare il registro nellatrio del Museo".
htpp://www.viatasso.euArticolo 1 dai giornali:


Leggi articolo 2: "Shalom Auschwitz" , dedicato alla Memoria della Shoah e a tutte le stragi, Olocausti ed eccidi nel mondo (di Agnese Ginocchio)



martedì 26 gennaio 2010

"Shalom Auschwitz" dedicata alla Giornata della Memoria della Shoah


Caserta- (da red. cultura) ”Shalom Auschwitz”(leggi quì) è il titolo dello struggente e meditativo canto di impegno per la Pace composto dall’artista ed Ambasciatrice del Movimento internazionale della Pace Agnese Ginocchio , con cui la stessa ha voluto ricordare la ‘Shoah, ‘Giornata della memoria’ in cui persero la vita oltre sei milioni di ebrei e ricordare inoltre tutte le vittime delle guerre, stermini, eccidi, genocidi, barbarie, ingiustizie e stragi nascoste che si sono susseguiti e si susseguono nel mondo. Toccanti ‘liriche’ per le quali anche il Museo nazionale storico della Liberazione, nella figura del presidente Antonio Parisella, ha voluto inviare un messaggio di ringraziamento all’ artista per la Pace ed esporre l’opera di Agnese Ginocchio, nell’ambito della mostra che si terrà a Roma in questi giorni presso il Museo in via Tasso 145. Questa canzone sarà eseguita in molte scuole Italiane nell’ambito delle celebrazioni di suddetta giornata. (comunicato stampa da red. cultura)

martedì 12 gennaio 2010

Castel Volturno(Ce)- Al padre Missionario comboniano Giorgio Poletti é stata consegnata la "Croce della Pace"


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Castel Volturno(Ce)- (da redaz.) - Presso il Centro Fernandes in data 27 Dicembre 2009 Festa della Santa Famiglia di Nazareth, é avvenuta la cerimonia di consegna ed investitura della "Croce missionaria della Pace " al missionario padre comboniano Giorgio Poletti, superiore della comunità dei missionari comboniani di Castel Volturno. Grande partecipazione e viva commozione alla cerimonia con Messa di saluto di un grande missionario di frontiera e di Pace che ha esercitato per oltre 15 anni la sua missione su un territorio difficile come il litorale domitio, all' indomani della sua partenza per Novara. Padre Giorgio Poletti é stato recentemente insignito anche del "Premio speciale per la Pace e i Diritti umani"(alla sua II ed.ne), altissimo riconoscimento conferitogli sempre dal "Movimento Internazionale per la Pace e la salvaguardia del Creato - III Millennio ". Alla Messa di saluto a Padre Giorgio, sono stati presenti esponenti di associazioni e di movimenti della provincia e tutte le comunità degli Immigrati africani, polacchi e ucraini ospiti presso la comunità di Castel Volturno. La celebrazione é stata animata dal coro degli africani i quali grazie ai loro canti e balli hanno creato un'atmosferadavvero surreale e familiare ben lungi dalle solite celebrazioni prive sempre più di quello che dovrebbe essere spirito di familiarità, di fervore, di condivisione, di vera fede ed autenticità cristiana. L'investitura della Croce della Pace a padre Giorgio é avvenuta per le mani di padre Claudio Gasbarro, missionario comboniano di Castel Volturno. A consegnare la Croce a padre Claudio l'Ambasciatrice del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, presente alla cerimonia di saluto a padre Giorgio.

Di seguito si riporta la "Motivazione" letta prima della consegna del “Premio Internazionale per la Pace e i Diritti Umani” avvenuta il 23 Dicembre 2009 a S. Nicola La Strada, città per la Pace, nell’ambito della manifestazione organizzata dalla Pro Loco: “A Natale seminiamo Germogli di Pace”. Questa motivazione inoltre é stata riportata anche sull'Attestato in pergamena, consegnato a padre Giorgio Poletti, che ha accompagnato l'investitura della "Croce della Pace"
Padre Giorgio Poletti, Missionario Comboniano, nato a Ferrara, 67 anni fa. Ha svolto i suoi studi tra l’Italia e gli U.S.A. dove ha avuto modo di lavorare nei quartieri neri di Chicago e dove è stato ordinato Sacerdote. Missionario in Mozambico dove ha svolto la sua attività pastorale per 15 anni. E’ tornato in Italia e vive da 13 anni a Castel Volturno (CE) dove si dedica all’accoglienza ed alla promozione e tutela dei diritti degli immigrati; questo impegno lo ha portato al clamoroso incatenamento avvenuto dinanzi alla Prefettura-Questura di Caserta nell’Estate del 2002. E’ attualmente Superiore della Comunità dei missionari Comboniani di Castel Volturno, nella realizzazione di un centro culturale e di diverse attività di accoglienza sul Litorale Domitio per immigrati africani, giovane donne schiave e prostitute sottratte dalla strada ed anche una Casa famiglia per bambini immigrati”.

Padre Giorgio Poletti superiore della comunità di Castel Volturno (CE), da anni è impegnato nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli immigrati nel nostro Paese. In una società che li emargina, e in un contesto globale che genera continuamente emergenze nel Sud del mondo, l'opera dei Padri missionari non si può racchiudere in gesti di pura liturgia ma si interroga anche qui in Italia sulla situazione degli "ultimi" di questa Terra. La sensibilità di padre Poletti si è concretizzata più volte in numerosi scritti oltre che in gesti anche provocatori - seppure sempre nonviolenti - nei confronti della nostra società e delle stesse istituzioni spesso sorde e "faresaiche" nella rigorosa applicazione di leggi anche ingiuste, nei confronti dei diritti umani di chi bussa ai nostri confini con l'illusione di una vita migliore. Quasi al termine del suo mandato in questa nostra terra, che dal prossimo gennaio 2010 lo vedrà ripartire per Novara, desideriamo ringraziarlo per la sua permanenza in una terra come Castel Volturno, che gode il record del più imponente afflusso di immigrati africani - e per tale motivo é stata ribattezzata con il nome di Nuova Africa in Italia- ma questa Terra a causa delle infinite emergenze è anche colpita anche dalla stragi di camorra, ultima proprio la Strage di S. Gennaro che vide fra le vittime 7 immigrati ghanesi. In segno di profonda gratitudine e riconoscenza ed in ricordo del suo essere stato con e per noi padre, fratello e compagno, nel condividere le gioie e i dolori di noi tutti, desideriamo conferirgli il Premio Internazionale per la Pace e i diritti umani, consci dell' impegno costante e totale che offre ogni giorno nel sanare con la sua forza di volontà e col suo amore le ferite anche invisibili alla dignità e alla sopravvivenza di fratelli, "diversi" e "lontani", ma vicini a noi nel cammino comune di viventi su questo Pianeta. Grazie Padre Giorgio! Con profonda gratitudine per la disponibilità, l’accoglienza, il sostegno, la solidarietà mostrata, Le si affida questo piccolo e grande Segno di contraddizione e di Vittoria
(autore delle foto: Andrea Pioltini)

Fonte, ufficio stampa "Movimento per la Pace"

Invito ad aderire al Movimento su FB: "2010 Anno di Pace. La Grande Marcia per la Pace contro tutte le mafie e le ingiustizie"



Invito ad aderire al Movimento, il cui Gruppo su Facebook é: "2010 Anno di Pace. La Grande Marcia per la Pace contro tutte le mafie e le ingiustizie"

Progetto di PACE: " 2010 Anno di PACE. La grande MARCIA PER LA PACE del 2010 contro tutte le ingiustizie e le mafie"!
Progetto del "MOVIMENTO INTERNAZIONALE per la PACE e la Salvaguardia del Creato- III Millennio".
Gli organizzatori invitano le scuole, la società civile, le istituzioni appartenenti ad ogni categoria ad aderire a questo Movimento laico (apolitico)-ecumenico il cui gruppo é già attivo su Facebook all'indirizzo(di cui sopra) : Si legge infatti nel comunicato diramato dall'organizzazione: "C'é bisogno della collaborazione di tutti per realizzare questo grande EVENTO per la nostra martoriata TERRA di lavoro, per la nostra Regione Campania, ex Campania Felix.. L' obiettivo é cominciare a sradicare la mentalità mafiosa e arrogante dalle nostre terre, dalle nostre menti e dalle nostre azioni per rilanciare la cultura della Pace, della Nonviolenza e della Legalità. Cominciare perciò a fissare le basi per lavorare intensamente e trasformare questa terra tristemente nota per terra di rifiuti e di camorra, in TERRA per la PACE e la GIUSTIZIA! Siamo stanchi di ascoltare tutti i giorni sconcertanti notizie, di essere definiti come camorristi, non lo siamo! Esiste un'altro volto della nostra Terra ed questo che intendiamo dimostrare. C'é gente che lavora ogni giorno per seminare Germogli di di Pace e di Speranza. Un recente esempio ci giunge dall' impegno dell'Associazione PRO LOCO della CITTA' di SAN NICOLA LA STRADA(CE), già città per la PACE, che in questi ultimi tempi si é data tanto da fare per organizzare significatici EVENTI di PACE, ultimo quello della giornata di domenica 3 Gennaio 2010. La PRO LOCO S. NICOLA L.S. per il suo grande impegno ha ricevuto l'importante titolo di: " PRIMA PRO LOCO d'ITALIA per la PACE"..Sono segni dei tempi, segnali di SPERANZA che non vanno sottovalutati, ma anzi, ci fanno riflettere e sempre più convincere che INSIEME si può realizzare un grande 'Sogno': la PACE! Vogliamo lanciare la sfida del Millennio, del III Millennio! Servono perciò menti e strumenti disarmanti, Uomini e Donne coraggiosi, Bambini, anziani e disabili di tutti i colori (lungi da ogni sentimento di razzismo e di discriminazione), che offrino il loro supporto, il loro tempo e sostegno affinché questo grande progetto di Pace, per il riscatto della nostra terra, si possa realizzare. Agli assordanti strumenti di morte, ai cannoni e ai bollettini di guerra urge necessariamente sostituire gli strumenti NONVIOLENTI e DISARMANTI della VITA, che sono la forza e l'anima della PACE! Il nostro impegno perché questo 'Sogno' di PACE si realizzi. Siamo all'alba di un tempo decisivo.. L' Arcobaleno sta per sorgere per giudicare le azioni dell' uomo. Diamo voce e 'Ali ' alla bianca Colomba di PACE di innalzarsi al cielo.... Siamo agli inizi di un nuovo anno, che sia Anno di PACE! Nella nostra SCALA DEI VALORI proponianoci e proponiamo questo OBIETTIVO perché senza Pace non c'é vita e senza vita c'é futuro...Costruiamo allora un Mondo di Pace, di nonviolenza e di disarmo! I nostri obiettivi:
-No alle missioni militari.
-No alle basi militari.
-Si alla smilitarizzazione del territorio.
-Si allo smantellamento delle basi nucleari.
-No ad ogni forma di discriminazione e di razzismo.
-No a ogni forma di xenofobia e a ogni legge che viola i diritti di ogni uomo, i diritti di cittadinanza e quelli della democrazia.
-No a una politica di potere collusa con la mafia.
-No a tutti quei politici collusi con la mafia e la camorra.
-Si a una politica di e a servizio della comunità e del bene comune!
-Siamo un popolo multietnico, di tutti i colori, in sintonia ai colori multietinici dell'Arcobaleno e della Croce della Pace.
- A noi la capacità e la scelta per realizzarlo ogni giorno nel cammino della vita, soprattutto per un motivo ed anche un dovere:
SALVARE il PIANETA dalla catastrofe climatico-ambientale;
SALVARE MADRE TERRA dalle devastazioni ambientali..
SALVARE il PIANETA, perché se l'equilibrio cede la vita e l'uomo svanirà nel nulla...
Salvare l'ACQUA bene comune e diritto fondamentale dell' UOMO che nasce libero e non può essere privatizzato.
La privatizzazione infatti introdurrà il pericolo di nuove guerre nel mondo con conseguente e vertiginoso aumento della povertà. E la povertà é la più grossa violazione dei DIRITTI umani!
Non ci resta molto tempo.. Ascoltiamo i 'segni dei tempi' e accettiamo questa sfida! Siamo noi la storia, siamo noi il mondo... A noi é stato affidato dal Creatore dell'Universo il potere di distruggere, ma anche e soprattutto il dono di far rifiorire la Terra che ci é stata affidata in custodia..!
Diamoci da fare perché vincca la Vita, perché prevalga la Pace ora, sempre e ovunque. La Pace é l'unica strada..! Buon 2010 anno di PACE!
Shalom, Salaam, Peace, Pace, Mir, Pax, Pau, Amani...
Comunicazione dalla Presidenza del: "Movimento internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato-III Millennio (Agnese Ginocchio) ".

Multinazionali farmaceutiche usano uomini e bambini africani come cavie


Uomini o cavie?
I dubbi sulle sperimentazioni farmaceutiche in Africa
Testo di Laura Mezzanotte - Foto Olycom


Nel continente africano le multinazionali dei farmaci possono contare su un numero illimitato di malati da sottoporre ai test clinici. Inoltre la mancanza di rigidi controlli governativi fa risparmiare alle aziende tempo e denaro. Ma finita la sperimentazione, le medicine spariscono insieme ai ricercatori

La definizione più recente, e probabilmente più esatta, viene dalla conferenza internazionale sui medicinali anti-microbi che si è tenuta a Johannesburg a fine aprile: "imperialismo etico". Ed è da lì che si deve partire per fare chiarezza su una delle questioni più ambigue, a volte più sporche e sicuramente più intrise di leggende metropolitane che girano per l'Africa: i farmaci e la loro sperimentazione.
Il recente film "The constant gardener" - tratto dal bel romanzo di John Le Carrè - ha acceso i riflettori della pubblica opinione sulla questione sperimentazioni. Ma rischia di provocare ulteriore confusione. Presentato come la versione romanzata di una storia vera, ha creato nel grande pubblico l'idea che l'Africa (e i Paesi poveri in genere) siano invasi da dottori cattivissimi che sperimentano selvaggiamente nuovi farmaci a tutti i costi.
Un'idea troppo semplificata e che quasi mai trova - almeno nelle forme presentate dal film - corrispondenza nella realtà. E di conseguenza rende possibile dire che non è vero. Che quel fenomeno non esiste. Ma nemmeno questo è vero.
Una brutta storia
La vicenda a cui si ispira il film è avvenuta nel 1996 in Nigeria. Nella città di Kano, nord del Paese, era scoppiata un'epidemia di meningite. Nel momento peggiore si registravano fino a 120 nuovi casi al giorno. Moltissimi erano bambini.
Un'equipe di Medici senza frontiere (Msf) era arrivata per aiutare l'ospedale locale a far fronte alla situazione. Ai bambini veniva dato un antibiotico raccomandato dall'organizzazione mondiale della sanità per questi casi. Ma, ad un certo punto, un veloce jet privato aveva scaricato a Kano un'equipe superattrezzata.
Erano i medici della Pfizer, grande casa farmaceutica americana, che, saputo quasi per caso dell'epidemia, si erano precipitati con un nuovo prodotto, il Trovan. I medici della Pfizer sapevano di averlo provato, fino a quel momento, su un solo bambino. Il dottor Juan Walterspiel, esperto di malattie infantili della Pfizer, peraltro, era fortemente contrario agli esperimenti sui bambini a Kano e lo aveva anche scritto in una lettera alla società. Che lo licenziò.
I medici si installarono nell'ospedale di Kano,indistinguibili - per la gente - da quelli di Msf. Scelsero 200 bambini. Secondo la Pfizer chiesero ad un'infermiera di spiegare, nella lingua locale, che si trattava di una sperimentazione. E, poiché si trattava di persone analfabete - dicono - il consenso venne dato oralmente. Un genitore affermò poi di aver creduto che i medici fossero di Msf e di aver scoperto solo successivamente, controllando la documentazione, che si trattava di un test.
La lettera di approvazione della sperimentazione del comitato etico dell'ospedale sarebbe stata scritta solo un anno dopo i fatti. Dettagli. Per l'esperimento era necessario il gruppo di controllo. A cui veniva dato l'antibiotico classico. Ma, affermano i genitori di trenta bambini che hanno fatto causa alla Pfizer, a questi fu dato un dosaggio più basso.
Per dimostrare che il Trovan era più efficace. Ci sono stati undici morti in quell'esperimento. Sei curati col Trovan e cinque del gruppo di controllo. La Pfizer dichiara che il tasso di mortalità in quella situazione è stato più basso della media normale. Potrebbe perfino essere vero. Ci furono in totale 15mila morti nell'epidemia di Kano. Ultimo dettaglio: il Trovan fu approvato nel 1997 dalla Food and Drug Administration, massima autorità americana in materia di controllo dei farmaci. Ma il suo uso venne poi fortemente ristretto nel 1999, dopo che una serie di morti per complicanze epatiche furono fatte risalire al Trovan.
L’informazione negata
Perchè le case farmaceutiche preferiscono l'Africa (o il terzo mondo in generale) per i loro esperimenti? La risposta è a più facce. Ad esempio, nel caso di Kano, c'era anche una ragione statistica che spingeva la Pfizer a correre là: in Occidente non si verificano più epidemie di meningite e quindi trovare sufficiente "materiale umano" su cui fare i test è difficile. La meningite non è l'unico caso, in questo senso.
Torniamo alla conferenza di Johannesburg. Lì la dottoressa Ames Dhai, capo del dipartimento di bioetica dell'università più prestigiosa di Johannesburg, la Witwatersrand, ha dichiarato che gli esperimenti di farmaci sono aumentati di 16 volte negli ultimi anni nei Paesi a basso reddito. Ed ha aggiunto che è in corso una guerra tra gruppi di ricerca per aggiudicarsi i gruppi di pazienti, così da poter dire agli sponsor: "posso mettere in fila 500 pazienti domani". E le procedure, il rigore dei controlli richiesto in Occidente per le sperimentazioni richiede tempi che è un eufemismo definire lunghi.
Non così in Africa. Dove non tutti gli stati, secondo l'Istituto sudafricano di relazioni internazionali, hanno sufficiente sensibilità politica e sufficienti mezzi per impostare ed applicare le procedure. In parole povere il clima è più rilassato. Qui si innesta il concetto di imperialismo etico. Si discute da tempo, nella comunità medica, di cosa voglia dire "consenso informato". Che cosa è necessario spiegare ad un pastore Fulani della Nigeria centrale (facciamo un esempio a caso) perchè possa dare il suo consenso informato alla sperimentazione di un nuovo medicinale?
Di quale conoscenza scientifica di base è dotato, per capire effetti e controindicazioni, quando spesso in Africa la gente va ai consultori medici chiedendo l'iniezione perchè è nell'uso dello strumento, nell'ago e nella siringa, che identifica la cura e non nel contenuto della stessa? Quanta resistenza può trovare un gruppo di ricerca diciamo "molto ambizioso" da parte di comunità che non hanno mai visto, ad esempio, un apparecchio a raggi X? Gli stessi medici locali, quale potere hanno di opporsi a gente che arriva con mezzi tecnici extragalattici se comparati alla loro esperienza quotidiana?
Test spericolati
Infine c'è la forza dei fatti. Gianfranco di Maio, responsabile medico di Msf Italia, cita un esempio molto chiaro. «Negli ultimi anni abbiamo scoperto che esiste un farmaco antiretrovirale che funziona in molti casi come prevenzione per l'Aids. E' capitato a medici che operando pazienti ammalati si sono feriti e hanno toccato il sangue. L'uso di quel farmaco nelle ore immediatamente successive al contatto ha impedito, nell'80 per cento dei casi, il contagio. Una sorta di pillola del giorno dopo contro l'Aids».
La casa produttrice del farmaco, l'americana Gilead, ha deciso di provare a farlo funzionare con lo stesso metodo degli antimalarici: finché lo prendi non ti ammali. Ed ha avviato sperimentazioni in quattro diverse situazioni: nella comunità omosessuale di San Francisco, in Cambogia e Camerun su gruppi di prostitute, su pazienti eterosessuali in Nigeria.
In questi casi quale pensate sia l'interesse primario dei ricercatori? Premere perchè le prostitute cambogiane prendano tutte le precauzioni possibili, invalidando così di fatto la ricerca? E ancora: fino a che punto i ricercatori si spendono per far capire esattamente alle persone i rischi della sperimentazione, pur se non direttamente collegati al farmaco? Inoltre la casa farmaceutica rifiuta di garantire ai soggetti che sperimentano il farmaco una copertura assicurativa a lungo termine (30 anni) in caso qualcuno di loro si ammali durante la sperimentazione.
Secondo la Gilead questa garanzia costituirebbe un indebito incentivo e un inquinamento del loro consenso. Ma, aggiunge, il Paese guadagnerebbe perchè la società farmaceutica lascia in "dono" laboratori, equipaggiamento e persone addestrate. Certo, se le condizioni imposte non sono troppo "rigide". In Camerun i ricercatori hanno chiesto espressamente alle cavie-umane di avere rapporti sessuali senza preservativo. E su un totale di 400, la metà riceve soltanto un cosiddetto placebo. Perchè i test, per essere accettati internazionalmente, devono avvenire col metodo del “doppio cieco”. La Cambogia ha sospeso i test in agosto 2004. Il Camerun a febbraio 2005. Le sperimentazioni sono riprese l’estate scorsa in Botswana, Ghana e Malawi. Naturalmente, quando il farmaco sarà pronto, il suo prezzo sarà inarrivabile per gli ammalati africani. E questa è l’unica vera certezza


No al RAZZISMO! Sui fatti di ROSARNO. Perdonateci Fratelli Africani! Poi ci lamentiamo di questa gente, anzi abbiamo tanto da imparare...


Sui fatti di ROSARNO- No al RAZZISMO! Poi ci lamentiamo di questa gente, anzi abbiamo tanto da imparare: la prima cosa il sacrificio e l'umiltà di queste persone! Questi nostri fratelli, che vivono da anni in misere Bidonville ed in pessime condizioni di degrado e di abbandono (ci volevano i fatti di Rosarno per mostrare all'Italia questa VERGOGNA), si accontentano e si adattano a tutto, mentre noi italiani figuriamoci cosa faremmo in quello stato[...]... Questi nostri fratelli "Crocifissi viventi", che non riconosciamo più come tali, si piegano a fare di tutto anche per pochi spiccioli, sotto la pioggia, sotto il sole non importa... questa gente proviene da condizioni di estrema miseria e di povertà, pur di guadagnare un soldo si ammazza di fatica... Figurati noi italiani se ci piegheremmo a fare queste cose, macché.. preferiamo aspettare comodamente il bel posto di lavoro in ufficio....Vergogna! Poi ci lamentiamo di questa gente! VERGOGNA!!!!! Impariamo piuttosto il valore del sacrificio, che ogni cosa va guadagnata con il sudore della fronte e non con la raccomandazione di tizio o di caio! Vergogna ITALIA VERGOGNATI se maltratti così lo straniero e lo discrimini. E' il tuo prossimo, quel prossimo che Dio ci dice di amare e di rispettare come noi stessi! "Ero forestiero e non mi avete ospitato..."! E' il tuo, il nostro prossimo! In Lui vi é impresso il volto di DIO!
Ci volevano i fatti di Rosarno per capire il dramma nascosto di quella povera gente abbandonata al degrado e all'abbandono da tanti anni. Noi lo sapevamo grazie alle notizie degli amici missionari comboniani con cui siamo a contatto, ma il resto dell'Italia che ora insorge contro- mi domando- ne era a conoscenza? Ora li hanno mandati tutti via da Rosarno. Già ieri sera in Tv si diceva: Ora chi raccoglierà gli agrumi?
Questi poveri disgraziati si abbassavano a fare il mestiere di braccianti agricoli e raccoglievano arance per 10-20 euro al giorno costretti per ore ed ore di fatica sotto le intemperie senza accusare lamenti (dalle 12 alle 18 ore quotidiane)....Vediamo ora se ci sia qualche italiano che sia disposto a lavorare a queste condizioni e si abbassi a così tanto...Vedete l' umiltà di questa gente....Quanto é accaduto(i fatti di violenza) é solo la conseguenza e l'epiolgo di una stato di ingiustizia!Quei poveri schiavi hanno risposto alla violenza (anche se non é il metodo giusto, ma cos'altro avrebbero potuto fare visto che nessuno finora si era degnato di andare ad ascoltare il loro grido di aiuto ?!?!?) mossi dall'esasperazione, perché maltrattati, provocati e istigati più volte....
Domandiamoci: Cosa avrebbero fatto e come si sarebbero comportati gli italiani in simili condizioni ?
Anche da noi a Castel Volturno(Ce) sono accaduti fatti analoghi ! Molte domande restano ancora senza alcuna risposta come molte le lacune e i problemi restano irrisolti....Quale Stato di tollernza e di democrazia il nostro se permettiamo che leggi disumane e partiti politici fortemente razzissti abbiano il sopravvento alla giustizia, al rispetto per la persona e alla parità di diritti?
Non é la presenza dello Stato forte che spegne le micce di guerra, bensì uno Stato in cui si praticano leggi e azioni di tollerenza, di fratellanza e di uguaglianza."Se non impareremo ad amarci e a rispettarci come fratelli, moriremo tutti come stolti"(M.L. King)
PERDONATECI fratelli africani per la nostra cattiveria, perché se ancora una volta siete stati oggetto di odio, di razzismo e di sfruttamento da questo sistema di ingiustizia, é stato solo a causa della nostra indifferenza; noi abbiamo mosso un dito per sollevarvi dalla vostra sofferenza, non abbiamo capito il vostro dolore presi dai nostri affari, dalle nostre preoccupazioni futili e mondane...anzi, abbiamo pensato solamente male di voi, a dare la colpa di tutti i mali e delle violenze sempre e solo a voi, abbiamo pensato solo di sbarazzarci di voi e a dire: " Andatevene dall'Italia !!!". Altro che carità e amore cristiano...PERDONATECI Fratelli Africani!! PERDONATECI!!!Non dimentichiamo questo particolare: che cioé lo sviluppo economico in Italia comincia a salire grazie al lavoro e alla presenza degli stranieri...
Pace, Shalom, Salaam, Amani, Pau, Paz, Pax, Peace...
(By Agnese Ginocchio-Testimonial del "Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato-III Millennio" * www.agneseginocchio.it ) *Alife, Caserta-Campania/ ITALY, 11 Gennaio 2010 AM*

Note: Ora però vorrei sapere una cosa: Visto che li hanno cacciati tutti via da Rosarno: chi italiano sarà disposto ad andare a raccogliere le arance per 10-20 euro al giorno e lavorare per oltre 12 -18 ore quotidiane di fatica sotto le intemperie...?!?!?!?
Didascalia foto: Giornata Mondiale della Pace a Castel Volturno(CE)- la nuova Africa- 21 Settembre 2008. Dopo la Strage di San Gennaro, ci siamo recati presso la comunità dei padri missionari comboniani a Castel Volturno per celebrare la 'Giornata della Pace' insieme ai fratelli immigrati ospiti della comunità. Nella foto figurano il vescovo Bruno Schettino della diocesi di Capua, presente alla giornata, padre Giorgio Poletti missionario comboniano del presidio di Castel Volturno, superiore della Comunità, una parte degli immigrati africani della comunità, Agnese Ginocchio (Agnese ed un giovane immigrato africano sorreggono in mano in rappresentanza di tutti, la "Colomba bianca, Ambasciatrice della Pace e dei Diritti nel mondo". (Autore foto: Andrea Pioltini)


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Piedimonte Matese(Ce)- Tragedia: Studente 17enne colto da malore muore in aula. Messaggio di cordoglio della Testimonial per la Pace Agnese Ginocchio

Tragedia a Piedimonte Matese. Muore presso l’istituto De Franchis Giovanni Lomartire, giovane 17 enne colto da infarto. Si riporta di seguito il messaggio straordinario pervenuto dalla cantautrice e Testimonial del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, più di una volta ospite presso l’Istituto De Franchis nell’ ambito di assemblee studentesche sulle tematiche dei diritti sociali e della Pace.

Piedimonte Matese(Ce)- “Non ci sono parole su quanto accaduto, in queste ore siamo tutti sconcertati e profondamente addolorati per la tragedia accatuta. I giovani sono il futuro del mondo, in loro noi tutti riponiamo le nostre speranze di cambiamento. Ma questo futuro senza di loro sembra svanire, divenendo sempre più un’ utopia. Giovanni é uno dei tantissimi giovani incontrati proprio in alcuni dei miei incontri per la Pace svoltisi proprio presso l’Istituto De Franchis durante gli anni scorsi. Sicuramente lascia un vuoto incolmabile in tutti i suoi compagni di istituto, in tutti coloro che l’ hanno incontrato. L’ unica cosa che sento di esprimere in questo momento così tragico: cerchiamo di fare tesoro del tempo vissuto insieme a lui e di ricordarlo sia come esempio che come insegnamento. La vita va vissuta in tutta la sua essenza. Il tempo é prezioso e bisogna viverlo bene ed intensamente, cercando di fare quanto più ‘bene’ possibile, cercando di far sorridere sempre il prossimo intorno a noi, cercando di aiutarlo e di sollevarlo dalle proprie infermità, dalle proprie ferite, dai propri problemi. E’ questo il senso giusto della vita! Cerchiamo di fare tesoro di questo tempo vissuto insieme a questo nostro giovane, da tutti considerato come un bravo ragazzo! Molte volte non si comprende bene il significato della vita, allora tutto comincia a essere confuso, il tempo che ci viene affidato in custodia lo si butta in futilità varie, in cose inutili e dannose per se stessi e per quanti sono intorno. Non credo che Giovanni abbia buttato la sua vita, poiché di lui si diceva e si parlava molto bene. Ecco dunque questo é il senso: lasciare dietro di noi una scia di ‘bene’… perché un domani si possa parlare e ricordare sempre bene del nostro operato… Dico queste parole con la pesantezza di un dolore nel cuore, consapevole che questo momento non é un momento facile per nessuno, consapevole che di fronte all’ immane tragedia accaduta in questo momento crollano tutte le certezze e si sprofonda nel nulla, nel vuoto… ma ecco sotto le tenebre brilla sempre più la Luce. Ed é proprio questa Luce che deve essere la nostra Speranza, la Speranza di prenderci per mano, di guardarci negli occhi e di riprendere tutti insieme il nostro cammino, il cammino iniziato da Giovanni… A tutti voi giovani suoi compagni e amici, a tutti voi suoi insegnanti e dirigente scolastico prof Dante Bellofiore, a voi tutta famiglia e parenti desidero far pervenire la mia vicinanza, l’ affetto, la solidarietà di queste terribili ore e un abbraccio, un profondo ed infinito abbraccio immenso come l’ Arcobaleno della Pace, quell’ arco-segno di Speranza fra le nubi- che compare nel cielo dopo un forte temporale per riportare calma e serenità. Ora stiamo vivendo il nostro temporale… ma non perdiamo di vista quell’Arco che sorgerà dopo il temporale… quell’Arco che unisce la terra e il cielo e che invita tutti noi a guardare e a convergere il nostro sguardo verso l’alto, perché proprio lì nei suoi colori più belli e veraci riusciremo a scorgere ancora la vita fiorente e le Speranze che Giovanni ci ha lasciato in eredità come un segno…una scia…! Ciao giovane Angelo Giovanni! Che tu abbia Pace nel nuovo mondo e che possa da lassù infonderla a noi tutti, specie a chi in questo momento piange inconsolabile la tua dipartita! Pace, Shalom!” (Agnese Ginocchio)
“Giovanni Lo Martire, giovane studente 17enne di Piedimonte Matese(Ce) é volato via da questa terra, portato sulle Ali della Bianca Colomba di Pace ed é tornato al Cielo il giorno 7 gennaio 2010. Ora vive fra le braccia di Cristo, Re della Pace…nel regno dell’ Eterna Pace…”


Segue articolo sulla tragedia accaduta



Piedimonte Matese(Ce)- Dramma nella cittadina matesina: un giovane studente 17enne colto da malore muore in aula. Frequentava l’Istituto De Franchis
Piedimonte Matese(Ce)- (da red. cronaca mates) Dramma nella scuola ITC De Franchis (nella foto) di Piedimonte Matese: uno studente di 17 anni è morto per un improvviso malore. Si chiamava Giovanni Lomartire (nella foto) e durante l’ora di religione, ieri mattina (giorno dopo la befana)alle 10, si è improvvisamente accasciato al suolo. E’ stato immediatamente soccorso dall’insegnante e dal vicepreside che hanno allertato l’ambulanza del 118. Il ragazzo, che frequentava l’ Istituto tecnico commerciale “De Franchis”, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale locale dove purtroppo è deceduto nelle prime ore del pomeriggio. Da una prima diagnosi si sospetta che avesse una malformazione cardiaca congenita e che sia stato colpito da un arresto cardiocircolatorio ma saranno decisivi i risultati dell’esame autoptico previsto nelle prossime ore all‘istituto di Medicina legale di Caserta dove la salma è stata trasportata su disposizione del pm di turno alla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Anche il padre 10 anni fa morì per un improvviso malore. La famiglia del giovane è profondamente scossa, anche perchè circa 10 anni fa anche il padre del 17enne era morto per un improvviso malore. Messaggi di cordoglio e solidarietà sono arrivati alla famiglia del giovane da tutta la comunità piedimontese, dalla scuola di via Caso frequentata dalla vittima, dal primo cittadino il sindaco Vincenzo Cappello. La madre, inconsolabile per la tragedia accaduta, già senza marito, ora si ritrova senza neanche più il figlio, quel figlio nel quale aveva riposto tutte le sue speranze. Anche l’amministrazione e la redazione del nostro portale “Alto Casertano-Matesino & d” si unisce profondamente al cordoglio della famiglia Lo Martire ed esprime solidarietà e vicinanza. (Comunicato da red. cronaca matese)


Per la PACE. Appello d’adesione- Dall’ 8 al 16 Gennaio 2010 Giornate della MEMORIA del genocidio dei Palestinesi a GAZA


1419 Palestinesi uccisi, dei quali 1167 erano civili (318 bambini, 111 donne, 6 medici, 2 operatori ONU, 6 giornalisti) 5360 feriti, dei quali 1600 bambini e 830 donne. Moltissimi resteranno permanentemente invalidi e si registra una grande incidenza di tumori e di neonati con malformazioni causate dagli effetti di armi all’ uranio e fosforo bianco . Totalmente distrutte 2114 abitazioni e 3242 gravemente danneggiate con il coinvolgimento di almeno 20.000 civili. Bombardati intenzionalmente, con 1 milione di kg di bombe, 16 ospedali, 215 cliniche mediche, 28 ambulanze, 21 scuole, 19 moschee, 167 stabilimenti industriali. Contaminati migliaia di ettari di
campi coltivati.





Gennaio 2009 “Piombo fuso” sulla Palestina

GIORNATE DELLA MEMORIA DEL GENOCIDIO DEI PALESTINESI A GAZA

A partire dal 27 Dicembre 2008 e fino al 18 Gennaio 2009, con l’ offensiva militare denominata “Piombo fuso“, il governo di Israele ha compiuto uno dei più efferati massacri di tutta la storia dell’ occupazione dei Territori Palestinesi. Il popolo di Gaza, già profondamente colpito da un lungo ed estenuante embargo è stato lasciato solo di fronte al criminale sterminio. Del genocidio dei Palestinesi a Gaza devono ritenersi colpevoli tutti quei governi, non solo europei, che fino dall’ inizio dell’operazione militare hanno mantenuto un indecente silenzio mentre centinaia di civili palestinesi venivano ogni giorno impunemente trucidati. Le dichiarazioni di “equidistanza” e l’ insistenza dei media, per voce di giornalisti “senza onore”, nel sottolineare il diritto di autodifesa di Israele riferendo soltanto dei danni causati dal lancio dei rudimentali razzi Kassam palestinesi hanno influenzato negativamente l’ opinione pubblica. Pochissimi commentatori si sono indignati quando queste inefficienti, ma uniche armi disponibili per la resistenza di Gaza, venivano ipocritamente paragonate ai bombardamenti con aerei supertecnologici dai quali i “valorosi” piloti israeliani polverizzavano abitazioni, edifici pubblici, scuole, ospedali, ambulanze e numerose infrastrutture (molte realizzate a Gaza con i fondi dell’ Unione Europea !). Pochi “veri”giornalisti e pochi politici onesti hanno sottolineato che non erano stati i Palestinesi ma gli Israeliani a rompere la tregua, e quasi nessuno si è schierato con la legittima resistenza del popolo di Gaza, diritto sancito anche dalla legislazione internazionale. Troppe voci in Europa e nel mondo, distratte sulle evidenti violazioni ma interessate soltanto a salvaguardare interessi economici, hanno continuato a sostenere Israele fino a quando il suo criminale governo si è sentito autorizzato a concludere l’ operazione “Piombo fuso” con veri e propri crimini contro l’ umanità, esattamente come avvenne negli ultimi giorni dell’ offensiva militare in Libano: l’ uso sulla popolazione civile di “armi di distruzione di massa” tassativamente proibite dal Diritto Internazionale, le micidiali “bombe DIME” che hanno ucciso tagliando a pezzi i corpi e le terribili “bombe al Fosforo bianco” che hanno provocato ustioni inestinguibili per giorni e ferite difficilmente rimarginabili. Il Consiglio per i diritti umani e l’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite hanno definito “crimine di guerra” il genocidio a Gaza, ma non siamo ancora arrivati alla condanna di questo massacro attraverso un giudizio della Corte Penale Internazionale, nonostante che il “Rapporto Goldstone” abbia ormai verificato l’ uso di armi di distruzione di massa da parte di Israele e messo in evidenza la totale violazione del diritto internazionale, dei diritti umani, della Convenzione di Ginevra. E le violazioni continuano in tutta la Palestina con l’ ampliamento del “muro di separazione” e con le innumerevoli restrizioni alla libertà di movimento, con l’ impossibilità di lavorare, di curarsi, di coltivare la terra, di visitare i parenti. E’ di nuovo silenzio sulle terribili condizioni di vita e le difficoltà di sussistenza, non solo a Gaza, ma a Gerusalemme est e in tutti i Territori Occupati della Palestina.
FACCIAMO QUINDI APPELLO a tutti i cittadini che credono ancora nella difesa dei diritti umani, nella giustizia e nel diritto internazionale, a tutte le Associazioni, ai partiti politici non subordinati al potere dell’ imperialismo israelo-americano, alle Università, alle istituzioni scolastiche, alle organizzazioni religiose, alle municipalità, PER L’ ORGANIZZAZIONE, IN CONTEMPORANEA IN TUTTE LE CITTA’ ITALIANE, DI “GIORNATE DELLA MEMORIA DEL GENOCIDIO DEI PALESTINESI A GAZA”, A PARTIRE DALL’ 8 E FINO AL 16 GENNAIO 2010, CON PRESIDI SILENZIOSI NEI CENTRI STORICI, CON VOLANTINAGGI E STRISCIONI CHE RIPORTINO QUANTO E’ AVVENUTO SOLO UN ANNO FA E CHE NON DOVRA’ MAI ESSERE DIMENTICATO.

Il genocidio degli abitanti di Gaza deve restare nella memoria collettiva come una intollerabile mostruosità e un crimine contro l’ Umanità
(Comunicato a cura dell’ufficio stampa Coordinamento “Movimento Internazionale per la PACE” )



Mondragone(Ce)- Progetto Pace: Consegnato il premio Pace e Diritti Umani al fondatore del Centro Layla Luciano


6 Gennaio Giorno della befana, Progetto Pace: Consegnati i doni ai bambini della Casa famiglia Centro Laila

MONDRAGONE (Ce)- (di Tilde Maisto) 6 Gennaio 2009, giorno della Befana alla Casa Famiglia del Centro Laila (sede di Mondragone). Consegna della Targa del “Premio Internazionale per laPace e per i Diritti Umani” al Presidente del Centro, Angelo Luciano (che, per gravi impedimenti, non ha potuto partecipare alla manifestazione del 23 Dicembre scorso svoltasi a S. Nicola La Strada). Con l’occasione sono stati distribuiti ai bambini immigrati e italiani ospiti del Centro Laila, dolci e calze della Befana, acquisiti con le offerte raccolte dal progetto di Solidarietà per la Pace “Seminiamo….germogli di Pace” attuato dalla Pro Loco di San Nicola, che a seguito di detto progetto è stata nominata “Prima Pro Loco d’Italia per la Pace”. Con l’occasione facciamo una breve cronistoria del Centro Laila onlus di Castel Volturno (letto dalla giornalista Tilde Maisto), che ha iniziato la sua opera nel 1984, allorchè consolidò servizi di volontari con fini sociali, animati dall’esigenza di un organizzazione volta ai minori extracomunitari la cui presenza sul territorio mosse qualcosa che stabilì un forte sentimento e desiderio di solidarietà per gli immigrati e, soprttuto, nei confronti dei bambini. Negli anni ha ampliato le attività, rivolgendosi prioritariamente all’integrazione dei minori extracomunitari con gravi disagi socio-familiari. In molte occasioni ha anche provveduto ad ospitare gli stessi genitori, ricercando per loro, valide alternative alloggiative ed occupazionali, con il sostegno dei Servizi Sociali e degli Amministratori del Comune di Castel Volturno, con la possibilità, per i genitori, di andare al lavoro o cercare un lavoro, questo attraverso il programma di ascolto e di orientamento del Centro Laila. Nel 1999 ha strutturato una Coopertiva Sociale espressamente per l’inserimento lavorativo dei ragazzi immigrati che raggiungono la maggiore età, dopo un percorso formativo e all’inserimento in progetti socio-educativi, appunto come recita la L. 182 del 2002. Il Centro Laila è stato premiato con una targa riportante la seguente motivazione: “Il Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato – III Millennio” conferisce il Premio Internazionale per la Pace e i Diritti Umani (alla sua II Ed.ne) alla “Casa Famiglia Centro Layla Onlus di Castel Voltuno (CE) per: “L’enorme impegno ed il grande servizio profuso con generosità a servizio e per la tutela dei Diritti dell’Infanzia, per l’Educazione, l’ccoglienza e la promozione della Cultura della Vita, dei Valori Umani ed Universali della solidarietà e della Pace”. A consegnare la targa alcuni componenti della Pro Loco di San Nicola : Adriana Suppa, Marisa Magnifico, Pasquale Maddaloni, Antonella (foto 5 autore Andrea Pioltini) Maddaloni, Carlo D’Andrea, Dora Letizia, le sorelle Sabrina e Valeria, figlie di un componente della Pro Loco. Ovviamente era presente Agnese Ginocchio e con lei Tilde Maisto, giornalista (componente del Movimento, unitamente alla Pro Loco di San Nicola). Erano, inoltre presenti alcuni responsabili del Centro: Laila Luciano (figlia del fondatore Angelo Luciano) e Arkin Jusufi, un giovane immigrato ospitato sin da bambino presso la suddetta Casa Famiglia, che ad oggi è tra i responsabili che hanno in cura la Casa. Per il suo costante impegno ad Arkin è stato conferito un riconoscimento eccezionale con la consegna di una speciale pergamena (vedi foto 6, autore Andrea Pioltini) Con l’occasione Agnese Ginocchio si è esibita con la sua chitarra (vedi foto sopra) cantando un inno alla Pace, dopodichè ha parlato di questo argomento con i bambini ospiti della casa famiglia del Centro Laila, mostrando, ancora una volta, la sua missione di Pace nel Mondo. E’ da sottolinere che questa casa famiglia è tra le più grandi di quelle presenti nella regione ed accoglie anche bambini stranieri (bimbi bianchi o neri non fanno alcuna differenza, anzi sono tutti una famiglia amorevole e da quello che si è potuto constatare ben curati e bambini felici). Oltre alla sede di Mondragone, il centro Laila comprende anche la sede principale sita in Castel Volturno (CE). Nel coro, con Agnese ed i bambini, hanno cantato anche gli amici della Pro Loco per la Pace di San Nicola La Strada (CE) e gli amici del movimento, Tilde Maisto. Molto importante l’esposizione della “Bandiera della Pace”(art. di Tilde Maisto)

Note: Autore foto 1, 2,3, 4 e 5 Andrea Pioltini . Autore foto 6: Carlo D'Andrea (Pro loro)

Leggi articolo 1 correlato all’argomento:


Mondragone -( di Nunzio De Pinto) A conclusione delle manifestazioni organizzate a dicembre 2009 dal titolo “Seminiamo germogli di Pace”, la Pro Loco cittadina, il Giorno dell’Epifania si è recata, con alcuni suoi rappresentanti, presso la Casa Famiglia del Centro Layla (sede di Mondragone), unitamente ad Agnese Ginocchio, cantautrice ed Ambasciatrice del Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato – III Millennio”. L’occasione è stata propizia per consegnare la targa del “Premio Internazionale per la Pace e per i Diritti Umani” al Presidente del centro Angelo Luciano (che alla manifestazione del 23 dicembre scorso svoltasi a San Nicola la Strada non potè essere presente per un grave impedimento) e consegnare i doni della Befana e delle offerte raccolte per il progetto di Solidarietà per la Pace, ai bambini immigrati e italiani ospiti della Casa Layla (vedi foto 1 e 2 , autore Andrea Pioltini). Carlo D’Andrea ed altri componenti della Pro Loco di San Nicola, presieduta da Lucio Bernardo, con Agnese Ginocchio e Tilde Maisto giornalista e membro del Movimento per la pace hanno consegnato ai responsabili della Casa Famiglia Layla Luciano (figlia del fondatore Angelo Luciano) e Arkyn Jusufi, i doni ed il ricavato delle offerte. La casa famiglia é tra le più grandi presenti nella regione. Terminati i momenti ufficiali Agnese Ginocchio (foto 3 autore Carlo D’ Andrea) ha dato vita ad un musical per la pace, imbracciando la chitarra e cominciando a cantare, creando così un’atmosfera familiare e di cordialità al punto che tutti hanno cantato in coro.(Articolo a cura del giornalista Nunzio De Pinto)


-A breve sarà pubblicato il reportage fotografico della manifestazione di cui in quest’articolo si anticipa qualche foto.


Seguono altri articoli correlati all’argomento:

-S. Nicola La Strada(Ce)- 23 Dicembre: il Premio Speciale per la Pace e i Diritti Umani sarà consegnato nell’ambito della manifestazione: “A Natale seminiamo germogli di Speranza”

-S. Nicola La Strada(CE)- Pro Loco semina ‘Germogli di Pace’. Successo del ‘Mercatino della Pace’, raccolta fondi beneficenza pro poveri

-S. Nicola La Strada(Ce)- La Pro Loco S. Nicola riceve l’importante onorificenza di: “Prima Pro Loco d’Ilalia per la Pace”

-S. Nicola La Strada(Ce) Consegnato il Premio Internazionale per la Pace e i Diritti Umani a padre Giorgio Poletti, missionario comboniano


Fonte: Alto Casertano- Matese

sabato 2 gennaio 2010

Alla radio anticamorra “Radio Siani” di Ercolano, si parla dell’ impegno e della musica di Agnese Ginocchio, Testimonial della Pace e della Legalità


Ercolano(Na)- (di Nunzio De Pinto) Nel primo giorno dell’anno 2010 in cui si é celebrata la “43^ Giornata Mondiale della Pace” il sindaco di Ercolano(Na) Nino Daniele, ha comunicato alla testimonial ed Artista per la Pace Agnese Ginocchio (nella foto, autore Andrea Pioltini) un’ importante notizia. I giovani responsabili della nota “Radio Siani” ( la radio dedicata al giornalista “Giancarlo Siani” ucciso dalla camorra) radio anticamorra e antiracket (foto 2 manifestazione contro la camorra organizzata dai giovani di Radio Siani ) sorta ai piedi del Vesuvio, in un territorio assediato dalla criminalità e dalle stragi di camorra, estimatori dell’ impegno dell’ Ambasciatrice per la Pace e la legalità, hanno da poco dedicato un’ intera trasmissione all’ impegno di questa Donna nonché Artista per la Pace, trasmettendo al circuito di “Radio Siani” le canzoni di impegno per la Pace composte dall’ artista di origine matesina, nelle quali sono contenuti dei chiari e mirati messaggi di impegno civile contro tutte le guerre, le mafie, le ingiustizie, la violazione dei diritti, le devastazioni ambientali e contro la camorra. Ed é di buon auspicio e grande segno profetico, che la notizia sia sopraggiunta proprio nel primo giorno dell’ anno nascente, che come si diceva, in cui ricorre la Giornata Mondiale della Pace. “Indubbio segnale dal basso di svolta e di cambiamento”- ha riferito l’ artista per la Pace Agnese Ginocchio, nell’ apprendere la notizia- . “C’é speranza”- ha continuato- “che la nostra Terra possa veramente uscire dalla piaga della criminalità e dell’ indifferenza. Ecco perché non smetteremo mai di ribadire che il potere di cambiare sta solamente a noi, alla società civile, da una forte presa di coscienza che fa nascere un movimento dal basso. Ciò grazie all’impegno dei nostri giovani che anziché perdersi in chiacchiere, come fanno molti loro coetanei ‘purtroppo’, si mettono insieme per costruire rete dal basso e cominciano a informare e a sensibilizzare la società civile sui problemi che attanagliano il territorio e a dare ‘voce’ a chi non ha voce. Non ci sono altre strade per il cambiamento urge una presa di coscienza, occorre l’impegno da parte di ciascuno, nessuno escluso, per sradicare dalla nostra terra la cultura dell’arroganza, dell’indifferenza e del quieto vivere. La camorra cos’é e chi é? Siamo noi, siamo noi ” – incalza la testimonial della Pace- !ogni volta che permettiamo all’ingiustizia, all’individualismo e alla prevaricazione di dominare alla cultura della legalità, del rispetto e dell’ uguaglianza. Siamo noi la camorra ogni volta che di fronte ad una situazione di bisogno indietreggiamo e scuotiamo le spalle, peggio ancora esclamando: non mi interessa! Vergogna! Siamo noi la camorra, noi, noi che permettiamo al mostro dell’ assuefazione di assoggettare le nostre menti privandole di quel grande dono del pensare e dell’ agire, grande dono che nel contempo rappresenta anche una grossa responsabilità! A volte ci nascondiamo dietro i paraventi della religione, ma la nostra fede senza le opere (alias impegno nel mondo, nel proprio territorio) non é testimonianza ma solo fanatismo. La politica deve cambiare, e dovrà trasformarsi in politica di vicinanza ai problemi della comunità, in politica di e a servizio della comunità ed infine in politica di Pace,perchP senza Pace non c’é futuro! Il nostro Movimento grazie all’ impegno di tanti uomini, donne e giovani di buona volontà che si muovono dal basso per far nascere la nuova società di Pace e di giustizia, ce la metterà tutta perché questo ’sogno’ si avveri! La nostra Terra tristemente nota per terra di camorra, di stragi e di rifiuti, dovrà invece trasformarsi in Terra per la Pace e la Giustizia. Un plauso ai giovani amministratori di “Radio Siani”, perché ogni giorno si muovono per dare voce a tante di quelle realtà, come in questo caso, che spesso sono ignorate dai media di stato, forse perché appunto chi fa vera informazione attraverso l’arte, la musica e altro può infastidire i signori di questo sistema di potere che gestiscono le Tv e i media di stato. Ma noi andiamo avanti lo stesso, nella consapevolezza che chi impugna la causa di Pace vince ogni battaglia proprio perché é la forza della Pace stessa a vincere su tutte le guerre e le menzogne. Grazie ragazzi!” – e termina-”Continuate, continuiamo con maggiore assiduità il cammino intrapreso, perché vinca la vita, il diritto ed il riscatto del nostro martoriato sud contri tutte le stragi e le guerre di camorra!”. Info su Radio Siani. (Articolo a cura del giornalista Nunzio De Pinto)

Fonte: “Alto Casertano-Matesino & d”